NOTE
SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
contemporary jazz, european jazz, mediterranean jazz, songwriting.
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto) Abbiamo una bella pagina sul sito dell’etichetta
discografica, qui
LABEL Naked
Tapes
PARTICOLARITA’
unconventional guitar and vocals duo
SITO
O FB DEL GRUPPO: diamo un po’ di indicazioni per trovarci :)
CITTA’:
Pescia(PT)/Alba(CN)
DATA
DI USCITA 8/4/2017
Come è nato Come
Hell Or Hig Water?
FC: Dopo esserci conosciuti nel 2009 in Conservatorio a Bologna,
ci siamo ritrovati la scorsa estate per un concerto fatto insieme al Farfa
Voice Festival. Da lì abbiamo scoperto di aver fatto in questi anni ascolti
simili: da qui il desiderio di provare a vedere cosa sarebbe successo a
scrivere del materiale originale.
Perché
questo titolo? … è anche il titolo di uno dei più suggestivi pezzi dell’album.
FC: Grazie, condivido il complimento con Federica autrice del
testo. Il brano l’ho scritto in un periodo di intensi cambiamenti e come spesso
accade, per me il lavoro di scrittura, composizione e arrangiamento è anche un
modo per esorcizzare il momento. “Ad ogni costo” spesso è un concetto
inafferrabile ma contemporaneamente definisce nel dettaglio il carattere di una
persona: da qui l’antitesi tra la prima parte del brano e la seconda. Ci è sembrato
un titolo adeguato per il disco di esordio di questo nuovo progetto!
Come
è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
F.G: Filippo ed io siamo partiti da un'idea di sonorità ed
ambientazioni musicali che entrambi abbiamo scoperto avere in comune.
Sopratutto il concetto di duo chitarra/voce non convenzionale, in cui i ruoli
non sono "canonizzati", ma in cui entrambi possiamo essere contemporaneamente
melodia, armonia, ritmo o colore ... da questo spunto é nato il nostro progetto, che
si è sviluppato attraverso nostre composizioni originali, già esistenti o
pensate "ad hoc". Durante le prove abbiamo altresì scoperto che,
proprio per mezzo di questo filo comune, le nostre idee musicali,anche se
apparentemente diverse,potevano arricchirsi vicendevolmente e creare un nuovo
punto di vista. Il risultato, per quanto ci riguarda, é stato quello di un
lavoro veramente "a quattro mani", in cui le nostre due personalità emergono
chiaramente nelle loro diversità, ma allo stesso tempo cooperano ad un unico
risultato sonoro ... il che, per quanto mi riguarda, é stata un'esperienza
preziosa ...
Qualche
episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Come Hell Or
Hig Water?
F.G: durante la prima lavorazione del progetto é stata
necessaria una mia permanenza di qualche giorno a casa di Filippo, per poter
fare una full immersion di prove ... in quei giorni passati assieme a Filippo e
alla sua famiglia (la moglie Adriana e la piccola Prisca), ho potuto
apprezzare anche un lato di Filippo che
prima non conoscevo, che ha contribuito tantissimo alla buona riuscita del
nostro lavoro. É stata una settimana intensa, in cui ho conosciuto ed
apprezzato uno scorcio di vita familiare molto dolce,che mi ha fatto ancor più capire
e, di conseguenza, poter meglio interpretare,la musica musica di Filippo.
Se
questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse? È …
FC: nonostante sia un lavoro a quattro mani è sicuramente un
disco sulla ricerca interiore definita con suoni, armonie e melodie differenti
a seconda del compositore del brano (io o Federica) e delle proprie origini.
C’è
qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Come
Hell Or Hig Water?… che vi piace di più fare live?
F.G: Il brano che preferisco è No Solution Re Solution, che per
me ha un valore intimo profondissimo ... é stato anche il brano che ha avuto più "difficoltà
" in fase di lavorazione, ma devo personalmente ringraziare con tutto il
cuore Filippo, che é riuscito con grande sensibilità (e la pazienza di un santo)
ad entrare in ciò che io sentivo necessario per quel brano, ma che era
estremamente difficile da spiegare a parole ... mentre un brano che adoro fare
live é Crescendo, perché esprime tantissimo le nostre due personalità ... é un
brano pieno di fuoco e necessita di una passionalità (caratteristica della
popolazione mediterranea, cui sono fiera di appartenere).
