venerdì 29 aprile 2016

Trento Film Festival ... da non perdere


In corso in queste ora il Trento Film Festival, come sempre pieno zeppo di film, ospiti, presentazioni di libri, incontri con alpinisti, una rassegna dedicata ad un paese straniero (questa volta il Cile). Non posso fare a meno di segnalarlo, ad appassionati di montagna e non, appassionati di cinema e non, appassionati di libri e non ... insomma un festival per appassionati e non. Noi ci saremo.

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mercoledì 27 aprile 2016

In palude con Massimiliano Larocca


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE poetry rock
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto) nello stereo, dopo aver comprato il cd
LABEL  Brutture Moderne / Audioglobe
SITO O FB DEL GRUPPO Massimiliano Larocca suwordpress
                                Massimiliano Larocca su FB

CITTA’: Firenze / Marradi
DATA DI USCITA 11/3/2016


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lunedì 25 aprile 2016

Buon 25 aprile


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domenica 24 aprile 2016

Rece d'Alligatore: Zio Felp



Zio Felp, Pace, Amore e Bombe carta

SKE! Entertainment

Titolo simpatico e spontaneo, per l’esordio ufficiale di Zio Felp, rapper pugliese altrettanto simpatico e spontaneo. In giro da parecchio sui palchi hip hop per sapere cosa è vera musica che “ti fa saltare sulla sedia” e non sound alla moda per finti ribelli. In questo disco cerca di dimostrarlo, sfogandosi e parlando in modo critico su musicisti più attenti al look, internet, fb, e via di questo triste passo.

La title-track è il pezzo scritto alla fine per ricordare tutto lo stress nel fare il disco, perfetto hip-hop dal buon ritmo. Ritmo presente in modo forte anche nell’ottima Io non, sfogo contro chi finge di rappare duro invece fa solo musica commerciale, One ironico e onirico (Thievery Corporation, per capirci), Cambia, per ricordare il perché del suo trasferirsi dalla provincia a Bologna, Io mi rompo le palle, titolo molto esplicito con un testo duro, sarcastico su di una generazione, la sua. Particolari My Valentine, canzone per un San Valentino per niente dolciastro, e True Story, poesia in terza persona a raccontare il dietro le quinte di una storia d’amore.

Un album diretto, che piacerà ai puristi del genere, sia per le rime, testi, forza nei concetti, sia per la melodie e rigore nel proporre il tutto. Da ascoltare.   



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sabato 23 aprile 2016

Quarant'anni oggi

Come oggi, quarant'anni fa usciva l'album di debutto dei Ramones. In uno strano miscuglio di abbigliamento punk e metallaro, i Ramones appoggiati ad un vecchi muro vicino all'ingresso del mitico CBGB's, non provano manco a sorridere. Sguardo da duri, jeans strappati, giubbotti di pelle, in posa per una copertina celebre quanto il contenuto del disco stesso. Non sono un loro fan sfegatato, ma mi piace questa estetica. Ramones, semplicemente Ramones, fottutamente Ramones.

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giovedì 21 aprile 2016

In palude con Cosimo Morleo



NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Canzone d'autore.
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto) Spotify, Deezer.
LABEL Irma records, Controrecords
PARTICOLARITA’
SITO O FB DEL GRUPPO 
CITTA’: Torino
DATA DI USCITA 5 febbraio 2016

