La settimana scorsa è morto un grande disegnatore satirico, Gianni
Burato. Era stato uno dei fondatori di Verona Infedele, memorabile
mensile di satira della mia città, che ai tempi di Tangentopoli colpiva
duro i potenti in scadenza, a volte anticipando le indagini della magistratura locale, seconda solo a quella di Milano. Mi piaceva la sua ironia e il
suo modo di disegnare: inimitabile, perfetto, l'aveva poi portato su
innumerevoli pubblicazioni nazionali (avrete di sicuro incontrato
qualche sua vignetta). Lo saluto con una delle sue ultime, che
giustamente prende di mira la baracconata dell'Expo. Grazie Gianni!
QUI UNA RASSEGNA DI SUOI DISEGNI
QUI UNA RASSEGNA DI SUOI DISEGNI
Volevo andare a letto, ma se mi linki una rassegna di disegni, sto qui tutta la notte. E come al solito conosco Qualcuno solo perché è morto... Ciao Gianni.
RispondiEliminaGuarderemo la rassegna di Burato domani (qualche disegno forse l'hai visto su quel libretto che ti ho imprestato, con l'autografo di Gianni. Adesso ti raggiungo a letto ...
RispondiEliminaUn artista!
RispondiEliminaPer me un grande!
RispondiEliminaL'ho saputo una settimana dopo e mi è dispiaciuto molto. Un velo di tristezza per l'amico Gianni che conosco sin da ragazzina e che ho rivisto dopo tanti anni qualche anno fa a Villa Scopoli. Un bel incontro. Sembra così strano che non ci sia più! Un grande nel suo lavoro e molto apprezzato a Verona. Ciao Cri
RispondiEliminaNon lo conoscevo personalmente, anche se l'avevo incontrato in diverse occasioni. Mi piaceva il suo stile, credo avesse estimatori anche fuori Verona.
RispondiEliminaMi spiace molto, lo leggo da te. Un grande artista. Ho visto poco del suo lavoro, ma lasciava il segno.
RispondiEliminaSì, dici bene Santa S, lasciava il segno, curava il particolare, e colpiva subito ... mi fa piacere averlo incontrato sulla mia strada (tra le sue ultime opere, un bel lavoro sulla Resitenza).
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