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lunedì 9 luglio 2018

Quel figlio negato, pieno di sorprese

Non pensavo mi sarei appassionato tanto a questo libro, Quel figlio negato, di Francesca Ognibene, dato alle stampe con L'Erudita/Giulio Perrone Editore. Non lo pensavo perché l'argomento di una coppia oggi, desiderosa di un figlio a tutti i costi, mi sembrava poco interessante, piccolo borghese, per usare un termine forte, che non si usa più. Invece questo argomento è reso molto attraente dalla scrittura incalzante di Francesca Ognibene, che ha saputo creare una storia molto avvincente, quasi mai banale, con delle svolte imprevedibili. Un normale susseguirsi degli eventi, con inseminazioni
artificiali ripetute (due volte in clinica privata, una in struttura pubblica, questa sì, un po' troppo da luogo comune), la ricerca del figlio negato attraverso l'odissea delle adozioni, la felicità finalmente arrivata, sotto forma di bella e intelligente bambina di Napoli, fino al finale veramente inaspettato ...
Romanzo diretto, scorrevole, tanto da sembrare quasi un diario, una storia vera, a tratti triste, a volte allegra, mai patetica. Una città come Bologna protagonista, ma anche Roma, Napoli, Lillehammer (già, Lillehammer, Norvegia), e poi certe citazioni, che pochi possono apprezzare come il sottoscritto, da sempre in prima linea a diffondere il rock underground italico. Come me, Francesca Ognibene l'ha seguito e lo segue, da Radio Sherwood al Mucchio Selvaggio, Trend Wave e Newsly. Quando ho sentito citare i Rosolina Mar mi è venuto un colpo, e anche il cinema di Aki Kaurismaki, o L'Atalante, di Jean Vigo. Per dirla come al battesimo del mio blog, dieci e passa anni fa, questa è Cultura Rock a 360°. Per questo mi piace, per questo consiglio la lettura di Quel figlio negato, di Francesca Ognibene.

6 commenti:

  1. Sicuramente interessante per stile (quasi diario) e scorrevolezza.
    Ma non credo possa essere il mio genere, per storia :)

    Moz-

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  2. Anche io non pensavo, ma mi sono ricreduto. E poi, il finale, giallo, credo ti piacerà.

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  3. Anche per me un genere che non mi attira ma dopo la tua recensione finisce dritto nella lunghissima lista dei libri da leggere.

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  4. Vedrai, ti piacerà, è scritto bene, e ci sono svolte interessanti.

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