Pagine

venerdì 18 aprile 2014

Due parole con i Syndone



Arrivano per la prima volta in palude i Syndone. È un caso che passino oggi, venerdì santo, non c’è nulla di sacro, se non la loro musica, un prog-rock autentico, di gusto e collaborazioni internazionali. Il nuovo disco della band torinese, Odyssèas, dato alle stampe per la label Fading Records, collana progressive della AltRock, conta delle ospitate di autentico culto, a partire dal batterista tedesco Marco Minnemann, praticamente presente in tutto il cd, per arrivare a John Hackett, flautista magico, noto in particolare per le sue collaborazioni con il più noto fratello Steve Hackett. Due ciliegine su di una torta già molto ricca.
Odyssèas, quinto disco dei Syndone, gruppo storico del prog-rock italico sui palchi fin da fine anni ’80, è un vero e proprio concept-album,  un concept sulla dimensione mitica del viaggio (sarà una delle domande dell’intervista, ovvio). Chi capisce le cose della vita, sa bene che il viaggio è più importante della meta, ascoltando Odyssèas lo capirà ancora meglio. La copertina, perfettamente in linea con l’album, è la riproduzione di A Oriente (1979), tela di Lorenzo Alessandri, uno dei padri del surrealismo fantastico (approfondiremo anche questo). Me la giro e rigiro tra le mani, mentre già ascolto compiaciuto Odyssèas. Parliamone. Pronti?

122 commenti:

  1. ma ad ogni commento devo loggarmi?

    RispondiElimina
  2. Non credo, devi entrare nei commenti, ma una volta loggato sei a posto, o no?

    RispondiElimina
  3. Be, mi sembra che ci siano due Syndone su tre... o ci siete tutti?

    RispondiElimina
  4. E allora parto con le domande... il disco lo sto ascoltando da un po'...

    RispondiElimina
  5. L’idea era di sviluppare un tema che affrontasse il viaggio non tanto come scoperta ma proprio come stile di vita: ognuno di noi vive per ricercare qualcosa o qualcuno, o almeno pensiamo che sia così… un uomo che cerca è a mio avviso una persona interessante perché si pone delle domande e quindi si mette in gioco. Quale romanzo meglio dell’ Odissea poteva evocare questa pulsione? Non è detto che un viaggio debba essere un vero e proprio spostamento fisico in un luogo o lo scoprire una nuova terra o una nuova formula matematica… potrebbe anche solo essere un modo nuovo di vedere e concepire la realtà come una continua esperienza per la propria maturazione personale.

    RispondiElimina
  6. per quel che mi riguarda, è arrivato dopo ben altri due album coi Syndone, in un crescendo di idee e proposte dell'iperproduttivo nik

    RispondiElimina
  7. Condivido pienamente, da viaggiatore del web capisco...

    RispondiElimina
  8. ... e poi è vero Ricky, in questi anni voi Sydone non state mai fermi

    RispondiElimina
  9. Perché questo titolo? …così pregno, per la cultura europea vera, e non solo quella.

    RispondiElimina
  10. Come puoi immaginare dietro a questo lavoro c'è un continuo impegno fatto di prove, scrittura confronti. Del resto se hai la malattia della scrittura, musicale in questo caso, non te ne puoi liberare se non producendo. è il nostro Pharmakon

    RispondiElimina
  11. Anche io condivido, da viaggiatrice con la fantasia.

    RispondiElimina
  12. Odyssèas in greco significa Ulisse: è il racconto che segna lo stacco tra il romanzo epico (come l’Iliade) e quello moderno; dove entra in gioco la capacità di scelta e raziocinio del personaggio (appunto Ulisse) che diventa simbolo del libero arbitrio, e vettore dell’esaltazione di un umanesimo che tornerà alla ribalta solo dopo il medioevo riportando la figura dell’uomo al centro dell’universo.

    RispondiElimina
  13. scusatemi, rispondo in ritardo perchè mi devo loggare ogni volta

    RispondiElimina
  14. aggiungo, è la metafora del percorso che ogni uomo assetato di conoscenza deve prima o poi attraversare

    RispondiElimina
  15. Nessun problema, è il bello della diretta...

    RispondiElimina
  16. Condivido anche questo, da viaggiatore del web, e della fantasia (come ha ricordato bene Elle). Viaggiare con la testa, insomma, le parole e i suoni...

