Bello ospitare ancora una
volta in palude i Werner, bello il loro ritorno, a due anni di distanza, con un
disco targato ancora White Birch Records, piccola label in pista ogni volta con
lavori nuovi e diversi. Una realtà artigianale da sempre gradita ospite su
questi schermi. Il loro nuovo album, uscito da qualche settimana, è
contraddistinto da un tenue folk-rock confinante con la classica e il
cantautorato, che incanta per la precisione nell’esecuzione e nelle emozioni
generate dal suo ascolto. S’intitola Down Below On Your Own, sembra un fenomeno
naturale, al pari della sua copertina, opera di Cuoredicane, come di consueto
per l’artwork della band toscana.
Cuoredicane (vi consiglio
un giro sul suo blog), è Alessia Castellano, anche violoncello della band,
assieme ad Elettra Capecchi (piano), e Stefano Venturini (chitarre). Con le
loro voci, spesso in armonia con gli altri strumenti musicali, direi quasi
confuse, hanno dato vita a un disco intenso, uniforme, nuovo ad ogni ascolto. Loro
soli, con pochi fidati amici (per esempio Mirko Maddaleno dei Blue Willa voce
in un pezzo, e coro nel suggestivo finale con tanti altri, in particolare voci
femminili) hanno saputo creare un altro disco importante. Un disco da
diffondere ed ascoltare Down Below On Your Own. Sì, ascoltiamo i Werner. Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO
Eccoci!
RispondiEliminaBenvneuti in palude Werner.
RispondiEliminaGrazie, è un piacere!
RispondiEliminaBenvneuti sta per benvenuti in linguaggio di Mork da Ork ;)
RispondiElimina:)
RispondiEliminaBe', voi siete abituati all'intervista sul blog, e quindi abituati ai miei errorie/orrori...
RispondiElimina... e allora faccio partire la musica e vado con le domande. Va bene?
RispondiEliminaSperiamo di uscirne sani e salvi anche stavolta ; )
RispondiEliminaPronti!
RispondiEliminaPronti!
RispondiEliminaSì, come sapete, mangio solo torte...
RispondiEliminaBene, allora faccio partire il cd...
RispondiEliminaPartito... e allora vi chiedo: come è nato?
RispondiEliminaCome è nato Down Below on Your Own?
RispondiEliminaCiao a tutti!!
RispondiEliminaChe emozione, è la prima volta che vivo un ritorno in palude! Io c'ero anche due anni fa ;)
E conosco anche i bei lavori di Cuoredicane :)
Down Below On Your Own é nato lentamente, il primo pezzo, che poi è quello che chiude il disco (25th november) è datato 2012…è stato scritto quasi subito l’uscita del nostro primo disco ed è stato l’input per la nascita del secondo..
RispondiEliminaCiao Elle, piacere!
RispondiEliminaCiao Elle, benritornata ;)
RispondiEliminaPerché questo titolo? …come è stato scelto?
RispondiEliminaIl titolo è tratto da una biografia di Nick Drake, in una lettera ad un amico confidava questo suo sentirsi “con se stesso” intimamente con se stesso e basta. Nick Drake è l’autore, il cantante, colui che insieme a Werner Herzog più ci ispira in questo disco. Ci sono numerosi pensieri rivolti a lui.
RispondiEliminaSi sente, questo tenue folk è molto drakeiano ...
RispondiEliminaOnorati!
RispondiEliminaNick Drake lo conosco.
RispondiEliminaMi piace l'idea di sentirsi con se stessi, anche se io a volte di me stessa non ne posso più, mi annoia, e allo stesso tempo è, proprio per questo, stimolante.. quasi una sfida.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaL’idea di questo disco è stata chiara sin dall’inizio, Rispetto al primo c’è un’evoluzione volta ancor più alla narrazione attraverso testi più descrittivi e arrangiamenti più intensi. I brani in genere nascono da un’idea di Stefano, ma in questo disco c’è un’interazione diversa tra i Werner, Ci sono testi nei quali si riconoscono i pensieri di Alessia, Una ninna nanna dedicata al piccolo di Elettra e arrangiamenti che volta per volta si affidano più ad uno strumento rispetto ad un altro. Contemporaneamente alla “vita” singola di ogni pezzo è cresciuta in noi l’idea della copertina, dell’edizione limitata e di tutto quello che riguarda il lavoro di art work di Alessia-cuore di cane.
