Pagine

martedì 22 aprile 2014

Due parole con gli Atelier



Tra poco per la prima volta su questi schermi gli Atelier, gruppo siciliano di esperienze e caratura internazionali. Porteranno in palude il loro primo disco, uscito ufficialmente ieri, un album unico nel panorama italico, con un titolo che è tutto un programma, State of Grace. Sì, stato di grazia, quello nel quale si trovano loro, a ben sentire gli undici pezzi dell’album (provate ad ascoltarli qui) dato alle stampe per l’etichetta Art. Undici pezzi dove il pop-rock si fonde con il blues o il jazz, senza per questo diventare un disco dispersivo, anzi. State of Grace è un disco compatto e senza tempo, come lascia intuire l’unica sua cover, A whiter shade of pale… sì, proprio quella, fatta in modo personale, con sax e piano jazz.
Gli Atelier sono giunti a questo lavoro dopo innumerevoli esperienze in Italia e all’estero, suonando accanto a nomi importanti. Si sono ritrovati, dopo molto girovagare, nella loro Sicilia, ed è nato questo nuovo progetto musicale. Un progetto che vola alto dal punto di vista musicale, ma anche nell’impegno e consapevolezza della Storia europea, con brani di ecologia per il corpo, la mente e la nostra terra (si ascolti ad esempio Last corner), o il sentito omaggio, anzi, meglio, struggente inno a Rosa Luxemburg (emblematicamente e semplicemente intitolato Rosa the Red), personaggio storico che su questo blog non ha certo bisogno di presentazioni. Gli Atelier gli ho invece presentati. Ora possiamo passare all’intervista. Pronti?
PERCONOSCERLI MEGLIO 

82 commenti:

  1. La prima volta, che emozione!
    Vero? Eh?
    Ciao a tutti!

    RispondiElimina
  2. Già, è così Elle ... per me è sempre così ;)

    RispondiElimina
  3. Benvenuta a te in palude... vediamo se arriva anche il gruppo.

    RispondiElimina
  4. Ciao Alligatore, Gli Atelier sono qui !

    RispondiElimina
  5. Benvenuti in palude a voi Atelier...

    RispondiElimina
  6. Voce inconfondibile veramente (sto già ascoltando il cd).

    RispondiElimina
  7. Sì Alli, ed è divertente creare tante nuove prime volte ;)

    Eccoli!

    RispondiElimina
  8. Grazie Alli, ci fa piacere che ti piaccia il nostro Album !

    RispondiElimina
  9. A me fa piacere avervi qui ...che ne dite, ne parliamo?

    RispondiElimina
  10. 1. Come è nato? Come è nato State of Grace?

    RispondiElimina
  11. Da una lunga collaborazione tra Fabio Moschella ( autore dei brani ) e Antonio Randazzo ( autore degli arrangiamenti ). Ma Stae of Grace e gli Atelier nascono nel 2012 quando entrano: Andrea Bovelacci ( basso e armonizzazioni ) Luigi Lutri ( batteria ) e Salvo Rizzuto ( voce ). Da una collezione di 34 brani inediti vengono scelti i 10 brani dell'album con l'aggiunta di una cover dei Procol Harum ( A wither shade of pale ). All'album hanno partecipato anche Dario Serra ( chitarre ) e Luca Biggio ( sax, clarinetto )

    RispondiElimina
  12. Incontri magici, come la votra musica, senza tempo ...già i Procul Harum (gli ho visto pure live). Adoro quel pezzo...

    RispondiElimina
  13. Perché questo titolo? …una dichiarazione sul proprio stato? Mentale, fisico …

    RispondiElimina
  14. Avete presente quando ascoltate un cd per cento volte di seguito senza stancarvi?... Emozionante, intenso, creativo... questo è Atelier!

    RispondiElimina
  15. E gli altri 24 brani dove sono finiti?

    RispondiElimina
  16. Si, proprio uno Stato di Grazia, ma anche il titolo del primo Singolo che presto speriamo potrete ascoltare su etere !.

