NOTE SINTETICHE
ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE indie
rock elettronico
DOVE
ASCOLTARLO Spotify, YouTube, Tim music, Deezer, iTunes, CD
LABEL
MarteLabel (distribuzione digitale)
PARTICOLARITA’
tutte ;-)
CITTA’ Parma, Modena
L’INTERVISTA
Come è nato Meccanismi imperfetti?
L'album nasce
dopo un profondo cambiamento sia nella line up che nella scrittura. Dopo
l'album The White flame del 2012 (ben
accolto dalla critica quanto poco capito dal mercato italiano) volevamo e
dovevamo andare da un'altra parte, c'era bisogno di più immediatezza
comunicativa, di morbidezza sonora e soprattutto di una lingua che ci
permettesse di esprimere al massimo le emozioni che volevamo raccontare; il
bisogno non era più quello dell'impatto e di energia sonora ma piuttosto di
viaggiare... soprattutto dentro di sé.
Perché questo titolo? … un titolo
molto esplicito.
I meccanismi
imperfetti sono quelli che regolano la nostra esistenza: ci miglioriamo
solamente sbagliando e tendiamo alla perfezione a forza di provare e riprovare.
L'universo stesso, la vita sul nostro pianeta, le specie che si evolvono... i
meccanismi imperfetti sono la base di tutto ciò che siamo e del posto in cui
viviamo.
Come
è stata la genesi di Meccanismi
imperfetti, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Tutto nasce da
alcune bozze scritte da Maxx Rivara (cantante e tastierista) circa un anno e
mezzo fa. In realtà aveva già in mente questo nuovo suono, soprattutto dopo
aver sperimentato attraverso un side
project cose poi venute utili alla causa di Meccanismi
Imperfetti; successivamente i brani sono stati profondamente rielaborati
sia in sala prove che negli arrangiamenti individuali di Gennaro Splenito alle
chitarre e Vittoria Pezzoni nel drumming, rendendo il sound completo e
sviluppato. Una volta definiti i prototipi dei brani abbiamo scelto di testarli
live in situazioni non ufficiali, giusto per capire il percorso evolutivo che
necessitavano; l'arrivo di Daniele Bagni al basso, esperto professionista che
attraverso le sue esperienze in studio e live (con Litfiba, Rick Parashar,
Ladri di Biciclette ed altri) ci ha permesso di compattare e rendere più
fruibile il materiale di Meccanismi
Imperfetti.
Siamo entrati
in studio in aprile del 2017 e abbiamo concluso le registrazioni verso fine
giugno. Ci siamo rivolti all'Audiocore di Fontevivo (PR) in quanto piuttosto
ben preparato in termini di missaggio e post produzione di elementi sia
elettronici che acustici.
Fondamentale
infatti é stato il capirsi al volo con i tecnici: volevamo un sound ben
definito, dei colori vicini a quanto cercavamo, e ci siamo pienamente riusciti.
Qualche episodio che è rimasto nella
memoria durante la lavorazione del disco?
Più che un
episodio c'é una curiosità che riguarda l'intero album: di solito un lavoro
discografico si caratterizza da brani degni di entrare nel progetto e brani che
vengono scartati (in quanto troppo deboli, o che non ti lasciano emozioni
profonde); in Meccanismi Imperfetti
tutti i brani che abbiamo scritto sono stati promossi ed entrati a pieno titolo
nell'opera.
Se questo cd fosse un concept-album
su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Quasi lo é in
effetti e l'argomento é nascosto nelle lettere del titolo dell'album. La
scritta Meccanismi Imperfetti infatti
si dispone con lettere bianche e lettere rosa: se segui quelle bianche si
compone la parola "Manie"... è questo il concetto che lega tutte le
canzoni dell'album, le manie umane…
C’è qualche pezzo che preferite?
Qualche pezzo del quale andate più fieri di Meccanismi Imperfetti? … che vi
piace di più fare live?
No. Ognuno di
noi ha la sua preferita naturalmente, tuttavia dal vivo ci diverte suonarle
tutte in egual misura. Ovviamente il singolo Ogni cent'anni ha un maggiore riscontro live perché chi ci segue lo
conosce un po’ di più, la canzone ha
girato e gira tutt'ora a livello radiofonico, per un paio di mesi é stata anche
fra i primi posti della classifica Airplay indipendenti... ma c'é da dire che
da quando é uscito l'intero album le altre stanno recuperando velocemente!
Il disco è uscito con Martelabel.
