Per la prima volta in
palude i Reflue, tornati sul finire dello scorso anno con un nuovo disco dopo
ben sette anni di pausa. Jazz4Indies il suo titolo, terzo album della loro vita
artistica, uscito per la label indipendente SFEM/LEVEL49, già passata su questi
schermi con altre sue produzioni. Un lavoro difficilmente classificabile,
perché le sue undici canzoni giocano sul confine libero di più generi: dal jazz
richiamato dal titolo, al blues, dal post-rock al pop dal sapore internazionale.
Del resto, il teatro senza tempo della copertina, sembra poter ospitare di
tutto, e i quattro ragazzi di Parma lo sanno bene. Provate ad immaginarvelo
animato, ascoltando liberamente le canzoni del gruppo cliccando qui.
Registrato tra La Fabbrica di Plastica a
Taneto (RE) da Domenico Vigliotti, e la casa di Carlo Martinelli, voce e
chitarra della band, in quel di Sorbolo, mixato da Jeff Saltzman, masterizzato
da Tony Lash in quel di Portland, Jazz4Indies è un disco buono per tutte le
stagioni, una sfilata di pezzi intensi presentati in una bella confezione con
tanto di testi delle canzoni cantate in inglese. Accanto a Carlo, troviamo
Federico Del Santo (voce, piano e chitarre), Michele Della Malva (basso),
Gianluigi Bianchi (batteria). Amano farsi fotografare con un sacchetto di carta
in testa, ma non è certo per nascondersi. E allora perché? Sarà una delle
domande dell’intervista che va ad iniziare. Pronti?
PERCONOSCERLI MEGLIO
Pronti
RispondiElimina... attenti, via!
RispondiEliminaCiao Mich, benvenuto in palude.
RispondiElimina...e la partenza...??? ahah
RispondiEliminagrazie
RispondiEliminaSì, siamo partiti ... sento già la vostra musica in cuffia...
RispondiEliminaSarai tu, come da accordi, a rappresentare la band questa sera...
RispondiEliminaper creare l'atmosfera anche io sto mettendo su il cd ...ma ultimamente la tecnologia mi rema contro
RispondiEliminaSpero questa sera ti sia amica...
RispondiEliminaSi e in mia compagnia per il momento virtuale, c'è Federico ( voce-chitarra)
RispondiEliminaBene, allora se vuoi partiamo ...
RispondiEliminaPartiamo
RispondiEliminaBene, allora vado con la prima...
RispondiEliminaCome è nato Jazz4Indies?
RispondiEliminaoh yeah...disco partito...ci sono!
RispondiEliminaAl momento del mio ingresso nella band (io sono l'ultimo arrivato, il “new kid” ) c'era una manciata di brani , voce e chitarra. L'alchimia nella nuova formazione si è subito rivelata visto che in poco tempo/prove i brani hanno preso corpo in maniera inattesa ed affascinante. Abbiamo cercato di inglobare le influenze di tutti con qualche inevitabile scontro frizzante qua e la , come spesso succede quando ci sono 4 teste “pensanti”, che hanno però portato ai migliori arrangiamenti.
RispondiEliminaI brani sono stati registrati in parte (sezione ritmica) presso lo studio La Fabbrica Di Plastica di Claudio Chiari e il resto a casa di Carlo (Martinelli, chitarra-voce) per poi essere missati e masterizzati a Portland da Jeff (Saltzman) e Tony (Lash).
RispondiEliminaNella pratica , considerando i tanti impegni lavoro/figli , sono serviti quasi 2 anni.
Un parto da elefante :D
Decisamente ...
RispondiEliminaPerché questo titolo? … un titolo che indica una direzione.
RispondiEliminaDecisamente! Le atmosfere electro-indie dei primi album hanno lasciato il posto a qualcosa di più maturo ed a un mood più jazzy. Ma resta lo stile e la sonorità Reflue ...ecco quindi un simil- jazz fatto “ da e per “ persone indies.
RispondiEliminaIl titolo era stato pensato inizialmente per un possibile album strumentale, progetto ancora in cantiere di cui solo Bob The Frog , canzone d'apertura di J4I è finita sul disco. Inoltre il numero 4 simboleggia il nostro essere diventati un quartetto, dalla precedentye line up a 6 elementi e il fatto che il disco sia il quarto ( dato che non è mai stato pubblicato il progetto del 2008)
RispondiEliminaCi sono anche io, giuro!!!
