In questi giorni ho cercato in Rete notizie relative a Enzo Baldoni,
ma ho trovato poco o nulla. Sembra dimenticato, di proposito, a
dieci anni esatti dalla sua morte. Chi era? Voi lo conoscevate? Per
me era principalmente un grande traduttore di fumetti. Su Linus era
il traduttore ufficiale di una delle più belle strip della Storia
del fumetto, Doonesbury, di Gary B.Trudeau. Non faceva una semplice
traduzione, ma molto spesso ci scriveva un pezzo, per spiegare il
perché della traduzione. Per anni sono stato abbonato a quel magico
mensile di fumetti e cultura, Baldoni era il migliore, l'ho sempre
pensato.
Era un giornalista, di quelli che volevano toccare con mano andando
direttamente sul posto, con veri reportage, scritti con una verve
pari alla sua cultura: da Timor Est a Cuba, dal Subcomandante Marcos
alla Colombia. In Birmania e in Amazzonia, l'Est Europa e la
California... e poi storie piccole e personali, quasi intime, nel
quale sapeva mischiare il privato con il pubblico senza
esibizionismo. Sempre su Linus, ma anche su Diario (altro grande
giornale che mi/ci manca), Il venerdì di Repubblica, Specchio della
Stampa. In Rete si trovano molti suoi scritti (cliccate qui). Spero qualche
editore veramente illuminato, decida di pubblicarli tutti, sarebbe
una lettura formativa.
Era ancora prima un pubblicitario. Molte le sue campagne a
prodotti/marchi famosi. Cercando nel web, l'ho trovato giovanissimo,
come simpatico testimonial del mitico Jägermeister negli anni Settanta.
Adesso, solo adesso, ho capito perché beviamo Jägermeister (chi deve intendere, intenda...).
Era anche un blogger, uno dei primi, di quelli capaci di scuotere il
lettore con forza dissacrante. Non l'ho mai letto in diretta il suo
blog, all'epoca non ne seguivo, non avevo il mio. Strano, ma
sintomatico, che due delle nostre vittime di guerra, siano stati
anche dei blogger. Lui e Vik Arrigoni. Il blog è una produzione
veramente libera, puoi pubblicare quello che vuoi senza filtri e/o
censure. Se metti un blog nelle mani di un giornalista con la
passione per la verità, che sa muoversi sulle tanto celebrate
autostrade dell'informazione e al contempo sulle strade vere di
tutto il mondo, per il potere diventa un vero pericolo. Ecco perché
Baldoni prima e Vik poi sono stati assassinati.
Era soprattutto un pacifista, e per seguire questa sua idea aveva
deciso di andare in Iraq, nel 2004, per vedere da vicino la follia
della guerra dichiarata dagli States al mondo islamico. C'era andato
come volontario della Croce Rossa. Il 21 agosto del 2004 venne
rapito da un sedicente gruppo di fondamentalisti islamici. In cambio
della sua liberazione, chiedevano il ritiro dell'Italia dalla guerra
(chiamiamola con il suo nome, non missione di pace, fatemi la
carità). Come è noto, l'Italia non si ritirò, e il povero Baldoni
venne assassinato. Luogo, assassini e data precisa della morte non
furono mai scoperti (si dice il 26 agosto del 2004). Il suo corpo, dopo ricerche ed esami del DNA,
venne ritrovato nel 2006, e riportato in Italia solo nel 2010, per
la degna sepoltura. Visto che finora non l'ha ricordato nessuno, ne scrivo io. Da blogger, pacifista, bevitore di Jägermeister, mi sembra il minimo...
Quando ho letto Baldoni nel titolo immediatamente ho pensato anche a Vittorio Arrigoni...
RispondiEliminaBillmagazine però gli ha dedicato la copertina del suo ultimo numero. E Pino Scaccia, su Articolo21, conclude il suo pezzo sulla morte di Foley con "A dieci anni dalla morte di Enzo Baldoni purtroppo non è cambiato niente. Anzi è molto peggio."
Credo che abbia ragione.
Grazie per averlo ricordato, specie in questo momento..
RispondiEliminaPurtroppo per raccontare le cose bisogna starci dentro e spesso ci si rimette anche la vita.
RispondiEliminaGrazie per questo bel post Ally, grazie per aver ricordato.
A presto
Anche a me è capitato di cercare in rete notizie su di lui. E'stato dimenticato, non so a cosa abbiano condotto le indagini sulla sua morte.
RispondiEliminaPiombo e Tenerezza, Ballata triste di sesso cubano...
