Che dire del massacro in Palestina? ... la strip di Latuff è molto
chiara: il mondo contrito ma troppo incravattato per dire qualcosa,
l'ONU girata da un'altra parte, gli States irremovibili nello sbarrare
la strada a qualsiasi trattativa (niente da dire il Nobel per la pace
Obama, anzi), i vicini arabi dormienti, e quel rozzo politicante dal
nome orribile, impronunciabile, la destra israeliana più guerrafondaia e
sanguinaria di sempre (più volte votato, quindi apprezzato dal suo
popolo, purtroppo), a fare un macello. Poche le voci critiche (va sempre
meno di moda la questione palestinese). Segnalo, meritevole, l'appello
di Emergency.
GAZA: MASSACRO DI CIVILI, L'ITALIA INTERROMPA
LA FORNITURA DI ARMI A ISRAELE
Mentre viene annunciata una nuova tregua umanitaria, Emergency guarda
con dolore e indignazione il bilancio degli attacchi contro i civili e
le gravi violazioni del diritto umanitario
compiute a Gaza nell'ambito dell'operazione "Protective Edge". A oggi
si contano almeno 1.800 morti palestinesi (per il 70% civili, secondo le
Nazioni Unite) e 67 vittime in Israele (tra cui 3 civili).
Riguardo al voto, io non vorrei fare di tutta l'erba un fascio: anche in Italia è stato più volte votato qualcuno che però "a nessuno" piaceva..
RispondiEliminaLa situazione è tragica e stupida, cioè vergognosa. Bambini che si scannano, verrebbe da dire per via dell'ostinazione infantile, purtroppo si tratta di adulti, adulti che hanno in mano potere e armi, mentre altri adulti ("i genitori"), pur dichiarandosi più civili delle parti in causa, li difendono durante un litigio senza senso.
Il risultato di questo litigio porterebbe allo stesso risultato ovunque, perché è in gioco il possesso di qualcosa.
Sì,hai ragione, spesso e volentieri in Italia (e non solo), si votano i peggiori, e questo deve far riflettere... è in gioco il possesso della terra, o forse manco più quella, visto che secondo i vecchi accordi di Oslo, i due stati sono così formati. Rispettassero almeno quelli, ma a quanto pare Israele vuole tutto. Ma chi troppo vuole...
RispondiEliminaE l'Europa che fa?..Noi lo sappiamo anche l'Italia lo sa. Sulle questioni armi-guadagno nessuno mette lingua anzi diciamo che la si usa per leccare.Il silenzio viene pagato bene!!
RispondiEliminae questa l'Italia
RispondiEliminahttp://nena-news.it/westbrook-la-consegna-degli-aerei-da-guerra-rende-litalia-complice-dei-crimini-di-israele/
ops quello che diceva Emergency...vabbe' resta che siamo complici
RispondiEliminaEcco, di tutti gli altri si è parlato e riparlato, ma io non capisco il silenzio dei paesi arabi. Anche loro tutti asserviti agli americani, immagino.
RispondiEliminaEcco, se non li calcola più nessuno tranne la sinistra europea (e i fascisti) non sarà il caso che vi fate qualche domanda?:
EliminaLa colpa è anche nostra.
RispondiEliminaSolito buon costume ipocrita italiano.
Ciao alli, son tornata :)
@mr hyde
RispondiEliminaSì, è spesso una questione di soldi, qui intrecciata con Storia, religione, geostrategie....da fermare.
@S
Grazie del link, questa sera di ritorni dal giro in bici me li leggo... dal titolo mi sembra in linea con quanto scritto da Emergwncy, sì complici.
@Silvia
Gli arabi soni addormentati, da sempre poco sensibili alla questione palestinese, se non solo per i loro interessi.... ora poi, scinvolti da più di vent'anni di terroristici atti di guerra occidentali.
@Astrolabia
La colpa è di chi dimrntics la Storia , l'amicizia con llil popolo di Palestina. Passerò da te.
Scrivere in bici (ovviamente ferma), sotto il sole, gioca brutti scherzi, le mie risposte sopra sono orribili... nel modo che le ho scritte, ma il senso c'è.
RispondiEliminaInteressante il link S.
