NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Elettronico - indie
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Ovunque e tutto a partire da qui
LABEL: Qanat Records
CITTA’: Torino/Palermo
DATA DI USCITA: 17 Febbraio 2017
Come
è nato My personal thoughts?
Per tanti anni ho fatto parte di band
e progetti musicali di vario tipo. Dopo un'attenta riflessione sull’evoluzione
delle forme e dei generi musicali degli ultimi sei anni, ho sentito
l'improvviso bisogno di esprimere qualcosa di mio.
Perché questo titolo? …
non è il titolo di nessun pezzo, se non sbaglio.
In effetti è così. Il titolo del
disco, secondo me, doveva racchiudere tutta la sintesi del progetto. Io mi sono
sentito pronto a dire la mia e a comunicare i miei gusti che, anche se non si
allineano perfettamente alle forme attuali dell’elettronica contemporanea,
rappresentano comunque il mio stile per nulla etichettabile o assurgibile a quella o a quell'altra
corrente.
Come è stata la genesi
del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
I brani che ho iniziato a comporre per
primi sono stati Bloodline, Empteen e No Science. Mi sono immediatamente convinto che avessero bisogno
tutti e tre della presenza di una voce portante e a quel punto ho voluto
coinvolgere due cantanti come Johnny Fishborn
e Haas. Le loro voci si sposano
perfettamente con le melodie strumentali e l’idea di avere anche delle
influenze diverse è stato fondamentale per diversificare sia l’approccio al
lavoro che al risultato sonoro.
Qualche episodio che è
rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Un episodio che mi ha colpito
particolarmente è legato alla nascita del brano The other life. Mi trovavo in studio al Superbudda (Torino) con Johnny Fishborn e stavamo registrando la sessione
vocale di Empteen. Una volta terminata,
Johnny insistette per voler registrare una nuova sessione di voce con chitarra
acustica, una cosa del tutto nuova per me. Il brano mi è piaciuto così tanto
che successivamente ho completamente eliminato la traccia di chitarra acustica
e ho realizzato dei suoni sulla melodia cantata da Johnny, da lì è nata The other life. Tra l’altro il testo è
molto intenso ed è stato scritto da Manuel Vanzetti,
con un riadattamento di Johnny.
Se questo cd fosse un
concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Potrebbe esserlo ma non lo è, in ogni
sua sfaccettatura racconta la realtà sociale e attuale ma non ruota proprio
tutto su un unico tema, anche dal punto di vista sonoro ci sono delle
differenze, quindi non lo definirei un concept-album.
C’è qualche pezzo che
preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero My personal thoughts?…
che ti piace di più fare live?
Chiaramente sono molto legato a tutti
i brani del disco, forse No Science è
uno dei brani che dal vivo mi coinvolge di più, sia per il ritmo che per il
tono della voce.
My personal thoughts è una produzione Qanat Records, con edizioni Supermota. Chi c’è
dietro al disco dal punto di vista produttivo? Quanto ti ha aiutato avere loro?
…
Il progetto è stato interamente
finanziato da me, invece tutta la post-produzione sonora del disco è stata
curata da Alessandro Lupo (Ingegnere del suono) e David Mackie Scouller del
Dynamic Studio di Londra. Qanat Records
è una grande famiglia composta da cari amici e colleghi che hanno abbracciato
con entusiasmo il lavoro, fondamentali per il sostegno organizzativo e pratico.
Inoltre, essendo il mio primo disco solista, volevo avere il piacere di
condividerlo con un'etichetta molto attenta e sensibile all’aspetto culturale
come Qanat.
Mentre Supermota,
come accade per caso in molte situazioni, ha ascoltato i brani e sin da subito
si è mostrata interessata e ha creduto in questo progetto. Sia Qanat Records
che Supermota
sono delle presenze importanti che mi supportano dando molta fiducia alle mie
idee.
Copertina molto
particolare, ben fatta, professionale con gusto artigianale, come tutto il
progetto grafico. Come è nata? Di chi è opera?
Il progetto grafico prende spunto da
una fotografia molto bella che ritrae il palazzo EMV
Housing Villaverde
di Madrid, città alla quale sono particolarmente legato perché vi ho vissuto
per un certo periodo. L'autore della fotografia è il fotografo Ezio Ferreri, artista di cui ammiro molto i lavori
e al quale ho chiesto di curare tutto il progetto grafico del disco. Invece lo
shooting fotografico lo ha curato Il fotografo Luca
Saini.
Come presenti dal vivo
questo album?
A breve avrò una data a Palermo (Rocket) e una a marzo a Torino (Astoria). Il live è ancora in fase di
evoluzione, per il momento sono da solo ma in futuro spero di disporre di un
supporto definitivo per synth/tastiere e voce e inoltre non mi dispiacerebbe
avere un batterista per la sessione ritmica. Tutto work in progress …
Altro da dichiarare?
Nulla,
grazie per la piacevole chiacchierata :)
Buon disco di elettronica internazionale da parte di Tartage, progetto solista del compositore, musicista e producer palermitano Luco Giacalone.
RispondiEliminaUn disco che ha l'unico limite di essere troppo breve, solo sei composizioni, ma che restano e ti fanno venire voglia di riascoltarlo ... ancora.
RispondiElimina"Bloodline" apre il disco, tra bordate di elettronica e poesia suadente. Il pezzo è cantato dal berlinese Haas, che ne ha scritto il testo, come "No Science", ipnotica e dal battito animale, ottima per la disco più alternative d'Europa.
RispondiEliminaIntense anche "Emoteen", piena zeppa di suoni, moroderiana e a trati sentimentale, "The Other Life", pezzo vibrante e disturbante. Entrambe sono scritte e cantate dal torinese Jonny Fishborn.
RispondiElimina"Mashinintosh" è un elettro-pop sensuale, dal ritmo avvolgente, mentre "Iris Love" il pezzo più ironico del mazzo, magica e oscura allo stesso tempo ...
RispondiEliminaIo le ho dette tutte, e voi?
RispondiEliminaSono incuriosito lo ascolterò cons calma
RispondiEliminaBellissimo questo disco di Tartage, la mia preferita è Bloodline, con la voce di Haas. Alligatore sempre sul pezzo! :-)
RispondiEliminaAlligatore corri da me abbiamo bisogno anche di te!
RispondiElimina@Daniele 1
RispondiEliminaGrazie per l'attenzione ... e l'ascolto.
@Manfredi
Ben ritrovato ... concordo sul "Bloodline" e su"bellissimo questo disco".
@Daniele 2
Arrivo!
Anche se l'elettronica non è il mio forte, certi dischi sono belli e basta. E poi chi fa da sé... scherzo, ma capisco l'esigenza di parlare da soli, per sé stessi, e se c'è sotto anche la musica, ben venga. Gli aneddotti che tiri fuori con la domanda sugli episodi sono sempre molto interessanti, ma questo è quasi magico: ha fatto sbocciare un nuovo brano ;)
RispondiEliminaSbocciare un nuovo brano come fiori a primavera, già ...
RispondiEliminaL'elettronica a naso, piace poco anche a me, ma gratta-gratta, è una buona fetta delle produzioni di oggi, anche di chi passa in palude. E sono usciti, anche di recente, ottimi dischi.