mercoledì 30 marzo 2016

Intercalari ...

Nei miei ultimi due viaggi (l'estate scorsa in Sardegna e a febbraio 2016 in Berlin), mi sono accorto di alcuni intercalari tipici di queste zone. Una parola, o frase ripetuta spesso. In Sardegna, in particolare tra i giovani era "Ma stai scherzando?", a Berlino invece "Genau", che vuol dire "Esattamente". Parlando con la gente del posto ho avuto conferma essere un intercalare tipico. E il vostro? Della vostra regione/zona? O di altre, che avete riscontrato? ... io per esempio non saprei della mia.

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martedì 29 marzo 2016

Rece d'Alligatore: Mikeless



Mikeless, Il maniaco
Taitù Music
Esordio ufficiale di Mikeless al secolo Michael Fortunati. Artista di strada, di quelli che con la propria voce, una chitarra e una loopstation, ti disegnano un mondo davanti; il suo, piccolo o grande che sia. Come ha fatto con Il maniaco, un album completamente acustico, otto bozzetti ironici, fatti di parole e suoni tanto semplici quanto diretti.
Le canzoni più apprezzabili sono le prime, quali Anima, brano che riflette con sincerità, mi pare, sul femminile, Castigo, celantanata dedicata all’amata, Il maniaco, ben calibrato racconto di uno stalker telefonico. Coda infuocata con il sarcasmo sui rapporti genitori/figli di Solstizio generazionale (pure troppo), e la tirata sui sintomi/atti dell’innamoramento di Funky Blues, l'unica traccia arrangiata con altri strumentisti.
Otto pezzi facili, cantati in italiano, nei quali traspare in parte una certa autobiografia, tra ironia e simpatia. Un bel modo di presentarsi. Vediamo cosa farà in seguito …

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domenica 27 marzo 2016

Pasqua 2016, Heidi al cinema

Non sono vegano, ma mi rifiuto di partecipare all'assurdo bagno di sangue fatto in nome della religione, in questi giorni, che dovrebbero essere di pace e resurrezione. Per questo vi consiglio un menù senza capretti o agnelli, oggi, domani, sempre ...
QUI LA RICETTA DAL SITO DELLA LAV

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sabato 26 marzo 2016

In palude con Massimiliano Martines


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Rock
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto): https://www.youtube.com/watch?v=InYP5f-aUk4
LABEL: Dry-Art record www.dry-art.com
PARTICOLARITA’: produzione artistica Liquido Records
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA: 23 marzo 2016

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giovedì 24 marzo 2016

Letti a Berlino: Storia popolare dell'impero americano a fumetti

Howard Zinn, Paul Buhle, Mike Konopacki
(traduzione Annamaria Baldassarre e Marina Lanzavecchia)
Hazard Edizioni/il manifesto
Howard Zinn è stato uno dei più importanti storici Usa, e questo libro è la versione a fumetti della sua più nota pubblicazione. Semplicisticamente potrei dirvi che racconta le malefatte del suo paese (per il quale ha pure combattuto), in giro per il mondo. Anzi, inizia a casa loro (anche se, veramente non era casa loro, ma degli indiani d'America), narrando il sanguinoso massacro di Wounded Knee. E poi la guerra contro la Spagna per "liberare" Cuba, e dopo per "liberare" le Filippine. Liberare, messo tra molte virgolette, in quanto, gli Stati Uniti, intervennero in questi stati per il loro interesse, e i paesi liberati passarono da un oppressore (la Spagna) all'altro (gli Usa). Le opposizioni rivoluzionarie cancellate, a parte chi accettava lo status quo.
Questo è uno schema, bene o male, sempre usato dalla superpotenza Usa, fino ai giorni nostri (quante operazioni chirurgiche per la libertà abbiamo visto e sentito?... quante ancora ne sentiremo?). Pochi potenti, in nome di sacri principi, hanno da sempre mandato a morire per la bandiera e le loro tasche, uomini bianchi e uomini neri (anche loro, sì, magari nelle missioni più pericolose, sono stati chiamati a esportare la democrazia). In tutte le guerre c'è questo dato di fatto, anche in quella contro Hitler. Howard Zinn in quella vi partecipò direttamente, da volontario, e lì si formò la sua coscienza pacifista: dovette eseguire l'assurdo ordine di bombardare dei tedeschi in un paesino francese, questo lo scosse dentro. Un po' come Oliver Stone in Vietnam. Già, il Vietnam, qui raccontato in modo splendido, da protagonista nel movimento pacifista (uno dei momenti più alti della controcultura). Poi gli anni '70 con il Watergate del perfido Nixon, costretto a dimettersi. Il Nicaragua, Reagan e i Bush (padre e figlio), che prima sostengono i loro dittatori, da Saddam Hussein in giù, poi, dopo averli mollati, guerra.
La guerra, il più grande business  da sempre. Questa la "lezione"di un libro davvero appassionante, che si apre con le immagini della caduta delle Torri gemelle e le successive guerre infinite di Bush jr, per chiudersi con la caduta del muro di Berlino (dove ho per caso letto il fumetto) e il nuovo Sudafrica di Mandela. Due episodi che sembravano aprire una nuova era, invece ...