    RispondiElimina
  17. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

    RispondiElimina
  18. La musica precede quasi sempre il piano narrativo. In genere abbiamo delle idee in forma di cellula o di riff che sviluppiamo su carta o su computer (con Finale o Sibelius) per arrivare a una forma di brano strutturato e completo nelle parti obbligate simulate. Dopodiché c’è la fase della strumentazione e orchestrazione (se la song necessita di parti orchestrali ovviamente); questa fase è molto importante perché è in questa fase che letteralmente si dà il suono al progetto. Essendo Syndone una band di rock progressivo utilizziamo solo strumentazione vintage tipica di questo genere. Una volta stabilite queste cose si passa all’estrazione delle parti e alla registrazione degli strumenti veri partendo dalla batteria, poi basso, pianoforte, vibrafono, tastiere ecc., fino ad arrivare ai solisti ed agli arrangiamenti più importanti. A questo punto si mette la voce. I testi delle canzoni, che sono stati ideati e scritti contemporaneamente al periodo di registrazione della musica, vengono adattati e cantati da Riccardo. Finiti i cantati si fa un lavoro di cesello sui “pesi” delle parti redistribuiti sull’intero cd per analizzare se ci sono possibili cadute di tensione qua e là all’interno dell’opera. Fatto questo si mixa e poi si masterizza. L’ideazione della parte grafica non è da meno: una volta che abbiamo chiaro il “tema” dell’opera si cerca una copertina che calzi a pennello. Tutto, comunque, inizia dalla musica.

    RispondiElimina
  19. nella speranza di vacare anche con il corpo e la propria propensione alla scoperta nella realtà

    RispondiElimina
  20. Certo Ricky, ma le realta virtuali sono sempre meno virtuali di quel che si pensava...

    RispondiElimina
  21. Per quanto mi riguarda la parte più affascinante rimane sempre la fase di scrittura: cioè il momento in cui il pezzo si delinea e prende forma. Devo però ricordare che per Odysséas c’è stata una bella emozione nel momento in cui abbiamo aperto i files di batteria che ci ha mandato Marco Minnemann ed abbiamo sentito quello che aveva suonato sulle nostre basi! Incredibile è dir poco.

    RispondiElimina
  22. Qui ce ne sarebbero da raccontare, ma fanno parte della mia vita privata. Cmq vi garantisco che è stata per me una scrittura che mi ha coinvolto nel corpo e nello "spirito"

    RispondiElimina
  23. Già, l'ospite tedesco... più che un ospite, il 4^ Syndone, si può quasi dire.

    RispondiElimina
  24. Insomma ti tieni tutto per te Ricky...

    RispondiElimina
  25. anche quando sento Rik che canta i testi (sempre a me sconosciuti fino all'ultimo istante) è una bella emozione!

    RispondiElimina
  26. Elle sta viaggiando con la fantasia?…

    RispondiElimina
  27. Vero, ha una voce incredibile, non immagino come possa essere live...

    RispondiElimina
  28. Che lavorone, dalla musica ai testi alla batteria (tedesca?)!

    RispondiElimina
  29. Diciamo che la scrittura dell'album ha coinciso con alcune vicende personali molto intense, e forse qua e la, nei testi, qualche cosa puoi intuire Alligatore. a te l'interpretazione.

    RispondiElimina
  30. Elle ci ascolta e interviene (forse si sta preparando le canzoni preferite).

    RispondiElimina
  31. del restoil bello dell'arte, o meglio di un'opera, ha tante interpretazioni quanti sono i suoi fruitori

    RispondiElimina
  32. L'alligatore che intrepretazione ha di Odysseas?

    RispondiElimina
  33. Elle, sì tedesca, il batterista è tedesco, Marco Minnemann...

    RispondiElimina
  34. Ciao a tutti??? confermo che la voce di Rik è strepitosa nei live... Come tutti i Syndone ...

    RispondiElimina
  35. Quel che c'è di magico nei live è l'insieme della band, il suo suono, la sua energia. provare per credere.
    rimpiangete i live degli anni 70?....vi aspettiamo

    RispondiElimina
  36. Mia intrepretazione di Odysseasu: un disco che ci voleva oggi, un omaggio alla cultura europea vera, uno scavo interiore, prendendo a prestito questo immengo mito. Un album di vero prog-rock, in linea con quella musica che ha il coraggio di volare alto, di fare dei concept...

    RispondiElimina
  37. A proposito, se questo vostro cd fosse un concept-album, su cosa sarebbe?

    RispondiElimina
  38. .... Dal vivo ti arriva una carica di energia strepitosa...
    Provato! Come nell'ultimo concerto all'hiroshima del 9 aprile!!!

    RispondiElimina
  39. il suono è veramente "grosso"… ho dato un'occhiata ai footages dell'hiroshima e sono veramente belli anche solo dalla camera del totale si può capire...

    RispondiElimina
  40. Laura Lussiana, benvenuta, tu sei molto vicina a questo cd, per avervi,in qualche modo, partecipato attivamente....