RispondiEliminaCiao a tutti.
Dica lo gggiuro!
RispondiEliminaCiao Elle
RispondiEliminaCiao Elle, benritrovata in palude.
RispondiEliminaBè, visto che ci stiamo presentando ci sono anche io! Ciao! :)
RispondiEliminaCiao Viola, benvenuta in palude.
RispondiEliminaLo giuro, lo giuro, con la mano sul tasto che alza il volume della musica!!
RispondiElimina...sì, c'è vita in palude.
RispondiEliminaCiao Viola! una palude che si sta velocemente affollando...bene
RispondiEliminaCiao a tutti..
RispondiEliminascendo anch'io in palude..anche se con figliola attaccata alla gamba...
Michele sta rispondendo comunque alla grande.
Federico
...sì, dicevo, c'è vita in palude ;)
RispondiEliminaCiao Fede!
RispondiEliminaFederico De Santo, voce/chitarra/piano della band, suppongo.
RispondiEliminaSuppongo anche io!
RispondiElimina3. Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaesatto.. perdonate la lentezza ma sono una vera schiappa social..
RispondiEliminaNasce principalmente dalla voglia di mettersi nuovamente in gioco dopo un periodo di silenzio. Un drastico cambio di formazione, nuovi elementi, nuovi input, nuove teste e gusti da far convivere e mescolare...un cocktail da maneggiare con cura! ('_^)
RispondiEliminaFede, ti aspettiamo, se vuoi aggiungere qualcosa ogni tanto,fai pure...
RispondiEliminaIl rodaggio della "nuova band" è andato di pari passo con la creazione degli arrangiamenti. Non appena abbiamo avuto un numero consistente di brani con una veste che ci piacesse siamo passati alle registrazioni.
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminaPosso aggiungere che l'essere presenti con questo disco è il nostro modo di onorare la passione per la musica... perchè essere ancora qui dopo i ari passaggi era cosa tutt'altro che scontata
RispondiEliminaCome si diceva i differenti gusti musicali hanno generato un mix non definito, non inquadrabile in un' unica casella. Solo nel titolo ne sono citati ben 2 !
RispondiEliminaepisodi memorabili? Durante le riprese della sezione ritmica, in studio c'era un fantastico piano Wurlitzer con cui appena possibile ci si divertiva strimpellare. Nel mezzo di una pausa, Federico (voce-chitarra) chiede di far partire la registrazione e canta e suona al Wurlitzer quella che sarà Visiting Houses: davvero magico.
RispondiEliminaGià Fede, ed è una bella cosa siate tornati ...
RispondiEliminaDirei che i due giorni in studio per la registrazione di basso e batteria sono stati molto, ma molto produttivi (due brani ulteriori sono stati registrati, pur non finendo nel CD), e per questo citerei Domenico Vigliotti perché ci ha messo da subito a nostro agio ed in condizione di lavorare al meglio… un ottimo mood da studio, che non è cosí scontato, soprattutto in tempi cosí ristretti… Molto meno veloce la registrazione di tutto il resto, ma, come tradizione Reflue, abbiamo lavorato prendendoci tutto il tempo per cucire il vestito giusto ai brani, seguendo il loro sviluppo un passo alla volta, aggiungendo e togliendo qua e lá…
RispondiEliminaVisiting Houses ched chiude degnamente l'album...
RispondiEliminaSono d'accordo sulla due giorni in studio alla fabbrica d Plastica...
RispondiEliminaVeramente intensi
già...credo tra l'altro che la registrazione sul disco rispecchi in maniera abbastanza fedele il momento di cui parlavo: immaginatevi di essere al di là di un vetro a guardare/sentire per la prima volta questo brano. wow
RispondiEliminaGrazie Diego...
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminaQui bisogna tirare in ballo i testi, che sono scritti in gran parte da Alex Jones, scrittore e autore letterario americano, che vive a Parma ed è molto vicino al gruppo. Il concept potrebbe essere una serie di racconti che hanno come protagonista un personaggio che osserva e si osserva nel quotidiano, nelle relazioni con gli altri, col tempo.
