Torna in palude, per la quarta volta The Child of a Creek, torna con non un
semplice album, ma due, due dischi fuori in queste settimane con altrettante
label diverse, trovate lontano dall’Italia. Quindi per questo blog, averlo qua
è già un record. Vedremo di batterne altri parlando di Quiet Swamps, uscito con la francese
Ruralfaune nelle prime settimane di ottobre, e Hidden Tales and Other Lullabies,
uscito per la danese Metaphysical Circuits poco dopo. Due album legati al loro
autore, sempre ricchi di suoni e atmosfere eteree, come potete intuire dalla
copertina del primo.
Quiet Swamps appare un disco intimo, per dirla in critichese
dilatato/dilatante, capace di momenti riflessivi di profondità abissale con
accanto grandi staffilate rock. Come sottotiolo potrebbe andare bene Al di là
del concetto di psichedelia. Hidden Tales and Other Lullabies è un tuffo ancora più intimo nella psiche di Lorenzo. Un
album squisitamente strumentale, retto da un pianoforte magico, ma anche con chitarre
e piano elettrico, e tante altre diavolerie usate dal musicante livornese come
un alchimista. Indefinibile, assurdo perdere tempo a parlarne, bisogna
ascoltarlo, anzi, ascoltarli. Pronti?
Eccomi, Diego!
RispondiEliminaCiao, benvenuto in palude Lorenzo...
RispondiEliminaSera a tutti/e!
RispondiEliminaGrazie, é un Gran Piacere essere qui
RispondiEliminaEccomi, ci sono anche io, pronta per i momenti riflessivi (ed è la mia seconda volta con The Child of a Creek :D ).
RispondiEliminaCiao, Elle! Che Piacere ritrovarti :)
RispondiEliminaGrazie the Child of a Creeek, piacere mio... ciao Elle ;)
RispondiEliminaIo sto ascoltando il primo disco, quello del quale ho messo la copertina... che dici, iniziamo a parlarne?
RispondiEliminaciao a tutti! Ciao Alligatore, Child of a Creek ^_^
RispondiEliminasono Janis :P
RispondiEliminaCerto, Diego
RispondiEliminaCiao Unknown, benvenuto in palude...
RispondiEliminaCiao Janis...
RispondiEliminaContinuano ad arrivare amici di Lorenzo...
RispondiElimina1. Come sono nati questi due recenti album?
RispondiElimina"Quiet Swamps" il primo dei miei due nuovi dischi, é stato scritto e registrato tra il 2011 ed il 2014. Non parlerei di gestazione lunga, proprio perché nel 2013 decisi di pubblicare (su Seahorse Rec.) "The Earth Cries Blood", con la partecipazione di Pantaleimon dei Current 93, un pò per coerenza di percorso, un pò perché ero curioso di vedere dove un disco come "Quiet Swamps" avrebbe portato il mio sentire. In uscita sulla francese Ruralfaune in questo mese (disponibile tra 10 giorni, ma già in pre-order da molto tempo), disco che per mio, appunto, sentire va oltre il precedente "The Earth Cries Blood", per certe sue atmosfere ed umori, per una strumentazione diversa utilizzata, per un approccio diverso in fase di composizione. Non ho l'abitudine di programmare niente a tavolino e "Quiet Swamps" non fa eccezione, con le sue chitarre acustiche ed elettriche, il pianoforte, il piano elettrico, il flauto, lo zither, i sintetizzatori, i loops acustici ed elettrici processati, i field recordings processati, le percussioni. Lo percepisco come vivo e pulsante, ma anche introspettivo. E' sicuramente un album che mi sta molto a cuore e che non vedo l’ora di eseguire dal vivo
RispondiElimina"Hidden Tales and Other Lullabies", invece, scritto e registrato tra il 2012 ed il 214 ed appena uscito per la danese Metaphysical Circuits, sister label di A Beard of Snails Records che pubblicò il mio 4° album “Whispering Tales under an Emerald Sun” nel 2009, é un disco diverso se si considera il mio percorso fino al 2013. Potrei dire che tutto quello che vi é di etereo ed evanescente in ciò che ho fatto fino "The Earth Cries Blood", qui é "estremizzato", portato ad un altro livello fino alla composizione di un album interamente strumentale, che credo possa dirsi essere una sorta di ambient ibrido. Ero interessato a fare questo tipo di operazione già da tempo, concretizzatasi in maniera del tutto spontanea sedendo al piano oppure lavorando con i sintetizzatori. "Hidden Tales..." vede al suo interno chitarre elettriche, pianoforte (potrei dire, l'elemento portante), piano elettrico, chitarre acustiche, field recordings processati. Tengo molto ad "Hidden Tales and Other Lullabies", per la sua intimità, per la sua umanità
