Morettiano di lunga data, vedo tutti i suoi film appena escono. Mi
vesto come lui (in passato, quando avevo più capelli, ci
assomigliavo pure, mannaggia sti capelli, in compenso, ancora pochi
peli bianchi sulla mia barba, ma lasciamo stare), ho alcune sue
passioni (la Sacher), ma sono molto più radicale in politica,
distanza sempre più marcata con gli anni. Nonostante questo,
continuo ad andare a vedere i suoi film. Habemus Papam mi era
piaciuto tantissimo, per me è uno dei suoi migliori degli ultimi
anni. Mia madre, uscito giovedì, e presto in concorso a Cannes,
visto da me oggi, non mi ha conquistato totalmente. Mi spiace abbia
"ceduto" la parte principale a Margherita Buy (non perché mi
dispiaccia come attrice lei, ma perché lo vorrei vedere sempre
protagonista), vedo poca politica (ma forse non è colpa sua, o forse
sì, o forse c'è), è molto triste e la giornata autunnale di oggi ha
aumentato questa sensazione.
Come spesso accade, entra nel suo cinema il privato, qui la malattia
e morte della madre, avvenuta mentre stava montando Habemus Papam.
Margherita Buy è una regista che sta girando un film sulla chiusura
e ristrutturazione di una fabbrica, ci sono manifestazioni di operai
e manganellate della polizia, c'è un industriale americano che
rileva la fabbrica, imponendo i suoi tagli. Si vede mentre girano
queste parti di pellicola, e nel frattempo la vita vera va avanti,
con un rapporto in crisi, la sua casa che si allaga, la figlia
studia poco ... cose così (borghesi, avremmo detto un tempo). Nanni
Moretti si "ritaglia" la parte del fratello della regista, quello più
presente in ospedale, quello più premuroso con la madre. Si è preso
l'aspettativa dal lavoro di ingegnere, sembra intenzionato a non tornarci più,
nonostante i suoi capi lo vogliano convincere a restare, appare un
uomo chiuso nel suo privato.
Mia madre, come era prevedibile, è un film molto malinconico,
commovente (gli spettatori in sala hanno usato molti fazzolettini),
autunnale (non a caso, mentre raggiungevo il cinema, un vento forte
faceva cadere fiori e foglie dagli alberi, e all'uscita mi sono
beccato un acquazzone). Ci sono sempre le ossessioni morettiane, i
momenti surreali, quella con-fusione sogno/realtà, quasi freudiana. Ci sono
sempre le invettive e certi "stacchi" musicali, e a tratti si ride
pure.
Si ride in particolare quando è in scena John Turturro, quando canta
o quando balla, quando interpreta l'attore americano a Roma, parla
uno strano italiano e ha molti luoghi comuni in testa, beve, si
ubriaca, vaneggia di un secondo film da girare con la regista
italiana (ma, a vedere gli scazzi su set finto, non credo accadrà).
Memorabile l'arrivo in aeroporto: la regista, incazzata per la
disorganizzazione della sua troupe, va a prenderlo direttamente lei, lui non la riconosce e pure ci prova ...
Anche se credo sia impossibile fare classifiche dei film di Moretti,
questo non lo metterei tra i primi. Andrebbe poco più in su a La
stanza del figlio, altro film di Moretti da me meno apprezzato di
suoi altri. Questo non vuol dire sarà un insuccesso, anzi, potrebbe
essere molto visto, e a Cannes farà la sua figura (i francesi lo
adorano Moretti). Sulla mancanza di politica in Mia madre, ci
rifletto: la fabbrica occupata, gli scontri, la ristrutturazione, i
ricatti padronali, non sono cose da poco, anche se si presentano
come un film sulla realtà. Quasi un doppio sogno (incubo). Come
sempre, alla fin fine trovo in Moretti più cose di quelle che si vedono.
Uau, non ti è piaciuto, ma che recensione! Io non lo conosco per niente il cinema di Moretti, sono curiosa, mi fido di te ;)
RispondiEliminaNel senso, ti è piaciuto meno di altri suoi film.. ;)
RispondiEliminaSì, mi è piaciuto meno di suoi altri film, come mi era piaciuto meno La stanza del figlio. Mi piacciono molto i primi di Moretti, dei recenti invece, oltre a Habemus Papam, direi Aprile e Il caimano ... avrai modo di vederli ;)
RispondiEliminaPiaciuto meno, però da vedere ... per cercare tante cose, dietro.
RispondiEliminaDevo andare a vederlo grande Diego, le tue recensioni sono sempre impeccabili! Ma nel frattempo hai ottenuto anche un'altra cosa...mi sto scaricando Habemus papam :-) Bisogna assolutamente che lo veda. Spero solo che le prossime settimane in cui sarò due volte in Germania e una volta negli USA passino in fretta! Buonanotte un abbraccio, e speriamo di vederci davvero la prossima volta...
RispondiEliminaAhimé mi sono sempre un po' lasciato influenzare da un certo "istituzionalismo" di Moretti... mi sono arenato sugli scogli di Ecce Bombo ed ho fatto fatica con il resto...
RispondiEliminaDi certo non lo mancherò: ogni sua uscita per me è un evento. Ogni tanto fa bene ad allontanarsi dai temi politici per raccontare anche altri aspetti dell'esistenza (tutto comunque è politica).
RispondiEliminaaspetto di gustarlo, ma sei la seconda persona che mi dice che non lo metterebbe tra i primi di Moretti
RispondiEliminaAncora non l'ho visto, ma risolverò a breve. Ho letto alcune recensioni che ne parlano come del suo capolavoro. Travaglio, ad esempio, ha scritto che questo è il suo film più politico, nell'accezione ovviamente più ampia del termine. Bella recensione, comunque.
