Arriva Johann
Sebastian Punk, arriva con tutta la forza dirompente della sua musica.
Ovviamente per la prima volta su questi schermi, questo suo More Lovely and
More Temperate, è infatti un esordio, un primo disco molto discusso e atteso.
Ascoltandolo si può capire che non è per niente fuffa, e l’attesa è decisamente
ben ripagata (provate a sentire qualche pezzo qui). L’album è prodotto da SRI
(Società a Responsabilità Illimitata) Productions, un collettivo di musicanti
che amano scommettere sulla loro musica, trovandosi insieme su progetti validi. More Lovely and
More è la loro prima scommessa, ampiamente vinta,
secondo il sottoscritto.
Il disco colpisce al
primo ascolto, poi, come una droga, non se ne può fare a meno. Anche a distanza
di tempo, risuonano in testa alcune canzoni, o pezzi di esse, melodie,
chitarre... Ha ragione Beatrice Antolini, diva del nostro underground,
produttrice esecutiva dell’album: fantasia
nella melodia libera e senza schemi e l’estro e la personalità fuori dal tempo…
sì, da ascoltatore di gran parte dell’universo giovanile degli ultimi decenni,
posso dire di aver sentito poche volte un esordio così (mi vengono in mente
quello della Antolini, appunto, Samuel Katarro, chi altri?...). Insomma, gran
disco, credo proprio sia valsa la pena posticipare di un pelo la
blog-intervista. Pronti?
PERCONOSCERLO MEGLIO
Eccomi!!
RispondiEliminaBenvenuto in palude Johann Sebastian Punk...
RispondiEliminaInternet mi va a una velocità imbarazzantemente (se po' dì?) lenta... ma sono carico
RispondiEliminaTA TAN! I'M AN ALLIGATOR!!
RispondiEliminaGrandissima entrata in scena, in linea con la tua musica, che sto già ascoltado ...
RispondiEliminaGrazie di essere qui, abbiamo fatto bene ad attendere un po' ...
RispondiEliminaMa c'entra Bowie col tuo nom de plume?
RispondiEliminaVorrei dire di sì, ma sarebbe una balla :)
RispondiEliminaPerdonami, la devo smettere di intervistare gli intervistati...
RispondiEliminaIl mio nome ha origini letterarie: Massimo Carlotto, e i suoi libri con l'Alligatore... ex galeotto, che fa l'investigatore privato.
RispondiEliminagli intervistatori pardon!
RispondiEliminaAh,ah, figuarati, qui in palude se ti viene una domanda, falla pure...
RispondiEliminaIntanto comincio io, parliamo del disco, che ne dici?
RispondiEliminaMi sto ambientando in questo ameno ambiente palustre... si può fumare?
RispondiEliminaCerto che si può fumare :)
RispondiEliminaQuello che vuoi...
RispondiEliminaOttimo. Solo roba legale, prometto. Anche perché le canne non me le faccio... certo, parliamo del disco!
RispondiElimina1. Come è nato More Lovely and More Temperate?
RispondiEliminaEccomi! Ho fatto l'errore di cliccare prima su play e.. sono stata rapita dalla musica..
RispondiEliminaCiao a tutti!
(io bevo)
Beh, il disco è una sorta di raccolta di brani scritti negli ultimi anni, e che sono stati oggetto di rielaborazione da parte del gruppo che son riuscito a formare qui
RispondiEliminaAh, ah, ah, ciao Elle, benvenuta anche a te in palude.
RispondiEliminaFaccio musica ormai da oltre una decina d'anni, tra il 2010 e il 2012 son venuti fuori un bel po' di pezzi tra cui questi nove...
RispondiEliminaCiao Elle! Versamene un sorso quando vuoi!
RispondiEliminaElle adora lo Jagermaister.
RispondiElimina2. Perché questo titolo? ... William Shakespeare?
RispondiEliminaQuesti nove son brani accomunati da una sorta di spirito di fondo che poi ha fondato l'estetica Johann Sebastian Punk. Non ci crederai ma il nome al progetto è nato solo qualche mese fa... prima ero solo Massimiliano Raffa, poi è nata l'esigenza di allontanarsi dal "me" persona e di trovare qualcosa che comprendesse anche gli altri tre magici che suonano con me
RispondiEliminaBene, Punk offre la musica, ALli da fumare, io verso da bere.. direi che sarà una bella intervista.
