NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Rock
DOVE
ASCOLTARLO Mentre
si viaggia, o arrivati alla meta ...
partendo da qui
LABEL Fiabamusic
PARTICOLARITA’
C'è
anche una serie limitata di birra Cambogia artigianale da degustare con il CD
CITTA’ Alta
Valsugana (TN)
DATA
DI USCITA 01/12/2017
Come
è nato Cambogia?
Cambogia è il risultato di tutti gli anni (dal
2003 sono 15 anni) trascorsi assieme in questa avventura musicale. La base
della nostra unione è la produzione di musica nuova e nostra, è lo slancio che
ci sospinge in tutti i concerti che seguiranno, fino a quando non avremo
bisogno di cambiare e fare qualche cosa di più bello. Ed è nato così, cercando
di lasciare qualche cosa di noi da ascoltare. Con tutti gli avvenimenti che
sono successi tra di noi e che nel bene o nel male ci hanno fatto imparare.
Perché questo titolo? … un titolo con
una doppia valenza, o anche di più!
Ci piacciono molto le parole polisemiche perché danno
più piani di lettura, ma questa oltre al significato locativo che rimanda a
quegli anni ‘70 di massacri, è più che altro un suono, il nostro, nel quale ci
identifichiamo e che per noi è una battaglia, una sfida, in questo mondo di musica,
ma anche una dedica ad un amico, che ora non c'è più, e mentre si sedeva al
mixer ascoltando le nostre preproduzioni diceva: “Che Cambogia!”.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
Dopo l'album dal nome misterioso (il titolo è un
rebus) identificato come album omonimo del 2014 avevamo incominciato a mettere
giù le prime idee musicali, ma poi siamo passati alla lavorazione dell'album
acustico (uscito nel 2016) Sulla cresta
dell'ombra. Abbiamo sempre proposto live i nostri pezzi in versione
acustica, ma non li avevamo mai registrati in questa veste ed i fans ci
chiedevano sempre più spesso dove era possibile ascoltarli. Sembrava un lavoro
veloce, perchè non c'era niente da inventarsi, invece abbiamo rivoluzionato il
tutto con collaborazioni di altri musicisti arrivando ad un risutato che ci
piace ancora molto, ma che è costato un po’ più di lavoro e di tempo, lasciando
indietro quei primi provini. Dalla metà del 2016 Michele ha trovato una vena
ispiratrice ed ha un po’ smosso le acque e mano a mano fino all'estate
successiva siamo arrivati ad avere la maggior parte dei brani. I testi erano
molto indietro perchè trovare le parole per dare un messaggio interessante è
sempre più difficile. Quando ci è stata data una scadenza per l'uscita, le cose
si sono fatte più tangibili e grazie alla collaborazione di amici artisti ed autori
siamo arrivati alla conclusione del lavoro.
Qualche episodio che è rimasto nella
memoria durante la lavorazione del disco?
Io posso dirti che non dimenticherò mai quei momenti
mentre a volumi allucinanti io e Michele costruivamo gli accordi del ritornello
di SEI SOLO
TU a sguardi ed esclamazioni. I momenti belli del lavoro del musicista
in cui l'intesa e la gioia, il volume ed il rock ti fanno godere. Nella memoria
della lavorazione del disco rimane il fatto che non ci siamo fatti nemmeno una
fotografia, eravamo troppo concentrati a fare altro, per la felicità della
ragazza che segue i nostri social ed in un'era così strana non eravamo pronti a
quest'evenienza. Se le fotografie si potessero bere sarebbe tutta un'altra
cosa.
Per me (Michele) con questo disco è successo qualcosa
di diverso, alla fine delle lavorazioni:
solitamente si è veramente saturi di ascolti, dopo centinaia di volte che si sentono i brani alle prove, nelle registrazioni, nei premix, poi mix, e poi mastering. Ci si trova stufi dei pezzi ancora prima che esca il disco. Questa volta invece, riesco ancora a sentirlo con grande energia e soddisfazione. Ha qualcosa in più, quella parte emozionale che nei dischi precedenti non percepivo.
solitamente si è veramente saturi di ascolti, dopo centinaia di volte che si sentono i brani alle prove, nelle registrazioni, nei premix, poi mix, e poi mastering. Ci si trova stufi dei pezzi ancora prima che esca il disco. Questa volta invece, riesco ancora a sentirlo con grande energia e soddisfazione. Ha qualcosa in più, quella parte emozionale che nei dischi precedenti non percepivo.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
tolgo il fosse?
Lo sarebbe se avessimo voluto veramente conceptarlo.
In verità il senso che esce dai brani è nato in maniera indipendente, ma poi
alcune ambientazioni, situazioni, parole si sono ripresentate, uscendo
nell'ascolto di canzone in canzone creando collegamenti, colori e ricordi
sonori. Quindi direi che è un Concept Sensazionale. Cioè nell'ambito delle
sensazioni.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche
pezzo del quale andate più fieri di Cambogia?
… che vi piace di più fare live?
Il
FALEGNAME ci trova tutti e tre riuniti per essere eletta a
canzone più goduriosa dal vivo, ci fa sudare, saltare e diverte tutti. Altri
brani come BENVENUTI NEL MIO MODO e LASCIAMO STARE I CONVENEVOLI si prestano a creare
situazioni diverse durante lo spettacolo. Ma nell'insieme anche gli altri pezzi
non scherzano.