RispondiEliminaChe bella recensione, anche se non ti è piaciuto tantissimo. Io sono tra quelli che hanno usato i fazzoletti ^_^ e spero che verrà premiato perché merita.
RispondiEliminaChe bella recensione, anche se non ti è piaciuto tantissimo. Io sono tra quelli che hanno usato i fazzoletti ^_^ e spero che verrà premiato perché merita.
RispondiEliminaAmo il primo Moretti, questo per ora non potrò vederlo, e mi ritrovo con te sui recenti lavori. Forse è stanco anche lui :/
RispondiEliminaCondivido appieno il tuo apprezzamento sul primo Moretti, Habemus Papam e il caimano. Anche a me la stanza del figlio non ha entusiasmato, e ho un pò di remora ad andarea vedere questo, munita di kleenex...
RispondiElimina@Nico
RispondiEliminaViaggiatore delle stelle, fermati un attimo e scendi ... Moretti adesso mi deve qualcosa, almeno una birra, altrimenti al prossimo passaggio te la offro io a te :)
@Giò
Ecce Bombo è stato qualcosa di grande, poi io ho adorato anche film come Bianca (gli anni '80) Palombella Rossa (la fine del PCI), trovandolo sempre molto bravo... non mi sono piaciute alcune sue prese di posizione politiche più avanti, ma al cinema l'ho sempre seguito (anche quel farsi produttore di se, e dell'allora giovane cinema italiano, Mazzacurati in testa).
@Lucien
Condivido sul discorso di non perdere un suo film e sul "tutto comunque è politica" ... vedremo cosa te sembrerà questo.
@Amanda
Non ho letto molte altre rece (prima della visione nessuna, dopo due: una come la mia, un'altra "capolavoro"). Attendo il tuo parere dopo la visione, vedremo ...
@Blasckswan
Grazie per il complimento, non leggo Il Fatto, e sono molto distante da Travaglio, dunque ci sta che abbiamo visto due film diversi (sicuramente abbiamo un concetto diverso di politica) ...
@Ciccola
A Cannes nel 2012 premiarono Amour di Michael Haneke, su di un tema "vicino" a quello di Moretti, cioè malattia/vecchiaia; quello sì era un autentico capolavoro, questo un buon film. I francesi adorano Moretti, quindi vedremo ...
@Santa S.
Onestamente l'ho sempre visto molto legato alla sinistra italiana, al PCI in tutte le sue evoluzioni, forse alla parte più a sinistra di quel partito, oggi la più "muta" di fronte all'usurpatore Renzi... forse per questo, il tema "politico" è sullo sfondo, è lasciato alla parte "cinema" ... è solo un'ipotesi.
@Redcats
Non si piange molto (io mai, ma io non piango mai al cinema), però ci sono momenti abbastanza commoventi. Decidi tu ...
Sono sincera, Moretti non l'ho mai lodato (e il giudizio è da assoluta profana)...sarà che La stanza del figlio non mi ha conquistata, non ho mai guardato altro...però voglio ricredermi, o almeno provare, dunque mi butto su Habemus Papam e ti aggiorno, Alli!
RispondiElimina:-)
Come già sai a me non è affatto dispiaciuto, e ho apprezzato anche la scelta di affidare il "suo" ruolo alla Buy, che se la cava benissimo...
RispondiEliminaIo Morettiana mai, sono inorridita guardando "Caro Diario" poi quella cricca di spocchiosi della sinistra romana non li reggo proprio...POi c'è anche la Buy ancora peggio, la odiava anche il Cuccu il mio prof. esaurito di storia del cinema, esame mai dato dove andavo solo per farmi due risate,sono pessima lo so.
RispondiEliminaIeri sera ho rischiato di finire a vederlo, per fortuna mi sono salvata1
Uhm, mi sa che io stavolta passo. Non mi attira...
RispondiElimina@G
RispondiEliminaSì sente che sei giovane, Moretti negli ultimi anni purtroppo ha fatto pochi film. Bene che riparti da Habemus Papam, poi però ti consiglio i primi.
@Poison
Sì, la Buy se la cava bene, ma noi morettiano vorremmo lui ha fare il Moretti della situazione :)
@Serena
Ah, ah, ah, non sei pessima, dici quello che sai, per me Moretti, fino a qualche anno fa era un punto di riferimento... poi, su molte cose ha toppato, ma dal punto di vista cinematografico lo seguo ancora e lo ritengo valido. La Buy è una buona attrice.
@Silvia
Si può anche perdere, sì ...
una brava attrice ma...dove c'è una nevrosi c'è la Buy...
RispondiEliminaA me "La Stanza Del Figlio" piacque parecchio, anche se mi procurò talmente tanto dolore che mi ripromisi di non rivederlo mai più.
RispondiEliminaQuesto film lo vedrò appena possibile, sono molto curioso, anche se il tuo parere non proprio positivo abbassa un po' le mie aspettative. :)
@Serena
RispondiEliminaNon è la mia attrice preferita, ammesso e non concesso che ne abbia una, ma sicuramente mi sembra una buona attrice (con pregi e difetti, ovvio). Se guardiamo la sua filmografia ci sono buoni film; certo, con personaggi nevrotici in prevalenza.
@Salvatore
Se ti è piaciuto La stanza del figlio, vai tranquillo, ti piacerà anche questo ...munisciti di fazzoletti da naso ;)