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mercoledì 28 maggio 2014

Elogio di Mia Wasikowska

Bella non è bella, almeno non è il mio tipo, di sicuro è un tipo, e con soli tre film ha conquistato gli occhi dei cinefili più attenti, compresi i miei. L'attrice australiana di chiare origini est-europee (ha preso il cognome dalla madre, fotografa polacca) ha recitato in più di un film, nonostante sia abbastanza giovane (è del 1989), ma a me sono bastati tre per notare la sua bravura: Stoker, di Park Chan-wook, dello scorso anno, e due film usciti in Italia quest'anno, quali Tracks - Attraverso il deserto (Australia 2013) di John Curran, e il recente sorprendente Maps to the Stars, del sempre più gigantesco David Cronenberg.

Adolescente inquieta nel film del coreano, horror psicologico capace di turbare e non farti dormire, pellicola senza tempo con fotografia e inquadrature da film d'avanguardia e una storia torbida di strani assassini, incesti, diversità. Imparentato con i fumetti più radicali sulle problematiche sesso/crescita (penso a cose tipo Black Hole di Charles Burns) è stato uno dei film più sottovalutati del 2013. 
Potrebbe, con il tempo, diventare un piccolo cult. Lei, fucile in mano, nevrotica e insicura, con i capelli corvini e lo sguardo corrucciato, ruba la scena alla primadonna (e che primadonna), Nicole Kidman, qui nel ruolo di sua madre.
Tracks - Attraverso il deserto, è invece una storia più tradizionale, anche se particolare: la pellicola racconta la vera storia di Robyn Davidson, che nel 1977 attraversò il deserto australiano, con la sola compagnia di tre cammelli più un loro cucciolo, e la sua amatissima cagna.
Un film on the  road, con tutta la retorica dell'uomo solo in mezzo alla natura (lo splendido deserto australiano). La storia d'amore (e odio) con il fotografo del National Geographic Rick Smolan, che segue la ragazza nel viaggio, mi ricorda, scenari e humor a parte, Chiamami aquila con John Belushi, in particolare per il lato romantico ed ecologista.

La forza di Tracks sta nei volti caratteristici di un tempo passato, a partire da lei stessa, ma anche gli animali e la natura, particolare e unica. Bella la presenza dei nativi australiani, con le loro tradizioni usi e costumi. Particolare l'incontro con uno di loro, personaggio simpatico che l'accompagna per un pezzo di viaggio con la sua parlantina strana ed esagitata, sorta di Remo Remotti degli aborigeni.
Recentissima è la visione di Maps to the Starts, fresco di trionfo a Cannes, con tanto di premio stra-meritato a Julianne Moore (bravissima, una vera virtuosa della recitazione), dove Mia Wasikowska si ritaglia un personaggio di contorno, che è il vero motore del film.
In una Hollywood  dove a dettare legge sono delle star bambine, con comportamenti da grandi, arriva una ragazza dal volto sfigurato, con il corpo coperto di nero per coprire le ampie bruciature. Diventa l'assistente di una diva sfatta, decisamente sul viale del tramonto, con un terapeuta un po' santone un po' paraculo (è il sempre uguale John Cusack).
Un poco alla volta veniamo a sapere come si è procurata quelle bruciature sul corpo, e cosa è venuta a fare ad Hollywood. Questo è suo film migliore. Anche qui interpreta un'adolescente problematica, anche qui riesce a fare ombra ad una grande attrice, quale Julianne Moore, imponendosi con un volto, non bello, ma particolare. Dove arriverà mai? 

9 commenti:

  1. a me piace anche fisicamente, con quella faccia da bimba maschiaccio maliziosa, l'ho vista recentemente ne "Solo gli amanti non muoiono" (credo si intitoli così, perchè è una dei due film che ho visto nella notte elettorale, distratta da telefonate e pensieri poco belli, l'akltro film era YSL su CineBlog!!)
    Non ho visto gli ultimi due film che citi, ma Stoker m'è garbato taaanto, quelllo di Cronemberg si voleva andare ma poi ci siamo scoraggiati per il tema, quello del deserto volevo vederlo ma da queste parti (il terzo mondo) non è passato... magari a Pisa... Comunque mi piace tanto perchè è australiana, si sa.. ho un debole per gli Australiani, tra l'altro ho conosciuto anche un deputato australiano di Adelaide che sosteneva Tsipras!forte!

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  2. Sì, ha una faccia molto particolare, ed è diversa in ogni film. Credo sia una delle sorprese del cinema attuale... ha poi lavorato con grandi registi, anche Jarmush (ma non ho visto il film purtroppo, forse è quello che hai visto tu). Il film di Cronenberg è ottimo, è in splendida forma, vai, vai, fidati ... dei tre, è il mio preferito.

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  3. Dai, ne ho visto due su tre, sto migliorando ;)
    Ne ha fatti anche altri di film, di cui non so i titoli, però so che non li ha fatti tanto tempo fa, voglio dire che non sei l'unico che la considera attrice del momento. A me piace per lo stesso motivo che citi qua sopra nel commento: è diversa in ogni film (come la Kidman, del resto) è questo secondo me fa di un attore o di un'attrice un grande interprete.
    Ora vado a vedere se il terzo film è già uscito anche qui. Cius

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  4. Ti manca quello di Cronenberg, il migliore del terzetto ... sì, poi è vero, ha fatto un sacco di film negli ultimissimi anni, quindi attrice del momento per molti registi e spettatori ... nel suo essere attore puro, e non una maschera, assomiglia alla Kidman, di sicuro. Cerca il terzo, ti piacerà. Cius a te.

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  5. Non faccio per vantarmi, ma non ho visto nessuno dei tre!
    Scherzi a parte, cercherò di procurarmene almeno uno... mi piacciono storie ed attrici non scontate, fuori dalle (insopportabili) righe hollywoodiane.
    L'arte e la vita sono troppo stimolanti ed... eversive per affidarle ai dilettanti.
    Salutone!

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  6. E perché non l'hai vista in "Jane Eyre" di C.Bronte... un vero incanto... :)Forse la Jane migliore che ho visto (e ne ho viste tantissime)!

    Un saluto, Linda

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  7. @Riccardo
    Sì, cercali, in particolare il Cronenberg, regista "a parte" e ultimamente molto eversivo, sì ;)
    @Linda
    Sì, mi manca quello. Sarebbe bello vederlo, magari in una rassegna dedicata a Mia, attrice veramente sorprendente.

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  8. Rispetto agli esordi nell'orrido Alice in Wonderland ne ha fatto di strada questa ragazza!
    In Stoker l'ho letteralmente adorata mentre gli altri due film che citi ho intenzione di recuperarli presto anche se temo il buon Cronenberg si sia bevuto il ciriveddu...

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  9. Hai ragione, gli ultimio Burton sono orridi (io non lo reggo più), mentre, credimi, Cronenberg è in splendida forma, da vedere assolutamente l'ultimo film, come Tracks.

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