Ha dovuto attendere la vecchiaia Bruce Dern, per avere le giuste
soddisfazioni, come il premio a Cannes, il riconoscimento di molti
spettatori, e forse, presto, l'Oscar. Ha dovuto attendere questo
meraviglioso film, Nebraska, di Alexander Payne, regista sempre più
bravo. Bravo nel raccontare gli States più veri e profondi, quel
paese sottoproletario senza sogno americano, fatto di gente che
campa di espedienti, tra bevute, scazzottate, guerre. L'avevo già
apprezzato nel precedente Paradiso amaro, ma qui, cambiando
scenario, riesce a fare un altro centro. Anzi, diciamola tutta,
riesce a fare un grandissimo film...
Gran film anche grazie alla bravura degli attori, in particolare
Bruce Dern (ma non solo, c'è un cast incredibile, di incredibili
numero due, promossi a protagonisti: pensate solo a Stacy Keach, il
Milke Hammer televisivo di trent'anni fa).
Il più grande di tutti è però Bruce Dern nel ruolo di questo cane
bastonato dalla vita, un personaggio verso il quale si prova pietà,
mentre si sorride delle sue debolezze.
Woody è convinto di aver vinto un
favoloso premio della lotteria, e decide di andare a prenderselo a
piedi, da solo, dal Montana al Texas. Ci prova un paio di volte, ma
viene fermato dalla fuga (per la vittoria), dai famigliari. Questo
però è il suo desiderio, forte, forse l'ultimo della sua infelice
vita. Uno dei figli capisce, e per questo decide di accompagnarlo in
auto... inizia così l'on the road.
Sì, ma non aspettatevi il solito on the road mitico, sarà un viaggio
costellato da incidenti, contrattempi, gioie e umilianti delusioni.
Le più cocenti, nel paesello dove Woody è nato e vissuto, dove ci
abita ancora un fratello, con moglie e figli tanto delinquenti
quanto buzzurri. Qui ritroverà il vecchio socio di officina, una
vecchia fiamma (ma non si incontrano, la vede solo il figlio), e
tutti i parenti rimasti in vita, venuti a salutarlo per una
piacevole rimpatriata, che alla fine si rivelerà una grossa
delusione (quasi tutti a reclamare da lui soldi, pensando Woody sia
veramente diventato miliardario). Parenti serpenti.
Alla fine, riuscirà ad arrivare tutto intero nel tanto bramato luogo
dove ritirare il premio e... il premio è per noi spettatori, per aver
gustato questa America autentica, in bianco e nero, senza più sogni
(forse non ne ha mai avuti, sorge il sospetto), ma solo illusioni create ad arte dal
sistema. Senti quel sistema sopra le teste della gente, che
ingabbia, abbruttisce, schiavizza. Quel sistema contro il quale il
giovane Bruce Dern lottava nei film anni '70, magari con l'amico
Jack Nicholson (anche lui con Payne qualche anno fa, e sembra fosse
candidato per questo ruolo).
Andatelo a vedere, merita veramente,
e non abbiate paura di guardare in faccia la realtà. Non deprime,
anzi... è una sorta di inferno amaro, parafrasando il buon cinema di
Payne. A me, per certi personaggi, il bianco e nero d'autore,
l'atmosfera sospesa e il nonsense di certe scene, ha ricordato Ciprì
e Maresco. Sì, questo è Cinico Tv made Usa.
Già lo volevo vedere, ma dopo aver letto il tuo post sono assolutamente decisa. E' il film per me!
RispondiEliminaMi hai davvero incuriosito con questo film... Me lo segno
RispondiEliminaEra già in cima alla mia lista di Film da vedere. Lieto di trovare conferma in un supercinefilo come te! :)
RispondiEliminaGran bella recensione.
RispondiEliminaIl film, come già sai, è piaciuto molto anche a me.
@Silvia
RispondiEliminaSì, decisamente è il film per te, fatto apposta per te, è forte ... parafrasando Mina ;)
@Giulio
Veramente da non perdere!
