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sabato 24 dicembre 2016

In palude con gli Humour Nero


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: alternative pop
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto):
Spotify, Bandcamp, YouTube, SoundCloud, Deezer e molte altre piattaforme online
LABEL: nessuna (siamo in cerca)
PARTICOLARITÀ:
Humour Nero è un progetto che parte dalla musica e spazia nel mondo del disegno, dell'audiovisivo, dell'allestimento scenografico, assecondando attitudini, abilità e passioni dei membri della band.
CITTA’: Roma
DATA DI USCITA: Aprile 2016

L'INTERVISTA
Come è nato Minimi sistemi?
Innanzi tutto grazie per ospitarci "in palude". Minimi Sistemi nasce dall'esigenza che sentivamo nostra di raccontare una storia, particolare e universale allo stesso tempo:  quella che riguarda un po' tutti, quando l'ansia di spiccare il volo si ritrova a fare i conti con la quotidianità.
Perché questo titolo?... … a quali sistemi fate riferimento?
Il titolo nasce dalla scelta di usare Galileo come traccia di apertura dell'EP e come primo singolo: è la "canzone-manifesto" di tutto il lavoro. Avevamo deciso la tracklist ma mancava un titolo che funzionasse, così pensammo di parafrasare l'opera più conosciuta dello scienziato pisano, il Discorso sopra i due Massimi Sistemi: l'idea venne in studio ad Andie, il nostro ex chitarrista (ahinoi, le nostre strade si sono recentemente separate, ma cogliamo l'occasione per salutarlo e augurargli un clamoroso "in bocca al lupo" per tutto).
Quello che volevamo dire, in sostanza, è che spesso non ci accorgiamo che qualcosa di minimale, che non vuol dire banale o stupido, può rivelarsi ora un macigno insopportabile che ci trasciniamo appresso, ora il fondamento di un’intera esistenza... ma quasi sempre  è causa di tediosi panegirici.
Perché un ep, e non un disco con più canzoni?
Perché l'idea dei "Minimi Sistemi", secondo noi, doveva riflettersi nella forma e nella sostanza: ecco perché ci è sembrato perfetto realizzare un EP (la versione "minima" di un disco) che però fosse un concept (organizzato cioè in modo "sistematico"). Anche le canzoni riflettono questa impostazione, ognuna è una riflessione su un sistema minimo, che è allo stesso tempo dà e toglie: la casa che custodisce e intrappola, il bar che riunisce e isola, l'estate che riempie e svuota, e il desiderio che arde, ma logora.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Le canzoni sono nate autonomamente, ma a mano a mano ci siamo resi conto che avevano um filo conduttore che le teneva insieme. Entrati in studio ci siamo avvalsi del gran lavoro in produzione di Francesco Catitti e abbiamo limato i testi e creato delle sonorità in modo che risultasse evidente (almeno secondo noi) il legame concettuale e formale tra i pezzi. Crediamo che alla fine l'uso trasversale di pad elettronici, l'omogeneità delle distorsioni e il missaggio abbiano dato quel valore aggiunto e univoco all'EP che da soli non avremmo potuto perseguire.
Se questo ep fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Minimi Sistemi, appunto, è un concept e racconta la piccola storia universale di “Ciascunodinoi” che ha un “un universo chiuso in drammi personali”.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Minimi sistemi?… che vi piace di più fare live?
Sicuramente Galileo è il pezzo più atteso nei live, quello che cantano tutti e che ci piace suonare davanti al nostro pubblico, ed è anche il pezzo più "prodotto" e più radiofonico. Possiamo dire che per Sara (batteria) e Cristiana (tastiere e synth) Bar Sport è un pezzo molto bello e che ha trovato in studio la sua dimensione ottimale. Ci teniamo comunque a ripetere, a costo di sembrare noiosi, che per noi l'EP rappresenta un "unicum".
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Tutte le sessioni di registrazione con Francesco sono state esilaranti, non ci sono mai stati problemi né scontri, molto divertente è stata la lavorazione a un altro agosto: l'arrangiamento del brano inizialmente era molto diverso da come poi l'abbiamo registrato, in particolare l'inserimento del "Wilhelm Scream" ha generato uno stato di ilarità in studio inestinguibile. Ah, non sapete cos'è il "Wilhelm Scream"? Andate a cercare su YouTube. Piccola parentesi: un altro agosto sarà il secondo singolo estratto con tanto di videoclip che sarà il risultato del montaggio di video girati dai nostri fan durante l'estate trascorsa.
In copertina una tazzina di caffè che sembra l’universo  ...e anche l’interno ha del fantascientifico. Come è nata e chi è l’autore?
Emiliano, il cantante, è disegnatore e fumettista di professione, ed è l'autore di tutto l'artwork. La semplicità di una tazzina contenente l'Universo, in contrasto con un'illustrazione complessa, ricca e surreale, ma "nascosta" all'interno del packaging, ci sembrava una soluzione semplice ed efficace per riassumere il senso del concept... siamo sempre lì!
Inoltre la tazzina funziona bene anche riducendola a piccola icona.
Il progetto HN, per come lo pensiamo in base alle nostre "minime" storie personali, attinge continuamente ad altre espressioni artistiche, per esempio per le nostre performance live teniamo tantissimo a un effetto visivo che rimandi alle tematiche oniriche e surreali, del disco. Per ottenere questo effetto ci avvaliamo delle abilità di Saretta, la nostra batterista, che è anche scenografa e autrice di tutti i materiali che usiamo "on stage".
Come presentate dal vivo Minimi sistemi?
Abbiamo preparato due approcci per la resa live di Minimi Sistemi.
Il primo è quello in cui presentiamo il disco è gli altri pezzi in repertorio in elettrico con pad elettronici, basi in sequenza, voice effect, ecc. Per questo tipo di live è stato fondamentale l'ingresso in line-up di Cri, una musicista eccezionale, dalle mille risorse.
L'altro l'approccio per i live è in set acustico, più intimo, in questo tipo di live proponiamo arrangiamenti, in alcuni casi, decisamente diversi da quelli del disco.
Altro da dichiarare?
Piccole note sui crediti: quasi tutte le musiche sono di Emi (Emiliano Tanzillo), mentre tutti i testi e alcune musiche sono scritti da Ale (Alessandro Petragnani).
La produzione artistica del disco, come detto, è stata diretta dal "maestro" Francesco Catitti, mentre per la produzione esecutiva ringraziamo ancora i fan-raisers che hanno deciso preventivamente di credere in noi e nel progetto.
Last but not least, un grazie speciale a Simone Gabrielli per 'offrire la spalla" ad alcuni nostri live, a Daniele Magrelli, fonte continua di ispirazione e "voce" dei ringraziamenti ascoltabili a fine disco e Marco Pedriale portatore sano di sensualità XXL.

5 commenti:

  1. Gruppo simpatico, esteticamente e anche eticamente questi Humor Nero ospiti oggi in palude.

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  2. Solo un ep, ma che mi è subito piaciuto per i testi (da leggere nel bellissimo cartonato che racchiude il disco), e certo pop di gusto alternative.

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  3. Unico neo, se così possiamo dire, è che ci sono solo 5 canzoni (più una ghost-track)... spero presto ci daranno un lungo.

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  4. Tra questi cinque pezzi scelgo Galileo elettrico pop solare che apre il disco (bel testo ironico), poi Zoideberg rock cantutorale dal gran ritmo, Un altro agosto per le chitarre e la poesia ...

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  5. E voi? ... ascoltate liberamente gli Humor Nero e dite, se volete, le prefe.

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