RispondiEliminaPerché due album insieme? ... anche se non è proprio così :)
RispondiEliminaSon nati nella maniera più spontanea possibile. Per come sai, non programmo assolutamente niente a tavolino: mi siedo alle chitarre oppure alle tastiere oppure al flauto e lascio andare tutto quello che sento. Non so dirti veramente se "Quiet Swamps" sia o meno il sequel ideale di "The Earth Cries Blood", proprio per la differenza di contenuti e di approccio, ma sicuramente c'e' un sottile filo rosso che li lega, nonostante anche il mio cantato sia diverso. La composizione di "Hidden Tales.." mi ha incuriosito molto e come dicevo prima, mi sono trovato dentro questa elettronica, quest'ambient umana, che mi ha affascinato a tal punto da voler concretizzare il tutto in un disco vero e proprio. E' un disco delicato, ma anche dotato di astrazione ed al contempo, credo che il termine "drone" sia un pò eccessivo per un disco come questo..ma sicuramente ed inconsciamente, certi elementi del genere si ritrovano
RispondiEliminaBella questa immagine di tu che lasci andare tutto quello che senti, con i tuoi strumenti ...
RispondiEliminaMa che belli questi percorsi, mi vien voglia di diventare musicista per viverli in prima persona!
RispondiEliminaMi limito ad ascoltare le tue composizioni ;)
E' stata una sorta di coincidenza. "Quiet Swamps" avrebbe dovuto uscire su Ruralfaune (la mia label francese" nel 2012, poi la label stessa ha avuto, diciamo, dei ritardi.. il che poi, alla fine, é stato anche un bene, perché mi ha permesso di pubblicare "The Earth Cries Blood" e lasciare che le composizioni di "Quiet Swamps" maturassero dentro di me. "Hidden Tales..." ha visto la luce in un momento immediatamente successivo. Composto principalmente a pianoforte ed ai sintetizzatori, i suoi umori mi hanno portato altrove, in una terra che già conoscevo, ma che non avevo ancora avuto modo di approfondire ed esplorare nelle sue varie forme ed accezioni. Quindi, ecco, 2 dischi insieme in questo senso: coincidenza nell'uscita di entrambi
RispondiEliminaCome è stata la genesi dei due cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaTi Ringrazio, sei sempre Gentilissimo. Per me non potrebbe essere altrimenti. Non esiste che io imponga come far suonare necesariamente una certa idea e renderla concreta in un modo pre-confezionato. I miei umori, il mio vissuto, il mio sentire, il mio cuore.. loro dettano ciò che deve essere fatto. Non c'e' nessun calcolo, se non quello delle mie radici
RispondiEliminaNon credo si possa dire che "Quiet Swamps" sia un vero e proprio concept album. Voglo dire, non si parte dicendo "ok, faccio un concept". E' un album molto autobiografico che racconta un preciso momento della mia vita, di cambiamento ed accettazione ma anche di rivoluzione interiore. Il concetto che lega un pò tutti i brani del disco é l'idea che, nonostante nessuno sia in grado di vederla davvero, esiste una speranza, un qualcosa che possa permetterci di guardare oltre e da qui entrano in gioco brani com "Land of Hope", la stessa "Quiet Swamps", "Sunset Hills" (anche se, in realtà questo brano racconta di prigionia), poi "Golden Memories" (un passato che non può e non deve essere dimenticato, il passato di ciascuno di noi), "The Owl and The Moon" (il proverbiale gufo che chiede alla luna). Un disco di domande e di non risposte
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di entrambi i lavori?… che ti piace di più fare live?
RispondiEliminaio adoro la dimensione ancestrale e catartica allo stesso tempo di questi album: infatti li considero un po' come la prova empirica che attraverso la musica porte ad altre dimensioni esistenti possono essere aperte. Bravo Lorenzo! ;)
RispondiEliminaHai detto bene anonimo ...e sì, bravo Lorenzo.