Come vi siete incontrati? Come avete lavorato/lavorate insieme? … altri da
citare?
Ci hanno
affiancato occupandosi della distribuzione digitale. La collaborazione si
limita a questo, non facciamo parte del loro roster in senso completo, infatti
per quanto riguarda ufficio stampa e management generale ci appoggiamo ad altri
collaboratori come Prom O Rama.
Copertina
molto elegante, con voi che ascoltate
dischi... chi l’ha fatta e pensata così? Perché?
É uno scatto
dei circa 800 fatti dall'amico fotografo Andrea Franchi. Quel giorno abbiamo
sviluppato diversi concetti fotografici in alcune location ferroviarie in
disuso; la foto della copertina é stata scattata in una sala d'aspetto di una
stazione nell'Appennino Emiliano, il giradischi è un vecchio Lesa italiano
degli anni 60 ed anche i 45 giri sono del periodo. Volevamo scatti eleganti, in
linea con la nostra musica e le nostre personalità, e quella foto ci sembrava
perfetta come immagine dell'intero lavoro... é una discussione libera di
musica, un confronto/ascolto fra musicisti della stessa band... ci rappresenta
molto.
Come
presentate dal vivo il disco?
In elettrico il
disco lo suoniamo tutto leggermente reinterpretato. Sul palco amiamo dare
un'impronta "live" più decisa rispetto al lavoro discografico: in Actarus
ad esempio, inseriamo qualche venatura acid jazz di piano, in Vertici precipizi escursioni fra il
classico ed il funky, poi ci sono le situazioni completamente acustiche e
quelle elettroniche, abbiamo diversi
modi di rappresentare i brani, tutto dipende soprattutto dalla situazione e dal
contesto.
I live poi sono
completati da 2 o 3 cover degli artisti che più ci hanno influenzato e da brani
del recente passato del vecchio progetto Emotu.
Altro da dichiarare?
In questo
momento stiamo promuovendo l'album per cui siamo stati e saremo ospiti di
diversi eventi live, radiofonici e televisivi, le recensioni sulle webzine e
sulle testate cartacee musicali come Rockerilla e Raropiù molto soddisfacenti
(ne uscirà una anche su Rumore a breve), i ragazzi che ci seguono sia sui
social che ai concerti crescono ogni giorno (è addirittura nato un Fan Club su
Facebook) in un momento in cui la musica indipendente fatica maledettamente ad
emergere, a crearsi spazi anche risicati... Tutto questo ci dà la
consapevolezza che attraverso l'impegno e la passione la musica può ancora dare
soddisfazioni a chi la fa con il cuore e noi questo cuore lo abbiamo stampato
graficamente sul supporto del cd... come fosse spremuto dentro fino all'ultima
goccia.
Un
ringraziamento di cuore va anche a tutti voi per averci ospitato nelle vostre
pagine.
Musica liberamente indipendente questa sera in palude con gli Emotu.
RispondiEliminaNuovo disco emozionante, uscito a maggio ma ancora nei nostri cuori per gli EMOTU (ESTREMI MOVIMENTI OSCILLANTI TIPICAMENTE UMANI).
RispondiEliminaBel nome si sono scelti, vero? E il titolo del loro terzo disco non è da meno, Meccanismi imperfetti.
RispondiEliminaI Meccanismi imperfetti, riporto dall'intervista, sono per gli EMOTU: "...quelli che regolano la nostra esistenza: ci miglioriamo solamente sbagliando e tendiamo alla perfezione a forza di provare e riprovare."
RispondiEliminaInteressante, interessanteil tema, e anche il suo svolgimento, con solo otto pezzi, ma che restano ... a partire da Eva su Marte pezzo molto intimo e particolare, con un ritmo che ti prende e un testo molto bello su di un tappeto di elettronica sopraffina.
RispondiEliminaLa violenza contro le donne è il tema del pezzo, meglio ricordarlo ...
RispondiEliminaDa citare anche Senza luce, che parte a palla, duro e senza scampo, giustamente per narrare questi anni di (ir)realtà virtuale.
RispondiEliminaL'uragano ironico, scatenato/scatenante, con un ritmo che sale e colpisce duro le dipendenze della vita ...
RispondiEliminaPezzo cantautorale, che si stacca dai precedenti per il suo quasi folk-rock, che può ricordare addirittura Massimo Bubola è Verici precipizi, messo in chiusura.
RispondiEliminaVoce/chitarre/batteria, elettronica sì, ma dietro e un testo che ha dato il titolo all'album. Un album tutto da ascoltare.
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