Giulia
Pratelli, Tutto bene
Rusty
Records
Riflessivo
pop di una giovane cantautrice toscana in ascesa, che si diverte a scandagliare
le preoccupazioni umane senza troppa pesantezza. Dieci lievi pezzi più una
ghost-track con i quali delinea le sue tematiche (sono state scritte tutte da
lei, tranne la cover di Max Gazzè e Nicolò Fabi Vento d’estate), con l’aiuto del cantautore Zibba alla produzione
artistica.
Tra
i più riusciti Un inizio migliore, pop-rock
con bel ritmo, positivo e propositivo, con un arrangiamento ricco (in evidenza
il piano), cantato in coppia con il buon Diego Esposito, la quasi title-track Va tutto bene, che riecheggia l’Alan
Sorrenti di Siamo figli delle stelle
e non è un male, Nodi, nodi da
sciogliere con un pop elegante, quasi soul. Interessante la cover di Vento d’estate, come la traccia fantasma,
intenso voce/chitarra che chiude l’album raccontando la rottura di certi
equilibri (s’intitola 10 settembre, e
l’ho ascoltata per la prima volta proprio ieri).
Giulia
Pratelli conferma con Tutto bene, le
buone impressioni fatte ai “grandi” della musica leggera italica e dello showbiz con i quali è venuta in contatto
in questi anni, come con Fiorello per la sua recente partecipazione a Edicola Fiore
… se son rose fioriranno, nei pratelli.