RispondiEliminaBe', la storia di Shakespeare è un po' complessa, provo a venire al dunque
RispondiEliminaSecondo alcuni studi Shakespeare sarebbe nato a Messina ed esisterebbero decine di prove a corroborare questa tesi stravagante. Io sono un amante profondissimo della poetica shakespeariana e, guarda caso, sono nato a Messina anch'io
RispondiEliminaNon sapevo di questa cosa, Messina ... interessante.
RispondiEliminaL'accento che uso nel cantare è infatti frutto di una lunga ricerca glottologica che ha portato all'elaborazione di una lingua inglese che abbia in sé sia gli elementi della parlata delle West-Midlands del XVI secolo, sia dell'attuale parlata messinese... mi sono immaginato questo Michelangelo Florio di Crollalanza che arriva in Inghilterra e comincia ad assumere un assurdo accento
RispondiEliminaPerò ne ho fatto una versione post-moderna...
RispondiEliminaTi piace ispirarti ai grandi ... grandi ambizioni. Mi piace questo stile, questo lavorare sulla pronuncia, che si sente... c'è un lavoro sulla voce notevole.
RispondiEliminaInoltre il Sonetto 18, da cui traggo il titolo
RispondiEliminaE' un po' il "quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia" inglese... e io sono terrorizzato dall'idea di invecchiare. Anzi, vivo male i primi segni dell'invecchiamento, e il fatto di essere prossimo ai 27 anni.
RispondiEliminaAvrei voluto esordire molto prima. A 18 anni facevo cose molto sperimentali, a 14 delle robe che sarebbero diventate di moda in certi ambienti musicali due-tre anni dopo. Un giorno pubblicherò un cofanetto con tutte le mie composizioni giovanili
RispondiEliminaNe hai ancora di strada davanti ... e poi, chi viene in palude resta sempre giovane... un incantesimo.
RispondiEliminagrazie per aver puttato questo spell on me
RispondiEliminaNon c'è di che :)
RispondiEliminaSe dovessi morire a 27, ovvero tra due anni, non potrei
RispondiEliminaDentro di me arde il fuoco del rock'n'roll... quindi è un timore che ho. E chi è vizioso ne ha ben donde...
RispondiEliminaAvevo questi pezzi registrati in casa e una gran voglia di suonare in giro, di farmi notare, perché se ho un difetto quello è l'esibizionismo
RispondiEliminaPoi parliamoci molto chiaramente: volevo farmi vedere in giro anche per cuccare di più. Da quando è uscito il disco mi capitano donne molto belle, ho raggiunto il primo obiettivo
RispondiEliminaUn difetto che nell'ambiente musicale artisitico in genere, non guasta...
RispondiEliminaPoi insomma ho preso queste registrazioni casalinghe e le ho fatte ascoltare il giro. le ho fatte sistemare dal mio amico Enzo Cimino dei Mariposa che è un abile fonico
RispondiEliminaAh, ah, geniale, geniale ...
RispondiEliminaE dopo aver a lungo cercato un'etichetta m'è piovuto addosso il progetto diabolico di Daniele Calandra, un progetto chiamato SRI e che è subito stato accolto anche da Beatrice
RispondiElimina1-Dopo tanto leggere ho capito cosa c'entra Shakespeare.. il titolo è tratto da una sua opera.
RispondiElimina2-Poi mi sono sciolta al pensiero del lavoro glottologico, complimenti, l'hai fatto davvero? (l'accento messinese forse potrei riconoscerlo, ma la parlata messnese-inglese del XVI secolo non la coglierò mai, mi fido).
3-Non aver paura di invecchiare, con un esordio così, sei immune da ogni rincoglionimento. Per il corpo pazienza, dai..
Brava Elle, hai sintetizzato a meraviglia... concordo.
RispondiEliminaLo Jager fa bene, rende lucidi...