RispondiEliminaSì, è un disco più pieno di cose, suoni, storie ...
RispondiEliminaQuesto disco parla della vita. Gli episodi sono due, Una morte ed una nascita unite da un giorno di differenza. Il disco inizia con un pezzo che non ha voce, Parla un violoncello e lo accompagna un pianoforte, Il violoncello è quello di Lara, il titolo del pezzo è Lara e questo disco è interamente dedicato a lei e alla sua vita troppo breve.
RispondiEliminaMolto triste questa cosa...
RispondiEliminaNessuna tristezza, è la vita : )
RispondiEliminaVero, verissimo ... lo sappiamo bene :)
RispondiEliminaCrediamo di aver già detto tutto con la risposta precedente ma sicuramente non è un disco che si lascia alla rassegnazione, Anzi, Down below on your own è un disco con una copertina grigia e un interno dai colori intensi... preferiamo ribaltare la cosa e partire dalla morte per arrivare alla vita, crediamo sia la visione più ottimistica della cosa. Se parti dalla morte puoi solo migliorare.
RispondiEliminaMi sembra tutto molto introspettivo, intimo. La musica, gli episodi.
RispondiEliminaSì, direi che questa è la nota dominante Elle...
RispondiElimina@Elle: benvenuta nel nostro nido!
RispondiEliminaArrivo pure io ;)
RispondiEliminaC'è posto!
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Down Below on Your Own”? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaIl pezzo che ci ha emozionati di più quando lo stavamo arrangiando è Animal, E' uno dei pochi ai quali abbiamo lasciato il titolo iniziale perché ci siamo troppo affezionati, Ma andiamo fieri di tutto il disco, senza presunzione, siamo fieri del fatto che musicisti come Mirko (Maddaleno) o come Chiara (Remorini) siano intervenuti per realizzarlo con noi, fino al pezzo corale che lo chiude. E' un disco che racchiude un piccolo mondo, una piccola famiglia ecco.
RispondiEliminaGrazie, mi accomodo in un cantuccio con le due o tre canzoni che preferisco ;)
RispondiEliminaPosso dirle??
RispondiElimina@Elle: curiosi di sapere quali saranno le prescelte!
RispondiEliminaSì, Elle, diciamole insieme... pronta?
RispondiEliminarullo di tamburi!
RispondiEliminaVai Elle...
RispondiEliminaAcross the fence, Red room, Trees have something to say e soprattutto, bellissima, 25 November!
RispondiEliminaDifficile prediligere una ad un'altra, ma ci provo: Clouds, Across the Fence, Animal, Le Him Go On His Way, Mountain
RispondiElimina:) Grazie mille! Intanto vi saluta Stefano che ha problemi con la connessione!
RispondiEliminaAcross the fence è proprio bella :)
RispondiEliminaGrazie mille Elle, anche lei è stata una delle prime a nascere!
RispondiEliminaCiao Stefano, continuiamo con le ragazze allora ...
RispondiEliminaIl cd esce con la per voi consueta White Birch Records … altre persone/gruppi, importanti per questo cd?
RispondiEliminaSicuramente oltre a Mirko a Chiara e a tutti quelli che hanno cantato con noi nel pezzo finale ci sono persone che nell’ombra hanno lavorato per e con noi, Lorenzo (Cappelli). per esempio. voce e chitarra dei Ka mate Ka ora che è il nostro fonico fotografo che noi chiamiamo “fotonico”, E poi Lucia, Elisa, Agnese e Daria che ci hanno ospitate nel loro spazio 4vesta di Pistoia per la registrazione del pezzo corale "Downfall of rain".
RispondiEliminaUn bel giro ... fotonico ;)
RispondiEliminaeh sì!
RispondiEliminaCopertina molto vaporosa, sembra espandersi con la vostra musica. Del resto l’autrice è anche una di voi, quindi c’è la massima sintonia musica immagine… o no? Come è nata questa copertina? prima, dopo o durante la realizzazione del cd?