RispondiEliminaBella Visiting Houses! Ma ha improvvisato musica e parole? O solo il fatto che fosse suonata al piano?
RispondiEliminaE' stato peraltro molto affascinante interpretare i suoi testi che ha scritto appositamente per le musiche, e che secondo noi calzano a pennello.
RispondiEliminaUn intrecciarsi delle arti...
RispondiEliminaGirerei la domanda di Elle al diretto interessato. Fede?
RispondiEliminaGrazie Elle..
RispondiEliminaLa canzone esisteva già ma è stata registrata in presa diretta in un unica take in studio..
RispondiEliminaFede?
RispondiEliminaSì, Elle, Federico De Santo, voce/chitarra/piano della band (risponde da Anonimo).
RispondiEliminaAh, eccoti.. Allora visto che sei qui ti chiedo anche cosa vuol dire "take"? In una volta sola?
RispondiElimina(scusa, ma io a malapena distinguo una chitarra da un pianoforte)
... scusate, Del Santo.
RispondiEliminaSi dietro al nostro utente del mistero Anonimo, si cela in realtà Federico Del Santo di cui sopra
RispondiEliminahai ragione.. volevo dire che l'ho suonata una sola volta ed è stata buona la prima.. registrata e finita su disco..
RispondiEliminaIl mood era quello giusto da subito..
Credo intendesse "in una sola volta".
RispondiEliminaPerfetto ;)
RispondiEliminatake = registrazione
RispondiEliminase fai più riprese di uno stesso brano si chiameranno take 1 , take 2 etc
Quando si diceva della due giorni di registrazione così intensi.. ci si riferiva anche al fatto che eravamo talmente dentro le canzoni che in due giorni ne abbiamo registrate 12..
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Jazz4Indies? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminache non si dicsa che ce la prendiamo comoda... ahahah
RispondiEliminaE' sempre difficile, se non impossibile, scegliere uno tra i propri “figli”. Posso dire che dal vivo What Clues Have You Find ci mette davvero una bella carica. In generale siamo particolarmente legati a brani con atmosfere più oniriche come la ballad Cruising Attitude e il blues Do You Remember
RispondiEliminaAggiungerei mr darling's last act e universal you ..
RispondiEliminaLe mie, dopo Visiting Houses, Ten Days of Evil Thoughts dal gran ritmo, Cruisng Attitude, Do You Remember e Frozen Ember ...
RispondiEliminaWow! ah ah
RispondiEliminaSì, altro gran pezzo è Universal You...
RispondiEliminaè bello notare che sono state nominate tutte! credo sia un buon segno,no?
RispondiEliminaIO aspettavo quelle di Elle e Viola, se c'è ancora ...
RispondiEliminaDecisamente..
RispondiEliminaAh grazie, quindi "registrazione" e "buona la prima".
RispondiEliminaSul buona la prima concordo.
Anzi ne aprofitto per dire che Visiting Houses è fra le mie preferite, assieme a Bob the Frog, What clues have you found e Do you remember.
E altre tre o quattro ;)
Presente! E So What non me la nomina nessuno? La scelgo io allora :) a parte le battute bellissimo album! E intensissima Visiting Houses..
RispondiEliminaEcco, ora le abbiamo dette tutte ;)
RispondiEliminaihih vero, le abbiamo dette tutte, buonissimo segno, è valsa la pena aspettare due anni (faccio finta di non avervi appena conosciuti).
RispondiEliminaSublime.. :-)
RispondiEliminaIl cd è uscito con SFEM/LEVEL49. Come è nata questa collaborazione? Come vi siete incontrati e come prosegue il lavoro con loro?
RispondiEliminaparlando di brani e ricordi: nel frattempo nel mio stereo sta passando Old Hat. il giro ipnotico del basso all'inizio non mi faceva impazzire, poi la prima volta che l'ho suonata con un contrabbasso si è creata un'atmosfera fumosa,dark e credo tutto il gruppo ne abbia risentito. Un altro brano ben riuscito a mio parere
RispondiEliminaIl nome di Luca Lanza, responsabile SFEM per le band, mi fu consigliato da un improvvisato compagno di viaggio in treno, che sentendomi parlare al telefono di questioni legate alla band, si interessò alla questione e prima di salutarci mi indicò Luca come contatto valido per una collaborazione. La dritta è stata azzeccata: abbiamo trovato grande disponibilità e un sincero apprezzamento per la nostra proposta. Siamo sempre in contatto in particolare per monitorare l'andamento del disco. Siamo in attesa dei primi feedback dalla stampa specializzata.
