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domenica 20 settembre 2015

In palude con Simone mi Odia



GENERE
Canzone d’autore, songwriting
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
In macchina, di notte, in un viaggio di ritorno.
  (l'alligatore lo consiglia anche su spotify)
LABEL
La Fame Dischi
PARTICOLARITA
Una curiosità: è stato mixato su un vecchio banco della RCA di Roma dove sono passati tra l’altro i dischi di Lucio Dalla.
SITO O FB DEL GRUPPO
https://www.facebook.com/simonemiodia
CITTA’:
Orvieto, Umbria.
DATA DI USCITA
Aprile 2015

L'INTERVISTA
Come è nato Saturno?

Per qualche anno ho fatto solo il chitarrista dei Petramante, c’erano queste canzoni, molto personali, che cominciavano a strabordare dal cassetto e ho pensato di cantarle.

Perché questo titolo?

Mi piaceva l’immaginario da viaggio interstellare, un po’ come la copertina di “Mondi lontanissimi” di Battiato, in più Saturno è un pianeta umorale, dal fascino un po’ scuro.

Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

Ho girato mezza Italia tra prese, missaggio e mastering, anche se le canzoni sono nate a casa, semplicemente chitarra e voce. Fondamentale è stato poi l’apporto degli altri musicisti, Luca, Francesco e Maurizio e del produttore artistico Lorenzo Corti, che è un chitarrista spaziale.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Perlopiù ricordo grandi mangiate e bevute, in studio non avevamo il cavatappi e ci siamo arrangiati col metodo del tacco della scarpa.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche senza volerlo.
E’ un concept su un uomo che resiste, neanche tanto bene, ai consigli di suo padre che gli dice di trovarsi un lavoro vero.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Saturno?… che ti piace di più fare live?
La canzone più bella del disco per me è spesso la terza, così ci ho piazzato “Cuori, quadri, fiori, picche”, che è una canzone triste, ma evidentemente così sincera che quando la suoniamo rimane sempre molto impressa.
Il cd è uscito con La Fame Dischi, bella realtà delle indie italiche … come vi siete trovati? Come è stato lavorare con loro?
Voglio proprio bene a Michele e allo staff de La Fame, sono persone vere che credono in quello che fanno. Nel nostro caso sono arrivati a lavoro ultimato, ma ci hanno dato una bella mano sul web.
La copertina è molto in linea con il titolo e l’ironia fantastica di Saturno. Come è nata e chi è l’autore?
Ho la fortuna di avere in casa Francesca (la cantante dei Petramante), che con mezzi davvero di fortuna, tira fuori sempre belle idee per foto e video, la foto me l’ha fatta in salotto e la grafica l’ho realizzata io, dicendo un sacco di parolacce a Photoshop.
Come e dove presenterai/hai presentato l’album? …
Dall’inizio dell’anno abbiamo girato un po’ per la penisola anche se il disco non era ufficialmente uscito, perché siamo evidentemente un gruppo più “invernale” che da festivals, e abbiamo approfittato. La presentazione è stata a Orvieto, alla Galleria d’arte Chioccia/Tsarkova, che è un posto già di per sé splendido.
Altro da dichiarare?
Grazie Alligatore, mi piace il tuo nome, che anche se non c’entra niente mi ricorda i gialli di Carlotto e le leggende metropolitane di New York.

2 commenti:

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