    RispondiElimina
  17. E per rispondere alla tua domanda principale, Sia quando nascono i brani che quando si lavora in sala o in studio si crea uno stato d'animo bellissimo che somiglia ad uno " State of Grace " che ci porta fuori dal quotidiano e ci proietta in una dimensione piena di emozioni. Ed è insieme una dimensione creativa ma anche densa di fisicità. La musica è l'uno e l'altro ha bisogno di studio, tecnica ma anche di idee, sacrifici e sudore.

    RispondiElimina
  18. Spero, che si ascolti ...sempre di più.

    RispondiElimina
  19. gli altri 24 brani costituiscono il nostro ulteriore bagaglio musicale e presto speriamo di editarli

    RispondiElimina
  20. Certo, magari provandoli live... sentendo le reazioni del pubblico.

    RispondiElimina
  21. "Stato di grazia" è anche l'effetto che procura ascoltandolo..

    RispondiElimina
  22. Ah bene!
    (per gli altri 24 brani)

    RispondiElimina
  23. Abbiamo già' iniziato con i Ns Shows Live, presto saremo al Nord

    RispondiElimina
  24. Grazie Elle, un applauso da Atelier siamo tutti qui !!

    RispondiElimina
  25. Scelti i brani abbiamo cominciato a registrare voce e piano nello studio Arsonica di Siracusa, poi via via il resto ( basso, batteria, tastiere, chitarre, fiati ). Per il secondo step siamo passati al Music Now di catania dove l'album è stato mixato da Salvone Adorno che è stato prezioso anche sotto il profilo della produzione. Il master è stato fatto al Nautilus di Milano da Antonio Baglio, fra i migliori in Europa. Una parte dei testi era nata con i brani ed una parte è stata definita prima e durante le registrazioni.

    RispondiElimina
  26. In giro per l'Italia, cercando il meglio dei professionisti del settore insomma...

    RispondiElimina
  27. Si certo, abbiamo contattato tramite la Nostra Agenzia di Booking (la Pentagram Arts di Firenze)
    tutti gli eventi estivi in giro per l'Italia, speriamo di essere apprezzati anche dagli addetti ai lavori !

    RispondiElimina
  28. e rispondendo alla tua domanda, e' stata un' esperienza bellissima sia dal punto di vista musicale che umano. Ci si dimentica di tutto e si vive una dimensione quasi irreale. Abbiamo lavorato con grande spirito di collaborazione, spesso la domenica. Aprendo la porta dello studio di registrazione arrivavano le urla dello stadio del Catania, ci si perdeva fra arancini e cassate siciliane, si litigando su una nota o su un accordo facendo un lavoro artigianale, di sartoria, di Atelier appunto. In studio abbiamo sperimentato nuovi suoni come ad esempio gli effetti della chitarra swell di Juliet, o la Weissnborn di Rosa The Red, abbiamo usato suoni campionati di basso che ricordano molto le sonorità di Charlie Haden, usato synth con i vecchi suoni di mellotron dei Genesis o i fiati che George Martin usava per i Beatles.

    RispondiElimina
  29. Bello questo mischiare la musica con il cibo e i grandi classici ...bella atmosfera, resa poi anche sul disco.

    RispondiElimina
  30. Mi piace l'immagine del lavoro di sartoria :)

    RispondiElimina
  31. stare in periferia serve, ti fa vivere le cose essenziali, la naturalità. Qui il cibo è cultura

    RispondiElimina
  32. State of Grace non è un concept-album. All'inizio volevamo chiamarlo "Eleven songs" perché in realtà è una collezione di brani. Il concept ci piacerebbe fosse il nostro suono. I giudizi che ci fanno più piacere sono quelli sull'originalità del suono Atelier, al fatto di non somigliare a qualcuno in particolare anche se, come è ovvio, State of Grace è pieno di riferimenti a cominciare dalla cover di A Whiter Shade of Pale che tuttavia un purista non riconoscerebbe mai.

