Per la prima volta in
palude Fabio Zuffanti, nome importantissimo della nostra musica, da anni
impegnato in vari progetti dal forte sapore di progressive-rock, quel genere
troppo poco considerato in Italia e per questo spesso ospitato su questi
schermi. Tra qualche minuto con Fabio parleremo del nuovo disco, in uscita
giovedì 16 gennaio, ma del quale già molto si vocifera. La quarta vittima
(cliccate qui per sentirlo direttamente in anteprima) è prodotto da una label
come la AMS, da
sempre vicina al progressive, a progetti capaci di andare al di là del semplice
concetto di canzone. La quarta vittima è musica densa, che ascolto dopo ascolto
rivela cose diverse (lo sento da un bel po’, e di cose me ne ha dette):
cantautorato acido, prog, elettronica, jazz, classica, … molto altro ancora.
L’album è ispirato dal
libro di Michael Ende, Lo specchio nello specchio, costituito da una trentina
di racconti apparentemente slegati, scritti dall’autore nel corso di un
decennio. Così, le canzoni di Zuffanti, vogliono riassumere venti anni di
onorata attività musicale, e anch’esse sembrano apparentemente slegate. Solo in
apparenza però, perché un filo rosso le unisce, cioè il lato surreale, a tratti
gotico, forse poco italiano (a me la copertina ricorda il giardino inglese di
Blow Up di Antonioni), che ascolto dopo ascolto sentirete. Ne ho una gran
voglia di parlarne con l’autore. Pronti?
PERCONOSCERLO MEGLIO
ciao a tutti!
RispondiEliminaCiao Fabio, benvenuto in palude.
RispondiEliminaciao Diego e grazie per il cortese e gradito invito!
RispondiEliminaGrazie a te per aver accettato...
RispondiEliminaSto già ascoltando il tuo disco...
RispondiEliminaChe ne dici se ne parliamo?
RispondiEliminacertamente, vai pure!
RispondiEliminaBene, allora per primo ti chiedo come è nato...
RispondiEliminaCome è nato La quarta vittima?
RispondiEliminavolevo fare un poco il punto della mia situazione musicale. faccio musica da 20 anni e sono stato coinvolto con una miriade di progetti vari. con "la quarta vittima" volevo cercare di realizzare un lavoro che fosse un poco la summa di queste mie esperienze.
RispondiEliminaUn album molto tuo quindi, con dentro tanto di te...
RispondiEliminaPerché questo titolo?
RispondiEliminaAnche io ho "cliccato lì" per far partire la musica (se la mia connessione collaborasse, sarebbe meglio).
RispondiEliminaCiao a tutti!
si un album che più "mio" non si può, anche per questo infatti è uscito a mio nome. nel passato sono stato coinvolto con progetti sempre più o meno fondati e diretti da me ma in questo caso sentivo che era giunto il momento di metterci realmente la faccia, senza maschere
RispondiEliminaCiao Elle ... non riesci a sentire il disco?
RispondiEliminail titolo nasce da uno dei racconti su cui l'album è basato contenuti ne "lo specchio nello specchio" di michael ende. sono racconti gotici e surreali, un po' da incubo e in qualche caso un po' truculenti tipo quello a cui fa riferimento il titolo che parla di macellai con enormi pezzi di carne che all'improvviso si trovano nella stanza del protagonista
RispondiEliminaNon riesci a sentire La quarta vittima?
RispondiEliminaL'ho trovato! La mia connessione era un po' lenta, ma ci sono riuscita ;)
RispondiEliminaUfficialmente: è partito il disco anche qui.
Cavoli, vent'anni, bello avere ancora tanta voglia di fare..
i macellai cantano senza apparente motivo questa filastrocca "prendi la vittima/immola la vittima/chi non sacrifica/diventa vittima". da lì ho avuto l'ispirazione per il titolo. "quarta" anche perchè è il mio quarto album solo.
RispondiEliminaciao Elle!
RispondiElimina3. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaho iniziato a pensare al disco lo scorso febbraio, quasi un anno fa quindi. dopo il lavoro di composizione e arrangiamento sono entrato in studio a giugno e abbiamo finito il tutto a ottobre.
