Non so se nelle vostre città accada, nella mia per fortuna sì. Mi
riferisco ad alcuni omaggi a Pier Paolo Pasolini, per ricordare i 40
anni dal suo brutale assassinio. Ieri nella mia città hanno dato
suoi tre film di seguito, per la rassegna Pasolini in forma di rosa: Il Decameron (Italia 1971), I racconti di
Canterbury (Italia 1972), Il fiore delle Mille e una notte (Italia
1974). Abbiamo visto solo i primi due, e ci sono bastati per la
forza espressiva dirompente, i colori, le immagini, le idee.
Film così, non credo nessuno sia mai riuscito a farli. Eravamo in
anni molto caldi, di liberazione sessuale e le pellicole lo
denotano: ci sono nudità in gran numero, sia femminili, ma anche,
molte, maschili. Io avevo già visto questi film (sono un cultore del
Pasolini regista), ma Elle, che non li aveva mai visti, ha notato
questa gran quantità di nudi maschili integrali, come mai in altri
film si è poi osato (a meno che non si parli di porno). Il cinema di
Pasolini non è pornografico, è carnale. Ci sono volti veri, corpi
veri, atti sessuali fatti e ripresi con naturalezza.
I testi letterari scelti, Il Decameron del Boccaccio, e I racconti
di Canterbury dello scrittore inglese Geoffrey Chaucer, ovviamente
si prestavano molto a questo. A rompere gli schemi, mostrando, in un cinema "normale", cose prima mai mostrate. Con Il fiore delle mille e una notte
fanno parte di una trilogia denominata Trilogia della vita. Il più
bello dei tre è di gran lunga il primo.
Solare e ben equilibrato,
prende alcuni racconti di Giovanni Boccaccio di ambientazione
partenopea, creando un potente concentrato di arte popolare. La
civiltà contadina, rimpianta da Pasolini, qui c'è. C'è nei volti,
giovani o vecchi, sdentati, con capelli lunghi, nei corpi non
perfetti, grassi o magri, c'è negli scherzi, nel rapporto con il
sesso e la nudità, l'avarizia e la furbizia, la natura, la terra, la
merda ... e poi nei rapporti con la religione.
I racconti di Canterbury sono meno gioiosi. Più macabri alcuni, più
surreali, come una comica che finisce a torte in faccia, gli altri.
C'è anche qui il sesso, ma sembra meno naturale, più costruito,
violento, proibito e può costare caro. Pasolini appare anche come
attore, nella parte di Chaucer stesso; lo vediamo tra un episodio e
l'altro, intento a scrivere i racconti che poi vedremo. Anche nel
Decameron Pasolini c'è come attore (interpreta un divertente allievo
di Giotto).
Gli altri attori sono in parte presi dalla strada,
oppure amici intellettuali di Pasolini. In entrambi i film visti ci
sono Ninetto
Davoli e Franco Citti, mentre una Laura Betti divoratrice di mariti,
a sua volta divorata, appare solo nel secondo. Si nota l'ampio uso
del doppiaggio, del quale Pasolini era un sostenitore si sentono
dialetti di tutta Italia, sempre alla ricerca di una genuinità forte.
L'omaggio a Pasolini proseguirà con Salò - O le 120 giornate di
Sodoma martedì 3 novembre. Poi un concerto il 16 novembre, Tutto il
mio folle amore - Le canzoni di Pier Paolo Pasolini a cura di Grazia de
Marchi e Giannantonio Mutto. Ancora cinema il 19 novembre con Edipo re,
Medea e Teorema.
Un bel programma ricco di stimoli, del cinema più
censurato in Italia, ma amato e compreso fuori (numerosi premi tra i
festival di Berlino, Cannes e Venezia). E nelle vostre città su Pasolini?
Haha, qui al paesello c'è un pullulare di iniziative :-D
RispondiEliminaImmaginiamo :)
RispondiEliminaBel post, Alli. Era titubante sui film ma mi son dovuta ricredere: soprattutto il Decameron mi è piaciuto molto, anche le bocche sdentate disgustose e anche e soprattutto gli uccelli in libertà :)) bravo Pasolini!!
RispondiEliminaTu avevi visto film di Pasolini precedenti, abbastanza diversi da questi (del resto, ogni film di Pasolini è diverso, sono piuttosto uniti dal periodo e dalla tematica). I miei preferiti, tra i suoi sono questi tre, della "Trilogia della vita", mi piace molto il successivo Salò, e moltissimo Uccellacci e uccellini, film precedente, con Totò e naturalmente Ninetto Davoli.
RispondiEliminaNella mia città, temo che il silenzio sarà (almeno a livello di film e di ufficialità) pressoché totale.
RispondiEliminaMa vedo che almeno in alcune biblioteche sono stati allestiti dei banchetti coi libri di P.P.P. e con cd dei suoi films...
E' un inizio...
Speriamo bene!
Non saprei dire quale sia il mio film preferito di P.P.P. ... ce ne sono molti. Forse il "Decameron", che ho trovato sensuale e gioioso.
adoro il Decameron di Pasolini
RispondiEliminaHo visto solo dei corti (quelli con Totò, uno quello con Assurdina l'ho anche regalato come dono di nozze a una mia amica o meglio ex-amica ehehheh,non ha aprezzato!) ammetto sono ignorante, ma molte cose del pesniero di Pasolini sulla società contadina mi sono cari e dolorosi, avendone vissuto la parte meno romantica della sua distruzione. Prima o poi li vedrò o forse no... ma comunque i suoi film qualcosa hanno dato a tutti noi italiani, certo i più sono quelli che se li scrollano di dosso.. Cosa fanno nella mia città? Il problema è che io non ho una città! eheheh a parte l'ironia (..) a Pescia, un posto dove permettono ai bimbi viziati di Casa Pound di aprire un pub, forse non sanno neanche che Pasolini è morto. A Pisa ancora non so, mi informerò, magari all'Arsenale...
