Per festeggiare gli otto anni di blog, vi/mi regalo la rece al nuovo
film di Woody Allen, che sapete è tra i miei preferiti in assoluto.
Questo suo Irrational Man, è sicuramente uno dei suoi migliori film
di sempre, pronto a smentire chi lo dava per cotto a ottant'anni
suonati e cantanti. Vero è, che negli ultimi anni il regista di
Manhattan ha mostrato alti e bassi (del resto, facendo un film o più
all'anno, non è facile tenere il ritmo), ma questa sua nuova
pellicola mi ha ricordato il miglior Allen, Io e Annie in testa. Sì,
direi una via di mezzo tra questo mitico film e altri, anche
recenti, che hanno lasciato un segno, tipo Match Point, tipo Sogni e
delitti, tipo Crimini e misfatti. C'è sentimento, cura nei dettagli,
belle battute, anche di satira, sesso, cultura, un delitto (quasi)
perfetto, attori stupendi, una musica incalzante, gli inconfondibili
caratteri dei titoli di testa e coda del suo cinema.
Come ormai ci ha abituati, lui non compare tra i protagonisti, manco
in ruoli secondari, ma c'è sempre un intellettuale in crisi, i suoi
problemi con la vita, le donne, l'amore, il sesso. Qui è un
professore di filosofia, deluso dall'esistenza e dalle possibilità
di migliorare il mondo, dopo aver tentato di farlo. Si trasferisce
in una piccola università, preceduto dalla sua fama di seduttore
bohémien. Se lo contendono subito un'insegnante vitale, una calda
bruna che vorrebbe lasciare il marito e fuggire con lui in Spagna, e
la sua studentessa più brillante, una biondina di buona famiglia.
Lui è riluttante con entrambe, si sente impotente, è attaccato alla
bottiglia, ma ... ma, mentre è in un bar, sente per caso le
lamentele di una povera donna, alla quale un giudice ha levato la
tutela di un figlio. Un giudice potente e tronfio, un uomo abbietto,
senza il quale il mondo, forse, sarebbe migliore. Per il professore
di filosofia è sicuramente così, per questo decide di ucciderlo.
L'organizzazione solitaria del delitto perfetto, lo riporta alla
vita, e la sua realizzazione ancora di più. Sulla spinta
dell'entusiasmo, comincia con la sua studentessa una storia d'amore
e passione dagli esiti imprevedibili ...
Joaquin Phoenix, nel ruolo dell'affascinante professore in crisi è
pressoché perfetto. Uno dei suoi ruoli azzeccati, anzi un altro:
dopo l'uomo innamorato della voce del pc di Lei, dopo
l'investigatore privato più strafatto della storia del cinema di
Vizio di forma, eccolo professore di filosofia stufo della teoria,
pacifista ma non pacificato. Il suo disgusto per la vita, ricorda
quello del giovane Christopher Walken di Io e Annie (quando gioca
alla roulette russa, mi ha fatto pensare a lui quando tentava di
sbandare con l'auto nella notte), il suo essere intellettuale
problematico ricorda molti personaggi interpretati da Allen stesso,
come l'architettare e fare il delitto ne ricorda altri dei film
sopra citatati.
Emma Stone è l'attrice preferita da Allen del momento. Dopo essere
comparsa nel buono, anche se inferiore a questo, Magic in the
Moonlight, è stata scelta per Irrational Man. Direi ottima scelta:
volto senza tempo, capace di essere una ragazza dei giorni nostri,
come vestire i panni di una anni Venti. Anche lei ricorda molti
personaggi femminili alleniani, a partire dalla Tracy/Mariel
Hemingway di Manhattan. Impossibile non pensare a lei.
Parker Posey è invece la collega del professore, che vorrebbe tanto
una storia con lui. Anche lei perfettamente in parte: bruna vitale e
disinibita, libera/libertaria, mi è piaciuta molto, era ora
incontrasse Allen, che spero la scelga per altri film.
Qualcuno ha criticato il cineasta newyorkese dicendo che Irrational
Man è il solito film di Allen. Credo sia vero, ma credo che questo
rappresenti un valore aggiunto. Come i grandi geni, è un continuo
girare attorno agli stessi temi, fare e rifare lo stesso film.
Finalmente, libero dal voler assomigliare a Bergman e Fellini, Allen
ha capito di essere Allen e ci delizia con commedie psicologiche,
farcite di giallo, tipo Irrational Man. Tra i cosiddetti film di
natale di gran lunga il migliore. Lo consiglio a chi è indeciso.
Grazie Woody, cento di questi film!
L'ultima foto fa un po' ridere, non sembra la scena di un dietro le quinte. Comunque le tue recensioni di film hanno un non so che di erotico.