La simpatica immagine di Zinn, dalla bianca chioma, salta fuori ogni tanto a spiegare alcuni passaggi, come un professore universitario per nulla noioso. Il libro, grazie anche a questo, non è per nulla didascalico, ma incalzante e davvero bello. Gli altri due autori, Paul Buhle, Mike Konopacki, già impegnati in fumetti così, hanno saputo rendere al meglio la Storia dell'impero americano. Ottima versione italiana, meritoriamente data alle stampe da Hazard Edizioni con il quotidiano il manifesto, nel 2011.

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martedì 22 marzo 2016

Su è giù dell'inverno 2016 ... per me

giù LA NEVE
su DAVID BOWIE
giù LE BISTECCHE
su FRANCO CITTI
giù IL FREDDO
su THE HATEFUL EIGHT
giù L'INVERNO
su FUOCOAMMARE
giù LA TOSSE
su IL TRENO
giù L'AEREO
su I LIBRI
giù BERLINALE
su BERLINO
giù LA GUERRA
su ETTORE SCOLA
giù LA MORTE
su UMBERTO ECO

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domenica 20 marzo 2016

In palude con gli Appaloosa


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Rock degenerato
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Al momento in streaming su rockit.it
LABEL
Black Candy Records
SITO O FB DEL GRUPPO
CITTA’:
Livorno
DATA DI USCITA
26.2.2016

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venerdì 18 marzo 2016

Realtà virtuale

Mi sembra una cosa strana, stupida e vuota,
insomma, una cosa del mondo di oggi, del
cosiddetto mondo virtuale.
Circa un anno fa sono entrato in Facebook,
cercando di veicolare i contenuti del mio
blog, il blog dell'Alligatore.
Ho aperto la pagina a nome Diego Alligatore,
nome con il quale sono conosciuto nel web,
nome d'arte, se mi passate la parolona.
Dopo qualche mese ho aperto anche la pagina
dedicata al blog, una cosa diretta, per poter
pubblicare direttamente i post del blog.
Con tutte le conoscenze rock è stato un successo,
inarrestabile, in pochi giorni tanti "amici", tanti
"mi piace", tante cazzate.
Forse è stato questo eccessivo successo,
a richiamare i censori di Facebook, che
mi hanno chiuso la pagina.
Ti chiudiamo la pagina, perché vogliamo il
tuo nome reale, Diego Alligatore non esiste,
mi  dicono, è virtuale.
Me ne sbatto di Facebook,  non rispondo a
questo sopruso da dittatura, a questa vera
intrusione nella privacy.
La cosa curiosa è che la pagina del blog,
il blog dell'Alligatore in Facebook, continua
a essere attiva.
Alcuni amici rock passano di lì e mi salutano,
mettono "mi piace" e scrivono commenti,
Facebook stesso mi relaziona per mail.
Insomma ho la pagina, non posso scriverci
rispondere, mettere foto, commenti o altro,
ma si può vistarla e scrivere qualcosa.
Diego hai 99 notifiche, 23 tag di foto, 77
richieste di amicizia, mi scrive per mail
Facebook.
Il bello di tutto questo, è che non posso
rispondere a nessuno, perché bannato:
questa sì è realtà virtuale.