RispondiEliminaHo letto alcune cose sue già prima che venisse ucciso.
Mi par di ricordare che all'epoca del suo rapimento da "certi giornali" fu accusato di leggerezza ed inesperienza quasi fosse stato un turista avventanto anzichè un giornalista con grande esperienza di zone di guerra.
Scriveva bene con partecipazione ed amore. Da rileggere
Io non l'avevo mai sentito nominare, negli anni Settanta non bevevo Jägermeister (ma so perché) e nel 2004 mi era sfuggita questa notizia, anche se sapevo della guerra in Iraq per via di alcune mie frequentazioni che la chiamavano missione di pace quando piangevano gli italiani morti (soldati, carabinieri, non so), inveendo contro gli iracheni che uccidevano i missionari di pace..
RispondiEliminaUna bella persona che faceva tante cose e tutte con passione, sembra questo Baldoni, e come Arrigoni, non lo dobbiamo dimenticare!
Bravo Alli, pensaci tu!
Bellissimo ricordo di uno che all'Italia ufficiale di allora e forse di adessso sembrava un fastidioso incovenieente
RispondiEliminaBaldoni era, per me, innanzi tutto il padre del nostro amico.
RispondiElimina@Poison
RispondiEliminaSì, Baldoni può richiamare alla memoria Vik,entrambi lasciati soli, assassinati velocemente, blogger e giornalisti scomodi per il potere guerrafondaio, che vuole solo la sua verità. Non conosco Billmagazine, ma ha fatto bene a dedicarli la copertina, Scaccia non ha tutti i torti, spero che Articolo 21 scriva pure un pezzo per ricordare e far conoscere Baldoni.
@Mr Hyde
Grazie, grazie... potrei dire "... se non ora, quando?", ma in verità, l'idea di dedicare un post a Baldoni, è di tempo fa, dovevo solo trovare le parole...
@Aldievel
Grazie a te per essere passato di qua... purtroppo hai ragione, e proprio per questo chi si avvicina troppo alle verità scomode, che va sul posto e non copia le veline del regime a pensiero unico viene fatto fuori. Il sistema è così: uccide chi vede come un pericolo per la propria esistenza.
@Sara
Sì, sulle indagini non sono riuscito a trovare molto, ricordo solo che era molto strana l'organizzazione che lo rapì e uccise rapidamente (servizi segreti internazionali?... quelli non scherzano).
@Vera
Sì,sì,lo leggevo pure io molto, anche per questo rimasi di stucco nel saperlo in pericolo e poi morto... sì, certi giornali pessimi, da usare come carta igienica, scritti da tronfi giornalisti (alcuni dei quali espulsi dall'ordine, inquisiti ecc.), gettarono fango, come nel loro stile. Non gli ho voluti citare, perché me ne sbatto di loro, parlo solo di cose in positivo.
@Elle
Grazie Elle, per il "Bravo Alli, pensaci tu!" e perché non lo conoscevi, e so che lo leggi ora... questo post, era proprio per farlo conoscere a chi non lo conosceva. Quindi (anche) per te ;)
@Redcats
Grazie gattone rosso... è così, hai sintetizzato alla perfezione.
@La Povna
Ah sì? Con Enzo Baldoni il privato ci sta tutto, sapeva mischiare, come molti giovani degli anni 60/70 il privato con il pubblico... il vostro amico ha avuto un gran padre, mi ricordo quando parlava dei figli in alcuni suoi articoli, e di come gli educava bene, senza ipocrisia... anche in questo un grande.
Sì che me ne ricordo. Hai fatto bene a parlarne.
RispondiEliminaBuon sabato!
Grazie, buon sabato anche a te...
RispondiEliminaPersonalità articolata ed eclettca, da grande uomo che amava la vita e la viveva come una scoperta costante! Bel ricordo questo che hai fatto.
RispondiEliminaGran bel ricordo Ally... io ho messo sul mio blog la canzone di Alessio Lega per omaggiarlo.
RispondiElimina@Gio'
RispondiEliminaGrazie, dici bene: amava la vita, per questo ha fatto tanto per difenderla.
@George
Grazie, hai fatto bene, ci sono molte canzoni dedicate a lui, spero altri segusno il tuo esempio.
Grazie davvero di questo post, sapevo cos'era successo ma non sapevo quasi niente di lui. Neppure che fosse un ottimo traduttore.
RispondiEliminaPrego Silvia... sì, era traduttore di fumetti, sua grande passione. Con Doonesbury, di Gary B.Trudeau, c'era una sintonia particolare, la copertina dello speciale Linus che ho messo e conservo gelosamente, lo testimoinia.