RispondiEliminaParker Posey mi è piaciuta molto, Phoenix pure: soprattutto perché ha dato il meglio di sé in ruoli così diversi. Si può dire lo stesso della Stone, solo che con quegli occhioni è come se fosse sempre lei; anche come figlia isterica in Birdman era "sempre lei". Il film mi è piaciuto molto, fermo restando che Abe è un filosofo psicopatico :)
Direi inossidabile, Woody Allen e il tuo blog.
RispondiEliminaAuguri!!! Yottabyte di questi giorni ;)
Seguirò il tuo consiglio...
anche per la presenza di Joaquin Phoenix, attore eccezionale ;)
Cara Elle, a me fa ridere anche la numero due, quando sono nel labirinto con gli specchi deformanti. La Posey l'ho sempre sentita nominare, probabilmente vista pure in alcuni film, ma in questo la sua presenza è forte, fortissima, indelebile; Phoenix si sta candidando a mio attore preferito(ruoli diversi, sì, ma per certi aspetti simili, fuori dal normale, da cinema anni '70), mentre la Stone se l'ha presa Allen deve essere brava per forza (e non mi ricordavo che fosse lei in Birdman, ma ora che ci penso mi tornano in mente gli occhioni della figlia del protagonista ... anche per lei ruoli poco "normali"). Abe filosofo psicopatico? ... perfetto per un film del grande Allen ... e anche erotico, come le mie rece ;)
RispondiElimina@Santa S.
RispondiEliminaGrazie Santa, per gli auguri e perché accetti il mio consiglio ... credo proprio che ti piacerà, Joaquin Phoenix è un grande.
allora tocca vederlo ;)
RispondiEliminaRegista e sceneggiatore che ho sempre apprezzato tantissimo, stavolta in un suo film recita anche uno dei miei attori preferiti, tale Joaquin Phoenix.
RispondiEliminaPosso perdermelo? ;)
Adoro Joaquin Phoenix dai tempi di QUeels La Penna dello Scandalo (un film geniale, molto sottovalutato..) e ammetto non ho mai visto Il Gladiatore! Poi mi piacciono i film di Allen senza Allen! Quindi... lo vedrò volentieri, Emma Stone non mi fa impazzire (con quella faccina da lucchese!!!) però quasi tutti i suoi film mi sono piaciuti!
RispondiEliminaMa come, io ne ho sentito parlare malissimo! Sono molto contenta di ricredermi!
RispondiElimina@Amanda
RispondiEliminaObbligata sei :)
@Salvatore
No, assolutamente da non perdere ... condivido pare su sceneggiatore, regista e anche attore.
@Serena
Non ho visto i film di Phoenix, che citi, a me sono bastati questi suoi ultimi tre per consacrarlo a mito di un cinema gioiosamente alternativo, che è quello che cerco. Emma Stone la conosco per questi due film di Allen e per Birdman, e mi pare brava, bella, per chi piace il tipo(a me no), e se la presa Woody ci sarà un motivo :)
@Silvia
Qualcuno ha detto che è il solito Allen, e per me sembra il miglior complimento potessero fare. Un grande Allen, fidati ...
allora ci andiamo!!! Auguri!!
RispondiEliminaneanche noi abbiamo la TV e NON paghiamo regolarmente il canone con l'ok della RAI, ma ScreamQueen la vediamo qui: http://eurostreaming.tv/scream-serie-tv/
RispondiEliminate lo consiglio perché è divertente, con venature noir ed è una forte critica agli States.. dove tra obese e anoressiche che si nutrono di ovatta il tratto d'unione è l'imbecillità, niente di nuovo, ma visto come avanza la colonizzazione è sempre bene ribadirlo!
Questo dovrò proprio andare a vederlo.
RispondiEliminaMerito anche della tua recensione, caro Diego, merito anche tuo.
Personalmente, anche se Allen mi entusiasma meno di una volta, non ho mai pensato che fosse "bollito"; vorrei arrivare io alla sua età col suo grado di... bollitura!
"Crimini e misfatti", poi, l'ho sempre trovato bellissimo e molto stimolante anche sul piano filosofico. Stimolante ed inquietante...
Soprattutto la scena in cui il protagonista entra nella cucina in cui si trova la sua famiglia, come se si trattasse di una sorta di macchina del tempo, che lo trasporta in un mondo di affetti, sensi di colpa e pensieri che forse aveva cancellato.
Buona giornata.
P.s.: è vero che a Verona c'è un vino che si chiama "Amarone"?
@Serena
RispondiEliminaGrazie del consiglio ....
@Riccardo
Concordo su Crimini e misfatti è tra i tanti di Allen che mi piacciono. Su questo ultimo, vai sicuro.
p.s.
sì, è vero, è un ottimo vino della Valpolicella.
Be', allora Hemingway se ne intendeva, di vini...
RispondiEliminaSì, lo cita in alcuni suoi romanzi, tipo il capolavoro Addio alle armi, se non ricordo male. Grande esperto di vini e gran scrittore ...
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