Ken Saro-Wiwa, chi si ricorda di lui? Io me ne ricordavo per quella
canzone de Il Teatro degli Orrori, A sangue freddo, dell'omonimo loro
secondo disco. E voi? Sapete chi era? Credo sia importante scoprirlo,
oggi, con il razzismo imperante, le fabbriche inquinanti, la distrazione
di massa dal calcio al web. L'attivista, politico, giornalista, poeta
Ken Saro-Wiwa, è stato una vittima di tutte queste cose messe insieme,
che hanno portato alla sua condanna a morte nella Nigeria del 1995. Lo
spiega bene un fumetto edito dalla sempre più splendida BeccoGiallo. Per
questo ho voluto intervistare subito le due autrici di Ken Saro-Wiwa -
Storia di un ribelle romantico, Roberta Balestrucci Fancellu e Anna
Cercignano. Intervista pubblicata ieri su I THINK MAGAZINE tutta da
leggere. Assolutamente!
Un fumetto da far leggere a tutti, ma soprattutto ai razzisti.
RispondiEliminaSerena giornata.
ricordo il nome ma non l'ho letto
RispondiElimina@Cavaliere
RispondiEliminaMai i razzisti sanno leggere? :)
@Ernst
Lo devi leggere, è uscito da poco.
lo conosco molto bene. Bellissima la sua poesia "La vera prigione". Conosco anche bene il brano a cui fai riferimento, brano di grande spessore.
RispondiEliminamolto interessante, da tempo mi sono segnato un libro su di lui da leggere per approfondirne la storia.
RispondiElimina@Daniele
RispondiEliminaBravo, bravo, contro il razzismo sempre, e per la difesa del territorio dalle aggressioni del capitale.
@Marcaval
Sì, anche con questo approfondirai la sua storia (magari è uno dei libri citati dalle autrici).
uomo straordinario e da far conoscere a quelli che fanno quell'orribile distinzione fra profughi e migranti economici.
RispondiEliminaBen detto And ... li stessi che facevano distinzione tra profughi dell'ex est e di altri paesi capitalisti.
RispondiEliminaQuesto l'ho visto in libreria oggi, mi sa che il prossimo giro lo prendo..grazie del consiglio!
RispondiEliminaFai bene Fperale, perché lo merita.
RispondiEliminaMe lo segno.
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