Inschemical, s/t
B Music Records
Otto
pezzi a briglia sciolta per questo interessante esordio della giovane rock-band
calabrese, gli Inschemical. Nome forse non facile da ricordare, ma con della
musica che resta. Un power-trio, voce, chitarra e batteria, qualche arco, il
piano e lieve uso dell'elettronica, con un cantato forte, energico, testi in
buona parte impegnati e una buona vibra.
Un
disco tutto da ascoltare, con alcune canzoni che restano più di altre, tipo Buio, dal testo radicale tra Piero Pelù
e certi suoni Red Hot Chili Peppers, Controinformazione,
pezzo dedicato a Peppino Impastato, ritmo pompante, con le batteria, chitarra e
la voce fortissima a cantare un testo impeccabile, La spirale senza fine, parole dette con convinzione per un pezzo antimilitarista,
una certa elettricità accompagnate da chitarre forti. Ma avrei potuto citare La favola sbagliata o La ricerca, o tutte le altre.
Inschemical
è la contrazione delle parole Insano – Schema – Calabria, perché, come dicono
loro, “Insano è tutto ciò che ci circonda, tutto ciò
che vediamo; lo Schema è il risultato dell’insieme delle idee musicali che ci
accomunano; la Calabria è la nostra regione di appartenenza. Una terra bella,
amara e dolce che amiamo e detestiamo.”