RispondiEliminaSono sempre Janis (non so come mai mi pubblica come anonimao):P
RispondiElimina"Hidden Tales..." é un disco, paradossalmente, più suonato. Ma per suoni, intendo colori, fotogrammi. Sono storie ed ognuna nel suo piccolo e nel loro essere interamente strumentali, illustrano vari umori e sensazioni che tutti noi possiamo provare in un determinato arco di tempo, specie se messi alla prova da un qualche evento esterno. Brani come "Poison Tree", "Daughter of Fortune" (da "La Figlia drlla Fortuna" di Isabel Allende, libro che adoro.. e devo dire, adoro questi personaggi femminili che, nonostante la sofferenza, ce la fanno, con grande saggezza ed umiltà), poi la stessa "Hidden Tales and Other Lullabies", la conclusiva "Going Home in the Middle of Nowhere" con i suoi suoni dela natura catturati nei boschi..
RispondiEliminaGrazie per le belle parole Anonimo, e grazie a te Diego
RispondiEliminaTra le mie preferite, oltre alla title-track, direi Golden Memories, Lost Horizon e The Ravine ...
RispondiEliminaI cd sono usciti con label straniere: Quiet Swamps con la francese Ruralfaune, mentre Hidden Tales con la danese Metaphsical Circuits… perché con loro? Come vi siete incontrati?...
RispondiEliminaSto preparando il nuovo live set in queste settimane e devo dire di apprezzare particolarmente l'esecuzione live di brani come "Land of Hope", "Quiet Swamps", "Sunset Hills" (questi 3 da "Quiet Swamps") e "Poison Tree", "Daughter of Fortune", "Going Home in the Middle of Nowhere" (questi da "Hidden Tales.."). Fino a Febbraio 2014, mi esibivo con acustica e voce oppure con elettrica e voce e l'ultimo live l'ho fatto in compagnia di Gareth Dickson in quel di Bologna ed é stata proprio una bella serata, ricca di scambio e conversazioni sopra le righe. HO fatto molto concerti folk nel vero senso del termine, ma questi 2 nuovi dischi, per il loro essere e natura, necessitano di un diverso approccio in sede live. Quindi, mi vedrete con laptop, tastiera, chitarra elettrica ed effetti.. ed ovviamente, voce
RispondiEliminaIo ho sentito solo i due assaggi su Youtube e sentiti così direi che mi piacciono entrambi i dischi..
RispondiEliminaSono sicuro he quando li sentirai tutti Elle, ti piaceranno ...
RispondiEliminaForse questa si è pesa, allora la ripeto...
RispondiEliminaI cd sono usciti con label straniere: Quiet Swamps con la francese Ruralfaune, mentre Hidden Tales... con la danese Metaphsical Circuits… perché con loro? Come vi siete incontrati?...
RispondiEliminaTi Ringrazio. Diego.. sono legato a quei brani. Dunque: io e Bruno di Ruralfaune ci siamo conosciuti diversi anni fa e ci ha subito legato l'amore per certe derive psichedeliche e sperimentali e certe conoscenze comuni nell'underground francese. La Ruralfaune é divisa in 3 parte con 3 cataloghi diversi: un primo diciamo "standard" nel quale io sono inserito, un secondo focalizzato esclusivamente sulla musica elettrinonca "Synth Series" ed un terzo "FaunaSabbatha" che propone artisti dalla scena black e post black metal. E' una label ecelttica, capace e visionaria e poi Bruno é un carissimo amico. Christian di Metaphysical Circuits (la label danese che ha publicato "Hidden Tales..") pubblicò il 4° album "Whispering Tales under an Emerald Sun" sull'altra label da lui gestita A Beard of Snails Records, quindi é un amico di vecchia data. Con Metaphysical Circuits pubblica solo su cassetta e la cosa mi ha intrigato. Ho sempre adorato le cassette e devo dire esserci molto label fare cose simili e di gran valore
RispondiEliminaLo sospetto anche io :D
RispondiEliminaGrazie, Elle. I dischi sono distribuiti da Eclipse Records (USA), Norman Records (UK), Stashed Goods (UK), Souffle Continu (Francia), Archipelago Rises (Australia). Per l'Italia scrivete pure a keith78@virgilio.it
RispondiElimina"Quiet Swamps" € 6,00 + spedizione in prioritaria
