Rimaniamo in Campania questa settimana con le
interviste sul blog, questa volta però con una band di Napoli, i
Sunneva, nuova formazione di cinque elementi tra poco in palude.
Cinque elementi provenienti da esperienze diverse, chi dal jazz, chi
dall'hardcore, chi dall'universo indie, chi dall'elettronica, per
confluire in un progetto originale di piacevole folk dilatato,
difficilmente ascoltabile a queste latitudini. We Are Trees, è
infatti un album di alternative-rock, con arrangiamenti che vanno
oltre il basilare voce/chitarra/basso/batteria, con l'inserimento
di ukulele e contrabbasso (sempre più presente questo strumento),
archi, pianoforte, beat elettronici, samples presi da dischi e dal
web... e tante altre diavolerie.
Tutto questo fermento musicale è ovviamente dato
dalla varia provenienza dei componenti della band, ma anche dallo
spirito libero dei Sunneva. We Are Trees, prodotto in totale
autarchia, è uscito con distribuzione Audioglobe ai primi di maggio,
con licenza Creative Commons (a proposito, ascoltatelo liberamente qui). Sei pezzi, per quasi trenta minuti di musica senza tempo,
un'esperienza sensoriale intensa, come lascia intuire la copertina
dell'artista Rinedda, sempre in viaggio tra la sua Napoli e Berlino
mi dicono (approfondiremo). Intanto faccio partire per l'ennesima
volta l'album, in attesa del gruppo. Pronti?
Ciao!
RispondiEliminaCiao, benvenuti in palude.
RispondiEliminaGrazie e grazie per l'invito!
RispondiEliminaGrazie e grazie per l'invito!
RispondiEliminaGrazie a voi per aver accettato ... sto già ascoltando il cd... che ne dite se ne parliamo subito?
RispondiEliminacerto!
RispondiEliminaAllora ditemi come è nato...
RispondiEliminaCome è nato “We Are Trees”?
RispondiEliminabeh è nato da una manciata di canzoni scritte senza ambizioni o piani di alcun genere che sono diventate un disco grazie alla collaborazione di amici musicisti.
RispondiEliminaBrani composti a casa e arrangiati al computer che poi ho portato in studio di registrazione ed ora dal vivo.
RispondiEliminaIn modo naturale dunque...o quasi.
RispondiEliminasi assolutamente.. è diventato qualcosa di più grande inaspettatamente
RispondiEliminaPerché questo titolo? ...che significato date?
RispondiElimina'We are trees' vuole evocare un immaginario naturale ed onirico dove il rapporto tra uomo e ambiente è improntato al rispetto e alla sinergia. Dal punto di vista sonoro per noi è fonte di ispirazione il suono degli spazi aperti.. come ad esempio può essere quello di un bosco.
RispondiEliminae il disco è ricco di suoni lontani che creano 'ambiente' attorno agli strumenti principali. Per questa ragione ne consiglio un ascolto in cuffia.
RispondiEliminaSì, si sente ... sembra di sentire il vento, e altri elementi naturali in un bosco... l'avete reso bene.
RispondiEliminaIn cuffia, come faccio io ;)
RispondiEliminagrande!
RispondiEliminaci sono un sacco di sfumature che si apprezzano meglio in cuffia..
RispondiEliminaIl prossimo, potrebbe essere sui rumori di una palude :)
RispondiEliminaah ah perchè no? bosco e palude sono parenti..
RispondiEliminaCome è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaCome ti dicevo nella fase della scrittura avendo lavorato molto con suoni virtuali non ci siamo dati grossi limiti nella scelta di suoni e strumenti ecco perchè il disco ne è così ricco.
RispondiEliminaCi trovi tante cose tra chitarre elettriche e acustiche, basso e contrabbasso, violino e violoncello, batteria acustica ed elettronica, guitalele ed ukulele, piano e piano elettrico, un bel po' di suoni ed effetti virtuali oltre che pedali ed effetti veri e propri. A questo aggiungi le voci che spesso vengono trattate come tutti gli altri strumenti e non per forza come quello che canta.
RispondiEliminaSì, a volte c'è un vero e proprio fondersi delle voci (maschile e a volte femminile), con gli strumenti ... come l'uomo si fonde con il bosco, se mi passi la metafora.
RispondiEliminasi l'idea era quella di creare un ambiente sonoro dove ogni suono potesse trovare una collocazione fondendosi con gli altri.
RispondiEliminaNon dimenticherò il giorno in cui abbiamo fatto le riprese di piano in uno studio di registrazione veramente unico la Phonotype Records di Napoli una sala di registrazione ed etichetta discografica che risale addirittura al 1901.
RispondiEliminaChiapperi!
RispondiEliminaImmagina una stanza enorme con al centro un bellissimo piano vintage oltre che un numero indefinito di altri strumenti affascinanti tra clavicembali, tubular bells e altri presenti nel disco.
RispondiEliminasi è un posto incredibile!
RispondiEliminaTra antico e moderno ... l'ideale per un disco come il vostro.
RispondiEliminala sala ha un suono pazzesco, un'acustica che viene dal passato. Pensa che prima di registrare siamo stati ad ascoltare il silenzio di quel luogo, che per un orecchio allenato è tutt'altro che un silenzio!
RispondiElimina... e poi, dici 1901.
RispondiEliminaUna cosa da film, quasi.
RispondiEliminaassolutamente. appena ci entrai chiamai un'amica fotografa per chiederle di venire a fre degli scatti!
