Sono
emozionato nell’annunciare tra poco in palude gli SplatterPink (non ci posso
credere), band seminale dell’underground italico, antesignana di molto
math-punk-rock venuto dopo. Il gruppo bolognese del mio omonimo Diego D’Agata,
ha fatto un nuovo esplosivo disco, uscito solo una settimana fa. Questo
colorato e di rottura Mongoflashmob, degnamente rappresentato da una copertina
di autentico culto, dato alle stampe con la Locomotiv Records dell’amico
Gabriele Giampichetti . Proprio al Locomitv Club di Bologna era avvenuta la
reunion, nel febbraio del 2013, dopo più di un decennio di inattività della
band, causa impegni in altri progetti musicali dei suoi componenti.
Nati artisticamente nel 1990 in quel di Bologna, si
sono caratterizzati per una velocità di esecuzione, testi pieni di sarcasmo e/o
trasgressivi, una ritmica forte da impazzire. Un vero e proprio power-trio:
Diego D’Agata (ma anche D’Anitra) voce e basso, Metello Orsini alla chitarra, e
lo scozzese Alaistair Brison alla batteria. In seguito, tra un disco e l’altro
(Industrie Jazzcore del 1995, Nutrimi del 1997, #3 del 2001), cambi di
formazione, live in Italia e fuori, riconoscimenti internazionali, sono entrati
nel mito. Ora, finalmente, arrivano in palude. Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO
No c'è nessuno? Yuuu!
RispondiEliminaCiao a tutti, ci sono anche io.. captcha permettendo!
RispondiEliminaDico che per commentare non serve passare il captcha, messo lì per finta dai burloni di gooooogle :)
RispondiEliminaCiao Elle...benvenuta.
RispondiEliminaCome dicevo, il captcha puoi anche non scriverlo, e ti lascia commentare lo stesso, almeno a me succede...
RispondiEliminaProvo.
RispondiEliminaProva e poi dimmi se è così ...
RispondiEliminaAh ecco, sono libera di non dimostrare di non essere un robot!!
RispondiElimina...ma dove andremo a finire...
Quindi compare anche a te??
RispondiElimina...assurdo...
Ah, ah, ah, sì... incredibile.
RispondiEliminaMa non sento e vedo la band ... poco prima di iniziare ero in contatto mail con Diego D'Agata (o D'Anatra), ma ora l'ho perso...
RispondiEliminaciao, grazie dell'invito
RispondiEliminaAlli, siamo soli?
RispondiEliminaNo, non siamo soli ;)
RispondiEliminapurtroppo sto solo io, gli altri boh, tipo che son già a letto
RispondiEliminaNo, non siamo soli, c'è anche Diego... ciao Diego :)
RispondiEliminaCiao Diego D'Agata, a rappresentare degnamente SplatterPink ....
RispondiEliminaehggiah
RispondiEliminaAllora partiamo con le domande... pronto?
RispondiEliminavai, devo solo ricordare di refreshare ogni tipo 5 secondi :)
RispondiEliminaCome è nato Mongoflashmob?
RispondiElimina...certo,refresh ogni 5 secondi circa ;)
RispondiEliminaIo refrescio meno, perché ho la connessione agli sgoccioli, ok?
RispondiEliminaOk Elle ;)
RispondiEliminaDopo dieci anni di stasi ci eravamo accorti che nonostante tutto sembrava gli splatterpink avessero lasciato comunque un qualcosa nel panorama musicale, c'è sempre stato un certo numero di fans che continuava imperterrito a chiedere se saremmo mai tornati a suonare. Così decidemmo di riunirci senza troppe pretese per un concerto estemporaneo, senza progetti di continuità.
RispondiEliminaRitrovandoci in sala, oltre a provare i vecchi brani ho pensato che anche un paio di pezzi nuovi non ci sarebbero stati male. A fine serata ci siamo detti che magari un album nuovo si sarebbe anche potuto provare a fare così ho chiesto a Gabri di Locomotiv se gli sarebbe potuto interessare e lui ha risposto con uno dei suoi "alla grande" senza stare nemmeno a pensarci; ce l'ha data alla prima sera insomma :) Penso che sia stata la miglior cosa che ci potesse capitare e la sesta o settima volta in trent'anni di onorato servizio in cui abbia chiesto qualcosa a una label (con esiti ovviamente negativi). No, scherzi a parte, senza Gabri questo album non avrebbe mai visto la luce e credo che ci saremmo veramente salutati alla fine del concerto. Mongoflashmob lo considero in buona parte anche suo, sia ideologicamente che tecnicamente; suo ad esempio è stato anche il consiglio di virare verso un suono più controllato rispetto ai lavori precedenti, più "prodotto" insomma; di conseguenza ci siamo affidati a Ricky Rinaldi e Franco "Jamaica" Barletta all'Ohmgurustudio, ci conosciamo da quando gli pterodattili volavano allegramente in cielo e per noi sono sinonimo di garanzia.