RispondiEliminaCopertina molto poetica, con un dancing del passato decisamente dimesso…anche questo, come il titolo, indica una direzione musicale. O no? Come è nata questa copertina e chi è l’autore?
RispondiEliminaIl locale ora demolito si trovava a Fontanellato, nella bassa parmense, particolare che ci è sembrato “adatto”: c'è tutta una dimensione del sogno di provincia, della sua decanza ed ironia.
RispondiEliminaLa copertina ha voluto riprendere e rappresentare in immagini il titolo dell'album. Il riferimento al mondo del jazz è nel nome del dancing... Blue Note scritto però Blu Not ….italianizzato, non corretto, “terra terra”, privato della sua aurea formale ma pur sempre elegante e affascinante. Una volta giunta alla nostra attenzione l'esistenza di questo “decadente” locale, l'idea è piaciuta subito a tutti.
RispondiEliminaLa realizzazione , come pure della grafica delle pagine del gruppo, è ad opera mia mentre della veste grafica del cd/booklet/loghi se ne è occupato Gigi (Bianchi, batteria).
Bello l'incontro in treno: non tutti quelli che origliano le telefonate altrui vengono per nuocere ;)
RispondiEliminavarrebbe la pena parlare a voce alta al cellulare! ahaha (scherzo...in realtà è una cosa che odio)
RispondiEliminaNon in questa occasione in effetti..
RispondiEliminaTra l'altro il bigliettino col suo nome è rimasto in sala prove per un pò..
poi un bel giorno è spuntato fuori..
Bella questa cosa della copertina del cd, quasi "trovata" per caso, come la storia del treno...
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album? …
RispondiEliminafortunatamente talvolta alcune tessere di un puzzle si mettono al posto giusto quasi da sole
RispondiElimina'album verrà presentato ufficialmente in uno spazio/teatro presso la Corte di Giarola, non lontano da Parma (che è la nostra “base operativa”) e per questo evento abbiamo pensato a qualche sorpresa ... speriamo di creare un evento emozionante!
RispondiEliminaE poi secondo me rappresenta benissimo il tema dell'attesa...
RispondiEliminache è stata lunga..
Ecco.. assomigliamo un pò a quel cinema nella nebbia... non si vede ma c'è.. (anzi c'era)...
Avete già la data?...staremo attenti al we, altrimwnti.
RispondiEliminaBisognerà tenere d' occhio le nostre pagine social Facebook etc etc
RispondiEliminastiamo organizzando.. verosimilmente metà febbraio..
RispondiElimina...ok, staremo attenti al web.
RispondiEliminaIo sono già iscritta.
RispondiEliminacreiamo un pò di suspense
RispondiEliminaBrava Elle, così mi avverti ...
RispondiEliminaBrava Elle!
RispondiEliminaPer finire: una domanda che non vi ho fatto, un appello, un saluto a qualcuno, qualcosa che non abbiamo detto o qualcuno che non abbiamo ricordato, da fare assolutamente … troppe cose?
RispondiEliminavai Mic
RispondiEliminaahah Federico se ne lava le mani..
RispondiEliminaUn saluto e ringraziamento va sicuramente a Jeff e Tony a Portland, che hanno missato e masterizzato l'album, aggiungendo sfumature importanti..
RispondiEliminaNo no è per galanteria..
RispondiEliminaRispettiamo i portavoce.
RispondiElimina... è difficile la domanda a piacere. A scuola, se non avevi sudiato, era la peggiore.
RispondiEliminaAd Alex (Jones) , il quinto componente Reflue e compositore del 90 % delle liriche, per averci donato le sue parole e i suoi pensieri
RispondiEliminaA tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione dell'album per la disponibilità, professionalità e soprattuto , trasporto emotivo! Carla Bonati, Andrea Bertorelli, Giovanna Parmigiani, Fabrizio Del Santo (il papà di Federico).
sudiato, sta per studiato ;)
RispondiEliminaPer quel che riguarda la squadra tecnica di registrazione menziono volentierissimo anche Claudi e Domenico della Fabbrica di Plastica
RispondiEliminaMa io ho studiato e sono molto preparato hahahah
RispondiElimina... vero, vero.