RispondiEliminaLa sintonia tra musica e immagine è un aspetto vitale per il nostro lavoro. Siamo visionari, ogni nostro brano affonda le radici in un' immagine precisa che ci appare ogni volta limpida negli occhi. Come per "Oil Tries To Be Water", la copertina è nata lentamente, seguendo la nostra crescita e quella del disco.
RispondiEliminaInizialmente un'unica e solitaria nuvola si stagliava su un cielo molto scuro. Più i brani prendevano forma e più vedevamo che la nuvola si espandeva, riuscendo a racchiudere e sintetizzare tutte le immagini del disco.
Se si fissa la copertina ascoltando la musica del disco, si va in autoipnosi: il contatto più stretto con se stessi: non esiste nient'altro in questo momento.
RispondiElimina@Elle: siamo commossi, davvero! Ti ringraziamo dal profondo del nostro unico cuore!
RispondiEliminaGrande Elle ... poi ci provo. Ma prima devo finire l'intervista, altrimenti se vado in autoipnosi come faccio ;)
RispondiEliminaGrazie a voi che avete creato questa musica!
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album? …
RispondiEliminaahaha, potrebbe essere bello!
RispondiEliminaIl disco è uscito il 17 febbraio per White Birch Records e lo abbiamo presentato allo spazio 4 vesta di Pistoia in un concerto un po’ inusuale ma che ci ha regalato tanto affetto. In una stanza con soffitto a volte e mattoncini rossi, Poche luci accese e fuori l’imbrunire. All’ultimo abbiamo cambiato la scaletta perché Stefano si era rotto un dito il giorno prima quindi alcuni pezzi non abbiamo potuto suonarli live…abbiamo deciso quindi di proiettare un documentario acquatico di Herzog con i brani che non avremmo fatto di sottofondo…alla fine è stato bellissimo, al di sopra di ogni aspettativa e alla faccia della Jella!
RispondiEliminaSì Alli, aspetta il post intervista, l'autoipnosi è troppo intima per praticarla in diretta!
RispondiElimina@Werner
RispondiEliminaBel posto poetico, a parte l'incidente, mi pare un grande inzio... poetico.
@ Elle
Ho bisogno che qualcuno che mi controlli ... è come un viaggio psichedelico.
Ormai il dito di Stefano è diventato leggenda in casa Werner.
RispondiEliminaHerzog ne farà un film ;)
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminaahahah, sarebbe fantastico!
RispondiEliminaDI questa presentazione ci sono le foto su fb, mi pare.
RispondiElimina(Alli ti controllo io, dopo però)
Salutiamo e ringraziamo i nostri canini Raja, Jodi e Runa e invitiamo tutti al nostro concerto di domani sera. 28/Marzo, ore 21.00, al Circolo Arci le Fornaci di Pistoia! Siamo li che vi aspettiamo!
RispondiEliminaOk, Elle, a tra poco ;)
RispondiEliminaCerto, invito chi è nelle vicinanze ad andare al concerto dei Werner, band veramente unica... e spero che vi avvicinerete alla palude, anche per qualche live...
RispondiEliminaGrazie ragazze, e grazie a Stefano, grazie ai Werner tutti!
RispondiEliminaGrazie a te, è sempre un piacere! Un abbraccio dai Werner.
RispondiEliminaGrazie, abbraccio voi, e Elle, e vi saluto...
RispondiEliminaBuona notte Alligatore, buonanotte Elle!
RispondiEliminaGrazie a tutti i Werner per la splendida musica, grazie Alli.
RispondiEliminaBuonanotte a tutti.
(Pronto per l'autoipnosi? Stenditi.)
Buonanotte e buonafortuna ai Werner.
RispondiEliminaElle, ero già partito, mi ha svegliato il gatto, per fortuna... ora che è finita l'intervista vengo a stendermi :)
RispondiEliminaintanto ti saluto poi torno a leggere e ascoltare (ma c'è un gruppo che ti possa sfuggire?.. ;)
RispondiEliminaciao!
:-)
RispondiEliminaGrandi Werner. E bellissimo il concerto di presentazione/uscita dell'album.
RispondiElimina