Bella storia, bella risposta che ci dice tutto...o quasi.
RispondiEliminaPerché questo titolo?
RispondiEliminaritengo i flashmob una forma di dissenso abbastanza imbarazzante, per dirla con parole gentili
RispondiEliminaAh, ah, ah...
RispondiEliminaMa puoi essere anche meno getile se vuoi...
RispondiEliminaBenchè magari non sia proprio così, nella mia visione personale, anche per ragioni puramente comico-ludiche, tendo ad associarli a complottisti, ad antivaccini e antifarmaceutica in generale, ad animalisti rompicoglioni, ad indignazioni un tanto al chilo nei confronti di questo o di quello, dal femminicidio alla sete nel mondo passando per le scorie nucleari quando magari manco sai nemmeno cosa sia un protone, a piedi che sbattono per terra e a pugni che si levano all'aria e ai cazzi e ai mazzi ed etc; insomma a dei mongoli per capirci. Potremmo vederla come una sorta di trisomia sociale, se mi si concede il termine politicamente scorretto. Nella peggiore delle peggiori versioni ci stanno poi robe come le sentinelle in piedi, che se vogliamo anche quella monnezza può essere considerata un flashmob.
RispondiEliminaNon sapevo che i flashmob fossero forme di dissenso, pensavo fossero follia collettiva..
RispondiEliminama più che follia direi trisomia
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaRispetto ai lavori precedenti, i cui brani erano stati composti più o meno sul momento, tipo prêt-à-porter per intenderci, questo è più un pastiche di materiale che ho accumulato lungo un bel po' di anni; c'è anche qualcosa che proviene da vecchie cassette registrate negli anni '80. Più in generale, volevo che rappresentasse tanto una crescita quanto un mantenimento delle radici, che in questo caso ho voluto estendere ancor più in profondità, arrivando fino a una certa new wave o post-punk che rappresenta il territorio in cui sono praticamente nato, ere fa quindi, e su cui raramente mi ero ri-avventurato. Il risultato finale penso che rifletta più o meno un mio spaccato trentennale di musica frullata assieme con l'ausilio di testi nelle cui storie fondamentalmente non c'è un cazzo da capire, o quasi. Non mi piace fare riferimenti diretti ad altre bands perchè penso che la ricerca della personalizzazione della propria musica sia un requisito fondamentale da dover sempre osservare (e da cui sono personalmente ossessionato) e quindi lungi da me l'idea di dover ricalcare un'intenzione sonora, tuttavia penso che in Mongoflashmob sia abbastanza percepibile un background orientato tanto verso i Nomeansno quanto verso Cardiacs o Chrome o XTC; pur velocizzati, o isterizzati o passati attraverso il filtro di quella che è la mia visione personale della musica.
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminaho scoperto che fino a dieci anni fa il messaggio era: "sei pazzo? il comp sul basso lo mettiamo in missaggio, sennò fa cagare" e ora: "eh ma se lo volevi più compresso dovevi avere il comp in registrazione zio"
RispondiElimina... è cambiato il mondo, ah, ah, ah.
RispondiEliminaSe questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaSu tre vecchi e un semi-vecchio che si rimettono a suonare insieme dopo dieci anni, e spacchiucchiano pure il culo eh, però sono anche dei rompicoglioni perché non fanno musica socialmente utile, sono brutti, dicono e suonano cose assurde e che in genere non sono previste per la gente in generale che vuole ascoltare musica bella e di buoni sentimenti e a cui quindi e giustamente fanno cagare, e così dei tre vecchi e del semi-vecchio non gliene frega un cazzo a nessuno.
RispondiEliminaPotrebbe essere anche un buon musical, tipo Tommy.
Direi ottimo come musical ... da uscire in questo periodo di zucchero e buoni sentimenti, sarebbe il massimo.
RispondiEliminaPotresti pensarci seriamente a questo musical...
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Mongoflashmob?… che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaIl pezzo che preferisco di Mongoflashmob è Uwe Boll Limericks Trips, benchè debba tristemente ammettere che è anche Il Pezzo che da suonare live ti spacca letteralmente di più il culo a fette. Di quelle bestie in cui devi fare di tutto e di più e hai spazi per riposare uguali a 0, pena che va tutto a puttane. È pure il brano che apre lo show, peraltro. Terratron invece è una figata in quanto -SPOILER ALERT- mi permette di suonare contemporaneamente basso e tastiera.
RispondiEliminaLe mie sono: Terratron sbatti-coda assasino (povera la mia coda), Leccaculo perché ben impostata, con parole ben calibrate, mai fuori le righe, Sting perché ci voleva una durezza così, e ovviamente la title-track, cavalcata elttro-punk-noise come non ne sentivo da anni (basso su tutto).
RispondiEliminaPosso dire le mie?