    RispondiElimina
  41. Sono contento ci sia un riferimento anche alla cultura europea. nella nostra musica ci sono molti elementi che fanno tesoro dell'esperienza occidentale.
    sempre più spesso sento progetti musicali che perdono le radici. e non ci sarebbe niente di male se gli stessi lanciassero degli input alternativi. ma non sempre accade.
    per quel che mi riguarda l'esperienza della vocalità mediterranea, il canto tradizionale, il cantautorato, l'opera, sono cose da superare, ma dopo averle metabolizzate.

    RispondiElimina
  42. Sai una cosa alligatore, dopo qualche anno di militanza nei Syndone posso affermare che questa è una band che non ha paura... di quel che conosce, di quel che non ancora afferra

    RispondiElimina
  43. Bene Laura, tra poco ne parliamo...
    Una continua ricerca Ricky...

    RispondiElimina
  44. C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Odyssèas”? … che vi piace di più fare live?

    RispondiElimina
  45. ... anche di Elle, anche di Laura, e pure io dirò le mie.

    RispondiElimina
  46. Per me i pezzi più belli di Odysséas sono Invocazione, Penelope, Il Tempo, Eros e Daimones. da suonare invece trovo più divertenti Circe e Poseidon

    RispondiElimina
  47. per me il brano live in cui godo maggiormente è Malo in adversity! invece di Odysseas beh, c'è l'imbarazzo della scelta. Focus è il primo brano cantato in scaletta e mi da una botta di energia, posso slegare la vocalità rock con cui sono nato in tutta libertà.

    RispondiElimina
  48. Le mie: Penelope, Ade, Daimones, Poseidon...

    RispondiElimina
  49. Vediamo se Elle e anche Laura, hanno i loro pezzi preferiti ...

    RispondiElimina
  50. Il miei preferiti sono: Ade, Vento avverso e Daimones

    RispondiElimina
  51. Posso farti una domanda alligatore?

    5 progetti musicali italiani da salvare e 5 da buttare

    senza limite di genere

    io tra poco vi devo lasciare, scusatemi, ma il lavoro mi attende.

    RispondiElimina
  52. Daimones è la più apprezzata, quella che chiude l'album...

    RispondiElimina
  53. Domanda difficile Ricky...vai a suonare... grande che sei stato qui fino ad ora.

    RispondiElimina
  54. Il cd è uscito con la Fading records, con il fattivo contributo promozionale della Synpress 44 … quanto importanti per la realizzazione di “Odyssèas”? Altre persone, gruppi, a voi vicini in questo disco?

    RispondiElimina
  55. Io ho sentito solo Vento avverso e trovato un video del pezzo che Marco Minneman ha suonato per voi con la sua batteria magica.

    RispondiElimina
  56. Un saluto a tutti e grazie per lo spazio concesso! non Mollare alligatore!!!!
    un abbraccio a nik e laura

    RispondiElimina
  57. Ti farò sentire il cd prima o poi Elle, perché merita...

    RispondiElimina
  58. Fading records (diretta da marcello Marinone) è un’etichetta che unisce sotto di sé una realtà progressive molto varia e di alta qualità. Per noi è un’onore farne parte. Synpress44, il nostro ufficio stampa diretto da Donato Zoppo e da Francesca Grispello (che tra l’altro saluto) è sempre stato fondamentale per noi. Sin dall’uscita di Melapesante nel 2010 questo ufficio stampa ha fatto un incredibile lavoro di promozione per Syndone sia in Italia sia all’estero. E’ grazie a loro se siamo riusciti a farci conoscere così bene nel panorama prog internazionale. Vorrei anche menzionare il “Puntorec Studios” di Torino, dove abbiamo mixato Odysséas, ed in particolarmodo vorrei ricordare l’apporto indispensabile del nostro engineer Fabrizio Argiolas che ha dato il suono definitivo al progetto con l’incredibile banco analogico Neve.


    Elle, a breve metteremo sul tubo tutto il concerto di Torino. in cui ci saranno pezzi anche da Melapesante e Bella/Bestia

    RispondiElimina
  59. credo per fine giugno sarà tutto in rete

    RispondiElimina
  60. Bella gente, molto impegnata nel prog-rock, e non solo...

    RispondiElimina
  61. Bene, così avremo da vedere, oltre che da sentire...

    RispondiElimina
  62. La bella è bestia l'ho trovato su Spotify. Aspetto il concerto di Torino.

    Grazie Alli :)

    RispondiElimina
  63. La copertina è un capolavoro, con questi strani esseri con il becco e la veste rossa, in riva ad un mare (o un lago…). Chi l’ha realizzata e come è stata scelta? … è nata per il cd, oppure era un’opera pre-esistente?

    RispondiElimina
  64. ciao Rik!!! In gamba... Cosa sarà mai che ha così tanto influenzato i testi!!! Ormai siamo curiosi di sapere!!!!!