RispondiEliminail lavoro il studio è stato assai intenso e stimolante, praticamente ciò che avevo buttato giù a livello di demo casalinghi è stato in gran parte stravolto e decisamente migliorato. specie grazie all'apporto degli ottimi musicisti che ho chiamato a suonarvi e alla grande mano in sede di arrangiamenti, produzione e registrazione di Rox Villa, proprietario degli Hilary studio dove il disco è stato realizzato.
Quindi un periodo relativamente lungo tra composizione e studio ... che si è rivelato bello intenso e con sorprese.
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminaun piccolo shock che ricorderò a lungo è stato quando il pianista Alberto Tafuri mi ha invitato a casa sua per farmi sentire il solo di piano che aveva buttato giù per il pezzo "Sotto un cielo nero". Alberto ha registrato a casa sua perchè gli veniva più comodo però prima di mandarci i files voleva farmi sentire il risultato. quando ho ascoltato quell'assolo sono rimasto a bocca spalancata per due minuti. impressionante a dir poco!
RispondiElimina... ti ha fatto una gran bella sorpresa.
RispondiEliminaAdesso mi ascolto Sotto un cielo nero, vediamo l'assolo..
RispondiEliminaVediamo se rimani a bocca aperta pure tu Elle ;)
RispondiEliminacavolo! puoi dirlo forte. Alberto oltre a essere il produttore di Chiara (la tipa che vinse X-factor un paio di anni fa) è un validissimo jazzista e un prog-nerd (come definisco io solitamente gli appassionati di prog :) e penso che suonare su un pezzo del genere per lui sia stata una gran goduria. e anche per me ascoltarlo.
RispondiEliminaè un pezzo un po' lunghetto :) dal minuto 6 più o meno in avanti
RispondiEliminaTra poco ci arrivo pure io...
RispondiEliminaOra sto ascoltando la magica title-track...
RispondiEliminaEcco, ora è partito Sotto un cielo nero... ma vado avanti con le domande.
RispondiEliminaSe La quarta vittima fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminaIo stavo per fare la domanda scema: scusate ma il piano dov'è? Perché nessuno strumento mi sembrava un piano.. (a parte l'inizio). Per fortuna ho aspettato.. mi ricorda una canzone che si chiama Cuban Jazz (o forse questo non era il titolo).. Segnata fra le preferite :)
RispondiElimina(e poi a me piacciono le canzoni lunghe)
in realtà è un concept, o almeno un semi-concept. i pezzi sono basati sui racconti di Ende di cui parlavo sopra. non c'è una vera storia che va avanti canzone dopo canzone ma c'è un filo che lega il tutto. la ricerca di una sorta di libertà slegata dalle rotture di scatole quotidiane e dalle persone negative. un condizione se vogliamo un poco egoista ma in alcuni casi necessaria. al filastrocca de "la quarta vittima" parla proprio del fatto di sacrificare qualcuno o qualcosa che limitano i nostri movimenti per raggiungere la meta più agevolmente.
RispondiEliminaBe', bella idea, decisamente da incoraggiare ...
RispondiEliminaElle l'assolo di pianoforte di cui parlato è dal minuto 5 in avanti.
RispondiEliminaidea da incoraggiare dici? :)
RispondiEliminaHo appena sentito Alberto al piano in Sotto un cielo nero... virtuosismo puro; sembra improvvisato, ma chissà quanto lavoro dietro.
RispondiEliminaSì sì, Fabio, l'ho trovato, grazie!
RispondiEliminaE mi piace.
L'idea di libertà è da incoraggiare, anche a costo di scatenare l'anarchia ... che oggi regna in un contesto di soppressione pura, senza che nessuno dica baf ... o forse non ho capito il concetto?
RispondiEliminaanche io ho pensato fosse pura improvvisazione, una cosa alla "andiamo a sentimento, buona la prima", invece poi me lo ha ri-suonato paro paro e mi ha fatto vedere/sentire tutte le varie cellule musicali che aveva messo assieme. pazzesco.
RispondiEliminaAlberto suona solo in questo pezzo ma gli altri tastieristi coinvolti (Emanuele Tarasconi e Rox Villa) non hanno fatto prodezze minori con i loro strumenti.
no no, hai capito benissimo ed è esattamente ciò che voglio comunicare. solo che più che che a un livello di "massa" l'ho pensato a livello personale. una sorta di anarchia per raggiungere uno scopo ben preciso: la propria realizzazione.
