NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Pop/Rock
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto) YouTube /
Spotify / Deezer
LABEL La Rivolta Records
PARTICOLARITA’ Primo album / 7 inediti, 1 reprise e 2 cover
CITTA’: Lecce
DATA
DI USCITA 29/04/2016
Come
è nato Il nome dell’album è I Misteri del
sonno?
L'album
è frutto di un lavoro di gruppo durato tre anni, partendo dalla pubblicazione
del primo EP (L'Uomo dell'Anno, La Rivolta/Self) e continuando alla
ricerca di un suono che potesse sintetizzare con efficacia le diverse anime
della band. La soddisfazione non è esattamente un tratto tipico dell'artista,
ma ci sentiamo di dire che per ora l'obiettivo è stato raggiunto.
Perché
questo titolo? … nonsense allo stato puro.
La
scelta di questo titolo dalla forma abbastanza inusuale ha diversi significati
per noi: innanzitutto è il nostro modo di dire che “questo siamo noi”, ovvero
che l'album e i brani in esso contenuti rappresentano la band più di quanto
abbiamo realizzato finora; inoltre, volendo essere meno seriosi, è uno
scimmiottamento di un famoso album live dei Talking Heads.
Come
è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Appena
completato il precedente lavoro abbiamo avuto l'impulso di sviluppare nuovo
materiale, inizialmente con lo scopo di arricchire la scaletta dei primi
concerti promozionali, ma con l'effetto di rodare i brani senza neanche l'idea
di una produzione vera e propria, creando affiatamento e affinando il sound del
gruppo. Successivamente abbiamo iniziato a costruire brani partendo da idee
individuali e completandole al computer. Il prodotto finale è quindi un mix di
metodi di lavoro che ancora non avevamo sperimentato, abituati fino ad ora alla
classica formula della band che arrangia durante le prove e ne registra in
studio i risultati.
Qualche
episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Per
quel che riguarda strettamente il lavoro in studio, un momento divertente è
stato il tentativo di arrangiare ed eseguire gli “uauauea” nell'intro di
Tu non vuoi morire come un'armonizzazione di 8 voci degna dei migliori
Beach Boys. Ovviamente il risultato è completamente diverso, ma ci siamo
accontentati!
Se
questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
Da
un certo punto di vista, il titolo e la copertina dell'album pongono I Misteri
del Sonno come unica tematica centrale dell'album, siamo rappresentati dalle nostre
canzoni e dal suono di cui sono vestite. Tuttavia, analizzando i testi è
piuttosto evidente il filo conduttore che attraversa tutte le tracce:
l’omologazione, la perdita di autonomia individuale e il conformismo tipici
della società di massa e l’insofferenza che si manifesta nell’animo di chi ne
viene coinvolto. In questo quadro si inseriscono benissimo anche le due cover, I
Am Happy dei Soerba e Sugar Man di Rodriguez.
C’è
qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di tutto
il disco?… che vi piace di più fare live?
Siamo
particolarmente fieri di quei pezzi un po' più “concettuali” e meno
esplicitamente rock, come Destrosinistro e Resto in casa, più che
altro per il divertente lavoro di destrutturazione che c'è stato dietro; in
concerto amiamo suonare La stanza d'inverno per l'amalgama che sentiamo
crearsi tra i nostri strumenti e Perdente per la carica del ritornello!
La
Rivolta Records è la label che vi ha prodotto. Come vi siete incontrati e come
è stato lavorare con loro? Altri nomi da citare dentro e fuori la realizzazione
del disco?
Come
spesso accade in una piccola realtà come la nostra, l'incontro avvenne tanto
per sentito dire quanto per conoscenze e amicizie comuni. Una volta stabilito
un contatto diretto, decidemmo di mettere insieme quei cinque brani che
andarono a formare il nostro primo EP per porre rapidamente delle basi alla
nostra collaborazione, proseguita poi con quest'album. Lavorare con loro è
sempre stimolante, molte discussioni ma anche molti risultati! Sicuramente
sentiamo di ringraziare il boss Paolo Del Vitto, il nostro tecnico Alex Fazzi e
tutti gli amici musicisti che ci hanno sostenuto con pareri e incoraggiamenti,
su tutti Carmine Tundo (Nu-Shu/La Municipàl), Cristiano Metrangolo (Teenage Riot),
Marco Ancona (Fonokit), Emanuele Pagliara (Bundamove), Giancarlo Del Vitto e
Francesco Pennetta. E tante scuse a chi stiamo dimenticando!
La
copertina è molto nonsense, al pari del titolo del disco... Come è nata e chi è
l’autore?
In
maniera del tutto analoga alla composizione dell’album, variopinta ma in
qualche modo coesa attorno a un tema principale, anche la copertina raffigura
un collage di fotografia e illustrazioni – rappresentazioni dell’esteriorità e
della coscienza – in cui l’immagine de I Misteri del Sonno è parte centrale e
imprescindibile. L'autrice è Enrica Ciurli, una giovane artista nostra
conterranea che ha curato tutte le realizzazioni grafiche dell'album e del
singolo che lo ha anticipato, Resto in casa.
Come
e dove avete presentato/presenterete l’album? …
L'album
è stato presentato con un concerto che si è svolto alle Officine Cantelmo di
Lecce nell'ambito di una rassegna dedicata alla promozione di gruppi emergenti
e nuove pubblicazioni provenienti dal nostro territorio. È stato un evento che
ha visto una partecipazione molto intensa e di cui ancora siamo entusiasti.
Altro
da dichiarare?
Più
che un punto di arrivo, la pubblicazione dell'album è un punto di partenza: il
tour promozionale è in continuo allestimento e stiamo già lavorando a nuove
canzoni che moriamo dalla voglia di incidere, si spera nell'inverno. I Misteri
del Sonno non hanno nessuna intenzione di fermarsi, continuate a seguirci!
Disco veramente divertente, scanzonato, di auentico pop-rock italico.
RispondiEliminaDieci tracce, tra le quali ben due cover, una più bella dell'altra: I Am Happy dei Soerba, energico pop ironico dal gran ritmo, e la pregevole versione di Sugar Man di Sixto Díaz Rodríguez, un vero rocker da riscoprire (fatelo iniziando a guardare il film sulla sua incredibile storia, Searching For Sugar Man).
RispondiEliminaSolo questi due brani varrebbero l'acquisto del disco, ma io aggiungo Perdente alternative-rock puro, Resto in casa per lo spirito surreale, Arrivederci per il testo e la musica e quelle gran schitarrate :)
RispondiEliminaE voi? Provate ad ascoltare Il nome dell'album è I misteri del sonno e ditemi le vostre preferite ...
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