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mercoledì 16 marzo 2016

Buon compleanno picchiatello

Jerry Lewis 
(Newark, 16 marzo 1926)

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martedì 15 marzo 2016

Letti a Berlino: 111 luoghi di Berlino che devi proprio scoprire

Lucia Jay Von Seldene
111 luoghi di Berlino che devi proprio scoprire
(traduzione di Maria Romaniello)
emons: 
Buon libro per turisti, che mi sono letto nell'ultimo viaggio a Berlino. Una guida agile, di pronta lettura, consiglia 111 luoghi da vedere nella capitale tedesca, come promette il titolo. Inoltre il libro, corredato di foto molto belle, consiglia quasi sempre cosa mangiare nei dintorni, quali mezzi di trasporto prendere, e ricorda spesso la Storia dietro ai luoghi cercando di contestualizzare. Leggendolo mi sono segnato su di un foglietto metà, o forse più, cose da fare/vedere (in un futuro viaggio): dalla targa alla donna che inventò il currywust all'ultimo monumento ad eroi del socialismo nell'ex DDR, da parchi verdi dove correre e/o fare amicizia a splendidi laghetti dove fare il bagno. E poi l'ambasciata d'Iraq rimasta intatta dopo il 1991, David Bowie e la casa dove abitò, la tomba di Kleist ... il libro è ben scritto, ma non supera quello di Chiara Fabbrizi, 101 cose da fare a Berlino almeno una volta nella vita, guida che consiglio a chiunque voglia fare un viaggio a Berlino. Imprescindibile. 

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domenica 13 marzo 2016

In palude con Torakiki


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Indietronica
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto) https://soundcloud.com/torakiki_band
LABEL Symbiotic Cube
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA: 26/02/2016

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venerdì 11 marzo 2016

Compleanno di pace

Domani è il mio compleanno, lo dedico alla PACE e a tutte quelle mobilitazioni dal basso contro il ventilato nuovo attacco alla Libia da parte del nostro governo. Perché sia l'inizio di un fiorire di iniziative pacifiste. Vi invito ad approfondire e diffondere ...

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mercoledì 9 marzo 2016

Una certa somiglianza: podemos anche in Italia

Il fondadore di Podemos Pablo Iglesias e il cantutore romano Daniele Silvestri. Per me c'è una certa somiglianza fisica, oltre che, immagino, una vicinanza politica. Che ne dite? Silvestri alla guida di un partito in Italia? Intanto ha il suo giornale in internet, La voce del megafono.

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lunedì 7 marzo 2016

In palude con Francesca Lago


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Songwriting / Day dreaming
DOVE ASCOLTARLO  e comprarlo ;-) (in parte o tutto) bandcamp
LABEL Urtovox (I) / T3 Records Berlin
PARTICOLARITA’ meglio chiudere gli occhi.
SITO O FB DEL GRUPPO www.francescalago.com
CITTA’: Lugano/Milano
DATA DI USCITA novembre 2015/gennaio 2016

