Vallanzaska, Orso giallo
Maninalto!
Records
Grande ritorno dei Vallanzaska, una delle
band storiche del ska-pop-punk-rock demenziale italico con un disco ben
calibrato, che non deluderà i fans di questo tipo di musica per le tematiche
attuali e il gran ritmo. Copertina disegnata dal cantante Davide Romagnoni,
echeggiante una bella dei Millencolin, con un simpatico orso giallo che ha dato
pure il titolo all’album.
Attuali come richiede questo genere, si passa
dall’ironia sulla politica in salsa populista dall’emblematico titolo Assessore, alla satira sul terrorismo
dall’altrettanto emblematico titolo di Easy,
(si legge Isi, con l’aggiunta di una s a rendere il senso), al pezzo
gajardamente antiproibizionista Quando è
gatta (l’erba, ovviamente). Deliziosi con Soia, che macchia come un orso giallo sulla camicia inamidata,
autenticamente milaniani (non come certi politicanti che hanno citato speso il
priore di Barbiana a vanvera) in Io non
c’entro, con assolo di tromba mitico, innamorati in Butterfly, con hammond e tromba a dialogare magnificamente per
creare l’effetto accendino durante il concerto.
Ben quattordici pezzi, tutti da citare, tutti
che fanno sorridere, saltare, pensare, torcersi e urlare. Un disco vivo,
nonostante anche il lato meramente celebrativo, come in Balla, ska-tenato ska per festeggiare i 25 anni di vita della band
milanese, Specials, omaggio alla band
di Coventry, tra i massimi esponenti del 2 tone ska inglese fine anni ’70, Sei qui, struggente ricordo di Angelo,
loro fonico scomparso … gran finale con
un titolo che
fa ridere e piangere allo stesso tempo Donald Trump. Un pezzo molto alla
Elio, che storicizza il presidente Usa con un ritmo pop trascinante e finale da
non rivelare …