Sembra un documentario, un vecchio film di guerra, una pagina di
Storia, un racconto del nonno (quando eravamo bambini noi
trenta/quaranta/cinquantenni ...), è, in definitiva, una pellicola
senza tempo. Fortemente pacifista nel mettere in scena immagini di
guerra, la I^ guerra mondiale.
Si dice che la Grande guerra sia stata una delle guerre più terribili e stupide (quale guerra non lo è stata?), il primo conflitto armato con determinate armi, nuove e potenti, deflagranti tecnologie al servizio della distruzione dell'uomo. E nel film di Olmi, si vede questo, si vedono questi piccoli uomini (più piccoli all'aumentare del grado), alle prese con cannoni, telegrafi, diavolerie poi sempre più sviluppate nel corso del Novecento.
Si dice che la Grande guerra sia stata una delle guerre più terribili e stupide (quale guerra non lo è stata?), il primo conflitto armato con determinate armi, nuove e potenti, deflagranti tecnologie al servizio della distruzione dell'uomo. E nel film di Olmi, si vede questo, si vedono questi piccoli uomini (più piccoli all'aumentare del grado), alle prese con cannoni, telegrafi, diavolerie poi sempre più sviluppate nel corso del Novecento.
I protagonisti di Torneranno i prati sono uomini, soldati italiani
in trincea, in alta montagna, sotto una nevicata come quelle di una
volta. Soldati differenti da certi film americani, per nulla
retoricamente eroici, salvo quando si rifiutano di eseguire stupidi
ordini suicidi, soldati che parlano tanti dialetti della giovane
Italia, quasi tutti del nord (il film è sottotitolato), ma anche del
sud, come quel soldato che all'inizio canta canzoni napoletane, in
mezzo alla neve. Effetto magico, quasi fiabesco, invece è tutto
dannatamente vero.
Non ci sono volti noti in Torneranno i prati, come spesso è capitato
nei migliori film di Ermanno Olmi. L'unico nome noto è Claudio
Santamaria, con una recitazione a togliere; gli altri sono volti
perfetti per disegnare la paura, la violenza, la follia, la
stupidità, la pochezza dell'Italia in guerra. E poi, grande
protagonista, è la natura. Una natura muta (o forse no), di fronte
alla paura, alla violenza, alla follia e alla stupidità umana. Non
avevo mai visto recitare così bene gli alberi, gli abeti, le foreste
innevate, i muli.
Si presenta come un racconto breve, un film piccolo piccolo, in
realtà è una pellicola concreta e forte. Un classico fin dalle prime
sequenze, che mi ha fatto pensare a Chaplin e Kubrick. Un capolavoro
sublime, come la colonna sonora, spettacolare e impensabile jazz
(impensabile per un film così), di Paolo Fresu.
Olmi sul set |
Ermanno Olmi, gira
film come respira. Lo fa ancora e sempre con più scioltezza, alla
veneranda età di 83 anni. Si vede che l'aria di montagna fa
proprio bene, per mente e corpo, soprattutto se non c'è guerra...
Se non ho capito male lo consigli ;)
RispondiEliminaLa storia dei soldati veri in trincea mi ha ricordato il libro Un anno sull'altipiano che raccontava le assurdità quotidiane (sparare a ragazzi del tutto simili, ma nemici; sparare a commilitoni, per punirli; sparare per guadagnare i premi al reggimento o come si chiama).
Olmi arriverà a Berlino?
Ah, ah, ah, sì, hai capito bene: consigliatissimo, spero arrivi a Berlino, o tu da lui. Olmi, regista bergamsco, vive da anni a Bassano del Grappa, dove ha una scuola di cinema, quindi sullo stesso altipiano del romanzo di Lussu. La scenggiatura è originale, ma la Storia e i Luoghi sono quelli.
RispondiEliminaho notato che molti registi ultimamente usano la musica di Paolo Fresu e devo dire che in quelli che ho visto si sposa alla grande.
RispondiEliminai miei complimenti per la parte in cui scrivi " non ho mai visto la natura alberi etc...recitare così bene" ho riso, dunque presumo che sia un film abbastanza " muto" è molto " pesante" cioè lo consigli o è una vendetta ?
:)
hey lassù Elle ciaooooo bacini :)
scusa Ally comunicazione ottimizzata ;)
Vebbè, dopo una recensione così vado subito a cercare in quale cinema lo danno.
RispondiEliminaBellissima recensione per un film veramente emozionante!!
RispondiEliminaL'unica nota che ti devo fare è sulla bellissima colonna sonora sonora di Paolo Fresu..
Il film ha un brano di fresu nei titoli di testa e uno nei titoli di coda.. quindi parlare di colonna sonora potrebbe essere un pò troppo. Il film è sostenuto da incredibili silenzi e sospensioni rotte solo dal deflagrare delle bombe che piovono dal cielo. Una menzione potrebbe andare a chi è riuscito a creare questi silenzi!!
Un film da non perdere!
Luca
Non l'ho ancora visto, ma si respira aria di capolavoro (e la tua rece ne è, come sempre, all'altezza... :D)
RispondiEliminaHo letto recensioni non positive, tipo che il film non ha una chiusura. Sono confusa...