"Hidden Tales and Other Lullabies" € 6,00 + spedizione in prioritaria
ripropongo la mia risposta alla tua domanda, Diego:
RispondiEliminaTi Ringrazio. Diego.. sono legato a quei brani. Dunque: io e Bruno di Ruralfaune ci siamo conosciuti diversi anni fa e ci ha subito legato l'amore per certe derive psichedeliche e sperimentali e certe conoscenze comuni nell'underground francese. La Ruralfaune é divisa in 3 parte con 3 cataloghi diversi: un primo diciamo "standard" nel quale io sono inserito, un secondo focalizzato esclusivamente sulla musica elettrinonca "Synth Series" ed un terzo "FaunaSabbatha" che propone artisti dalla scena black e post black metal. E' una label ecelttica, capace e visionaria e poi Bruno é un carissimo amico. Christian di Metaphysical Circuits (la label danese che ha publicato "Hidden Tales..") pubblicò il 4° album "Whispering Tales under an Emerald Sun" sull'altra label da lui gestita A Beard of Snails Records, quindi é un amico di vecchia data. Con Metaphysical Circuits pubblica solo su cassetta e la cosa mi ha intrigato. Ho sempre adorato le cassette e devo dire esserci molto label fare cose simili e di gran valore
Aggiungerò prestissimo entrambi i dischi al mio Bancamp: http://thechildofacreek.bandcamp.com
RispondiElimina* perdonate l'errore: elettronica
RispondiEliminaNessun problema Loenzo... è il bello della diretta :)
RispondiEliminaCompleto la risposta:
RispondiEliminaHo deciso di pubblicare questi due nuovi lavori con loro, perché in primis devo dire essere stata tutt'altro che piacevoli, per una serie di motivi, le mie collaborazioni con Seahorse Recordings. Ma tralasciamo le ragioni, non voglio contaminare con discussioni di un certo genere questa splendida discussione. In seconda battuta, perché, per come ti dicevo, la collaborazione con Bruno era già avviata da tempo e solo in un secondo momento, nonostante ci fosse già molto interesse da parte mia e di Christian di tornare a lavorare insieme, di pensare ad un nuovo progetto, solo questa vola su Metaphysical Circuits e manco a farlo apposta, "Hiddem Tales.." era perfetto e Christian ne é stato entusiasta
Copertina, come al solito, immersa nella natura, fuori dal tempo per Quiet Swaps (una natura incontaminata come quella di un bosco di montagna), mentre un disegno geometrico per Hidden Tales… Chi sono gli autori e come sono stati scelti?
RispondiElimina* essere state tutt'altro che piacevoli
RispondiEliminaAllora ti seguo su bandcamp ;)
RispondiEliminaChi acquisterà "Quiet Swamps" troverà una doppia copertina. La principale ad opera di Bruno (ed é quella in presentazione a questa intervista) e la secondaria, in ultima pagina della confezione, che altro non é che una foto scattata di mio pugno un giorno tra i boschi. Avrebbe dovuto essere quest'ultima la vera copertina del disco perché, a mio avviso, molto rappresentativa di gran parte dei contenuti. Io e Bruno e abbiamo parlato ed alla fine, abbiamo deciso di tenerle entrambe. La copertina di "Hidden Tales and Other Lullabies" é ad opera di Christian Khann e sì, riporta geometrie, come dire, sovrapposte. Voleva fortemente un qualcosa di minimale ed in linea con l'estetica della sua Metaphysical Circuits e così é stato
RispondiEliminaGrazie, Elle :)
RispondiEliminaCome e dove presenterai i due album? …
RispondiEliminaIn questo momento non dispongo ancora di vere e proprio date da potervi dare, sono ancora in fase di preparazione. Posso dirti però che farò la Toscana, l'Emilia, il Veneto e la Lombardia. Poi si vedrà. Troverete tutte le news che riguardano e mie attività qui https://www.facebook.com/pages/The-Child-of-A-Creek/274868840294?ref=bookmarks e qui https://www.facebook.com/creek.child
RispondiEliminanon vedo l'ora... attendo col fiato sospeso...ci sarò sicuramente ;)
RispondiEliminaCerto, seguiremo il web per venire a vederti live...
