NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
“Secret Fires” è il terzo album di Ofeliadorme: otto tracce registrate e prodotte da Howie B con il sound engineer Joe Hirst (Four Tet, Jarvis Cocker, DJ Shadow) tra la campagna del Galles e Londra.
GENERE
'a crossroads between the serenity of Cocteau Twins, Portishead’s emotive darkness, and PJ Harvey’s shape shifting pop qualities.'
“Secret Fires” è il terzo album di Ofeliadorme: otto tracce registrate e prodotte da Howie B con il sound engineer Joe Hirst (Four Tet, Jarvis Cocker, DJ Shadow) tra la campagna del Galles e Londra.
GENERE
'a crossroads between the serenity of Cocteau Twins, Portishead’s emotive darkness, and PJ Harvey’s shape shifting pop qualities.'
DOVE ASCOLTARLO
HB Recordings UK, licenziato in Italia Per Ala
Bianca/Al-kemi Records
PARTICOLARITA'
I testi sono in inglese.
SITO e FB
CITTA'
Bologna
DATA DI USCITA
17 marzo 2017
PARTICOLARITA'
I testi sono in inglese.
SITO e FB
CITTA'
Bologna
DATA DI USCITA
17 marzo 2017
Come è nato Secret Fires?
Abbiamo
cominciato a scrivere i brani di questo disco verso la fine del 2013 e li
abbiamo affinati fino al momento delle registrazioni, sperimentando con la
scrittura e gli arrangiamenti.
Nel mentre è
uscito l'EP The Tale per Locomotiv
Records che già segnava un nuovo corso sonoro.
Perché questo titolo? … cosa vuole dire?
Letteralmente significa Fuochi Segreti laddove la
parola 'fuoco' ha però diverse valenze. In Alchimia il fuoco è rappresentato da
un triangolo equilatero; siamo noi 3, in perfetto equilibrio sonoro.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Il disco uscirà in vinile, cd e formato digitale. La
genesi e la gestazione sono durate più di 3 anni, dal primo incontro faccia a
faccia con Howie nell'estate del 2013, quando ci fece la proposta di produrre
il nuovo disco e farlo uscire per la sua label HB Recordings, ad ora, quando
finalmente questo lavoro sarà a disposizione di tutti quelli che vorranno
ascoltarlo. Nel mezzo ci sono state tantissime ore in sala prove, visite
bimestrali di Howie a Bologna, un viaggio in Galles dove abbiamo registrato il
disco in una settimana, e tanti tanti scambi di email, file, e messaggi
whatsapp.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco …
In generale
direi tutta la settimana passata al Giant Wafer studio in Galles, eravamo solo
in 6: noi 3 della band, Joe Hirst, Howie B e Frankie Rainey, e abbiamo vissuto
isolati e a stretto contatto 24/7. Le gag sono state tante, soprattutto la sera
quando a fine giornata lavorativa, ci trovavamo tutti intorno a un tavolo a
bere e mangiare. Un momento che amiamo sempre molto tutti quanti.
Ricordiamo con
nostalgia una sera in cui, tra un whiskey e l'altro, Howie (che aveva una gamba
ingessata) si è seduto al Wurlitzer che stava in salotto e ha iniziato a
suonare, e tutti dietro a seguirlo con la prima cosa che trovavamo, un tamburo,
una chitarra...
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? Togliamo il se? … è?
Secret Fires è un disco che guarda alla natura fisica dell'uomo e
di quel che lo circonda, alla natura ancestrale, alle pulsioni, al mondo del
sentire e ai bisogni e desideri del corpo. Ma è anche un disco sulla solitudine
di questi tempi e sulla trasformazione (sempre rappresentata dal fuoco).
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri
di Secret Fires?… che vi
piace di più fare live?
Troviamo molto
difficile rispondere a questa domanda, è un corpo unico e così noi lo
percepiamo. Amiamo tutte le tracce allo stesso modo.
Come è nato produttivamente il cd? Come sono nati tutti questi apporti
produttivi?
Diversamente dai dischi precedenti, buona parte degli
scheletri di questi brani sono stati scritti da Francesca a partire da dei pattern
di batteria (poi sviluppati) usando meno la chitarra e molto di più programmi
come Logic che permettono di avere una visione già strutturata del provino; il
tutto è stato poi rielaborato tantissimo in sala prove (esistono più versioni
di ogni brano), suonando, sperimentando con molti strumenti, soprattutto
sintetizzatori, sequencer e drum machine. All'arrivo di Howie i brani avevano
già tutti un'identità che poi è stata messa ancor più in risalto con i suoi
suggerimenti e i suoi consigli.
Intenso bel primo piano in bianco e nero in copertina … come è nato lo
scatto e chi è l’autore?
Lo scatto è di
Francesca che negli ultimi anni ha ripreso in mano la passione per la
fotografia. Perciò è un autoritratto, quasi causale, sembrava perfetto per
questo disco.
Come presentate dal vivo questo album?
Il live
riproduce molto bene il mood e i suoni del disco, sul palco siamo sempre noi 3
e speriamo di portarlo in giro il più possibile, partendo dagli USA, poi in
Italia e poi ovunque ci chiameranno a suonare.
Altro da dichiarare?
Amiamo
tutto quello che è obliquo in un modo perversamente regolare.
Gran disco, gran disco, è una soddisfazione aver visto crescere questa band, averla ospitata in palude sempre, e ora, ritrovarla qui, con un album dal sapore internazionale, prodotto da loro con Howie B.
RispondiEliminaNonostante il successo, sento che gli Ofeliadorme sono sempre gli Ofeliadorme, in continua e costante ricerca di suoni ed emozioni vere, quelle contenute in questo "Secret Fires" ... incedi che bruciano dentro.
RispondiEliminaOtto pezzi uno più bello dell'altro, tra i quali sarà difficile dire ... che dire? Forse "Visions" è la mia canzone preferita, con rimandi ai The Cure più intimi, tra sogno e realtà, con la voce di Francesca mai così intima.
RispondiEliminaMolto bella anche la prima dell'album, "Alone With the Stars", non a caso il primo singolo ... pezzo dall'andamento sinuoso, elettrificato alternative fino al midollo. Come la traccia numero otto, "Hairbrushings" a chiudere bene il disco: voce impostata e affascinante, patos e razionalità che convivono perfettamente.
RispondiEliminaBelle avvolgenti e a tratti sconvolgenti (dentro), anche "My Soldiers" con una freschezza nella voce e "Birch", il classico pezzo che sale ascolto dopo ascolto.
RispondiEliminaProduzione internazionale, che però non è riuscita a rompere l'equilibro dei suoni e delle emozioni del tri bolognese, anzi ...
RispondiEliminaAscoltate il trio bolognese e ditemi che emozioni vi porta ...
RispondiEliminaCiao Alligatore e tutti voi che leggete. Per noi è sempre un piacere!
RispondiEliminaPiacere nostro, siete ancora negli Usa? Come è andata?
RispondiEliminaGià come si fanno chiamare mi intriga moltissimo, poi che scrivano in inglese mi piace. Li ascolterù
RispondiEliminaHanno ragione, impossibile scindere il disco in brani. A me piace tutto. E ora che li ho visti dal vivo, immagino come sarà il live, avvolto di magia, il fuoco, la musica...
RispondiElimina@Daniele Rockpoeta
RispondiEliminaBravo, credo che ti piaceranno ... io gli ascolto fin dagli inizi di questo blog, e ho trovato una certa progressione, fino al successo internazionale.
@Elle
Vero, tutto vero, il loro spettacolo live è veramente unico: speriamo di beccarli in un concerto lungo, tutto dedicato a loro.