NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Genreless
DOVE ASCOLTARLO in mezzo alla natura con il telefono
spento! ... da qui
LABEL Casa Musicale Sonzogno
PARTICOLARITA’ fa venire il mal
di terra …
CITTA’ Firenze
DATA DI USCITA 27 ottobre
Come è nato To the sky?
E’ stato un lungo percorso. Sentivo la necessità di
scrivere e comporre qualcosa di mio dopo l’uscita del primo album, volevo
trovare un modo di veicolare un messaggio attraverso la mia musica. E’ stato un
viaggio tra Firenze, l’Irlanda, la Scozia … mille ispirazioni diverse che ho
cercato di racchiudere in unico lavoro.
Perché questo titolo? … molto pop. O no?
Il titolo racchiude in poche
parole anni di lavoro. Normalmente è un’illuminazione, un impeto, ma secondo me
ha senso soprattutto dopo il primo che si chiamava From the Ground, questa è un ascesa verso il cielo.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
L’idea
di lavorare sull’acqua i suoi aspetti , le sue forme era già forte, poi il
resto è stato un percorso istintivo, ho scritto i testi che si sono fusi con la
musica. Inizialmente ho chiesto ad altri di scrivere i testi ma poi ho
desistito, non li sentivo miei, non calzavano in pieno. Poi ho avuto la fortuna
di portare in studio i miei due fratelli (Matthew al clarinetto e Peter alla
tromba) e Simone Graziano al piano. E' stato bello poter lavorare a più mani su
questo progetto. Fare un album è come fare un trasloco, non si finisce mai, lo
ascolti per giorni e giorni e vorresti togliere e aggiungere mille cose poi a
un certo punto ti dici 'basta!' e lo stampi.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
I lavoro in studio è stato magico
grazie alla presenza di Antonio Castiello, che doveva solo il fonico ma poi si
è rilavato un ottimo arrangiatore e si è creata quell'atmosfera magica che
aiuta ad essere soddisfatti del proprio lavoro.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Il viaggio
come una goccia d'acqua che evapora e si espande verso il cielo … o un viaggio
sott’acqua, in apnea, ma senza il dovere di respirare e con la possibilità di
scoprire nuovi mondi, senza ansie senza traguardi da raggiungere.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera
di To the sky? … che ti
piace di più fare live?
Northern Shorelines è un pezzo che mi lega ad un momento di
vita molto personale ed intenso, quindi è senza dubbio il più significativo. I
brani con la chitarra mi piacciono dal vivo, ma per gli altri posso anche
affidarmi ad un piccolo ensemble di archi quindi direi che dal vivo li eseguo
tutti con piacere.
Come è stato a livello produttivo fare il cd? Tu direttamente, ABuzzSupreme,
Casa Musicale Sonzogno …
Ho sempre
chiesto ai miei compagni di viaggio di ascoltare e darmi impressioni però devo
ammettere che ho seguito io tutti gli aspetti con la fortuna di avere un fonico
di studio che è stato molto di più che un tecnico. Casa Musicale Sonzogno mi ha
lasciato totale libertà e non potevo chiedere di più.
Copertina e immagini interne con l’elemento acqua in primo piano, oltre che
te stessa il tuo strumento e il cielo … come sono nati questi scatti? Chi gli
ha fatti e pensati?
Ho scelto di lavorare con un bravo fotografo che si
chiama Edoardo De Lille; avevo chiara che l’ambientazione sarebbe stata
‘marina’, e ho scoperto che lui è molto appassionato di foto di mare tanto che
ne colleziona sin da bambino. Le foto sono state fatte all’alba vicino a
Livorno e i vestiti sono di Bav Tailor, una designer che lavora con tessuti
ecosostenibili e con dei colori molto acquatici.
Come presenti dal vivo To the sky?
Ci
saranno vari versioni: da sola, col pianista Simone Graziano, o con un piccolo
ensemble di camera di archi e clarinetto.
Altro da dichiarare?
Spero che nel
suo piccolo questo album contribuisca ad avere più rispetto del mare e della
natura in generale.
Ritorna in palude Naomi Berrill, con un nuovo disco, fatto di composizioni originali, con tema centrale l'elemento acqua ...
RispondiEliminaDieci pezzi con Naomi, la sua voce, il violoncello e qualche volta la concertina (un organetto magico della sua terra d'origine, l'Irlanda), e anche, qualche volta la chitarra.
RispondiEliminaAd accompagnarla i fratelli Matthew al clarinetto e Peter alla tromba, a dimostrazione di una famiglia da sempre unita nel nome della vera musica.
RispondiEliminaCome in Sparkling Sea dove il pop stupendo voce/chitarra, viene impreziosito dal clarinetto, che fa capolino anche in Little Feat a duettare magnificamente con il violoncello e in With the Win, semplice e diretto voce/chitarra ecologia per il corpo e la mente.
RispondiEliminaLa tromba invece fa irruzione in Evaporate, convincente alterntive-pop che cresce ascolto dopo ascolto (anche grazie al piano di Simone Graziano), e in Still Life Snow sofisticato pop con molto calore e colore ... incantevole, uno dei miei pezzi preferiti del disco.
RispondiEliminaMa il mio brano preferito è Journey, pezzo maestosamente classicheggiante che sembra elevarsi/elevarti ad ogni nota. Ci si eleva in un viaggio sott’acqua, quindi senza gravità, tra buio e luce ... e la voce sembra uno tra gli strumenti musicali.
RispondiEliminaLuminosissima voce ...
RispondiEliminaSemplicità nel pezzo finale, Northern Shorelines, acida cavalcata di soave pop-rock dove la Berrill, oltre a cantare, suona chitarra, violoncello e concertino ...
RispondiEliminaDa segnalare l'unica traccia in italiano intitolata Ogni cosa: per tutto, nella vita, c’è il momento giusto, la giusta stagione, l’attimo esatto in cui le cose devono succedere. Ora è il momento d ascoltare to the sky di Naomi Berrill.
RispondiEliminaUn'artista interessante
RispondiEliminaBen detto, e grazie Daniele per l'attenzione ...
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