NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO
DEL DISCO
GENERE Rwwuack Italiano
DOVE ASCOLTARLO Spotify, iTunes, Youtube, dal vivo, sul ciddì, oppure si
può scaricare gratis dal sito dei kuf punto it
LABEL Dischi Bervisti
PARTICOLARITA’ vista la durata lo
si può ascoltare interamente oltre 13831 volte all’anno (che INOLTRE è un
numero palindromo)
CITTA’: Ravenna
DATA DI USCITA 17 novembre 2017, il giorno dopo il compleanno di Hector
Cuper
Come è nato Pigna?
Sono nate 20 canzoni e non ce ne piaceva nessuna, poi ne sono nate altre
dieci, e visto che queste ci piacevano abbiamo deciso di metterle in un disco.
Perché questo titolo?
Perché Ravenna è piena di pigne, e questo disco è pieno di Ravenna.
Come è stata la
genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Tra quando abbiamo cominciato a scriverlo e quando abbiamo finito di
registrarlo sono successe molte cose: abbiamo cambiato lavori, ragazze,
macchine, amici, case. Pigna è un concentrato di tutto questo, per
esempio Divani
si chiama così perché Domenico lavorava da Poltronesofà.
Qualche episodio
che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Luca è stato congedato da una ragazza con le parole “non sono io, non
sei tu, non è colpa di nessuno” e quindi l’abbiamo messo in una canzone. A quel
punto Luca ha incontrato una dea alla guida di una 500 rossa, e l’abbiamo messa
in una canzone. Poi Luca si è trovato in mezzo ad una tempesta estiva, e
abbiamo fatto una canzone. Ecco, ora ci siamo rotti le palle di fare canzoni
sulle cose di Luca e quindi nel prossimo disco parleremo d’amore per la natura.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
tolgo il fosse?
Sarebbe decisamente un concept
su Luca (non quello che era gay, un altro), dove Luca è Luca, ma è anche un
qualunque non-Luca che possa venire in mente a te.
Per esempio Luca potresti essere anche tu, se stai correndo a vele
spiegate verso i 30 ma ti aggrappi con tutte le forze al tuo passato e ai tuoi
ricordi: l’obiettivo di questa risposta è ripetere talmente tanto la parola
“Luca” fino al momento in cui non significa più nulla (fino a trasformarla in
epifora, dice Luca). Che poi nei Kuf ci sia
un Luca, è una coincidenza.
Teniamolo il “fosse” che ci para sempre il didietro.
Teniamolo il “fosse” che ci para sempre il didietro.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale
andate più fieri dell’intero album? … che vi piace di più fare live?
Si: Milano non esiste,
che è una canzone ossimorica: suona allegra e divertente, ma parla di
disillusioni e delusioni. Poi c’è Nebbia:
uno scatolone di ricordi che ci fa venire nostalgia. Matite che prende una vita
immaginata e la rende reale. In realtà un po’ tutte per vari motivi ma facciamo
finta che siano queste tre. Questa domanda era da stronzi. Dal vivo ci piace
molto suonare Highway
Star dei Deep Purple, ma non la suoniamo, perché
facciamo pezzi nostri. Però che pezzo!
Come è stato a livello produttivo fare il cd? Pigna è stato prodotto
direttamente da voi …
È stato innanzitutto obbligatorio che lo producessimo noi, perché Pigna
entra prepotentemente nell’insieme dei dischi che nessuno voleva produrre.
Poi di fatto andati da Paso dello Studio 73,
abbiamo suonato, abbiamo cantato e lui ha mixato e masterizzato. Avrebbe potuto
mandarci a cagare, più volte, ma non l’ha fatto perché è un grande
professionista.
Rispetto al disco precedente abbiamo cambiato un bel po’ sonorità,
poetica, modo di cantare, ma ascoltatevelo che non ha senso star qui a fare
processi, non siamo mica Biscardi
Copertina minimale,
con una pigna, come il titolo del disco ... come è nata? Chi l'ha realizzata?
Ho visto anche delle magliette così ..
La copertina è un’idea tutta nostra (e grazie al cazzo):
Abbiamo preparato questa Pigna
destrutturata gourmet impiattata su pregiati piatti in fibra di cellulosa
sbiancata, stesi su tavolo da ping pong. Cioè: abbiamo preso una pigna,
l’abbiamo messa su dei fogli di carta su un tavolo da ping pong come sfondo. Abbiamo
dovuto rifare le foto due volte perché le prime erano sgranate. La seconda
volta non trovavamo più pigne.
Poi niente abbiamo preso una delle foto delle pigne, il disco si
chiamava pigna e basta, abbiamo fatto anche le magliette con la pigna.
Come presentate dal vivo questo album?
Suonandolo il più possibile ovunque e dovunque vogliano ascoltarci senza
tirarci addosso niente. in realtà anche se ci tirano addosso qualcosa è lo
stesso, noi suoniamo comunque. Se ci tolgono la corrente invece diventa difficile.
I ragazzi di Ocarina Live e di Dischi Bervisti ci stanno aiutando molto per far
conoscere Pigna
a più gente possibile.
Altro da dichiarare?
Domenico non lavora
più da Poltronesofà, adesso fa un
altro lavoro.
I Kuf questa sera a presentare Pigna, ed è un piacere averli qui per questo loro secondo disco.
RispondiEliminaUn disco che entusiasma fin dal primo ascolto, per le parole, l'ironia, la giovialità.
RispondiEliminaDieci pezzi apparentemente facili, ma che nascondono una vena di amarezza (senza perdere di vista l'ironia).
RispondiEliminaPenso al pezzo che apre il disco, Agosto, apre con grande entusiasmo, chitarre, pieni e vuoti indie-rock.
RispondiEliminaPenso al sarcasmo di un pezzo come Fin qui tutto bene, che sembra raccontare un'epoca senza farlo.
RispondiEliminaPenso a Matite , romantico e minimalita, corale e intimo rock giovane ...
RispondiEliminaE siamo solo ai primi tre pezzi ...
RispondiEliminaE allora arriva il quarto, intitolato emblematicamente Tenco e Pasolini: un testo da mandare a memoria, gran ritmo e una rabbia giovane autentica. Per me il vertice del cd.
RispondiEliminaDa citare poi Milano non esiste, densa storia generazionale raccontata coralmente con tanta vibra e La Tempesta , rock che spacca dentro (ma anche fuori), grazie ad un gran ritmo per raccontare ancora una storia di oggi.
RispondiEliminaMa tutto il disco mi piace, Pigna non cade mai di ritmo ...
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