Da un po' di tempo il mondo è cambiato. Non è un discorso semplice da
casalinga di Voghera (esiste ancora?), o forse lo è (la casalinga
conosce le cose della vita), sta di fatto che questa estate, come quella
del 2013, è stata fino ad ora fredda, piovosa, con disastri più o meno
distribuiti in giro per il mondo. Uno degli ultimi, la bomba d'acqua nel
trevigiano, in un posto dove ho amicizie carissime (a proposito, devo
ricordarmi di mandare una mail). Oltre a questo, sempre più spesso,
sento di trenta/quarantenni che si ammalano di tumori, gravi, e in poco
tempo crepano. Forse è solo nella mia zona? O anche da voi è così?
Sembra proprio che tutta questa merda culturale, queste antenne dei
telefoni, smartphone, pc e chi più ne ha ... che questi stupri al
territorio, cementizzazioni selvagge, scavi in profondità (vi ricordate
il terremoto in Emilia e limitrofi), stia presentando il conto. E tutto passa come naturale... Scusate questo pistolotto ecologista,
Vincenzo Sparagna ne ha scritto in modo migliore e andando bene al
nocciolo del problema. Se volete tenere acceso il cervello leggetelo...
IL TEMPO DELLA NATURA
IL TEMPO DELLA NATURA
da me???!!! io vivo nella terra dei fuochi, almeno come regione, perché sarebbe verso Caserta.
RispondiEliminaPerò posso dirti una cosa stupida che stanno facendo
proprio a Napoli , in una zona ad altissima densità abitativa , ebbene a fuorigrotta zona fregerà c'è la famosa
"caldana" zona vulcanica attivissima, hanno pensato bene
di fare qualche trivellazione per studio, dicono, ma altri dicono per l'utilizzo dei gas sotterranei.Se in Emilia, più o meno hanno fatto la stessa cosa, e sappiamo quello che è successo, qui come minimo innescano la,potenza di una bomba atomica che cancellerebbe più di mezza Italia .
ciao Ally, belle le foto di Berlino, un bacio a Elle ;)
I continui prelievi di petrolio e di gas dal sottosuolo mi hanno sempre convinto poco.
RispondiEliminaGli scavi sotto le grandi città per farci passare le metro, pure.
Gli scavi sotto Roma alla ricerca di un passato remoto che sta dieci o cento piani sotto, idem.
I satelliti che ci volteggiano sul capo, invisibili a noi casalinghi, ma tenuti, forse, sotto controllo da chissachì, ibidem.
Antenne, cellulari, fibre ottiche, onde magnetiche che ci investono, e ci rivestono senza che ce ne rendiamo conto, tri-idem.
A ogni catastrofe, contando i morti, ci si chiede come sia potuto accadere. Si insediano commissioni d'inchiesta, si muove la magistratura, anche noi casalinghi tentiamo l'indovinala grillo...
Forse sarebbe più semplice (è il gatto casareccio che parla) confrontare tutto quello che c'è oggi, in tutte i settori e in tutte le sfumature, con quello che ieri non c'era.
Andando per eliminazione si finirebbe per scoprire che l'esplosione tecnologica, in particolare degli ultimi due secoli, ha portato tanti vantaggi, visibili e apprezzati, ma si è trascinata, invisibile e ignorata, tutta una serie di "prezzi da pagare" che ci stanno mandando in default, meglio in rovina totale.
Mettici l'inquinamento, che non è un evento naturale.
Mettici pesticidi, insetticidi, disboscamenti, cementificazioni selvagge... niente di naturale.
Mettici la cupidigia di politici e imprenditori senza scrupoli che per ammucchiare soldi e beni non esitano davanti a nessun crimine per raggiungere i loro scopi...
La Terra non deve avere letto il Vangelo in quella parte che invita chi riceve uno schiaffo a offrire l'altra guancia.
La Terra, schiaffeggiata vigliaccamente, non offre l'altra guancia: sopporta, ha sopportato, ma poi ce lo mette in culo.
Ciao.
Sicuramente abbiamo via via rovinato il pianeta, ma a rimetterci siamo praticamente noi stessi.
RispondiEliminaMoz-
Non abbiamo scampo, chi è salvo ora non pensi di averla fatta franca...
RispondiEliminaSiamo nelle mani sbagliate, un mondo pilotato da pochi elementi spregiudicati che agiscono come se dietro a loro non rimanessero figli, piuttosto che nipoti!
Ma davvero non possiamo fare nulla noi che siamo i più?!