Come
è stato produrre Cambogia con
FiabaMusic? E poi Believe a distribuire e Big Time a promuovere? … chi altri da
citare?
FiabaMusic crede in noi da molti anni e poterci
lavorare è motivo di orgoglio. Perché ha messo davanti a tutto il nostro
progetto, le nostre idee. Anche con Believe e Big Time abbiamo trovato professionalità e
dedizione e questo ci ha permesso di dover solo cercare di dare il nostro
meglio, senza distrarci in ambiti fuori dalla nostra competenza. Vorremmo
ringraziare anche Antonio Fiabane ed Emanuele Lapiana per la collaborazione sui testi,
il loro apporto è stato fondamentale.
Copertina, come il titolo, da valenze
diverse: c’è una strada, probabilmente in trentino, ma ci sono degli aerei, che
fanno pensare a qualcosa di lontano. Come e da chi è stata pensata questa
copertina?
Michele aveva in mente qualcosa di più grafico,
rispetto alle fotografie di tutti gli album elettrici precedenti. Ma dopo
qualche esperimento non eravamo ancora del tutto soddisfatti.
Jacopo aveva un’altra idea, ma ancora confusa: cercava
qualche cosa che indirizzasse lo sguardo, verso una meta. Camminando in
montagna, nel bosco il sentiero traccia il tuo precorso e ti devi far
accompagnare, anche se non si vede la fine. Ha scattato diverse foto con le più
svariate condizioni meteo. Poi mentre stavamo mixando l'album con Riccardo
Parravivcini al MAM studio di
Cavallermaggiore (CN), abbiamo unito la parte grafica ad una fotografia, dalla
quale è stata tratta la strada. Tutti gli altri elementi sono collage di
fotografie, editati graficamente. Gli aerei siamo noi che vi accompagneremo in
questa Cambogia sgangiando le
nostre bombe sonore.
Come avete presentato/presenterete dal vivo Cambogia?
Il live è un susseguirsi di brani vecchi e nuovi e
l'album nuovo è suonato praticamente per intero durante la serata. Il set è
quello del power trio, chitarra, basso, batteria, e tre voci, con un momento
acustico nel mezzo che rilassa un po’ l’ascolto e fa uscire meglio gli acuti di
Federico, per poi finire di nuovo in caciara.
Altro da dichiarare?
Nel
nostro percorso siamo stati in contatto con varie realtà che avrebbero bisogno
dei giovani e dell'interesse da parte di tutti. Personalmente (JACOPO) sono
legato particolarmente ad ADMO essendo donatore effettivo di midollo
osseo, ma non voglio stare qui a fare uno spot.
Vi
dico di farvi avanti ed essere una parte concreta di questa società anche con i
vostri gesti. Per non rimanere ad aspettare che sia il gesto di qualcun altro a
salvarci.
Bella questa cosa dell'ADMO detta in coda ... l'hanno scritto pure in coda ai loro ringraziamenti ... be', io da qualche anno sono donatore di sangue, tanto per dire, e mi fa piacere dirlo e invitare altri a farlo .... chi se lo sente nelle vene.
RispondiEliminaDetto questo, che è molto rock, secondo me, dico che anche questo disco dei Bastard Sons of Dioniso è molto rock, a tratti pop-rock, beat, acido, con delle chitarre inconfondibili e un gran bel ritmo ... rock!
RispondiEliminaRock come il pezzo che apre l'album, che è anche quello del titolo dell'album Cambogia.
RispondiElimina"Cambogia" come caos, "Cambogia" come il soprannome di Gianluca Vaccaro, tecnico del suono da poco scomparso, che hanno voluto omaggiare così. Pop rock con linea di chitarra molto bella e il testo semplice e diretto.
RispondiEliminaAltrettanto bella, con un testo surreale, ecologico e pieno di speranza, senza perdere di vista l'ironia, e il quasi beat Non farsi domande, scritto, tra gli altri, con due vecchie conoscenze dell'Alligatore, quali Emanuele Lapiana e Oscar de Bertoldi.
RispondiEliminaGran ritmo spezzacoda, che ti fa venire voglia di torcerti e urlare è Lasciamo stare i convenevoli ... con chitarre a fare faville.
RispondiEliminaRomantico/acustici in Venti tornanti semplice canzone d'amore ... alla montagna.
RispondiEliminaMontagna piena di neve anche ne La seconda neve, ottimo pop-rock con chitarre gajarde e cambi di ritmo.
RispondiEliminaNove pezzi semplici, che viene voglia di ascoltare e riascoltare ... tutti.
RispondiEliminaOvviamente li ho conosciuti a X-factor, e mi piacquero molto.. fa piacere vedere che non si sono mai snaturati, e mi manca di vedere un loro live che dev'essere unico!
RispondiEliminaCurioso il titolo, grazie per aver loro chiesto la ragione di quella scelta.
RispondiEliminaMi hai incuriosito oltretutto un caro amico è un loro fan... prendo nota.
RispondiElimina@Fperale
RispondiEliminaNo, non credo si siano mai snaturati, e credo siano stati fin da subito diversi dai molti passati in quella trasmissione (non tutti, ci sono stati alcuni buoni musicanti indie passati lì). Anche a me mancano live.
@Daniele Verzetti Rockpoeta
Sì, grazi a te per averlo notato.
@Enri1968
Bravo, credo ti potranno interessare.
Ordinato! Attenderò... grazie
RispondiEliminaBen fatto!
RispondiElimina