RispondiEliminaLo ricordo Alli soprattutto per Linus, e per la su ingloriosa fine , povera anima.. con tutto quello che concerne..
RispondiEliminaPurtroppo non ci siamo ancora liberati da questi fatti atroci..
Un abbraccio stretto!
Una fine ingiusta, avendo contro i guerrafondai di mezzo mondo, che non tolleravano le sue verità sulla guerra. Sì, anche io me lo ricordavo per Linus e i suoi splendidi pezzi ... grazie.
RispondiEliminaGrazie Enzo.
RispondiEliminaUn carissimo ricordo per questo grande uomo.
Grazie Enly, spero siano in molti, almeno tra noi blogger, a ricordarlo.
RispondiEliminaE' bello tornare a commentarti con questo splendido post! Io me lo ricordo Enzo Baldoni e qui ti voglio raccontare il motivo. Quando morì Faber, ci trovammo in tanti in una mailing list a lui dedicata, e si parlava tanto, sia delle canzoni deandreiane e sia di tantissimi altri argomenti spesso politici. A quella mailing list era iscritto anche Guido Baldoni, figlio di Enzo, che ricordo sempre con affetto. Grazie Dieguito Maradona, un bacione :)
RispondiEliminaCiao Nico, mi fa piacere rivederti tra noi. Immaginavo ricordassi Enzo Baldoni, ma, ovviamente, non sapevo di questa storia. Era stato anche un ottimo padre, questo lo immaginavo e in parte sapevo dai suoi scritti.
RispondiEliminaGrazie, un abbraccio, e la speranza tu sia tornato tra noi per rimanerci...
Grazie, dedicherò anch'io un post ad Enzo Baldoni come l'ho dedicato a Ilaria Alpi e lo pubblicherò a breve. A presto.
RispondiEliminaBene Enly, spero che altri ti seguano, che tutta la blogosfera, spazio veramente libero, renda a Baldoni omaggio...
RispondiEliminaCiao Ally! Ti ho letto sul nuovo blog di Michele ed ho pensato di passare a farti un salutino. Spero tu stia bene. Sempre ricco di risorse il tuo blog...
RispondiEliminaUn abbraccio,
Silvia
Bel post, All! Fa paura pensare che coloro che fanno molto più di tutti gli altri per cercare qualche verità meno falsa di quella che tutti si bevono (sarebbe meglio bere Jägermeister a fiumi), debbano pagare con la morte! Certo che viene da pensare a Vittorio Arrigoni ma anche alla ragazza americana, Rachel Corrie, uccisa dai bulldozer dell'esercito israeliano, nel 2003. Insomma, noi in confronto non facciamo né siamo né contiamo nulla nella lotta perché questo mondo diventi più umano. Possiamo e dobbiamo almeno ricordare. Grazie a te, come sempre :-)
RispondiElimina@Silvia
RispondiEliminaGrazie delle belle parole, e del passaggio.... fa piacere rivedere molti blogger di un tempo, che ritornano, specie per un post come questo.
@Bibliomatilda
Vero, vero, ci sono state altre morti vicine, come idee e perché a Baldoni e Vik, come la ragazza che citi. Concordo, dobbiamo, dobbiamo ricordare, era uno di noi...
Io me lo ricordo eccome, le brutte storie non si dimenticano e quella fu davvero una pessima pessima mossa da parte dello sporco, mafioso e guerrafondaio stato italiano. Grazie per averlo ricordato in questo modo, la maggior parte delle info in verità mi mancava.
RispondiEliminahai fatto benissimo a ricordalo per tutti noi.
RispondiEliminaLe altre cose, compresa la pubblicità non le conoscevo.
motivo in più per raccontarlo .
grazie Ally
Un grandissimo!
RispondiEliminaRecentemente ho recuperato alcuni suoi articoli anni '90 sui Batman della Glenat Italia. Formidabile.
Non mi sono mai dimenticato di lui né della sua vicenda.
Moz-
@Cri
RispondiEliminaGrazie a te di questo intervento, che apprezzo e condivido, Baldoni ha fatto molte cose, non tutti le conosco, anche per questo mi è sembrato bello cercare di toccarle brevemente tutte.
@S.
Già, proprio come dico nella risposta a Cri, "... motivo in più per raccontarlo."