Ogni tragedia mi/ci appartiene ancor più quella di Refrontolo, un luogo scoperto circa 35 anni fa ed amato tanto da averci fatto un quadro di quel molinetto...
E che dire di quello che mangiamo e respiriamo che ci rendono futuri pazienti e ottimi consumatori di farmaci.
RispondiEliminaCi adattiamo ad ogni peggioramento come la famosa rana che si lascia bollire.
http://marco4pres.wordpress.com/2010/10/21/il-principio-della-rana-bollita-di-noam-chomsky/
Prima c'erano le bestie feroci, le catastrofi e le epidemie da cui difendersi, adesso c'è qualche epidemia e il rovescio del progresso: alla catastrofe naturale si sostituisce quella artificiale, evidentemente c'è un equilibrio a cui la natura non rinuncia...
RispondiEliminaIl vecchio Sparagna non sbaglia (quasi) mai un colpo; ti faccio un regalino, vecchio come il cucco ma che sembra scritto domani: "Durante il suo dominio di classe appena secolare la borghesia ha creato forze produttive in massa molto maggiore e più colossali che non avessero mai fatto tutte insieme le altre generazioni del passato. Il soggiogamento delle forze naturali, le macchine, l’applicazione della chimica all’industria e all’agricoltura, la navigazione a vapore, le ferrovie, i telegrafi elettrici, il dissodamento di interi continenti, la navigabilità dei fiumi, popolazioni intere sorte quasi per incanto dal suolo: quale dei secoli antecedenti immaginava che nel grembo del lavoro sociale stessero sopite tali forze produttive? La società borghese moderna che ha creato per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti, rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate." (Karl Marx)
RispondiElimina@S.
RispondiEliminaPreoccupante quello che mi dici, sono dei pazzi, e dovrebbero essere processati in piazza, dalla gente, che poi subisce il peggio per queste loro azioni. Come in Emilia, ma, penso, al quadrato, visto la sismicità della zona, tra l'altro splendida... grazie per il "belle le foto" e sul bacio non mancherò ;)
@Gattonero
Felice di averti di nuovo qui anche se per pensieri nerissimi, ma con i quali concordo ampiamente. Quello che penso io, è un processo popolare, un processo popolare online, dove portare a galla, come analizzi tu, tutti i mali del cosiddetto progresso, questo progresso che ci riporta all'età della pietra...
@Miki Moz
Concordo, in sintesi anche tu hai aggiunto un tassello al quadro...
@Maura
Dici bene: possibile che non possiamo niente? Noi, con tutte queste informazioni, veloci, questa Rete che ci promette il massimo della trasparenza e democrazia e partecipazione attiva? ... e poi su Refrontolo, conosco il buon passito di quella zona (e lo dice uno che non ama i passiti), non ci sono mai stato ma ho amicizie... mi piacerebbe vedere quel molinetto (la zona assomiglia un sacco alla mia).
@Berica
Sono uno che non prende mai farmaci, per quanto possibile (ma non h mai avuto cose gravi), e quello che dici è vero:è un circolo vizioso, dove i cattivi ottimizzano tutto... poi mi leggo il link, sempre ottimo Noam Chomsky.
@Redcats
Sì, questo finto progresso, con le sue cose buone, ha un sacco di controindicazioni ...e l'equilibrio della natura si è rotto. Difficile, se non impossibile, aggiustarlo....
@Gio'
Gran bel regalo, un Marx ecologista, come è quello che preferisco. L'unione lavoro - ambiente è un vero incontro naturale, che ha sempre fatto molta paura ai padroni del vapore.
Anche in provincia di Venezia ne è caduta di acqua e grandine. Domenica nella mia città si è scatenato l'inferno. Di sicuro contribuisce l'aver manomesso il territorio e il suo millenario equilibrio.
RispondiElimina...ecco, appunto, il finale dell'articolo di Sparagna mi ha preceduto, stavo per dire: - chiedetene conto a Renzi, no, non tanto come responsabile del disastro, ma come politico, conosce questi problemi anche suoi? capisce che questa è questione fondamentale? intende intervenire in un qualche modo?
RispondiEliminasottoscrivo ogni parola del tuo post e dell'articolo di Sparagna!! dovrebbero fare delle campagne d'informazione a ritmo continuo e non solo i 5 minuti di Luca Mercalli da Fazio o qualche rapida apparizione di Mario Tozzi dopo qualche inondazione.
RispondiEliminaIo ho capito una cosa, che se non ci muoviamo noi dal basso senza aspettare provvidenziali interventi dall'alto spariremo tutti molto presto..
ciao
p.s.