    RispondiElimina
  33. Certamente, una versione originale (è una delle mie canzoni preferite della storia della musica), mi fa battere il cuore quando la sento...

    RispondiElimina
  34. La sto ascoltando ora, fra l'altro...

    RispondiElimina
  35. ... e allora parliamo di canzoni, di quelle dell'album.

    RispondiElimina
  36. nasce dall'aria della quarta corda di Bach, è un brano stupendo ma solo nella versione originale, non ci sono piaciute le innumerevoli covers, noi l'abbiamo stravolta

    RispondiElimina
  37. C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “State of Grace”? … che vi piace di più fare live?

    RispondiElimina
  38. La title track " State of Grace " è forse la sintesi dell'album, ha un avvio lirico per poi finire dentro un groove potente, dal vivo è molto coinvolgente. Tattoo è il brano che al primo ascolto piace di più e diverte, il riff del clarinetto ti rimane in testa, ha un mood demodè un po' come Emmy Loose che tende allo swing ed ha momenti strumentali jazzistici. I finali di Juliet e Last Corner hanno un sax potente che funziona benissimo dal vivo.

    RispondiElimina
  39. Io l'ho riconosciuta, quindi non sono purista ;)
    Invece gli altri riferimenti non li colgo, quindi per me siete originali.

    RispondiElimina
  40. Le mie, oltre alla title-track e alla cover di A Whiter Shade of Pale, Rosa the Red (non solo per la dedica), Tattoo, Juliet, Last Corner.

    RispondiElimina
  41. Grazie Elle, dal vivo aggiungiamo un solo al sax che rende il finale molto più' intenso, speriamo che tu possa ascoltarlo Live presto :)

    RispondiElimina
  42. Ho detto quasi tutte quelle dette da voi, ma giuro l'avevo scritto prima ;)

    RispondiElimina
  43. Anche le nostre, Ismael e Love sono brani più' intimi, notturni, riflessivi….

    RispondiElimina
  44. Io confermo quello che avete detto prima: si ascolta a ripetizione senza rendersene conto e provoca uno stato di grazia. Ma le mie preferite sono tre: Tattoo, Rosa the Red e Emmy Loose.

    RispondiElimina
  45. Sì, spero di ascoltare un sax intenso dal vivo!

    RispondiElimina
  46. Rosa The Red racconta del rapporto tra politica e privato dei desideri di una donna che ha dedicato tutta la sua vita alla rivoluzione avendo perso la dimensione dei rapporti più' profondi.
    'strong desire to be a mother, to be a sister, to be children…'

    RispondiElimina
  47. Interessante, un argomento universale, raccontando un personaggio storico interssantissimo nel suo intimo, quindi...

    RispondiElimina
  48. si dal mito ai bisogni essenziali

    RispondiElimina
  49. Il cd è uscito con Art, label della vostra città, se non sbaglio. Ci volete parlare di questa etichetta e di quanto sia importante per voi. Altre persone/gruppi importanti per State of Grace?

    RispondiElimina
  50. Art è la nostra etichetta, L'album è stato dunque autoprodotto con un budget abbastanza basso. Non sappiamo se State of Grace possa interessare le majors per cui ci teniamo tutti i diritti dei brani e la totale autonomia creativa. L'album fisico ( con i testi ) è distribuito da Audioglobe ed è anche su tutti i cataloghi digitali. L'album è piaciuto molto a Franco Mussida ( PFM ), a Erlend Øye ( Kings of Convenience ) e Jeremiah Samuel ( produttore del Movie X-Men ) sono tre personaggi diversissimi tra loro, con riferimenti musicali completamente distanti. Questo per noi è molto importante perché non ci racchiude in categorie rigide.