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martedì 19 aprile 2016

5 per mille? ... Emergency

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lunedì 18 aprile 2016

Rece d'Alligatore: Dogma


Dogma, Sospesi
ET- TEAM
Giovane gruppo piemontese all’esordio con questo Sospesi. Un titolo che vuole significare, a detta dei Dogma stessi, la consapevole precarietà dei sentimenti umani, che restano spesso incompleti, inespressi, da portare in fondo, restano quindi Sospesi. Con le dieci canzoni dell’album hanno cercato di sviluppare questo tema, quasi come fosse un concept-album.
I pezzi con i quali si sono di più avvicinati mi sembrano: Strade su strade, rock melodico dal testo non particolarmente originale, Forse no, introspettivo nella musica come nel testo incentrato sui rimpianti, Sentimi, melodia che resta nelle orecchie con chitarra vascorossi-style, ma niente più. Menzione speciale a Natura perversa, rock libertario, dannatamente rock.    
Cantato in italiano per un rock dolce, con punte malinconiche e staffilate hard, che però vanno sempre ad ammorbidirsi in una melodia troppo da canzone italica. Mi ricordano, alla lontana, i Timoria. Vediamo se nei prossimi dischi si avvicineranno o rimarranno sospesi nel limbo della nostra musica più leggera …

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domenica 17 aprile 2016

Votato ... e voi?

Ore 8,15 votato sì al REFERENDUM TRIVELLE
E voi?

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venerdì 15 aprile 2016

Vik era Vik


Vik era Vik, servono poche parole per descriverlo,
per ricordare la sua morte avvenuta cinque anni fa
in Palestina, in un modo poco chiaro.
Vik era Vik, aveva un blog come il mio, blogspot,  
aveva iniziato a scriverci più o meno nello stesso
periodo, si chiamava Guerilla Radio.
Vik era Vik, su Guerrilla Radio scriveva di pace,
dei suoi viaggi in Palestina, terra da molti, troppi,
dimenticata, non da lui, no.
Vik era Vik, ai tempi di  Piombo Fuso, l’offensiva
israeliana sulla striscia di Gaza, era l’unico
a scriverne, l’unico presente sul campo.
Vik era Vik, il suo blog Guerrilla Radio, era allora
l’unico mezzo di informazione vera, e per questo
seguito da tanti, da tutto il mondo.
Vik era Vik, volontario sulle ambulanze, allora,
scriveva pezzi vivi, pubblicati anche su il manifesto,
tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009.
Vik era Vik, in quei suoi articoli trasmetteva tutto
l’orrore, era capace di chiamare le cose con il loro
nome: assassini, guerra, resistenza.
Vik era Vik, la sua semplicità era la sua forza,
scriveva cose autentiche, dimenticate dai
giornalisti professionisti, venduti.
Vik era Vik, uno di noi, diretto e senza filtri,
con la mente aperta e il cervello connesso,
finiva i suoi pezzi scrivendo Restiamo umani.
Restiamo umani.

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mercoledì 13 aprile 2016

In palude con Vale & the Varlet


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Elettromaracaubriaca (Se parliamo seriamente elettropop)

DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Spotify, Deezer, Itunes, Soundcloud … ma anche in macchina, nella cameretta, in una sala da ballo, in lavanderia, dal macellaio e presso tutti i centri commerciali non convenzionati.

LABEL Autoproduzione

PARTICOLARITA’ Ogni brano proviene da un mondo diverso, i suoni acustici si mischiano a suoni elettronici e lo-fi.

SITO O FB DEL GRUPPO

CITTA’: Bologna

DATA DI USCITA 2 Febbraio 2016

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lunedì 11 aprile 2016

Elogio della Magnolia giapponese

Le foto non rendono l’idea della sua bellezza,
del suo tenue rosa, dei suoi fragili petali,
petali destinati a durare qualche giorno.
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sabato 9 aprile 2016

In palude con Wu Ming Contingent


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: post-punk, spoken word, rock
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto): https://play.spotify.com/album/3taalVgfd5tur8lgqgKpLm
LABEL: WoodWorm Label
SITO O FB DEL GRUPPO:
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA: 12-02-2016

