Pagine

giovedì 8 maggio 2014

Due parole con The Gentelmen’s Agreement

Tra poco in palude The Gentelmen’s Agreement, band partenopea innovativa sotto molti punti di vista. Partiamo dal disco, partiamo dalla sua confezione: Apocalypse Town, è un cartonato strano, bianco, legato da un vero bullone di fabbrica. È stato pensato dalla facoltà di Architettura di Napoli, in cambio di un concerto in università. Un baratto, come tutte le fasi del disco, dalla registrazione al SudEstudio di Campi (Lecce), ai costumi futuristi utilizzati durante il tour, realizzati dalla giovane stilista Simona Napolitano. Una scelta lontana dalle normali scelte produttive, diversa anche dal crowdfunding “di moda” oggi, in quanto non c'è moneta.
Apocalypse Town, uscito da circa un mese con la Subcava Sonora, giovane etichetta che ha rinunciato alla Siae, per diffondere le proprie produzioni in Creative Commons, è un disco alternativo al 100%. Queste scelte produttive rispecchiano alla perfezione il contenuto dell’album, un vero e proprio concept-album, con al centro un operaio, che stufo dei ritmi ripetitivi della fabbrica, come e peggio dell'omino di Charlot, fugge. L'uomo, finalmente liberato, trova nella natura il giusto modo di vivere. Un percorso nuovo, per niente banale, scandito dalle quattordici canzoni di Apocalypse Town... avrei altro da dire, ma non voglio rivelare troppo. Lascio la parola al gruppo. Pronti?

73 commenti:

  1. Se volete inizio da quando ero piccolo...ma sarebbe melius qualche domanda infame!

    RispondiElimina
  2. Va bene, inizio con le domande infami... sul disco che sto ascoltando...

    RispondiElimina
  3. Buon viaggio seguro, oggi ho solo provato con la band ...canzoni vecchie e relax

    RispondiElimina
  4. risponderò a tutto e contemporaneamente me magno una zuppa di legumi.

    RispondiElimina
  5. Il disco è nato con queste sonorità e con questo scenario perchè realmente ho vissuto in una fabbrica dell'800 a Napoli, si chiama Lanificio25....prima di questa esperienza in un luogo assurdo come il Lan25, abbiamo realizzato un baratto al Sudestudio di Campi(lecce) e dopo questa esperienza e un'altra fatta all'Agricola Piccapane(un concerto in cambio di 15 giorni di rilasso nelle sue terre), abbiamo deciso che il tema del disco era ed è il distacco consapevole dal sistema, semplicemente rinunciando a cose non necessarie per un maggio tempo personale...se meno devi comprare meno devi lavorare e così via

    RispondiElimina
  6. Il titolo invece è stato preso da un libro di sociologia sul collasso della civiltà urbana...si chiama Apocalypse Town.

    RispondiElimina
  7. Direi un esempio ottimo, da seguire, non solo in campo musicale...

    RispondiElimina
  8. Sì, ho trovato online, approfondirò... ora approfondiamo il disco.

    RispondiElimina
  9. Mmmmm...la genesi è stata che avevo intenzione di fare un disco elettrico, ho venduto tutto quello che avevo di acustico per comprarmi strumenti ed effetti. Trovarmi in un nuovo sound ed avere nuovi scorci sonori da utilizzare. Poi ho incominciato a scrivere delle canzoni, partendo dai rumori ed adattando su questi ultimi un ritmo fatto con pochi accordi. In seguito il salento ci ha insegnato il baratto e abbiamo utilizzato questa reale politica di scambio come fulcro nel disco...tutto può essere barattato, basta saper fare qualcosa di realmente necessario.

    RispondiElimina
  10. Sì, il baratto, come una via alternativa allo stato di produzione tradizionale ...

    RispondiElimina
  11. E questo, si sente, sia nelle sonorità, sia nella storia raccontata...

    RispondiElimina
  12. Ma dimmi qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

    RispondiElimina
  13. Quindi step by step:

    1. inconto con Giuseppe Pellegrino dell'Agricola Piccapane. Qui abbiamo appreso il baratto e come viverci da musicisti.

    2.Dopo aver conosciuto bene il salento e un gruppo di persone spiritualmente molto particolari, abbiamo realizzato una sala del SUDESTUDIO assieme al fonico(lo stesso che ci ha registrato il disco) e a due altri componenti dei Gentlemen's. la realizzazione dello studio prevedeva in cambio un mese di registrazione.

