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venerdì 8 giugno 2018

Rece d'Alligatore: Furia

Furia, Cantastorie
Real Music Srl
Cantautrice milanese al primo disco, Tania Furia, che ha deciso di togliere il nome presentandosi solo con il cognome, Furia. Forse ha giocato in questa scelta l’incontro fortunato (dopo la sfortunata esperienza a X Factor) con il maestro Luigi Albertelli, suo produttore e manager (nota la sua Furia cavallo del west, tra i tanti successi di una vita), forse ha sentito, semplicemente, che suonava bene così.
Di sicuro la ragazza sa come farsi notare, con scelte forti, discutibili, ma forti: si veste come Corto Maltese, dedica una canzone a Marco Pannella elogiandolo acriticamente e un’altra al grande Fausto Coppi, si commuove per un noto libro della Fallaci e scrive Canzone ad un bimbo mai nato, rilegge un brano giovanile di Giorgio Gaber, Non arrossire. Post-moderna, pure troppo.
Musicalmente però non dice niente di nuovo: è musica leggera, pop molto convenzionale, con qualche momento rock, il pianoforte struggente, chitarre tenute a bada, l’elettronica massicciamente presente. Cantastorie è un disco per chi ama le canzoni sanremesi con qualche eccentricità, ma non troppa, anzi, controllata. Non fa per me.