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giovedì 7 aprile 2016

L'armata Brancaleone ... cinquant'anni dopo

Come oggi, cinquant'anni fa usciva in Italia L'armata Brancaleone, memorabile film di Mario Monicelli, presentato a Cannes nel maggio dello stesso 1966. Solo a sentir nominare il titolo mi viene da ridere, e ripenso a quel simpatico tormentone: branca, branca, branca, leon, leon, leon! A quelle facce, a partire da quella del protagonista, Vittorio Gassman, Brancaleone da Norcia, condottiero di un manipolo di straccioni nell'Italia delle crociate, non molto diversa da quella degli anni '60, e manco da quella di oggi: pregiudizi, furbizie, deboli strategie. C'era anche un giovane Gian Maria Volonté in quel film, reduce da successi nel western-spaghetti, e Carlo Pisacane, mitico vecchietto da commedia all'italiana (e non solo) dove non era quasi mai protagonista, ma ti restava dentro, Catherine Spaak, giovanissima e molto carina. Un autentico film culto, con un Monicelli in uno stato di grazia, con una sceneggiatura geniale, scritta assieme ad Age e Scarpelli. Il titolo del film divenne un modo di dire riguardo gruppi confusi e poco organizzati ... sono un'armata brancaleone, si dice da allora. Io me lo vedo in tv ogni volta che lo trasmettono. Non resisto. E voi? Forse qualcuno è riuscito a vederlo al cinema, proprio quel 7 aprile del 1966, o dopo ... fortunato.

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martedì 5 aprile 2016

Mailand, il nuovo Zio Scriba di carta

L'ho letto subito, appena uscito, sabato scorso, ancora prima della sua prima a Milano, domenica 3 aprile, dove è stato presentato alla Fiera Nazionale dell'Editoria Indipendente. Non potevo fare altrimenti, da amico e appassionato lettore di tutto quanto scrive Zio Scriba e per un sacco di altri buoni motivi trovati leggendo Mailand. Per esempio:
- Perché è un romanzo con Corradino ai primi anni di università (chi non conosce Corradino si legga i primi due romanzi del Pezzoli targati Neo.)...
- Perché è un romanzo dove ancora una volta, come in Quattro soli a motore, entra la Storia, con al S maiuscola, accanto ad altre storie ...
- Perché è un romanzo dove il desiderio gay del protagonista si fa tangibile, anche se insicuro ...
- Perché è un romanzo con una Milano anni '80, brutta e grigia da scappar via ... 
Questi sono i principali che mi vengono in mente, sicuramente me ne sono sfuggiti altri. Mailand ti scorre davanti come un bel film, vivo e ironico, con dei momenti veramente esilaranti, altri tristi, che ti fanno pensare, riflettere sulla vacuità dell'umano. Almodóvar mi viene in mente, ma non solo (e non solo per la bisessualità del protagonista). Surreale, tra un Truffaut o un Tiziano Sclavi, il lavoro trovato da Corradino per mantenersi agli studi: scrive biglietti/lettere/memoriali per aspiranti suicidi (sarebbe brutto compissero il gesto lasciando un banale biglietto scritto male). Strano il titolare di questa strana agenzia, Alfredo Valeriano Dupré (i nomi dei romanzi di Pezzoli sono impagabili), sosia dello scrittore Romain Gary, a metà strada tra il truffatore e il benefattore, alla fine si rivelerà qualcosa d'altro (ancora la Storia con la esse maiuscola, doppia, ma non voglio dire di più ...). E i compagni di stanza di Corradino? Sono Marco, donnaiolo emiliano, studia economia e commercio, è conformista e antipatico, Beniamino, siciliano aspirante filosofo, è il vero intellettuale del terzetto. Corradino è segretamente innamorato del primo, un sogno proibito, così proibito e impossibile ... vi dico solo che le partite a Risiko tra di loro sono memorabili e non aggiungo altro. Anzi, un'ultima cosa: cercate e leggete Mailand, ne vale la pena.

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domenica 3 aprile 2016

17 aprile, votiamo sì

Magari qualcuno non lo sa, magari qualcuno non vuole che si voti, i soliti pre(potenti), magari si punta a non far raggiungere il quorum, magari invece ci riusciamo, come l'ultima volta ... io, da songatore ci provo, e vi chiedo di andare a votare, domenica 17 aprile 2016.

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