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martedì 29 maggio 2018

In palude con Tabacco

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Pop Sperimentale
DOVE ASCOLTARLO su tutte le principali piattaforme musicali a partire da qui
LABEL Millessei Dischi
CITTA’ Siena
DATA DI USCITA 13 Aprile 2018
L’INTERVISTA
Come è nato Tempeste lunari?
Le Tempeste sono nate in camera mia, con la chitarra ed il personal computer. Le canzoni sono state composte  insieme come le scene di un film. Via via si aggiungevano nuovi capitoli di quella che alla fine è diventata una specie di storia .
Perché questo titolo? … così apocalittico
Trovo che dare una visione apocalittica a quelle che spesso sono tempeste in un bicchier d’acqua, contribuisca ad esorcizzarle.
Sono un  appassionato di fantascienza e horror. Tutto l’immaginario che sottende al disco è un po’ una cosa alla Mad Max… 
Come è stata la genesi di Tempeste lunari, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
La gestazione è stata lunga perché da una parte non volevo fare un disco acustico, e volevo  sperimentare una forma d’espressione diversa dal rock.
Dall’altra la musica elettronica era uno strumento per me nuovo e presentava molte insidie. Basta girare una manopola per cambiare tutto il senso musicale di un pezzo. C’è una quantità di variabili infinità ed è fondamentale avere ben chiaro dove si vuole andare a parare.
Quando i pezzi erano pronti è stato importante portarli fuori da camera mia e mixarli in uno studio.
Inizialmente avevo intenzione di dividere il lavoro in due EP, poi l’incontro con i ragazzi della Millessei Dischi mi ha convinto a farne un LP.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Sì...durante la registrazione delle prime voci dello Spirito del Vento... un lampo e poi il tuono... molto vicino, esattamente nel punto della canzone dove poi l’ho reinserito … E’ stato come se il fulmine avesse voluto metterci lo zampino.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?… tolgo il fosse?
Per me un disco è sempre come una matassa da svolgere, una storia da raccontare, quindi hai pienamente ragione a dire che sia un concept-album.
Tutto ruota attorno alla Luna vista come forza creatrice, e simbolo della femminilità.
Da tempo faccio caso alle fasi lunari  … magari succede qualcosa di inspiegabile e poi ti accorgi che era Luna piena… e tutto diventa ancora più inspiegabile.

La parte femminile, una parte magica, lunatica,  sconcertante.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Tempeste lunari? … che ti piace di più fare live?

Non sono solito fare preferenze tra le mie canzoni… voglio bene a tutte per motivi diversi.
Tempesta Armonica è l'ultima canzone che ho composto per questo disco. A quel punto la tavolozza dei colori era già pronta ed è stato facile scrivere quella canzone. È stato come trovare il pezzo mancante di un puzzle.
Mi piace perché è diretto, coinvolgente, passionale e divertente da suonare dal vivo.
Ma avrei altrettante ragioni per ogni altra canzone.
Il disco è uscito con Millesei Dischi e il sostegno promozionale delle edizioni AbuzzSupreme. Come vi siete incontrati? Come avete lavorato/lavorate insieme?

La collaborazione è nata da una serie di coincidenze. Inizialmente da una corrispondenza con Federica della Millessei. Poi ci siamo incontrati a un mio concerto, e lì è nata l’idea di pubblicare qualcosa.
Sono contento perché sia con la Millessei che con Abuzzsupreme c’è un rapporto schietto  che mi lascia totale libertà espressiva.
Copertina di forte impatto, proprio da Tempeste lunari ... chi l’ha fatta e pensata così?

Curo gli aspetti grafici e i video in prima persona. Al momento di dover pensare  alla copertina ho fatto uno studio sul design anni ‘80, in particolar modo sull’iconografia fantascientifica di quel periodo.
Come presenti dal vivo il disco?

Al momento siamo io, la chitarra e due computer (uno per l’audio ed uno per il video).
Sto lavorando insieme a due musicisti che mi piacerebbe portare in giro con me in futuro...
Altro da dichiarare?

Sì…ascoltare Tabacco fa bene alla salute!


10 commenti:

  1. Grande serata, serata di luna piena, dove può succedere di tutto come quando c'è la luna nuova, celebrata dal disco di Tabacco.

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  2. Nove pezzi di rock elettrico/elettrizzante tutto da ascoltare.

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  3. Niente di improvvisato, Tabacco è in giro dal 2001 (lunga militanza con gli Elton Junk).

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  4. Gran disco, gran inizio con E la luna nuova, elettronica sperimentale, con un testo interessante, intrecci di testiere e un testo legato, come si capisce, alla luna nuova...

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  5. Buone vibrazioni anche in Spirito del vento, molto anni '80 nel modo di cantare. e un ritmo crescente, più un'atmosfera magica.

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  6. Mi è poi piaicuta molto anche Il morso del serpente, dilatata/dilatante, affascinante, con l'atmosfera che cresce ascolto dopo ascolto.

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  7. Ma anche i due pezzi che chiudono l'album conquistano: Notte di fuoco, roboante, rock elettronico dal sapore internazionale, tipo Gorillaz, per fare un esempio alto...

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  8. ... e Gli uomino volanti pop finale, intelletuale e godereccio, ecologia per il corpo e la mente.

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  9. Comunque è un disco tutto da ascoltare, più volte, magari nei cambi di luna ... qui in palude, questa notte, il cielo ulula. Spengo, prima che arrivi una saetta, ma ho ancora nelle orecchie Tempeste Lunari.

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