RispondiEliminaE questi scatti si vedono da qualche parte? .. sul vostro FB?
RispondiEliminasi si sulla pagina di Sunneva su facebook ci sono.. e qualcosa anche sul sito che è sunneva.com
RispondiEliminaAndrò alla ricerca dopo ... con in sottofondo il disco.
RispondiEliminaci conto!
RispondiEliminaCerto!
RispondiEliminaSe questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
Sarebbe la storia di un legame reciso come una radice. Racconterebbe delle spaccature più o meno profonde che che ci troviamo a dover superare, dei vuoti che siamo costretti a colmare.
RispondiEliminaE l'ambiente del bosco, si lega ... le radici degli alberi, per esempio... e via di metafore :)
RispondiEliminaè un disco molto metaforico in effetti! musica indiretta la chiamo io..
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di We Are Trees? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaBeh penso che la coppia di pezzi Invincible-Empty sia quella che ci da più soddisfazioni dal vivo. La prima è riarrangiata rispetto al disco con un finale melodico pieno di armonizzazioni di voce, la seconda è il pezzo che ha un impatto live più forte.
RispondiEliminaIn verità il brano che personalmente sento più vicino a me non lo abbiamo ancora mai suonato dal vivo.. mi riferisco proprio a 'we are trees' che è l'ultimo pezzo.
RispondiEliminaLe mie: New Years Day pezzo denso (non ha nessuna parentela con la quasi omonima canzone degli U2), poi Empty rock lento, ottimi gli archi nel finale, Embrance su di un tappeto di elettronica il fondersi magico di voci (maschile e femminile) con gli altri strumenti...
RispondiEliminaScusa, ho scritto male il titolo...
RispondiEliminaNew Year's day...
RispondiEliminasi anche New Years Day è tra le nostre preferite in effetti..
RispondiEliminaBe' sì, bella, direi struggente anche la title-trak... che dal vivo farà la sua porca figura.
RispondiEliminaTitle-track, sto perdendo colpi: We are trees ...
RispondiEliminaeh eh lo spero! grazie dell'incoraggiamento :)
RispondiEliminaIl cd stato autoprodotto, se non sbaglio. È stato facile farlo? Altri importanti a livello produttivo per questo cd? …
RispondiEliminaIl cd è autoprodotto e diffuso con licenza Creative Commons. Riprese, missaggio e mastering sono stati fatti al Godfather studio di Napoli e anche dal punto di vista della produzione i fonici dello studio hanno dato un prezioso contributo.
RispondiEliminaNon è stato così facile perchè c'era tanto materiale nei provini casalinghi. Infatti i pezzi registrati sono 9 ma poi abbiamo deciso di pubblicarne 6 per ragioni di coerenza stilistica.
RispondiEliminaCerto, è giusto, quando si fa un disco, non abbondare, anche se lo spazio lo consentirebbe ...
RispondiEliminasi in generale preferisco la sintesi che l'abbondanza.. anche nei live..
RispondiEliminaCopertina molto particolare, con degli uomini del passato, disegnati come su incisioni rupestri. Chi l'ha fatta, e come è stata scelta? ... anche l'interno del cartonato e il cd stesso ha queste immagini ...
RispondiEliminaL'artwork è stato impaginato partendo dalle illustrazioni di Rino Sorrentino ovvero Rinedda il cui lavoro scoprii tempo fa e me ne innamorai subito. Gli chiesi di 'illustrare' Sunneva e lui lo fece con la sua consueta ed eccezionale sensibilità.
RispondiEliminaPer i colori della terra e per i tratti irregolari in effetti i disegni possono ricordare incisioni rupestri.. Rino mantiene sempre una dose di primordialità in tutte le sue creazioni..
RispondiEliminaCerto, andrò a cercare altre sue creazioni ...
RispondiEliminaCon in sottofondo il disco, sempre...
RispondiEliminahai un sacco di ricerche da fare dopo l'intervista! :)
RispondiEliminaUna prima presentazione ufficiale del disco è stata fatta al Lanificio 25 di Napoli ed è stata una serata molto bella.
RispondiEliminaDi recente abbiamo ottenuto la distribuzione su Audioglobe quindi ora il disco può essere ordinato in tutti i negozi o acquistato online e pensavamo di fare una nuova piccola presentazione live per festeggiare questo traguardo.
RispondiEliminaCerto,mi sembra una buona cosa... io seguirò l'evolversi del tour sui vostri spazi web ... magari passate dalle mie parti.
RispondiEliminaci farebbe molto piacere!
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminaEh eh si sono tante..
RispondiEliminane direi una sola.. chiederei a chi ci ha seguiti di andarsi ad ascoltare la nostra musica su soundcloud e magari scriverci due righe di commento! Quella è sempre la parte più gratificante..
RispondiEliminaBe', direi che è un invito al quale mi associo ... ascoltate il disco al link che ho messo nell'intro e dite la vostra.
RispondiEliminaGrazie Sunneva...
RispondiEliminaGrazie Alligatore per la piacevole chiacchierata :)
RispondiEliminaGrazie a voi...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Sunneva.
RispondiEliminaBuonanotte!
RispondiEliminaUffi Alli, mi son persa un'intervista interessante e rilassante.. Recupero l'ascolto, faccio il bis, e: le mie canzoni preferite in questo disco sono sei :D
RispondiEliminaImmaginavo Elle ... vieni alla prossima ;)*
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