RispondiEliminagrazie Elle! :)
RispondiEliminaE allora parliamo delle canzoni... anzi, approfondiamole.
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero album? … che ti piace di più fare live? Che ti rappresenta di più?
RispondiEliminaA livello personale come: non guardare più in faccia a nessuno, dritti per la propria strada?
RispondiEliminaSenza esagerare in egoismo, sarebbe bello togliersi di dosso gli occhi di tutti, che ci influenzano in ogni mossa, anche quando non siamo consapevoli, ma anzi convinti di essere liberi..
il pezzo di cui sono più orgoglioso è "La quarta vittima" perchè mi sono spinto in una direzione un poco diversa dalle cose da me fatte in passato. è un pezzo un po' "zappiano" con intricati incastri e ritmici e armonici ma nonostante ciò credo sia abbastanza scorrevole pur nella sua "stranezza". non è la solita "masturbazione musicale " come spesso se ne sentono nel prog. a livello di esecuzioni live per ora stiamo preparando i concerti che partiranno da aprile e non abbiamo ancora affrontato tutti i pezzi. per il momento quello più divertente da suonare è "Non posso parlare più forte".
RispondiEliminaElle: hai capito perfettamente. oltre ciò che dici capire quali sono le persone e le situazioni che possono arricchirci e quali quelle da evitare o lasciarsi indietro. si rischia di fare delle "vittime" ma è un rischio da correre a volte, a mio avviso
RispondiEliminaSì, è la vita, bella o brutta che sia... mi sento filosofo ;)
RispondiEliminaMi sembra tutto molto bello, ma le mie preferite sono tre: Non posso parlare più forte, La certezza impossibile e Sotto un cielo nero.
RispondiEliminaCanzoni: a me su tutte piace la title-track, veramente magica (sì, zappiana, l'avevo scritto tra le mi note), poi Non posso parlare più forte, pezzo che apre in modo dilatat/dilatante il disco. Sotto in cielo nero, non solo per Alberto (è un pezzo di ecologia per il corpo e la mente), e poi il finale, lento, invernale come vuole il titolo (sembra di vedere cadere la neve), di Una sera d'inverno.
RispondiEliminaSono d'accordo: potare i rami secchi, perché seccherebbero tutto l'albero. Una volta smesso di frequentare persone "nocive" (appena individuate come tali), ci ho preso l'abitudine, sembra scortese, ma se ne guadagna in salute (fisica e mentale), e alla fine è diventata un'esigenza tenermi lontana da certe persone che avvelenano..
RispondiElimina"invernale", hai detto bene. mi piace molto la musica che evochi sensazioni invernali, paesaggi innevati, desolati e cose del genere. con Tommaso Labranca in passato abbiamo dedicato un reading intitolato "Appelsina" (su suoi testi e mie musiche) su questo tipo di sensazioni.
RispondiEliminaUn disco fatto con accanto ABuzzSupreme, prodotto da una label specializzata in prog e dintorni, come la AMS. Come mai queste collaborazioni? Come sono nate? Altre persone/cose importanti dietro a questo cd?
RispondiEliminaAl finale non ci sono ancora arrivata!
RispondiEliminaElle, sei ancora sotto un cielo nero ... vieni via, che piove tra poco ;)
RispondiEliminaForse siè persa, chiedevo: un disco fatto con accanto ABuzzSupreme, prodotto da una label specializzata in prog e dintorni, come la AMS. Come mai queste collaborazioni? Come sono nate? Altre persone/cose importanti dietro a questo cd?
RispondiEliminacon AMS ( etichetta specializzata in prog, le più importante in Italia al momento) collaboro dal 2008 con crescente soddisfazione. loro credono molto nel mio lavoro e investono le loro risorse per fare in modo che i dischi che realizzo possano trovare la "giusta via". con i ragazzi di A Buzz Supreme ci conosciamo da tempo ed era tanto che attendevamo la giusta occasione per collaborare. e credo che a cosa stia dando ottimi frutti. per il resto le persone importanti per questo disco sono state il già citato Rox Villa, i grandi musicisti che mi hanno suonato e tutti quelli che hanno creduto nel mio lavoro in questi 20 anni. è stata una spinta propulsiva che mi ha portato a questo album che vedo proprio come una sorta di traguardo.