@MikiMoz
Già, tra le sue traduzioni anche il Batman moderno ed intellettualistico di Frank Miller (uscito in Italia tramite la rivista Corto Maltese, nata da Linus), mi fa piacere che non hai dimenticato...
bello questo post.. con tanti aspetti che non conoscevo proprio.
RispondiEliminaOggi su twitter ho trovato per caso il figlio, perché qualcuno aveva commentato la polemica di un supponente giornalista con lui, l'ho aggiunto subito!
ciao
Grazie Giovanotta, il post è nato anche per questo, per far conoscere di più Enzo... quanto alla polemica del supponente giornalista, credo di conoscerla, ma non l'ho citato di proposito (certi giornali sono carta da wc, e non intendo parlarne, parlo solo in positivo...). Per il resto, brava, se fossi su twitter avrei fatto così pure io.
RispondiEliminaGrazie , @Ally, grazie @George, faccio miei i vostri post.
RispondiEliminapostato ora su twitter grazie!
RispondiEliminaSolo per dirti che in poco tempo il tweet con il tuo post e' stato condiviso da molti.
RispondiElimina@Berica
RispondiEliminaGrazie, hai fatto bene, perché voglio che venga ben conosciuto Baldoni... e poi mi piace molto la canzone di Alessio Lega messa da George. Bene, bene, diffondi e moltiplica...
@Cirano 1 e 2
Grazie, grazie a te...mi fa molto piacere, magari sapendo che molti di questi tweet sono di giovani, e/o persone che lo conoscevano poco. Con un amico si diceva, che spesso di dimenticano molte cose, la memoria umana è debole (non è un pc), la Storia viene continuamente riscritta dai padroni del vapore, e c'è il rischio che passino cose errate. Per questo, anche per questo, ho pensato questo post...
E' vero, si parla di lui quasi mai, e si sa niente...
RispondiEliminaquante cose invece in una vita sola!
Era una persona creativa, come tale doveva possedere una sensibilità superiore alla media... be'... ma forse èa nche per questo che non se ne parla...
che persone così se scompaiono, forse è meglio...
proprio ora sono in vena nostalgica, molto frivola per la verità..ma accidente, un tempo anche le frivolezze erano così profonde...o almeno sembravano...
Be' Serena, per me le frivolezze possono davvero essere le più profonde. Il sogno e l'utopia, lo considerano frivolo, ma è profondissimo, il '68 pure è frivolezza e allo stesso tempo profondità... la fantasia al potere, cosa c'è di più frivolo e profondo allo stesso tempo? Senza perdere la tenerezza, ci ha insegnato il nostro compagno (e amico) Ernesto... o no? E Baldoni lo sapeva bene.
RispondiEliminaPurtroppo ricordo certi articoli terribili contro Baldoni dopo la sua cattura. Un'atrocità che si ripete anche oggi e che mi fa vergognare non di essere italiano ma di essere umano.
RispondiEliminaSì, me li ricordo, e nelle ricerche per questo post mi ci sono imbattuto, ma gli ho ignorati volutamente. Volevo parlare di Baldoni in positivo, dal mio punto di vista, per scacciare il negativo, che non mi interessa. Allora come adesso, invito ad usare quei giornali al posto della carta igienica ...
RispondiEliminaMai come in questi giorni va ricordato Baldoni. Grazie per averlo fatto, in maniera così completa.
RispondiEliminahai visto che tenera la vignetta di Mauro Biani sul Manifesto? ..
RispondiEliminaciao
@Elenamaria
RispondiEliminaSì, l'ho fatto proprio perché pensavo fosse veramente necessario ... grazie a te per il passaggio.
@Berlino101
Grazie a te, adesso vengo a leggere...
@Giovanotta
No, non l'ho visto, e averlo saputo prima l'avrei comparato...sono curioso, andrò a vedere anche quello, grazie, Biani ha sempre fatto delle splendide vignette su Baldoni (e non solo).
Mai dimenticare!
RispondiEliminaSaluti a presto
Grazie Cavaliere oscuro del web... il mio post aveva questa idea alla base, mi fa piacere sia stato letto, commentato, capito da tutti voi...
RispondiEliminaGià Baldoni che gli leggevi in faccia solo disponibilità e voglia di capire e di fare le propria parte in posti dove l'aiuto deve necessariamente essere concreto, per lui nessun pensiero, mai più.
RispondiEliminaGrazie
Grazie a te Amanda, e benvenuta in palude; sì, Baldoni era così: il suo obiettivo minimo era far sorridere, almeno una persona al giorno (l'ho letto in un blog di un commentatore di questo post).
RispondiElimina