NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE world music
DOVE ASCOLTARLO Bandcamp
LABEL L’Amor Mio Non Muore –
Dischi / Irma Records
PARTICOLARITA’ musica libera
CITTA’: Forlì / Bologna
DATA DI USCITA 30/9/2016
Come è nato Tropico?
Nasce dalla voglia di fare un
disco diverso dal precedente, un disco ballabile
(per lo meno alle nostre orecchie!), un disco di canzoni, un disco di luce e
speranza.
Perché questo titolo? … caldo e in linea con la
cover.
Il titolo è arrivato per ultimo e cercavo qualcosa che fosse in linea, sia
con la copertina, ma soprattutto con le musiche. Tropico perché, ai tropici, il sole raggiunge il suo zenit. Tropico è un luogo pieno di luce, dentro
ognuno di noi.
Come è stata la genesi del LP, dall’idea
iniziale alla sua realizzazione finale?
I lavori sono iniziati a settembre 2014 e la pre-produzione è durata fino a
giugno 2015: da una ventina di provini, sia vecchi brani non ancora compiuti,
sia testi senza musica che anche composizioni nuove di zecca, abbiamo scremato
fino ad arrivare alle dieci tracce che compongono l’album. A giugno siamo
entrati nel nostro studio, L’Amor Mio Non Muore – Sala d’Incisione di Forlì e,
assieme a Marco Bertoni (produttore), abbiamo dato il via alle registrazioni. I
lavori si sono chiusi ad ottobre 2015. L’idea è stata, appunto, fare qualcosa
di ballabile, più leggero, più diretto, senza però perdere la libertà di fare
della nostra musica quel che più ci aggrada. Forse ce l’abbiamo fatta!
Qualche episodio che è rimasto nella memoria
durante la lavorazione del disco?
Episodio non saprei, ormai è passato un po’ di tempo e la memoria fa
cilecca a quest’età! Sicuramente ci siamo divertiti molto a registrare e
sperimentare con tutti gli ospiti: Marco Frattini e Gianluca Chiarucci alle
percussioni, Giovanni Pistocchi al vibrafono, Roberto Villa sax tenore,
Marcello Detti trombone, Andrea Rocchi chitarra dobro, Gaia Mattiuzzi cori …
praticamente abbiamo fatto delle gran cene e poi session di registrazione con
vino e birre all-inclusive!
Se questo LP fosse un concept-album su cosa
sarebbe? … anche senza volerlo.
Se l’album precedente, Asa Nisi Masa, era un viaggio oscuro dentro l’animo
umano, Tropico potrebbe essere un concept sulla riscoperta del mondo e
dell’interazione tra gli esseri umani.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo
del quale andate più fieri dell’intero album?… che vi piace di più fare live?
Sono particolarmente legato a Con due
monete, perché è uno degli ultimi brani scritti per l’album e, nel testo,
racconto con sentimento la storia dei due cani che avevamo nella nostra prima
sala prove, Jack e Jimi.
L’LP è uscito in coproduzione tra Irma Records e
L’amor mio non muore … come vi siete trovati? Altre realtà attorno al disco da
citare assolutamente?
Ci siamo trovati per una serie di fortunati eventi, un
po’ lunga e sinceramente noiosa da raccontare qui! Scherzi a parte, ci ha presentati
Giordano Sangiorgi perché cercavamo una realtà locale con la quale collaborare
con la nostra etichetta (L’Amor Mio Non Muore – Dischi) e Irma ci è sembrata
assolutamente adatta, data l’esperienza di vent’anni e più di lavoro!
Copertina magica, tropicale, in linea con la
vostra musica. Come è nata e chi è l’autore?
La copertina è un dipinto di Domenico Demattia (qui il sito),
un amico pittore, coetaneo, che vive a Faenza. Domenico postò sulla sua bacheca
facebook il dipinto, a metà 2015, ancora eravamo in fase di pre-produzione, ma
ho subito sentito che quella doveva essere la copertina. Così è stato. Non
saprei darti una spiegazione logica se non che ci tenevo tantissimo ad avere un
dipinto di Domenico in copertina e quello mi è sembrato assolutamente
azzeccato!
Come e dove avete presentato/presenterete l’album?
…
Il disco è stato presentato in anteprima il 24/9 al Museo Internazionale
della Ceramica di Faenza in occasione del Mei 2016. Le date del tour sono tante, tra le fatte e quelle da fare: Imperia, Perugia, Forlì, Orvieto, Roma,
Mantova … stiamo lavorando per voi! Sul nostro sito tutte le info aggiornate del TROPICO TOUR.
Altro da dichiarare?
Il Nobel a Dylan è assolutamente meritato.
Gran disco, colorato e dallo spirito animale come la copertina, che ben lo rappresenta.
RispondiEliminaDieci pezzi, uno più colorato dell'altro, con arrangiamenti davvero azzeccati: dai fiati ai vari oegani, pianforte e clarinetto, voci maachili e voci femminili, e non solo in italiano ... rock, blues, cantautorato, ritmi.
RispondiEliminaCapirete anche voi la difficioltà nel dire le preferite, ti verrebbe da dire: tutte!
RispondiEliminaMa non mi posso sottrarre, e allora dico: Con due monete cantautorato classico per un testo suggestivo che racconta di due cani, Jack e Jimi, che avevano nella loro prima sala prove (dice Cristian Fanti nell'intervista). Bel modo di iniziare il disco.
RispondiEliminaPoi sicuramente Lingua di luna, dal testo politico-poetico, gran ritmo, spirito rock molto in linea con la copertina (quella più in linea di tutte), e poi anche L'estate di San Martini, con voce maschile e voce femminile a narrare un periodo dell'anno, molto vicino ad ora, con una chitarra graffiante.
RispondiEliminaMolto intense e da citare assolutamente anche Primavera mambo piano/voce dal testo surreale, gran ritmo ed echi pierpaolocapovilliani, e Portami con te per l'atmosfera filmica (ancora Wim Wenders?), da ballare stretti riflettendo sul nulla; pianoforte gran progaonista.
RispondiEliminaNe direi anche altre, ma non voglio esagerare ... gran disco questo con la scimietta in copertina. E voi? ... l'avete ascoltato? Qualche altro pezzo?
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