Pagine

venerdì 2 marzo 2018

In palude con Beatrice Antolini


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Rock
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL La Tempesta
PARTICOLARITA’ 😗
FB
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA 16.02.2018

L’INTERVISTA
Come è nato L’AB?
È nato nel cuore.
Perché questo titolo?
1.       l’ab sono io
2.       lab è un laboratorio chimico di reazioni fisiche e sensazioni dall’esterno all'interno ma anche alchemico di creazione, fusione e miglioramento dall’interno all’esterno.
3.       l’ab sono le prime due lettere dell’alfabeto e quindi un principio.
4.       L’ab è un disco spirituale/scientifico il genere potrebbe chiamarsi sacro sperimentale, niente indie o neologismi ormai obsoleti  grazie…😊
L’ab è un concept album che parla di questo periodo storico nel quale tutti viviamo. Non è una critica ma piuttosto un’analisi delle nuove meccanicità umane vizi e peccati, io non guardo mai dall’alto come se ne fossi estranea o non coinvolta ma come tutti ci nuoto dentro con più o meno consapevolezza, a volte standoci male a volte sguazzandoci.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Ho scritto 80 provini e ne ho selezionati 9 che avevano un filo conduttore più forte, per questo il disco è un concept album.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Ho pianto mentre ascoltavo il master, ero felice ma distrutta dalla fatica .
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Sarebbe L’AB
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera dell’intero album? … che ti piace di più fare live?
Preferisco Second Life, il tema è importante e premonitore e anche per una questione tecnica di arrangiamento e mix che credo sia venuto particolarmente bene, mi piace il sound.
Come è stato a livello produttivo fare il cd?
Da sola nel mio studio come un topo.
Copertina calda e fredda allo stesso tempo ... Chi l’ha pensata e realizzata così?
L’ho voluta molto e ho rotto le scatole per averla, è un’opera meravigliosa di Dorothy Bhawl.
E' la mia femminilità ridotta a simbolo avendo un approccio alla vita molto maschile del quale inizio ad essere anche un po' stufa.
Riprendo anche i simboli usati in precedenza in Second Life e sui quali gira tutto il concept del disco ........" second life è anche una realtà parallela, quella che viviamo oggi anche con i social e i caratteri ascii o emoticons non sono altro che le nostre emozioni surrogate, ormai minimali, senza sfumature, bold come il carattere, solide e geroglifiche. Una specie di marchio, infatti sono dei tatuaggi che mai potranno cancellarsi. Una sorta di lotta tra questa realtà virtuale e surrogata e la vita reale . La lotta per poter di  nuovo provare emozioni spontanee variopinte ed indefinibili e quindi “umane”.
Come presenti dal vivo questo album?
Sto lavorando …😀 Cmq in trio.
Altro da dichiarare?
Grazie per l'intervista 😊

11 commenti:

  1. Gradito ritorno in palude di Beatrice Antolini, tra le nostre più talentuose cantautrici, che ho avuto la fortuna di seguire fin dagli inizi.

    RispondiElimina
  2. Nonostante la giovane età, ha già un sacco di esperienze, e ben 5 dischi all'attivo ... questo è il sesto: scritto, cantato, suonato e prodotto da lei.

    RispondiElimina
  3. Nove pezzi intrisi di lirismo, uno sguardo lucido sulla società dei social, tra sensualità apparente, e freddo reale.

    RispondiElimina
  4. Si sente questo dal pezzo iniziale Insilence, intenso e metafisico, un piano che sale come la voce, a quello conclusivo, che chiude in maniera inquieta/inquietante il disco.

    RispondiElimina
  5. Second Life, come dice lei, è il brano guida, non ha caso è stato il primi singolo ad uscire: fascinoso voce/piano, sembra un classico del pop-rock elettronico mondiale.

    RispondiElimina
  6. Notevole anche Untili I Became, danzereccio emotivo che sale ascolto dopo ascolto, impedendo alla mia coda di stare ferma lungo tutta questa escalation emotiva.

    RispondiElimina
  7. E che dire di Total Blank con la voce che gioca, più mille diavolerie elettroniche, o What You Want, con quel ritmo e la giocosità diffusa, per la disco più alternativa d'Europa?

    RispondiElimina
  8. L'AB è un album dal quale bisogna lasciarsi prendere e basta ... poi, alla fine, se ne uscirà con molte idee nella testa.

    RispondiElimina
  9. Sì, in effetti colpisce molto Sergente Elias. Come dice la Antolini nell'intervista, "è un’opera meravigliosa di Dorothy Bhawl" (io ho messo un link per vedere le opere particolari e straoridnarie di questa artista, ti consiglio di andarci).

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...