RispondiEliminaIntanto mi rinfranco l'anima con le "le 120 giornate di sodoma" di De Sade, una lettura che io trvo davvero divina, e considero una necessaria preparazione al film "Salò", quindi..vedremo! E grazie per questo post!
ora controllo bene ma credo che a Genova non ci sia niente...
RispondiElimina@Riccardo
RispondiEliminaNella tua città, credo, fanno Salò o le 120 giornate di Sodoma, al Greenwich d'essai, cinema molto bello dove sono stato. Lo faranno lunedì 2 novembre, proiezione ore 21. Da non perdere.
@Amanda
Pure io, credo sia una delle sue prove cinematografiche migliori.
@Serena
Be', pure noi non abbiamo il cine sotto casa, ma dobbiamo andare in città (45 minuti di auto, servizi pubblici scarsi), e sul livello culturale generale politico/sociale, non ne parliamo. Credo che Pasolini, come Gramsci, sia un intellettuale che ha dato molto al nostro paese, e al mondo intero. Purtroppo è poco conosciuto, massacrato sia fisicamente quanto intellettualmente ... grazie a te, e cerca Salò.
@Ernst
RispondiEliminaControlla,controlla, forse anche a Genova ...
A Torino il Cinema Massimo proietterà la versione restaurata - grazie all'iniziativa della Cineteca di Bologna - di Salò o le 120 giornate di Sodoma.
RispondiEliminaMentre la notizia (di ieri) te la copioincollo:
(ANSA) - TORINO, 29 OTT - La rinata Sala Colonne del Teatro Gobetti di Torino è stata intitolata a Pier Paolo Pasolini di cui ricorre quest'anno il quarantesimo anniversario della morte. Lo ha deciso il direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, Mario Martone, in accordo con i vertici dell'ente. "Pasolini - dice Martone - nel 1969 mise in scena, al Gobetti, il suo 'Orgia', con Laura Betti e Luigi Mezzanotte, scene di Mario Ceroli e le musiche di Ennio Morricone. Fu la sua sola regia teatrale".
Sì, anche a Verona, martedì ci sarà quella copia restaurata (che tra l'altro ha vinto il premio come miglior restauro dell'anno, complimenti alla sempre ottima Cineteca di Bologna). Per l'altra notizia, direi ottima, grazie di averla condivisa Poison, grazie a Mario Martone per l'iniziativa.
RispondiEliminaPurtroppo nel mio paese no e mi dispiace tanto perchè anch'io sono affezionato a Pasolini.Diversi dei suoi film li ho visti e sono tutti poetici nella semplicità dei suoi personaggi, nella tragicità di alcune storie, nella nudità vista come amore per la verità.
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero, ma aggiungo che questa iniziativa non è, purtroppo, nel mio paesino o paesello (come preferite), ma in città.
RispondiEliminaTu sai quanto lo ami. E credo che abbia reso benissimo Chaucer e l'idea di sesso che traspare dai Tales.
RispondiEliminaI suoi film sono colpi allo stomaco, mani che ti artigiano e ti immobilozzano sulla poltrona finché non ne hai bevuta l'ultima goccia di colore, l'ultima cruda espressione del viso e quella fredda profondità negli occhi di tutti i suoi attori.
Mi manca solo Salò, e So di non essere pronta a vederlo, perché So l'effetto che i suoi film hanno su di me e non credo che lo saprei assorbire correttamente.
Purtroppo nella mia città non c'è spazio per lui...credo che tutt'oggi la maggior parte dell'Italia non sia pronta per lui.
P.s. Alli, perdonami gli errori, il telefono mi fa ingarbugliare tutto!
Elimina@G.
RispondiEliminaOvviamente perdonata, questa lode a Pasolini si capisce lo stesso, anzi meglio: un impeto naturale e corsaro, come avrebbe apprezzato lui. Non conoscevo Chaucer, quindi non posso sapere se ha reso benissimo, ma mi fido del tuo parere. Posso capire le tue titubanze su Salò, film fortissimo, ma necessario in questa italietta ieri, oggi, domani.
Ho visto parecchi film di Pasolini, devo dire spesso per curiosità avendo anche età esperienze forse non in grado di capirlo appieno...
RispondiEliminaNon ho mai criticato la sua cinematografia e la sua grande preparazione , ho letto parecchi racconti e poesie sue, ma le mie corde non vibrano al suo contatto.
Mi è dispiaciuto enormemente della sua tragica morte e di quel senso di omertà che ne è venuto fuori.
Sicuramente da ricordare, ha molto da insegnare ...gran bel post!
Un abbraccio grande e buon Halloween!
Poca roba dalle mie parti (Sic!) e di livello imbarazzante. Quarant'anni, a quanto pare, sono troppi.
RispondiElimina@Nella
RispondiEliminaGrazie Nella! ... e dici benissimo: ha molto da insegnare :)
Buon feste delli santi e delli morti :)
@Giò
Poco robba? Ma almeno qualcosa c'è :)
Ally hai visto che nella novella di messer Ciappelletto ci sono varie scene girate a BZ e a Novacella, posti che penso tu conosca.
RispondiEliminaNon ho notato la cosa, e non lo sapevo. A Bolzano e anche a Novacella ci sono stato poche volte. Interessante notizia, grazie.
RispondiEliminaspecificatamente a Bz dentro Castel Roncolo, e a Novacella nell'abazia
RispondiEliminaQuando rivedrò il film, guarderò meglio, e magari farò un salto in quei luoghi. Grazie.
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