RispondiEliminaMi piacerebbe moltissimo portare sul palco almeno altri due musicisti e nella fattispecie una flautista ed un contrabbassista, in vista anche di un un nuovo album che uscirà per una label irlandese nel Maggio 2015. Vedremo quello che succederà. Per come anticipavo, mi esibirò con voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, tastiera, laptop ed effetti, a scanso di possibili nuovi arrivati. Vedremo
RispondiEliminaGrazie, Janis :)
RispondiEliminaVedremo, vedremo ... e sentiremo.
RispondiElimina^_^
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminaAffatto, tranquillissimo.
RispondiEliminaUna tra le possibili domande alla quale mi sarebbe piaciuto rispondere: "Cosa ne pensi della scena italiana?"
Non credo che esista un vera e propria scena, ma un insieme di individui che, fortemente solleticati da certe mode di qualche anno fa che continuano a ripresentarsi, stanno raccogliendo i frutti di precise strategie. Non vedo né sento niente di vero o comunque di realmente sentito e per godere di questo, devo necessariamente andare nel passato oppure in terra americana o est europea. Ci sono comunque artisti che stimo e con i quali ho condiviso palco e giornate come Cesare Basile, The Niro, il carissimo Xabier Iriondo, i Bachi da Pietra.. ma il mio cuore batte per i tour ed i concerti condivisi con artisti come Marissa Nadler, Larkin Grimm, Carla Bozulich, Laura Gibson, Tom e Christina Carter, Alexander Tucker, Gareth Dickson.
Per quanto riguarda una domanda su label italiane di cui stimo il percorso, posso riferiti senza problemi il nome di Trovarobato, Wallce Records e Boring Machines
* Wallace Records
RispondiEliminaHai citato bella gente, e condiviso il palco con ottimi nomi... sarbbe stato bello sentirvi.
RispondiEliminaGrazie Lorenzo.
RispondiEliminaLe mode stanno sugli alberi.. meglio il sottobosco!
RispondiEliminaSì.. asssolutamente. Persone Splendide. Con alcuni dei quali ho strinto rapporto, tipo con Tom dei Charalambides. E' una bravissima persona, grande mente ed assolutamente empatico. Cosa rara al mondo d'oggi.
RispondiEliminaRara, ma non nel sottobosco... grazie ancora, e grazie a tutti gli amici che hai protato in palude.
RispondiEliminaEsattamente, Elle.
RispondiEliminaNon criminalizzo il "mainstream" dell'indie (parola che odio), ma chi sta dietro a questo continuo reiterarsi di certe proposte, vuote e prive di alcun senso.
Neanche però mi ritengo essere un grandissimo estimatore, nel bene e nel male, dell'underground a tutti i costi. Spesso si trovano cose davvero Meravigliose, ma é assolutamente necessario saper dove cercare e valutare bene
Mi permetto di ri-proporre in questa circostanza i teaser dei miei 2 nuovi dischi:
RispondiElimina“Quiet Swamps”: https://www.youtube.com/watch?v=jIt7EYNNvag
“Hidden Tales and Other Lullabies”: https://www.youtube.com/watch?v=wwZFH-J4hKg
In palude, in palude... c'è il migliore sottobosco ;)
RispondiEliminaCerto, di funghi ce ne sono anche non commestibili ;)
RispondiEliminaLa palude salvaguarda il sottobosco :D
RispondiEliminaGrazie caro Diego per lo spazio e grazie a tutti per essere intervenuti. E' stato Bello essere qui. State Bene
RispondiEliminaGrazie a te... e alla prossima.
RispondiEliminaEsatto Elle: non commestibili
RispondiEliminanon so voi, ma io sento odore di pini ^_^
RispondiEliminaGrazie, Lorenzo!
Buonanotte e buonafortuna a the Child of a Creek.
RispondiEliminaGrazie ancora! Un Caro Abbraccio
RispondiEliminaCiao Janis, grazie a te...
RispondiEliminaCiao buonanotte a tutti!
RispondiEliminaCiao ciao a tutti ;)
RispondiEliminaBuonanotte, Elle!
RispondiEliminaBuonanotte, Janis!
Grazie :)
:-)
RispondiElimina