RispondiEliminaVai Elle, dille ;)
RispondiEliminaA me piacciono Autocit., Leccaculo, Terraton e Che fine ha fatto Dwight Schulz?
RispondiEliminaLeccaculo e Terraton su tutte ;)
RispondiElimina7. Il cd è uscito con Locomotiv Records, bella label indipendente. Come vi siete incontrati? Altre persone/gruppi importanti per la realizzazione Mongoflashmob?
RispondiEliminaleccaculo finora è quella più gettonata in base alle recensioni che leggo, e a sorpresa anche sting viene menzionata parecchio, credevamo sarebbe stato il pezzo minore
RispondiEliminaNessuno di noi si sarebbe mai messo a cercare una label, siamo vecchi per queste cose, pigri, disillusi; a ben pensarci lo siamo poi sempre stati come indole di fondo, non l'avevamo neppure praticamente mai fatto dieci anni prima, così come poi non l'ho mai fatto nemmeno nei dieci anni successivi coi Testadeporcu e non credo l'avrei o l'avremmo mai fatto nemmeno ora. Come dicevo prima, se non fosse stato per Gabriele e la sua Locomotiv Records questo disco non avrebbe mai visto la luce, mi ha sempre detto di essere stato un fan di vecchia data degli Splatterpink e immagino che per lui debba essere come se io dovessi produrre il nuovo album dei Gaznevada, o qualcosa del genere. Per noi sono importanti essenzialmente due cose: l'aver prodotto un disco oggettivamente bello, interessante e fuori dal "giro" e rientrarci con le spese. Punto. Sarà la storia a fare il resto, a tracciare un bilancio della validità o meno dell'oggetto in questione, a farlo andare avanti o farlo rimanere un oggetto di nicchia. Se devo dirlo io penso che Mongoflashmob, nel bene o nel male, sia qualcosa di difficilmente comparabile all'interno della cosiddetta "scena", o forse sono io che sono troppo indietro coi tempi. Comunque, resta da vedere se ciò sia percepito come un bene o un handicap.
RispondiEliminaNon sempre si riesce a capire cosa piacerà o meno... è un beno, non tutto è perso ;)
RispondiEliminaCopertina molto splatter, ma poco pink … particolarissima e molto curata. Come è stata scelta? Chi è l'autore?
RispondiEliminaA parte qualche foto sgranata non so nemmeno che faccia abbia; mi pare si chiami Carlo ma non ne sono sicuro, deve avermelo scritto su una delle varie mail che ci siamo mandati ma non me lo ricordo esattamente. Questo non per dire che non me ne frega un cazzo ma per sottolineare l'importanza del web nello sviluppare rapporti di proficua collaborazione e reciproca valorizzazione a distanza con gente mai conosciuta. In pratica a una certa si presenta questo ragazzo via facebook, che si fa chiamare Nomakerinc., penso sia un fan degli Sp che vive in Thailandia o qualcosa del genere, e che si dimostra essere anche un illustratore della madonna il quale, penso, al pari nostro, è assai restio e carente nell'arte dell'autopromozione. Ci fa vedere le sue illustrazioni proponendosi per la copertina. O forse gliel'ha proposto Federico, non ricordo. Abbiamo detto "alla grande, facciamola colorata." Ed è venuta fuori la rappresentazione del Mongoflashmob Perfetto.
RispondiEliminaDirei perfetta per il vostro disco...
RispondiEliminaCome e dove presenterete l’album? …
RispondiEliminaAl Locomotiv il 19 dicembre, suonandolo, più qualche altra data sparsa in Italia a Gennaio, dopodichè si vedrà.
RispondiEliminaStaremo attenti al web, per vedervi live ... ma niente a che vedere con un flashmob ;)
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminauhm, no dai, mi sembra d'essere stato sufficientemente logorroico :)
RispondiEliminaAh, ah, ah... abbiamo detto molto, in effetti. Non tutto, ma non bisogna essere completi.
RispondiEliminaGrazie a Diego D'Agata (o D'Anitra, giusto?), grazie ai SplatterPink.
RispondiEliminaanzi, agli SplatterPink ;)
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna agli SplatterPink.
RispondiEliminaBuonanotte a tutti e buona musica!!
RispondiEliminaNotte Elle, buona (dura) musica a tutti! ;)
RispondiEliminaD'anatra o D'agata, o D'Almata, va bene tutto. Grazie a voi e grazie
RispondiEliminaaugurando la buona notte con questo ottimo link https://www.youtube.com/watch?v=MdSlFl5H76A
RispondiEliminaGrazie a te Diego D'Alligatore ;)
RispondiEliminaCiao!
...e grazie del link, me lo vedo a partire da ora!
RispondiEliminaAlligatore,
RispondiEliminaGabriele è Ciampichetti, non Giacchetti :-)
grazie di tutto
Federico
Splat
Ciao Federico, benvenuto in palude. Grazie della precisazione, sitemato tutto al volo, Giacchetti è un altro ;)
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