RispondiEliminaHai ragione Elle... faccio ogni mattino cento addominali, 9 piani di scale, esercizi con manubri e con l'elastico, gioco a pallone almeno una volta a settimana e mi sposto in bicicletta. Poi mando tutto a puttane nel weekend... perché tenersi in forma sì, ma senza vizi una vita non credo sia troppo degna d'esser vissuta
RispondiEliminaEsatto. Per quanto riguarda la morte invece.. io sono uno spirito, so di cosa parlo, potrei sintetizzare d nuovo con: siamo umani solo se abbiamo vizi, ma se siamo spiriti, viziamo di più ;)
RispondiElimina(voglio eguagliare Shakespeare, posso?)
Ottima dieta, dieta Ullrich ...la seguo pure io :)
RispondiEliminaQuello posso farlo solo io, ma è una tracotanza che solo bevendoli, gli spiriti, potrei solo pensare di permettermi!
RispondiEliminaLars Ulrich?
RispondiEliminaJan Ullrich, ciclista tedesco...
RispondiEliminaMai seguito il ciclismo, ma immagino che quella dieta preveda anche integratori micidiali
RispondiEliminaLa birra intendi?
RispondiEliminaSicuramente, lui si allenava in primavera-estate, poi in inverno ci dava dentro con cibo e alcool ... un mito, a modo suo.
RispondiEliminaSì, anche la birra beveva... ma torniamo a bomba...
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminaSì. Ci sono
RispondiEliminaBe' sai, è stato un lavoro in gran parte registrato in solitudine, quindi sono episodi capitati tra me e me. Io ho un rapporto molto particolare con me stesso, parlo spesso a voce alta... ma non perché sia pazzo come pensano i miei coinquilini. E' che mi trovo molto interessante, quindi mi ci parlo
RispondiElimina(io vi distraggo con le mie chiacchiere, così ho più tempo per ascoltare il cd)
RispondiEliminaE alle volte sono partiti fraintendimenti, me si è offeso per qualcosa e allora io sono dovuto andare a chiedere scusa.
RispondiEliminaFai bene, se fossi in te, farei così pure io...
RispondiEliminaGiusto, giusto ...
RispondiEliminaPoi tutti i concerti della fase pre-uscita del disco sono stati molto particolari perché nessuno capiva cosa diamine fossimo. In un periodo per confondere cambiavamo nome a ogni concerto
RispondiEliminaVeramente forte, mi piace il tuo stile.
RispondiEliminaSe questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminaLa stazza del conceptc'è tutta ...
RispondiEliminaSarebbe probabilmente un disco sulla fugacità del tempo e sulla capacità dell'arte di conferire immortalità alla bellezza. Una bellezza che l'arte contemporanea ha ucciso e che Johann Sebastian Punk ha voluto concentrare tutta in un'opera, mettendo alla berlina tutti i vizi e le virtù della musica degli ultimi quarant'anni
RispondiEliminaE' un po' una fotografia del: ecco cosa avete combinato all'arte, vergogna!
RispondiEliminaHanno voluto innovare con uno spirito immobilista dal punto di vista creativo. Questa è una cosa drammatica. Per questo quando vado a prendere dagli anni 60 o 70 non lo faccio mai con spirito "nostalgico" ma volendo recuperare quell'audacia compositiva
RispondiEliminaDirei molto ambizioso come concept ...
RispondiEliminaLa musica è decisamente all'altezza.
RispondiEliminaGrazie, mi fa molto piacere!
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di More Lovely and More Temperate? … che ti piace di più fare live?
RispondiEliminaA me dai titoli sembrava proprio un concept, anche se non avrei saputo dire su cosa. E poi ho visto che la prima canzone s'intitola Exit e l'ultima Enter, quindi pensavo che il senso fosse anche in questo. Si inizia uscendo dalla morte della bellezza dell'arte e si conclude con la bellezza dell'arte recuperata?
RispondiEliminaSi esce dal mondo, si entra nel mio disco, poi si torna alla realtà.