Non so a chi parli. Io sono di sinistra italiana, e in quanto tale ho da sempre sostenuto il popolo palestinese, rappresentato da politici come Arafat, laico e internazionalista, per questo assassinato vergognosamente. Quanto ai fascisti, hanno altre motivazioni storiche, che non sono le mie. Tra i fondatori di Israele ci sono stati dei collaborazionisti dei nazifascisti, come una grande intellettuale libera, Hannah Arendt, ci ha insegnato. La banalità del male, quante volte si è poi ripetuta, da quel suo libro, dal Vietnam alle guerre infinite da Bush a Obama (anzi, gli aguzzini stelle e strisce, spesso e volentieri, si sono divertiti a torturare, e non eseguivano meccanicamente ordini, ma ne godevano... altro che nazisti).
RispondiEliminaQuesto è quello che ti hanno detto; purtroppo non hanno fatto in tempo prima della caduta del muro a dare il contrordine compagni.
EliminaSinché non si acceterà l'idea che la vita di donne e uomini ha lo stesso valore a prescindere da dove siano nati, quel conflitto - come altri - non avrà fine! Io sono per uno stato unico, né Palestinese, né Israeliano, ma Arabo ed Israeliano, non teocratico, non confessionale, dove uno vale uno, e non l'uno vale l'altro!
RispondiEliminaCondivido ampiamente il tuo pensiero ... oggi pensavo, andando inn bici, quanta era vera quella frase: religione oppio dei popoli. Attualissima...
RispondiEliminaEssendomi formato politicamente sulle letture de il manifesto, dalla prima Intifada alle corrispondenze di Vik Arrigoni, non ho certo seguito linee di partito. Il buon vecchio manifesto guardava alle vergogne e errori/orrori dell'est, ma non si dimenticava di guardare quelle dell'Occidente. Questo è per me fondamentale per dirsi di sinistra ...
RispondiEliminaMi rendo conto anch'io che non sembra interessare a nessuno questo e altri conflitti in Africa.
RispondiEliminaC'era una bella frase su un mensile satirico livornese di Mario Cardinali che, a proposito di questo conflitto, recita così: "Non si sa più se fra israeliani e palestinesi è l'odio a causare la guerra… o se è la guerra a causare l'odio".
RispondiEliminaOramai, infatti aggiungo io, è una vera e propria faida e l'unico modo per fermarla sarebbe "scontentare" tutti ossia far accettare ai due governi l'idea di due Stati, uno Palestinese e l'altro Israeliano senza che nessuno dei due contendenti avanzasse pretese di distruzione sull'altro. In realtà quando parliamo di Israeliani e Palestinesi, forse dovremmo fare una distinzione tra i due popoli (all'interno dei quali, molta gente stremata vuole solo la pace ed una pacifica convivenza) e chi comanda che invece ovviamente, per interessi personali e di potere, non ha intenzione di mollare la presa.
In tutto questo caos devastante, i civili, i bambini su tutti, sono quelli che ne fanno maggiormente le spese.
E poi c'è Emergency, che è davvero qualcosa di unico e meraviglioso: persone competenti ed umane che vogliono aiutare il prossimo e salvargli la vita. Insomma, poi c'è Emergency, una gemma rara in questo mosaico di pietre aguzze, taglienti e volgari.
@Kyl
RispondiEliminaGià, terribile!
@Daniele
Grazie amico,un grande intervento il tuo, per il numero, ma in particola modo, la qualità delle parole. Credo anche io, che la maggior parte di chi ci abita, vorrebbe la fine delle ostilità, ma intessi (anche internazionali, visto la posizione geo-strategica), impediscono una soluzione, che non molti anni fa, sembrava a portata di mano.Già Emergency, mi fido da sempre di Emergency...
La Storia è sempre in evoluzione, ma per i palestinesi, non c'è mai pace. Perché? Troppi interessi, e uno stato riconosciuto che pratica terrorismo (ma se lo fa uno stato riconosciuto, non lo considerano tale)... bravo Ally, appoggio l'appello di Emergency.
RispondiEliminaConcordo, molto spesso il terrorismo di stato non viene considerato tale, anche se causa molti morti, come abbiamo visto in questi giorni.
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