RispondiElimina(lo dico tra parentesi per non ostacolare la domanda: bellissima anche Una sera d'inverno - io mi immagino questa live!)
RispondiEliminaDirei un bel traguardo ... sì, credo sarebbe un bel live Elle.
RispondiEliminaanche io mi aspetto molto da "Una sera d'inverno" in sede live, sicuramente sarà un momento catartico
RispondiEliminaCopertina molto misteriosa, con una foto di un parco, una figura di uomo che si vede e non si vede, un prato in primo piano. Mi viene in mente “Blow Up” di Antonioni, ma probabilmente non c’è nessuna attinenza… o forse sì? Chi l’ha fatta e come è stata scelta?
RispondiEliminal'ha realizzata il grafico di AMS Eugenio Crippa, personaggio misterioso e "alchemico" che ama le atmosfere misteriose e che infatti si è trovato benissimo nel tentativo di "visualizzare" la musica contenuta nel disco. Eugenio è il personaggio in copertina, l'assassino, mentre sul retro giace la vittima (sempre lui). è vero che c'è un atmosfera molto "Blow Up" ma non credo che ci sia nessun riferimento specifico. l'immagine di riferisce al testo di "Una sera d'inverno" che recita "Colui che vuoi uccidere non lo raggiungerai perchè quando lo avrai trovato ti sarai trasformato in lui". Infatti nella parte interna della cover vediamo l'assassina che va via mentre il cadavere è scomparso.
RispondiEliminaVedo pure una mano sul retro... la cover rivela particolari ad ogni sguardo, come le canzoni ad ogni ascolto... psichedelia pura!
RispondiEliminaSì, c'è il mistero, un parco, l'assassinio che forse non c'è, ma solo nella mente ... l'aggancio a Blow Up è in questo ... e anche per il fatto, che ho visto spesso quel film.
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album? … che esce a giorni…
RispondiEliminaihih Alli drogato di musica..
RispondiEliminasi ci sono un sacco di particolari nascosti, nella cover e nella musica. anche una serie di messaggi in codice. che non svelerò di certo :))
RispondiEliminaDovrò svelarli io ... quelli che troverò ;)
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album? … che esce a giorni…
RispondiEliminal'album esce domani! faremo una presentazione allo spazio Marelli79 di Sesto San Giovanni (MIlano) dopodomani 16 gennaio alle 21. Ma si parlerà soltanto e si ascolterà/commenterà il disco. Per i concerti veri e propri bisognerà attendere Aprile. la presentazione ufficiale sarà a Milano il 5 Aprile alla Casa Di Alex e poi proseguiremo con altri concerti in Beglio, Olanda, Canada e altri in Italia in via di definizione.
RispondiEliminaVai anche a Berlino? in Germania, la patria di Ende? ...
RispondiEliminapurtroppo per ora no ma mi piacerebbe molto...
RispondiEliminaVabbe' il 2014 è ancora lungo ;)
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non ti ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminanessun saluto particolare ma una speranza: mi piacerebbe con questo disco rompere una poco alcune barriere che in Italia ci sono (e sono alte) tra musica indie e musica prog. personalmente avrei una gran voglia di misurarmi in situazioni concertistiche (e non) ove ci siano più stili in campo e non solo essere coinvolto in "ghetti" tipo il festival prog per i proggers, il festival metal per i metallari, il festival indie per gli hipster, ecc... è un mio vecchio pallino e spero di potere dare un contribuito alla causa dell'abbattimento degli steccati. è dura ma ci terrei molto.
RispondiEliminaQui è il posto giusto, dove combatto una battaglia contro gli steccati di genere (in tutti i sensi, a partire da quello musicale).
RispondiEliminaGrazie Fabio, di essere stato qui fino ad ora, e grazie anche a Elle...
RispondiEliminaperfetto!!! :)
RispondiEliminaGrazie a te e a Elle, è stata una chiacchierata molto piacevole e stimolante. Alla prossima!
RispondiEliminaGrazie a voi per la musica :)
RispondiEliminaBuonanotte
Alla prossima, 'notte Elle...
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a Zuffanti.
RispondiElimina