RispondiEliminaI miei preferiti sono "Vernal Equinox", "Strontium" e "Enter"
RispondiEliminaDifficile scegliere dal mazzo, ma se proprio devo fare qualche titolo, dico: Barber's Shops, grandi giochi di voce (sei sempre tu?), flauto magico, chitarre acidissime...dilatata/dilatante, Jesus Crust Baked, non so perché l'avrei vista bene nell'ultimo film di Von Trier, The Well-Shorn Moufflon Paradox (anche questa filmica, più Wes Anderson), Enter gran finale armonico, da cantare abbracciati...
RispondiEliminaDi "Vernal Equinox" vado fierissimo, l'ho scritto anni fa in uno stato di deperimento dato da una malattia. "Enter" invece non è del tutto mio, ma è un pezzo della fantastica coppia Calandra/Mazzagatti degli Addamanera (gruppo italiano tra i migliori degli ultimi anni, adesso scioltisi)
RispondiEliminaIo non tornerò alla raltà ;)
RispondiEliminaSai Alligatore che dal vivo con "Enter" facciamo partire il coro da stadio sul finale? Alla presentazione dal vivo abbiam fermato la band e abbiamo lasciato il locale (pieno) cantare. E' stata un'emozione enorme!
RispondiEliminaDa pelle d'oca...non oso immaginare.
RispondiEliminaIl cd è uscito con S.R.I. Productions, se non sbaglio è il primo disco uscito da questa nuova realtà produttiva indipendente …parliamone. Chi altri importanti a livello produttivo per questo cd? Hai citato la Antolini prima, ospite qui anni fa (mi ricordo digiunò per essere essere in palude, aveva un altro impegno...).
RispondiEliminaBellissimo! Io nelle interviste faccio tutto il figone ma in realtà sono un tenerone... mi emoziono con poco, chessò... a volte mi basta un gelato
RispondiEliminaA me piacciono, nell'ordine:
RispondiEliminaJesus Crust baked moltissimo
Barber's Shops moltissimo
Strontium moltissimo
Exit
Vernal Equinox
Yes, I miss the Ramones
Intermezzo
The well-shorn moufflon paradox
White
Rainy Spell
Enter
insomma, tutto! :D
Johann Sebastian Punk è il primo. Dentro SRI ci sono tanti artisti, parolieri, compositori, tecnici che si mettono a disposizione degli altri se ce n'è bisogno. E' una realtà indefinita. Penso che il prossimo anno uscirà un altro disco per SRI... ma non so di chi!
RispondiEliminaCaspita Elle che bello sentirsi dire queste cose! Grazie!
RispondiEliminaIn effetti, Elle, è difficile scindere More Lovely and More Temperate in pezzi...
RispondiEliminaRisposta esatta la tua...
RispondiEliminaCopertina bianca, semplice e provocatoria, con questa ragazza in costume su water, se non vedo male… di chi è opera? Come è stata scelta? Chi è lei?
RispondiEliminaGrazie a te per la musica, mi piace moltissimo!
RispondiEliminaAlli, infatti dopo le prime tre che mi piacciono moltissimo, non sono riuscita a "escludere" le altre!
Il cd è nella lista dei desideri ;)
RispondiEliminaLei è Amy Blue, una ragazza che vive a Bologna, lo scatto è di Attilio Cusani, un fotografo (se non sbaglio) di Benevento operante a Milano. Rappresenta un po' quella bellezza, racchiusa nello stereotipico corpo femminile longilineo, però vestito con una biancheria tipica di questo momento storico di decadenza della bellezza. Per di più seduta sul cesso. E... dante le spalle al fruitore dell'arte stessa
RispondiElimina(scusa non si capisce granché forse)
RispondiEliminaNo, si capisce ... avevo letto da qualche parte che era Beatrice Antolini ... avevano confuso i ruoli probabilmente...
RispondiEliminaQualcuno la ha (stupidamente) definita maschilista. E' assurdo, ormai non si può esporre un corpo femminile che subito ti vengono a dire certe cose... il politically correct sta distruggendo la nostra capacità sia analizzare la realtà sia di "godersi" le astrazioni
RispondiEliminaAh bene, sono contenta che la copertina significhi questo. Avevo giusto qualche domanda..