    3. Il Lanificio25, struttura nella quale già precedentemente abitavo, mi ha proposto uno scembio (una casa in cambio di lavori di falegnameria nel teatro lan25 e direzione artistica dello stesso teatro.In questa casa e in questo teatro e in questa location mooolto particolare, abbiamo scritto e arrangiato APOCALYPSE TOWN

    RispondiElimina
  14. Momenti particolari...tanti! Nello studio dove abbiamo registrato abbiamo condiviso una due giorni di musica con la cantante degli Stereolab...poi abbiamo tutti litigato con le nostre donne....ma anche delle prove di 24 ore,le prime 12 a provare, le altre 12 a registrare o dormire nella casa al lan25.....i ragazzi del quartiere bronx dove abitavo che ci appoggiavano e fornivano di qualsiasi cosa noi volessimo...la passione di un quartiere intero per la nostra musica, tanta umanità insomma.

    RispondiElimina
  15. Un modo veramente bello di fare musica ... facendo dell'altro.

    RispondiElimina
  16. Il baratto è una mera realtà. Esiste davvero la possibilità di vivere la metà della propria vita solo utilizzando il baratto. In qualsiasi cosa, anche nel fare la spesa.

    RispondiElimina
  17. Certo, è un sistema di vita alternativo, ma naturale, rotto dalla rivoluzione industriale...

    RispondiElimina
  18. mah...la musica adesso si sta spostando per strada, qui a napoli si può suonare on the road e svoltare la giornata...ci sono molti club, ma il periodo è nero. Soluzione? fate rock'n'roll, folk, boss qualsiasi cazzo di cosa vogliate fare, fatela per strada che la strada non perdona e ti forma sempre.

    RispondiElimina
  19. Riprendersi le strade, le piazze, se non ora quando? ...

    RispondiElimina
  20. Prima tutti barattavano...gli aborigeni lo fanno ancora. Esistono molte piazze baratto sparse per l'Italia....il baratto crea empatia, il tuo problema è il mio e viceversa.

    RispondiElimina
  21. Quando riprendersi le piazze? Io lo faccio per necessità, altrimenti non potrei permettermi una vita da solo...in due ore di busker guadagno molto faccio pratica e sto bene.

    RispondiElimina
  22. Certo, e anche i contenuti del disco, inevitabilmente, sono alternativi ... una vero e proprio concept? O no?

    RispondiElimina
  23. Si, un concept, una storia mi risulta molto più facile da immaginare. Se ho dei personaggi, se so come sono fatti, allora so come farli muovere in una storia. In questo mi sento molto a mio agio, nello scrivere così...ho bisogno di personaggi, reali o finti, basta che ci siano

    RispondiElimina
  24. Ceerto, come personaggio principale l'operaio di una fabbrica, che prende consapevolezza delle catene (di montaggio), che lo legano, e si libera, liberando una città... sintetizzando...

    RispondiElimina
  25. Dici bene, l'operaio che si libera noi l'abbiamo visto in molte occasioni in giro per l'Italia...esiete, è possibile staccarsi da quel meccanizmo mangia produci dormi o crepa come dicevano dei beddi cristiani musici

    RispondiElimina
  26. Già, il sistema imposto dall'alto da ormai troppo tempo ... è ora di invertire la rotta.

    RispondiElimina
  27. C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Apocalypse Town? ... che ti piace di più fare in strada?

    RispondiElimina
  28. aspè il sietema è invertito da tempo...io non ci sono mai entrato, anzi sto cercando di sparire...ora sto provando a non avere più il cell..si è più puntuali, esite fb o qualche altro sito per comunicare(basta anche solo una mail) e se volete mi chiamate a casa...da piccolo io facevo così e basta.

    RispondiElimina
  29. In strada non suono apocalypse town, suono altro.
    Mi piace molto Adeus, ma anche le atmosfere delle prime canzoni....anche Il Milione mi piace assaje.

    RispondiElimina
  30. Certo, il cellulare è un altro strumento del sistema, per renderci schiavi... la Rete, se usata bene, può far saltare molte cose ingabbianti.

    RispondiElimina
  31. Le mie preferite sono: Leit Motiv 2 - Consapevolezza, Adeus, Moloch, Come l'acqua... ma è difficile scindere in singoli pezzi il disco, è un'operazione assurda, meglio goderselo tutto.

    RispondiElimina
  32. Per dirla come te, mi piace assaje tutto ... ed è inevitabile, essendo un concept, un corpo unico, con diversi momenti...

    RispondiElimina
  33. Ecco il necessario!La rete è utile, è ovvio, ma non a farsi le pippe nel nulla.

    RispondiElimina
  34. Si in questo disco non puoi dividere le canzoni, sono un unico corpus. Il prossimo sarà calmo, sto lavorando ad una serie di canzoni sul suggerimento...ma non so ancora.

    RispondiElimina
  35. Certo, può essere anche parte del sistema di distrazione mondiale, delle pippe di distrazione cosmica, a noi, se siamo in grado, usarla nel modo giusto ... come questa sera, spero...

    RispondiElimina
  36. Quindi stai già pensando al nuovo disco...canzoni sul suggerimento...