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venerdì 4 marzo 2016

Letti a Berlino: La melodia dei perdenti

Simone Pagiotti
La melodia dei perdenti
Ass. Culturale Il Foglio
L'ho letto quasi tutto in treno, dall'Italia verso Berlino, dove l'ho finito; è stato un bene, La melodia dei perdenti è un libro da leggere tutto d'un fiato, si lascia leggere veramente così. Vorresti sapere come va finire questa storia di un trentenne senza aspirazioni e ideali, lasciato dalla sua ragazza alle soglie del matrimonio (dovevano decidere solo la data). Il giovane sprofonda in una depressione che lo porta a farsi prima licenziare, per poi vagare in un grande nulla fatto di bevute, prostitute, liti, allontanandosi sempre più dalla sua città, Perugia. Una città che odia. Questo è il lato più affascinante, ma anche, alla lunga, il più noioso, questo odio punk verso tutto e tutti, senza avere uno straccio di alternativa è pesante.
La sua ex non si è comportata bene con lui (l'ha lasciato senza un motivo, rifiuta ogni risposta, ogni richiesta di chiarimento, cerca solo avventure, salvo poi ... ), ma lui stesso, vista la passività e "comodità", non è esente da colpe. Senza contare che pure lui si comporta male con altri: la grassa barista con la quale instaura un qualche rapporto (ma solo quando ha bisogno, solo di carattere mangereccio e sessuale, poi la snobba), il figlio del suo ex datore di lavoro (l'unico suo vero amico, contro il quale vomita tutto il giusto disgusto per gli anni di lavoro, "giusto" sì, ma lui, sempre vicino, non era il giusto interlocutore). Questo odio per la città lo porta verso la campagna, la campagna umbra dove vivono i nonni. Lì ricomincia a vivere facendo il contadino, ritrovando quella verità, anzi, genuinità del rapporto con la terra, ritrovando forse l'amore, per la badante dei nonni (però ad un certo punto parte per il Perù, al capezzale del padre malato ... forse tornerà in primavera), trovando la durezza dell'inverno, con le sue perdite dolorose.
La melodia dei perdenti (il titolo è ispirato da un motivetto imparato dal nonno, uomo tutto d'un pezzo, brusco e attaccato alla terra), è un esordio simpatico e di buona lettura. Ha però dei limiti, quale il fatto siano passati alcuni anni dalla sua scrittura (mamme e nonne così, danno l'impressione essere di qualche anno fa: 5/10 anni?), l'eccessivo odio contro tutto e tutti è troppo marcato, e alla fine stroppia. Buona invece la costruzione di questo personaggio senza qualità, il narrare le sue bevute e avventure sessuali, il cercare di smascherare le dinamiche borghesi attraverso i suoi fallimenti. In copertina c'è un uomo lontano dalla città, si vede anche un gatto. Si tratta di Gastone, il gatto trovato in campagna, con il quale instaura un bel rapporto, il migliore del romanzo. Da leggere.

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mercoledì 2 marzo 2016

Ricordo di un cineasta: Carlo Mazzacurati

Carlo Mazzacurati oggi avrebbe 60 anni.
Penso quanto era bello andare a vedere
i suoi film.
I suoi film uscivano sempre in primavera,
oppure, mi pare di ricordare, di averli visti
sempre in primavera.
Di primavera profumavano i film di Mazzacurati,
fin dal suo folgorante esordio cult, Notte italiana,
con Messeri, Giulia Boschi, i gemelli Ruggeri.
Lo andai a vedere con mio fratello e la sua morosa,
in un cineclub con le poltroncine verdi (no padano),
ora chiuso.
Poi cercai di non perdere nessuna sua altra pellicola,
da Il prete bello a Il toro, da La lingua del santo a La
sedia della felicità.
Tra i miei preferiti Vesna va veloce, La giusta distanza,
La Passione, ma ogni suo film era divertente, con un
sacco di attori e attrici, tutti molto amici.
Me lo vedo andare a mangiare con Battiston o Diego
Abatantuono, tra una ripresa e l'altra, o con Silvio
Orlando e Marco Messeri, Citran.
Le attrici, tutte molto carine, con lui hanno fatto il
loro miglior film: penso alla Smutniak o alla Sansa,
Valentina Lodovini, Isabella Ferrari, la Capotondi.
Vorrei vedere tutti i suoi film in una rassegna tv,
non solo quelli usciti al cinema, ma anche certi
doc su Zanzotto, Meneghello, Rigoni Stern.
... è chiedere troppo?

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martedì 1 marzo 2016

In palude con Filippo Dr. Panico


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Cantautorato punk
LABEL Frivola Records
PARTICOLARITA’ Nichilismo e canzoni d’amore
CITTA’: Roma/ Potenza
DATA DI USCITA 26/01/2016

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