RispondiEliminascusa il commento vagamente catastrofico :) è come mi sento spesso..
ma il Nuovo Male è già in edicola? e perché me lo sono perso?..
riciao!
@Kyl
RispondiEliminaCerto, l'aver manomesso il territorio contribuisce alla stragrande...
@Biblio
Certo, la politica, se vuole essere veramente tale, deve intervenire... se invece fa da ancella ai poteri forti, siamo perduti.
@Giovanotta
No, non sei catastrofista, è così, dobbiamo muovere il culo noi, altrimenti saremo complici.
@Giovanotta 2
RispondiEliminaCerto, Il Nuovo Male è in edicola da un paio di settimane almeno...
qui tutte le info, e la copertina.
Che dire. Si parla di bombe d'acqua. La terra non riceve e lava giù in una collina ormai priva di boschi e zeppa di vigneti.
RispondiEliminaAvrei troppe cose da dire...concordo con Berica soprattutto: alimentazione...sfruttamento dei terreni, massificazione delle colture...
sono un Po scoraggiata, ma agisco nel mio piccolo! Autoproduzione, alimentazione vegetariana,km zero, bici e piedi, valuto i consumi, spendo se devo, non accumulo, distinguo le immondizie....piccoli passi che se moltiplicati creano...l'azione passiva!
per le morti...beh,pure da me molti giovani ammalati...ma accadeva anche anni fa...ora avvicinarsi all'età critica ci sensibilizzaibilizza!
Concordo su tutto Sole, o quasi (forse i piccoli passi non bastano, davanti a devastazioni enormi e continue)... sul fatto che le morti siano aumentate, non ho dati, ma solo una sensazione, forse sbagliata, forse no...
RispondiEliminaConcordo pienamente su quanto hai scritto tu e anche sull'articolo di Sparagna.
RispondiEliminaMi è capitato recentemente di assistere a grandinate che definire epiche è riduttivo, e il pensiero è ovviamente andato ai cambiamenti climatici. Ma è anche logico, secondo me, sarebbe da pazzi pensare di poter consumare tutto il consumabile e pretendere che niente si modifichi. Sono d'accordo anche con Sole, magari non sarà sufficiente, ma se ognuno di noi cercasse di ridurre la propria "impronta ecologica" (ovvero quanto "pesiamo" sulle risorse del pianeta con il nostro stile di vita)qualche effetto positivo ci sarebbe.
L'impronta ecologica la conosco bene: ero un ragazzo, obiettore di coscienza presso il wwf, e facevo l'animatore per i campi in montagna. Insegnavo ai ragazzini l'impronta ecologica, a come rispettare l'ambiente. Chissà che cosa gli è rimasto... amarcord a parte, direi che la politica dei piccoli passi, di riformismo ambientale, mi convince poco, anzi, potrebbe essere fuorviante, e mantenere le cose come sono. Ma questo Sole lo sa bene, e anche tu... dovremmo essere moltitudine così.
RispondiEliminaE noi continuiamo a fare le Cassandre, e poi non ci resterà altro da dire, a questi pazzi criminali, che "ve l'avevamo detto".
RispondiEliminaSì, è così ... mi fai venire in mente lo slogan: La crisi noi non la paghiamo... è, in un certo senso, la stessa cosa. Sono azioni sterili, bisogna sensibilizzare di più, rompere di più, andare oltre, o qui non resterà più nulla. Ma la ggggente lo capisce?
RispondiEliminaPensiero di una casalinga del varesotto... :-D
RispondiEliminaPersonalmente credo che il clima sia naturalmente in continuo cambiamento ma che una mano a fare in modo che avvengano disastri la diamo anche noi.
Riguardo a tumori ecc è un continuo sentirne, giovani e meno giovani. Annche in questo caso, a volte, penso: forse una volta se ne sentivano meno perchè si conoscevano meno. Ma più spesso penso che la natura c'entri poco o nulla.
Il pensiero delle casalinghe, di qualsiasi parte, come di pastori maremmani, e non mi ricordo chi altri, è sempre da ascoltare. Certo, il clima, l'ambiente, è sempre in evoluzione, questo è dato da molti fattori, non ultimo (e spesso il più dannoso), quello dell'uomo. Riguardo alle molte morti di giovani (20-30 40 enni), colpiti da tumori, la mia sensazione è che siano aumentati, intorno a me... tumori fulminanti, una settimana, un mese, e via ... spero sia solo una sensazione.
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