    RispondiElimina
  65. Domanda alla quale ho già risposto nell'intro, è opera ben nota, ma sembra nata appositamente per la vostra musica ;)

    RispondiElimina
  66. La copertina è un olio del pittore surrealista piemontese Lorenzo Alessandri, morto nel 2005, il titolo è “A Oriente”. I personaggi che vedete con il saio e il becco si chiamano “Bedu”, nome inventato dal pittore stesso; essi rappresentano quelle persone che hanno perso l’immaginazione e la fantasia quindi non possono più volare con la mente e con lo spirito: secondo Alessandri essi sono delle specie di potenziali morti che camminano e sono rappresentati come degli uccelli antropomorfi privi d’ali, legati alla terra (e quindi all’oggettività) senza più via di scampo.

    RispondiElimina
  67. ... e magari, qualcosa ci saprà dire anche Laura.

    RispondiElimina
  68. si in effetti quei tre personaggi potremmo essere noi tre syndone… però devo dirti che dopo aver visionato i quadri di Alessandri ci siamo resi conto che l'80% delle sue tele poteva essere una copertina per un disco prog.

    RispondiElimina
  69. Dopo andrò a cercarmi altre sue opere ...

    RispondiElimina
  70. Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …

    RispondiElimina
  71. c'è una pagina fb dedicata

    RispondiElimina
  72. Spero di non perdere mai l'immaginazione e la fantasia, gli uccelli che perdono le ali sono terribili, Alessandri aveva pienamente ragione, sono dei potenziali morti!

    RispondiElimina
  73. Si, in effetti l'abbiamo scelta perchè per Odysseas era perfetta!
    In realtà fa parte di una serie dipinta da Alessandri intorno al 1979, dedicata alla cultura Buddista ( da cui i simboli disseminati nel quadro e la tunica rossa tipica) ovviamente con tutte le interpretazioni "surfanta" caratteristica dominante della ricerca del pittore.
    Vorrei solo precisare che la sua corrente, e per sua intendo proprio creata da lui, ha radici nel surrealismo, ma si apre con una nuova connotazione, ovvero: surrealismo fantastico, da cui Surfanta...

    RispondiElimina
  74. Abbiamo fatto tre concerti (Barcellona - casa Orlandai - Milano - casa di Alex - e Torino - Hiroshima) che sono stati accolti molto bene. La nostra idea è di riuscire a fare ancora 5 o 6 date entro l'anno per promuovere il disco.

    RispondiElimina
  75. Surrealismo fantastico, dopo lo metto nell'intro, grazie Laura.

    RispondiElimina
  76. Quanto ai concerti, starò attenti al web, per venire magari a sentire live...

    RispondiElimina
  77. Elle… tieni presente che nella poetica di alessandri la morte gioca un ruolo fondamentale… è quasi vista come liberazione dell'uomo

    RispondiElimina
  78. Dovremo approfondire questo Alessandri, veramente interessante.

    RispondiElimina
  79. Grazie Alliga… non è facile riuscire a suonare live oggi perché la domanda dei gruppi è altissima e gli spazi per esibirsi sono pochi. Speriamo di riuscirci comunque.

    RispondiElimina
  80. Approfitto di questo blog per ringraziare ancora La Prof.ssa Concetta Leto, che in quanto curatrice delle opere di Alessandri e del Museo che aprirà a breve(speriamo), ci ha concesso con piacere di utilizzare questa immagine strepitosa, che ha dato un tocco in più alla già nutriente produzione di Odysseas!

    RispondiElimina
  81. Bella notizia, quella del museo... spero apra presto, perché le opere che ho visto online ora, a partire dalla vostra cover, sono fantastiche...

    RispondiElimina
  82. Per finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?

    RispondiElimina
  83. Mi avete lasciato solo in palude? ;)

    RispondiElimina
  84. Oltre alla signora Concetta, che voglio salutare anch'io vorrei ringraziare i ragazzi del Puntorec Studios di torino, Donato Zoppo e Francesca Grispello della Synpress44 (nostro ufficio stampa) ed infine vorrei ringraziare Marcello Marinone (direttore della Fading Records) per aver creduto nel nostro prodotto. Grazie sentito ai ragazzi della band: Martino Malacrida (drums), Gigi Rivetti (tastiere), Marta Caldara (vibrafono) e Maurino Dell'acqua (basso) Infine grazie di cuore a te caro alligatore per la bella chiacchierata!

    RispondiElimina
  85. Il mio appello è questo: difendiamo la buona arte nel senso più totale del termine!
    Grazie a tutti!
    E... Ci si vede ai prossimi live!!!!

    RispondiElimina
  86. E grazie anche a Ricky, a Elle, a Laura...

    RispondiElimina
  87. Certo Laura, concordiamo pienamente.
    Ai prossimi live!

    RispondiElimina
  88. Buonanotte e buonafortuna ai Syndone.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...