    RispondiElimina
  51. Sicuramente, concordo, non è una musica etichettabile facilmente in categorie la vostra ... e varca certi confini, come dimostrano questi illustri che l'apprezzano ... e mi ci metto pure io ;)

    RispondiElimina
  52. Copertina molto semplice: su di un bel panna, un piano e una piantina verde, più il richiamo alla mitica cover di A Whiter Shade Of Pale presente nel disco. Chi è l’autore del progetto grafico, e come si sposa con la vostra musica?

    RispondiElimina
  53. L'artwork è di Andrea Moschella (Kalle Design). E' ispirato da un'idea di semplicità e purezza formale. E' stato sviluppato in condivisione con la band cercando di esprimere in forma grafica i contenuti dell'album. Si distacca molto dalla generalità di molte copertine attuali e anche questo ha voluto assumere un carattere distintivo, di differenziazione. Il pianoforte è lo strumento chiave della band. La pianta e i fiori richiamano la nostra sala prove che è in un vecchio fabbricato rurale della campagna siciliana.

    RispondiElimina
  54. Sì, semplice nella sua purezza formale e anche per questo senza tempo ... quindi ottimo per rappresentare la vostra musica.

    RispondiElimina
  55. Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …

    RispondiElimina
  56. State of Grace è stato presentato a Siracusa ad Impact Hub, a Catania al Brass Jazz Club, il 29 aprile saremo ancora a Siracusa nell'ambito della rassegna Ortigia Jazz. In previsione Sciacca, Palermo e ancora Catania in maggio e poi Torino, Brescia, Bergamo a giugno.

    RispondiElimina
  57. Bene bene, vi avvicinate alla mia palude ... starò attento al web.

    RispondiElimina
  58. Per finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?

    RispondiElimina
  59. ti portiamo un po' di sole e ti tinniamo informato :)

    RispondiElimina
  60. Certo.. Un saluto ai grandi musicisti che abbiamo avuto l'onore di conoscere e con i quali abbiamo avuto splendidi rapporti come John Martyn, Toots Thielemans, Billy Cobham, Avion Travel, Dalla e altri più attuali come Kings of Convenience, Kakkmaddafakka, Whitest Boy Alive.

    RispondiElimina
  61. Gran bei nomi ...certo portate il sole e il caldo, ne abbiamo sempre bisogno... grazie Atelier.

    RispondiElimina
  62. Appena ho letto "tinniamo" ho pensato al vino.. se portate vino voglio esserci anche io!
    Tinnite informata anche me ;)

    RispondiElimina
  63. Salvo (The Voice) mi ricorda tra l'altro… delle sue collaborazioni come Trevor Horn, Stephen Duffy, Steve Winwood, Massive Attack, Talk Talk and so on….

    RispondiElimina
  64. Grazie Elle, hai trasformato un errore di battuta in una 'Battuta' :)

    RispondiElimina
  65. Infatti, sapevo delle vostre frequentazioni, ma non le ho messe nell'intro perché troppe ... altri ottimi musicanti ... certo Elle, brinderemo insieme agli Atelier.

    RispondiElimina
  66. Eh Si' tra l'altro porteremo anche il Vino…. Nero D'Avola, of course :)

    RispondiElimina
  67. Grazie Alligatore e per i tuoi Bloggers che volessero ascoltare l'Album e seguirci su FB ecco i Links, e' stato un piacere essere tuoi ospiti e a presto

    Facebook : https://www.facebook.com/pages/Atelier/362093743929729?ref=hl

    Soundcloud : https://soundcloud.com/atelieruk/sets/atelier-state-of-grace

    RispondiElimina
  68. Benissmo, mi segno i link (quello di Fb mi mancava), vi ringrazio e saluto.

    RispondiElimina
  69. Pensavo fosse in siciliano ;)
    Grazie per la musica (e il vino).
    Buonanotte a tutti!

    RispondiElimina
  70. Buonanotte e buonafortuna agli Atelier.

    RispondiElimina
  71. Grazie Alli E Grazie Elle, speriamo di risentirci prestissimo, we shall keep you updated, Byeeee And Good Night.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...