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martedì 8 dicembre 2015

In palude con i C+C=Maxigross


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Pop Psych

DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)


LABEL Vaggimal/Trovarobato

PARTICOLARITA’ Profumato


CITTA’: Verona

DATA DI USCITA 6/11/15

L'INTERVISTA


Come è nato Fluttarn?
Tre anni di vita della band tra tour lunghissimi (150 date circa), cambi di formazione, dischi prodotti per altri, collaborazioni importantissime, storie finite e nuovi amori, amici persi, un sacco di eventi organizzati, il nostro festival Lessinia Psych Fest, tante jammate e canzoni scritte che poi son finite nel pentolone, abbiamo mescolato, assaggiato, tritato, condito, tolto, rimesso, rimescolato e così è nato… 9 mesi di lavoro.
Perché questo titolo? … non è il titolo di nessun pezzo del disco, se non sbaglio?  
Fluttarn vuol dire “svolazzare” in cimbro, antica lingua medioevale che si parlava sulle nostre montagne veronesi. Ci piaceva l’assonanza con il verbo “fluttuare”, che è il mood generale del disco. E anche il richiamo a una terra speciale e misteriosa come la Lessinia.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Come dicevo prima ci siamo ritrovati dopo questi anni di vita intensissimi con tante canzoni ed emozioni da riversare in un disco. Quasi uno sfogo terapeutico. Anzi è stato proprio così. Dopo il tour di Ruvain e quello con Martin Hagfors a fine novembre 2014 siamo entrati in studio, cioè la nostra casa di Vaggimal. Abbiamo finito il disco ad agosto 2015.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Certi giorni c’era così freddo che dormivo col cappello e la sciarpa.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il “fosse”? … è?
Questo disco parla dello spazio che si trova tra Vaggimal e il resto del mondo, e di tutto quello che accade e fluttua nel mezzo.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Fluttarn?… che vi piace di più fare live?
Fluttarn è un vero e proprio tutt’uno.
Molte realtà attorno al disco: Vaggimal, Trovarobato, AbuzzSupreme … che rapporto con loro? Altri da citare per l’apporto dato a Fluttarn?
Tutte ma proprio tutte le persone con cui lavoriamo sono legate a noi da un rapporto umano. Ci è impossibile lavorare con professionisti a cui siamo legati solo da un rapporto lavorativo. Ci sono amici che conosciamo da prima di cominciare a suonare che ci seguono e collaborano da allora fino a nuove realtà come l’ultima ABuzzSupreme che ci segue nella promozione e che sono persone fantastiche, coraggiose, pazze e visionarie … quello di cui abbiamo bisogno. Gli altri ospiti musicali da citare poi c’hanno riempito di gioia: molti sono amici e i nostri gruppi preferiti da quando eravamo ragazzini. Tipo Marco Fasolo dei Jennifer Gentle, Martin Hagfors, Miles Cooper Seaton degli Akron/Family, Håkon Gebhardt (Motorpsycho) e Kjell Olav Karlsen Martinsen (sempre del giro Motorpsycho).
La copertina è molto bella, con queste montagne fantastiche, come del resto nel pieghevole interno. Come è nata e chi è l’autore?
Mia sorella! Anita Poltronieri, bravissima ma sono di parte ovviamente. Tenete conto che è il suo primo vero lavoro però, quindi ha una bella strada davanti. Per tornare al discorso dei collaboratori molto vicini!
Come e dove presenterete l’album? …
Sorpresa!
Altro da dichiarare?
Preferisco rischiare in dogana!

11 commenti:

  1. Una delle migliori uscite dell'anno ... questa sera, dopo ripetuti ascolti, mi sento euforico e un po' drogato. Drogato? Sì, è un disco fortemente lisergico. Difficile da scindere in singole canzoni...

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  2. Mumble, mumble, ho difficoltà a dire le mie preferite.

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  3. Forse Rather Than Saint Valentine’s Day Part III, pop psichedelico che chiude alla grande il cd, o Every Time Liste To The Stones molto pepper's, o Est 1973 (adorabile il banjo suonato da Håkon Gebhardt dei Motorpsycho), ma anche la chitarra cosmica di Miles Cooper Seaton in ben altri tre pezzi … già, COSMICO!

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  4. Un colpo allo stomaco e l'ho subito condiviso su google..non li trovo bravi li trovo stupendi..un suono musicale perfetto , la sensazione dello spazio e del fluttuare e tanto visiva da essere persino inutile la bellissima spiegazione del gruppo..
    Applauso Alli!

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  5. Brava Nella, sono veramente grandi ... mi fa piacere che anche tu condivida.

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  6. Bel gruppo psichedelico. Che pubblichi l'intervista oggi, trentacinque anni dopo la scomparsa del lisergic John Lennon è un caso? :)

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  7. In effetti ... ma devo dire la verità, non ci avevo pensato, è veramente un caso, o la psichedelia mi ha stregato :)

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  8. Anche io dico psichedelico, e... berlinese. Li avevo visti in concerto a Berlino, ma il suono era diverso. Si sente ancora (nelle tracce 4 e 8 ad esempio, li riconosco). Le mie preferite sono Rather Than Saint Valentine's Day Part III, Born Into It e Let It Go.
    Pensavo anche di conoscere Anita, ma no: quella del concerto a Berlino era un'altra Anita ;)

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  9. Vero che sono cambiati con questo disco. Sono meno folk e molto, molto più psichdelici... del resto stanno per lanciarsi in volo ... anzi, lo sono già ;)
    Condivido in buona parte il tuo parere ... sulle canzoni più C+C di prima e sulle preferenze: Rather Than Saint Valentine’s Day Part III chiude degnamente un gran disco. Su Anita non saprei dirti bene, a Berlino me li sono persi (suonarono qualche giorno dopo aver suonato a Verona, se non sbaglio, e già allora nella formazione mi pare non ci fossero più ragazze).

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    Risposte
    1. Intendevo Anita della copertina cd/Anita del booking Berlino. Invece la ragazza che suonava è Carlotta :p

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  10. Capito, ieri a letto ci siamo spiegati :)

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