Naked
Tapes è l’etichetta
discografica che vi ha prodotto. Come è nato e si è sviluppato il rapporto con
essa?
FC: Ho conosciuto personalmente Gianni Barone nell’autunno 2015
in occasione del mio disco L’astronauta
(anche da te recensito :-) ) e pochi mesi dopo ci siamo incontrati nuovamente
all’edizione invernale del Roccella Jazz. Inviati i brani via email, abbiamo in
poco tempo avuto risposta. A seguito di alcune chiacchierate ci siamo poi
trovati d’accordo su come intendere il progetto. Naked Tapes ha scelto quindi
il progetto per essere la prima produzione da pubblicare, un grande onore e al
tempo stesso una bella responsabilità che carica sia me che Federica per il
futuro di questo progetto.
Copertina
molto semplice: un rettangolo verde in alto, uno bianco in basso, il titolo, i
nomi e altro in verde ... il tutto poi, confezionato sottovuoto. Come è stata
fatta e pensata così?
F.G:L'essenzialità della presentazione fisica di questo cd è una
delle cose che amo tantissimo in questo
progetto ... un'idea di Gianni Barone e del suo ottimo staff grafico che io ho
subito accolto con gioia, quella di puntare sul "contenuto ",
lasciando che il fruitore non sia distratto da nient'altro che non sia il
messaggio musicale. Un concetto che naturalmente ci onora come artisti, e che
fa onore alla Naked Tapes.
Come
presentate dal vivo questo album?
F.C: Il bello di questo disco è che non ci sono evidenti differenze
tra studio e esibizione dal vivo: Federica oltre a cantare benissimo, suona
anche la kalimba e gestisce l’elettronica necessaria in alcuni brani. Il mio
set prevede invece la chitarra acustica, una elettrica ed una chitarra baritona
Larrivée. Un piccola ampli Schertler Acoustics e il mio immancabile Eventide
H9. Diamo ovviamente più spazio alle improvvisazioni, tipiche del linguaggio
musicale scelto, e nel complesso la forma del disco rimane simile.
Altro
da dichiarare?
F.G: Senza musica la vita sarebbe un errore (Friedrich
Nietzsche)
FC: grazie come sempre per l’ospitalità, sei sempre molto
gentile!
Non solo jazz, è quello che ti viene in mente ascoltando questo magnifico disco, che ti prende come un sogno fatto oggi, fatto in estate ...
RispondiEliminaUn ottimo duo voce chitarra che si fonde mirabilmente in tutti gli undici pezzi del disco.
RispondiEliminaQuesto perfetto connubio si sente dall'iniziale "Tramuntanedda", dalla bella melodia che ti rapisce e non ti lascia più, alla conclusiva "Avalanche", impeccabile originale cover di Cohen.
RispondiEliminaAltri momenti importanti all'interno di un disco tutto da ascoltare, dico: "Loneliness", filmico e dalla melodia magica, "Crescendo", con una chitarra protagonista e a tratti spagnoleggiante e dei vocalizzi ipntoici, "Every Moment Is A Gift (Song For Paola)", che sembra uscita dal film Hollywood Party (ricordo di un pezzo così melodioso, ma potrebbe essere la mia orecchia della memoria che mi tradisce ...).
RispondiEliminaOvviamente da citare (ma è un obbligo che assolvo piacevolmente), anche la title-track, intensa, soave e magica come tutto il disco, dalla chitarra ai dolcemente potenti vocalizzi.
RispondiEliminaBravo Filippo Costantino, spesso ospite qui in palude, e brava anche Federica Gennai, che hanno presentato un disco tutto da ascoltare ...
RispondiElimina... ascoltatelo e poi ditemi!
RispondiEliminaInteressanti, un gruppo particolare
RispondiEliminaGrazie Daniele, per l'attenzione ...
RispondiEliminaGrazie Diego per le tue parole sempre attente e non scontate, che dimostrano la tua grande sensibilità e cultura musicale!
RispondiEliminaGrazie a te Adriana ... con dischi così la mia sensibilità musicale aumenta ;)
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