RispondiEliminaPromosso!
RispondiEliminaGrazie Michele, grazie Federico, grazie Reflue ... a, proposito, non abbiamo detto perché vi mettete quei sacchetti in testa.
RispondiEliminaOttima prestazione. non c'è che dire..
RispondiEliminaIn generale un grazie agli "amici musicisti" con cui continuiamo ad intrecciare i percorsi
RispondiElimina... lasciamo il mistero.
RispondiEliminaPerchè le foto senza erano terribili !
RispondiEliminaE qua vi volevo! siete così brutti? Hihih...
RispondiEliminaQuali sacchetti??
RispondiEliminaGuarda le foto sul FB Elle...
RispondiEliminaMa no dai non siamo così male.. è che quel giorno di scatti nella bassa nebbiosa ci sentivamo un pòmetafisici.. alla De Chirico via..
RispondiEliminaSacchetti, o scatoloni di carta...
RispondiEliminacome la copertina e la storia del treno, son venuti fuori un pò per caso e noi abbiamo seguito il flusso
RispondiEliminaAh, ok. Su fb avevo cercato solo la musica. Quindi rispondere: perché la sostanza (musica) è più importante della forma (facce).
RispondiElimina(sì lo so che la domanda non era rivolta a me)
scatoloni...fortunatamente erano almeno puliti ihih
RispondiEliminaSì, c'è dell'artistico in quelle foto... una cosa surreale alla David Byrne.
RispondiElimina(risponderei)
RispondiEliminaElle: questa la posso riutilizzare? ahaha ('_^)
RispondiEliminaMa se nn sbaglio gli scatti non sono proprio tutti nella nebbia...
RispondiEliminaLa location delle foto è davvero particolare...peccato che, come il Blu Not, non esista più neanche questo spazio
RispondiEliminaN0?
RispondiEliminaFede si riferisce alle foto di profilo sul booklet. faceva anche particolarmente freddo quel pomeriggio!
RispondiEliminaPerò era freddo e grigio.. molto grigio..
RispondiEliminaSì sì, Michele, puoi utilizzarla, riciclarla, trasformarla.. come uno scatolone ;)
RispondiEliminaLe foto "al chiuso" sono state scattate al piccolo teatro Materia Off che purtroppo al momento ...è davvero Off (scusate il gioco di parole). Anzi auguro di ritornare in pista prestissimo! Parma necessita di posti come questo
RispondiEliminaBe', mi sembra che abbiamo detto molto ... avete altro da aggiungere?
RispondiEliminaIl grazie doveroso è alla palude dell'Alligatore che ci ha ospitato questa sera
RispondiEliminaAh già.. il Materio Off.. splendido e minuscolo locale che ha chiuso i battenti prima dell'estate..
RispondiEliminaDavvero ungran posto dove ascoltare ottima musica.. reading di poesia e d altre forme di comunicazione..
Anche noi ci abbiamo tenuto uno dei nostri migliori live in epoca recente
Grazie a voi Reflue!... grazie Elle, grazie Viola.
RispondiEliminaMi unisco ai ringraziamenti .. e saluto tutti quanti.. è stato un vero piacere.. speriamo di incontrarci da qualche parte...
RispondiEliminaGrazie a voi :) Ciaooooo!!
RispondiEliminaAl Blu Not sarà difficile. ;) Io rimetto su Jazz4Indies , un bicchiere di vino e saluto tutti!
RispondiEliminaGrazie a voi ancora, e mi dispiace per il MateriaOff, gestito da Guido Maria Grillo, già ospite qui in palude...
RispondiEliminaGrazie a voi tutti per la musica!
RispondiEliminaBuonanotte paludosa e nebbiosa (ma con bella musica che accompagna)!
Già Elle, questa sera è così (ma qui, poca nebbia per fortuna).
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Reflue.
RispondiElimina<>
RispondiEliminaBuona notte!
Grazie Alligatore
RispondiElimina