RispondiEliminaAhahaha no non è Beatrice! Dove l'hai letto ;-)
RispondiEliminaChe domande avevi Elle? A questo punto son curioso
Non mi ricordo dove, nel caotico ricercare notizie sul disco... se poi mi viene in mente te lo dico.
RispondiEliminaihih io avrei potuto definirla maschilista ad esempio ;) se non fossi una che non usa mai la parola "maschilista".. avrei chiesto semmai perché non c'è un uomo nudo là??? Ma hai già risposto sopra e mi trovo d'accordo con te.. anche sul politically correct che si mangia la coda..
RispondiEliminaMa perché gli uomini son meno belli delle donne, via... :D
RispondiEliminaNel prossimo disco un uomo in boxer dai ...
RispondiEliminaCome e dove hai presentato/presenterai l’album? …
RispondiEliminaLa domanda: perché non c'è un uomo nudo?
RispondiEliminaA me dà fastidio vedere la donna messa in vetrina come oggetto che "rappresenta qualcosa" e sapere che questo qualcosa è sempre e solo la "bellezza". E ho notato anhce io che la binacheria è al passo coi tempi.
Ma se ciò che volevi rappresentare è proprio la bellezza stereotipica e la decadenza della bellezza quella pura, allora dico che la copertina è azzeccatissima, perfetta. La vedo così anche io.
Presentato in un leggendario concerto in un locale di Bologna. Serata andata benissimo, pubblico coinvoltissimo, divertito, partecipe...
RispondiElimina(grazie Elle, è proprio quello)
RispondiEliminaJohann (ma come ti devo chiamare?) punti di vista ;)
RispondiEliminaNo Alli, macché boxer: nudo! ;)
Ah, ah,ah Elle, diavoletto ;)
RispondiEliminaSeguiremo l'evoleversi del tour nei tuoi spazi web Johann ...
RispondiEliminaSì, sto pensando di fare un calendario per le mie fan... per questo faccio gli esercizi! Vi sto dando una super-anteprima
RispondiElimina...emagari verremo a qualche live. Sono curioso.
RispondiEliminaIntendevo per i concerti, ah,ah,ah...
RispondiEliminaGeniale!
RispondiEliminaSperiamo di avvicinarci alle vostre palustri lande
RispondiEliminaSperiamo... o magari Berlin, da Elle.
RispondiEliminaMagari quando ci sono pure io ;)
RispondiEliminaAlli dobbiamo trasferirci a Bologna? ;)
RispondiEliminaJohann se posso scegliere.. se proprio dipendesse da una mia scelta.. io ti direi lascia perdere gli esercizi e sfornaci un disco al mese per un anno ;)
Be' non sarebbe nemmeno male quello... direi affatto :)
RispondiEliminaElle con molto piacere. Io scrivo tantissime canzoni, continuamente, pur lavorando 8 ore al giorno (facendo tutt'altro). Ci vorrebbe però una produzione! :)
RispondiEliminaBe' dunque in chiusura mi sembra doveroso ringraziarvi per l'opportunità che mi avete dato di raccontarmi!
RispondiEliminaE poi invito tutti a contattarci, scriverci, farci sapere cosa ne pensate. Noi siamo una sorta di teatrino punk in cui chiunque è parte della messinscena. Quindi tutti sono benvenuti a farne parte!
Chi volesse (per chiudere venali) accattarsi il ciddì può farlo invece cliccando su "Compact Disc" qui: http://johannsebastianpunk.bandcamp.com/
Verremo volentieri nel vostro teatrino punk.
RispondiEliminaGrazie a Johann Sebastian Punk di essere stato con noi ...
RispondiEliminaGrazie a voi! Un bacio a tutti!
RispondiEliminaGrazie a te Johann Sebastian Punk ... e grazie Elle.
RispondiEliminaBuonanotte e buona fortuna a Johann Sebastian Punk.
RispondiEliminaGrazie Johann per la musica.
RispondiEliminaCiao Alli.
Buonanotte a tutti!
Notte Elle ...
RispondiEliminayo
RispondiEliminaGrande Raffa! Tra dieci minuti spaccati iniziamo l'intervista in un altro post... un altro bel post :)
RispondiEliminayo