    RispondiElimina
  37. Il cd è uscito con Subcava Sonora, label che ha rinunciato alla SIAE... cioè, le sue produzioni sono in Creative Commons.

    RispondiElimina
  38. Come vi siete incontrati? Chi altri importanti a livello produttivo per questo cd? … un disco costruito tramite il baratto. Parliamone…

    RispondiElimina
  39. Parliamone ancora ... perché il baratto continua...

    RispondiElimina
  40. I ragazzi di Subcava sonora li abbiamo incontrati molte volte prima di questa unione. Sono di Napoli, sentivamo parecchie cose riguardo la loro etichetta, non volevamo più saperne della SIAE(anche perchè non ci da nulla, nessuna tutela solo "scippi" sui diritti musicali). Ci siamo ritrovati con un mega entourage, nel senso che ufficio stampa(Sfera Cubica), i vestiti(la stilista Simona Napolitano),la grafica(Davide Arpaia), il lan25, lo studio di registrazione (Sudestudio)...tutti a lavorare per un unico scopo, la riuscita del disco libera, professionale e senza imposizioni statali.In questo disco, grazie al baratto, abbiamo toccato, sentito e vissuto tutti...e si sente sia nella pesantezza che nella leggerezza.

    RispondiElimina
  41. Tutti hanno una loro fetta di guadagno dalle vendite del disco e questo comporta un maggior interesse da parte di tutti, non solo del mjusicista..ma di tutti. Più il disco si vende, più si ristampa e più guadagni...ma tutti, capi?

    RispondiElimina
  42. Certo, non c'è uno che lucra... ma tutti la loro parte... capì, capì...

    RispondiElimina
  43. Copertina particolarissima, con questo bullone che tiene chiusa la confezione… un bullone che rappresenta questa liberazione dal lavoro … come è nato e chi l’ha fatto? … come avete pagato chi l’ha fatto?

    RispondiElimina
  44. ... anche qui, ovviamente, è entrato in gioco il baratto.

    RispondiElimina
  45. L'idea del bullone è stata mia. All'inizio stavamo collaborando con la facoltà di Architettura, ma poi al suo interno abbiamo scoperto Davide Arpaia che con santa pazienza ci ha accompagnato in questo disco da un punto di vista grafico. Avevo le idee precise...lui ha tradotto queste idee e riportate su un piano grafico splendidamente.
    L'abbiamo pagato con i concerti.
    la scelta della carta, del bullone, del modo in cui abbiamo stampato tutto( a freddo con il ciclostilato e non a caldo come si fa oggi in tutte le stamperie). Dop l'artista Arpaia, ci ha dato una gran mano il tipografo Carmine Cervone che ci ha indirizzato su questa tecnica di stampa particolarissima.Si comunque tutto con il baratto. L'ultimo barattp è stato anche questo molto casuale, durante un concerto a Brescia abbiamo conosciuto un ragazzo che lavora in una fabbrica che produce bulloni...insomma abbiamo regalato un cd nostro in cambio di 400 bulloni!!

    RispondiElimina
  46. Veramente bella questa cosa dei bulloni ... e anche l'incontro casuale, con l'operaio di Brescia...

    RispondiElimina
  47. L'abbiamo fatto già in due occasioni. Il 28 marzo al Circolo degli Artisti e poi il 12 Aprile al lanificio25 come chiusura baratto,(sono venute 700 persone) prima ancora del 12 siamo stati a palazzo san Giacomo(dal Sindaco e dall'assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Clemente), per presengtare questo progetto. Portando con noi anche Agricola Piccapane, i ragazzi di Subcava Sonora, il fondatore della moneta indipendente Scec...tutti per dire a chi ci comanda a napoli: Dimenticatevi di Noi!

    RispondiElimina
  48. Geniale ... anche qui delle presentazioni, dei concerti, nuovi ... sarebbe bello vederne almeno uno. Spero vi avviciniante alla palude ... altrimenti scenderò io ;)

    RispondiElimina
  49. Vedo un sacco di date, magari ci incontreremo lungo qualche strada...

    RispondiElimina
  50. Ci vediamo in giro sicuramente. A giugni ci aspetta un grande giro tra Italia, Francia e Belgio...ti aspettiamo a qualche concerto in questa landa paludosa.

    RispondiElimina
  51. Per finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?

    RispondiElimina
  52. Grazie per l'idea della landa paludosa... mo me lo segno ;)

    RispondiElimina
  53. Grazie per il tuo tempo,qui in palude Raffaele...

    RispondiElimina
  54. Grazie a te e non mangiarti i figli! E' nu peccat!

    RispondiElimina
  55. ... è nella mia natura, non riesco a fermarmi ... ma non sono cattivo, mi disegnano così :)

    RispondiElimina
  56. Buonanotte e buonafortuna a The Gentelmen’s Agreement .

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...