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martedì 24 aprile 2018

In palude con Lisa Kant

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Elettronico

DOVE ASCOLTARLO su ROCKERILLA

LABEL Elastica Records

PARTICOLARITA’ lingue antiche e ritmi marziali


CITTA’ Firenze - Vulci

DATA DI USCITA 19/03/2018




L’INTERVISTA

Come è nato Trinus?

Trinus nasce da un sogno antico che ha preso forma nel 2016 tra la Toscana e la maremma laziale più selvaggia. Inizialmente ho lavorato melodie e testi pensando al senso profondo della mia passione. Ho quindi realizzato che stavo creando qualcosa di molto particolare che evocava antiche radici, poi ho lavorato i pezzi con Alberto Tuzzy di Elastica. Lui ha contaminato in modo decisivo quello che io avevo solo appena intravisto, ha inserito qualcosa di nuovo, sintetico ed affascinante dando un sapore decisivo e ammaliantemente, elegante nella sintesi fredda della meccanica. Trinus è il nostro figlio artistico.

Perché questo titolo?

Pensavo alla perfezione del numero “3” alle piramidi che ascendono, alla felicità di aver creato qualcosa di mio, di vero, cercavo un titolo che esprimesse per me la sacralità nella realizzazione di un’idea, la perfezione dell’essenza spirituale di ognuno di noi, pensavo alla forza della paura e della fede e infine alla Trinità ...Trinus.

Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

E’ avvenuto come una transizione naturale e doverosa della mia anima, tra le tombe etrusche e i resti di Vulci, mi sono come svegliata da un torpore artistico che mi aveva vista fare cose molto lontane. Ho pensato che il bosco nelle sue rovine mi sussurrasse antiche melodie che non ho fatto altro che ascoltare e fermare. Ho dato da lì un libero sfogo a tutto questo, poi l’incontro con Tuzzy che conoscevo da tanti anni, ma con il quale non avevo mai lavorato.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Mentre scrivevo i pezzi un pomeriggio mi sono avventurata tra le rovine di Vulci, li c’è la casa del Criptoportico, che pare fosse del commerciante più facoltoso della città, mentre visitavo le sue rovine mi sono accorta che c’era un passaggio per le cantine della casa, quando sono scesa poi ho realizzato che ero sola in un posto buio, freddo, pieno di stanze e chi sa cos’altro, beh ho avuto molta paura allora per difesa ho cantato Sanctuarium a squarciagola… c’era un reverbero naturale molto bello ma ero troppo spaventata per apprezzarlo ed ho continuato a cantare fino a che non ho ritrovato l’uscita… circa 10 minuti dopo!

Se Trinus fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?

Si, credo tu possa eliminare il “Fosse”, Trinus narra la storia dell’uomo, trae spunto dalla Bibbia, dall’Epica, dalle via cave degli Etruschi, è la storia di tutti e di nessuno.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera di Trinus? … che ti piace di più fare live?

Li amo tutti, ma i miei preferiti sono: Sanctuarium che è nato dalla paura, ma che rappresenta la protezione dei nostri luoghi sacri, Castrum Vanitas che narra la battaglia di Castro e rappresenta la guerra e Kyrie Eleison che è indubbiamente la spiritualità.

Trinus è uscito con Elastica Records, label ben caratterizzata. Come vi siete incontrati? Come avete lavorato/lavorate insieme?

Conoscevo Alberto Tuzzy da svariati anni, ma non avevamo mai lavorato assieme, non era mai accaduto, per caso lui ha ascoltato i miei pezzi e ha pensato che avremmo potuto sperimentare una nuova veste, suonavano quasi sinfonici, c’era poca elettronica, allora è partito da Sanctuarium che ci ha subito convinti, dopo di che ha elaborato tutto il disco in poco tempo, era molto ispirato. Che dire? ... mi sono trovata molto bene a lavorare con Alberto, è sensibile e rispettoso delle idee altrui.

Copertina sofisticata, mistica e sensuale ... chi l’ha fatta e pensata così?

Tuzzy, che non è un grafico ma direi che se l’è cavata benissimo… mentre il simbolo è la corona, realizzata per me da Marenero Preziosi, come anche gli anelli che riportano i simboli antichi, in realtà mi hanno subito ribattezzata in Elastica la Regina quindi da li ho scelto di usare la corona come mio simbolo.

Come presenti dal vivo Trinus?

Sarò sola… con le mie macchine, i miei synth .. le mie tute e la mia voce…

Altro da dichiarare?
Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris.

10 commenti:

  1. Esordio non facile questo di Lisa Kant, disco magico, da molte suggestioni colte; per questo mi piace ospitarlo qui.

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  2. Non facile, nel senso che non è facile parlarne, ma è molto bello da ascoltare.

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  3. Trinus è un viaggio nel tempo, fatto mescolando con sapienza alchemica musica elettronica, canto gregoriano, riti tribali, vangeli apocrifi e tante cose da scoprire ascolto dopo ascolto.

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  4. Nove pezzi dove perdersi e ritrovarsi, e scoprire alla fine, con ironia, che è tutto un gioco musicale, serio ma non serioso.

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  5. Pezzi preferiti? Sanctus e Castrum Vanitas.

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  6. Il primo è un suggestivo pezzo mistico e sensuale, con l'uso della voce come uno strumento musicale, un gran gran ritmo che sale ...

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  7. Castrum Vanitas è uno strumentale roboante, dalle suggestioni filmiche.

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  8. Bello anche Sanctuarium, indicato, non a caso anche da Lisa: elettronica forte, atmsofera misteriosa, vocalizzi di lingue arcaiche. Ben rappresentativo di tutto il disco.

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  9. Cito anche Nemesi, il finale del disco che non ti aspetti (forse), con la sua elettronica spinta, gioiosa, intensa ...

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  10. Un disco da ascoltare e riascoltare ... fatelo partire e rimarrete es-ta-sia-ti!

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