RispondiEliminaBuona domenica!
Olmi mi piace molto, il suo cinema è sempre molto ragionato e umano.
RispondiEliminaVedremo^^
Moz-
Bellissimo, d'altra parte Olmi conosce bene le storie dell'altipiano... Io poi in quei monti dove è stato girato ho lasciato un pezzo di cuore, ma a parte questo il film mi ha serrato il respiro, 80 minuti rarefatti, dolorosi, vivi, umani anche se raccontano della guerra più inutile e disumana, in cui a dettare legge c'era la presunzione di gente ignorante e anacronistica..
RispondiElimina@S.
RispondiEliminaJazz e cinema, spesse volte hanno fatto faville, e anche qui... quanto alla natura che recita, nessuna "vendetta". Non è un film pesante, è semmai pensante... da vedere assolutamente.
p.s. Elle la puoi salutare qui, come da lei, va benissimo ;)
@Silvia
Credo ti piacerà... fammi sapere quando lo trovi.
@Luca
Grazie per l'apprezzamento e la precisazione... ci sono molti silenzi, e rumori di bombe, canti, silenzi della natura, è vero. La musica di un film è anche questo, certo, ma sul tabellino del film, si trova scritto Musica: Paolo Fresu.
@Zio Scriba
Sì, hai detto bene, si respira...
@Kyl
Mi spiace che sei confusa... vai a vederlo vedrai che ti chiarirai.
@MikiMoz
... e allora vola al cinema! :)
Vero, Olmi è un maestro senza fronzoli, e a 83 anni suonati, è bello continui a fare film.
@Serena
Condivido pienamente quello che hai scritto, un film rarefatto, di dura condanna ad una delle guerre più stupide e crudeli, guidata da cialtroni in divisa (come poteva essere diversamente con i Savoia?).
In giro ho letto molte recensioni positive su questo film e sicuramente lo guarderò.
RispondiEliminaSaluti a presto
Non perderlo @Cavaliere, ascolta un cinefilo pacifista come me ;)
RispondiEliminanon so quando, ma non me lo perderò
RispondiEliminaPresto, vola al cinema :)
RispondiEliminaUn film bellissimo, lo consiglio vivamente anch'io!
RispondiEliminaPer niente retorico, nonostante il centenario grande guerra.
Per niente lento o noioso nonostante i silenzi della natura/snaturata dalla violenza della guerra.
Insomma, un grande Olmi (come sempre)
Mi permetto di aggiungere tra i protagonisti, il monte Portule dell'Altopiano dei 7 comuni, una montagna magnifica anche in estate.
Hai fatto bene a citare il monte Portule, che non conscevo... e anche per il resto, concordo pienamente: per nulla retorico, per nulla lent o noioso... da vedere. Un grande Olmi.
RispondiEliminaNe ho sentito parlare divinamente e poi Olmi è sempre stato un grande, altamente meticoloso,nelle sue scelte , nella sua naturale regia...
RispondiEliminaSicuramente sarà una pellicola da vedere e lo farò anche se sono sicura mi accompagnerà parecchia malinconia, perchè è una prerogativa che questo regista mi dona..
Bacio Alli caro!
spero che qui non sia già sparito dalle grandi ssle
RispondiElimina@Nella Crosiglia
RispondiEliminaDa quello che scrivi, conosci bene Olmi, e sono sicuro ti piacerà.
@Redcats
Sì, mi sembra resista bene in sala, credo proprio riuscirai a vederlo.
A me il film piacicchia, l'unica cosa che non ho capito è quello che dice s.
RispondiEliminaAvevo in programma di vederlo, ora non posso mancarlo assolutamente.
RispondiEliminaTra i nomi e le tue annotazioni, non potro' davvero fare a meno di recuperarlo...Anche se temo una continua sensazione di deja vu, con tutta la letteratura di genere e di luogo che si e' incamerati da queste parti..
RispondiEliminaCaro Ally,
RispondiEliminaottimo consiglio. Io sono andato a vederlo al cinema una quindicina di giorni fa. Molto bello, fotografia stupenda, musiche idem.
Concordo con Elle sul fatto che, già dal trailer, mi è venuto in mente subito Un anno sull'altipiano di Lussu e di conseguenza Uomini contro di Francesco Rosi, altro bel film sul "grande macello".
Grazie per averne parlato!
Ciao
@Anonimo
RispondiEliminaFa piacere questa conferma. Grazie.
@George
Allora vola al cinema...
@GIOCHER
Be', il fatto che si sia scritto e visto tanto, può essere un limite, ma anche una sfida. E per me Olmi l'ha vinta (e poi, con questa mania del presente, i gggiovani è meglio ri-vedano la Grande guerra, magari poi leggono e vedono altro).
@Aldievel
Grazie a te per la conferma (anche io l'ho visto un paio di settimane fa), e della citazione elleniana ;)
Per me Olmi è uno di quei grandi registi che riesce a far parlare il "paesaggio". E la montagna ne ha di cose da dire sulla guerra... dopo averti letto dovrò accorciare i tempi per vederlo.
RispondiElimina... accorcia, accorcia, non te ne pentirai :)
RispondiEliminaMa ho scritto vebbè :-D
RispondiElimina... embè? :)
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