@Zio
La tua è una superlista allora ...
@Poison
Grazie, detta da una blogger cinefila come te, è il massimo :)
Ottima idea: andavo matto per Cinico tv di Ciprì e Maresco.
RispondiElimina... e allora andrai matto anche per questo film. Ci sono personaggi, tipo i fratelli di Woody (ma anche Woody stesso), o i cugini criminal-tonti, che ricordano certi atteggiamenti dei personaggi di Cinico TV.
RispondiEliminaNon avevo pensato a un parallelismo con Cinico Tv! Azzeccatissimo, peraltro. Bravo Alligatore!
RispondiEliminaGrazie, a me è venuto in mente quando Woody va dal fratello e parla a monosillabi lui ... e anche i criminal-tonti ricordano molto certi personaggi di Cirpì e Maresco ... vabbe', anche il bianco e nero (ma da solo non sarebbe bastato).
RispondiEliminaI due nipoti delinquenti e impuniti, sono i personaggi che più si avvicinano a Cinico Tv
RispondiEliminaSì, sembrano usciti dalla mente di Ciprì e Maresco, mettici il bianco e nero, e il gioco è fatto ;)
RispondiEliminaDevo andare pure io a vederlo!
RispondiEliminaUn bacio
Assolutamente Kylie, non aspettare oltre, manco un secondo.
RispondiEliminaGrazie, uno anche a te ...
Purtroppo non ho trovato la compagnia per andare e alla fine ho rinunciato.
RispondiEliminaRipiegherò sul fai-da-te perché ne state parlando tutti benissimo!!
Ero ancora titubante...ma direi che hai fugato ogni dubbio, anche perchè ho avuto modo di "testare" i tuoi gusti cinematografici :)
RispondiEliminaGrazie della dritta Alli!
@Babol
RispondiEliminaBrutte compagnie quelle che non vogliono andare a vedere uno dei film dell'anno ... magari, dopo un bel po' di Oscar, che spero prenda, cambieranno ideaa, allora recupererai insieme. Altrimenti ti ci porto io ;)
@Cri
Ancora titubante? ... ma perché? Vai, vai, anzi, vola al cinema, anzi, ti porto io pure a te ;)
Anche a me è piaciuto davvero tanto questo film. sarà perchè l'ho visto che era da poco morta mia madre, sarà perchè ho pensato a mio padre, sarà perchè mi piacerebbe fare un viaggio da quelle parti, sarà perchè quando ho visto la locandina ho pensato a Ghezzi...
RispondiEliminaciao
Tanti motivi che convergono e ne fanno un gran film And ... regista orami di culto, ed è vero, non ci avevo pensato, la locandina fa pensare a Ghezzi :)
RispondiEliminaNiente a che vedere con "Nebraska" di Springsteen?
RispondiEliminaNon so, mi pare d'aver visto il provino (no, non voglio dir più "trailer"!) e mi pare che il film rispecchi un po' della desolazione di certa provincia americana... che spesso racchiude misteri, solitudini & omicidi vari...
No Riccardo, niente a che spartire con la canzone di The Boss... almeno non direttamente. Sì, c'è la desolazione della provincia Usa, ma è resa in maniera molto naturale, molto filmica (del miglior cinema indipendente, sia Usa o italico, e qui vedi l'aggancio ai nostri Ciprì e Maresco). Da vedere, e spero che trionfi nella notte degli Oscar (per quel che conta... ma è sempre meglio che vinca un film così anomalo).
RispondiEliminaSono molto dubbiosa, dopo il pugno nello stomaco di still life...
RispondiEliminaNon aver paura, questa storia è diversa da Still Life, dove prendi un pugno nello stomaco alla fine ... qui tutto il film è costellato da momenti alti e momenti bassi. Da vedere assolutamente ...
RispondiEliminaRibadisco, davvero un film magnifico, e l'Oscar dovevano darlo a Bruce Dern.
RispondiEliminaConcordo con entrambe le tue affermazioni... Oscar sempre meno coraggiosi.
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