Per la prima intervista
del nuovo anno torna in palude Claudio Milano, torna per parlare di due suoi
importanti album, gli ultimi, mi ha scritto nella mail, ultimi per un certo
periodo, spero bene. Il perché cercheremo di capirlo insieme, di sicuro in
questa scelta gioca molto l’imponenza del lavoro uscito nel 2013 con
l’etichetta Lizard Records, una delle poche in Italia a produrre chicche per
palati fini, poco convenzionali, ma di mirabile bellezza. Chi la vuole cercare
qui la troverà. In sostanza, trattasi di ben due dischi doppi, che il nostro ha
fatto come InSonar e come Nichelodeon,
già ospiti su questi schermi. Due dischi che hanno il coraggio di volare alto,
e per i quali si può parlare apertamente di concept-album.
Quello firmato InSonar, L’Enfant Et Le Ménure (ascoltate qui), ha come tema forte il potere
dell'immaginazione infantile che trasforma l'orrore in meraviglia. Partecipano
62 musicanti provenienti dai 5 continenti, l’inconfondibile voce di Claudio
gioca con un sacco di strumenti, anche molto poco sentiti, e rende omaggio, tra
gli altri a Bowie e Brian Eno, Tim Buckley, The Velvet Underground (di culto
Venus in Furs), arie di Gounod, Martini, Giordano, liriche da opere di Agatha
Christie, David Lynch, Federico Garcia Lorca, la Bibbia e il Sutra del Loto,
un omaggio ai Pierrot Lunaire di Gaio Chiocchio e Arturo Stalteri. Bath Salts è
invece il titolo del disco firmato Nichelodeon, politicamente forte, con la
partecipazione di importanti nomi dell’avanguardia e dell’undergorund italico più vero degli
ultimi cinquant’anni. Tutta questa bellezza, mi è arrivata da un paio di
settimane, in un bel pacchettino artigianale, cartonato blu, racchiuso da uno
spago giallo. Non vi dico dei deliziosi disegni dei booklet, ne parleremo
nell’intervista che va ad iniziare. Pronti?
PER CONOSCERLO MEGLIO
Bacilli giganti da Marte invadono la palude!
RispondiEliminaCiao Claudio, ti riconosco dalla voce ...
RispondiEliminaMilano è un artista coraggioso, poliedrico come pochi e spietatamente sincero, senza veli. La sua voce è uno strumento fra gli strumenti ed il suo doppio lavoro discografico conferma la coerenza e il talento dell'esprimersi attraverso i mezzi meno convenzionali senza sacrificare il 'messaggio'.
RispondiEliminaSalvatore dici bene, mi sembra una bella presentazione, che sottoscrivo ...
RispondiEliminaPresente! E curiosissima, ciao a tutti.
RispondiElimina(quella nella foto è la tua copia Alli?)
Ciao Alligatore, si inizia subito con dei complimenti, grazie :) Abbiamo anche l'onore della presenza di Salvatore De Falco (Musicalnews/RaroPiù) a quanto pare
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Elle, no, quella non è proprio la mia copia, però ci assomiglia molto (l'ho trovata in Rete).
RispondiEliminaBenvenuta Elle!!!!!
RispondiEliminaeccomi
RispondiEliminaIn tempi di non sperimentazione, il suo lavoro è ossigeno puro...difficile sì, ma coraggioso e ostentato con professionalità e non con presunzione
RispondiEliminaBenvenuto anche a Fabrizio...
RispondiEliminaUn saluto a tutti e un abbraccio a Claudio dalla Redazione di HamelinProg!
RispondiEliminaCaro Alligatore, la voce regge ai bacilli, la febbre mi rende psichedelico, Salvatore di ossigeno ne ho bisogno io stasera, ma a dire il vero ce n'è bisogno in genere in un periodo così austero di fantasia e coraggio
RispondiEliminaSalvatore, concordo ...e direi di cominciare con delle domande per far capire di cosa parliamo. Io intnato faccio partire il cd...
RispondiEliminaBenvenuta alla redazione di HamelinProg, questa sera palude affollata...
RispondiEliminaOh, abbiamo Fabrizio Modonese Palumbo (Larsen, Almagest!), il suo ultimo lavoro come Almagest! è un capolavoro autentico, uno scrigno da aprire. Benvenuti anche a voi Hamelinprog!!!!
RispondiEliminaIo Claudio, ho pure una brutta tosse, che non vuole lasciarmi in pace, meno male che l'intervista è scritta...
RispondiEliminaAttendo le tue domande Alligatore!
RispondiEliminagrazie Claudio
RispondiEliminama si diffondiamo il virus della cultura "altra" quella che in televisione nessuno vuole
RispondiEliminasolo un tributo sincero Fabrizio! Se non ci fossi stato tu a dare assenzio al "mio" Brecht, Bath Salts non avrebbe avuto la stessa faccia
RispondiEliminaE allora parliamone...
RispondiEliminaClaudio mi riferivo proprio all'ossigeno dell'arte ;-)
RispondiEliminaCom'è nata l'idea di questo progetto? Quanto hai impiegato per concretizzarla?
Brecht ;)
RispondiEliminaL’Enfant Et Le Ménure con gli InSonar, Bath Salts con i Nichelodeon, due dischi imponenti e importanti nello stesso anno, come sono nati?
RispondiEliminaCiao a tutti! io mi parcheggio qui buonina e vi leggo/seguo/ascolto :)
RispondiEliminaVai pure con ordine, prima c'è quella di Salvatore.
RispondiEliminaI dischi Salvatore sono stati pubblicati in contemporanea perché qualche problema di salute mi ha fatto capire che c'è un momento in cui delle cose devono essere dette, senza aspettare, semplicemente perché non si sa mai. Loris Furlan della Lizard Records, Patrick Preissner della Carabà Edizioni e Stefano Ferrian della dEN hanno mostrato la giusta sensibilità in materia e così il parto è stato quadruplo, persino sestuplo per i primi finanziatori del progetto che hanno ricevuto le 40 copie di “Musica Cruda” a nome NichelOdeon e “Neve Sporca” a nome InSonar. Ricordo infatti che l'uscita è stata possibile anche attraverso chi mi ha sostenuto sulla piattaforma Musicraiser e chi ha comperato la mia collezione di vinili e/o ha preordinato i lavori. “L'Enfant et le Ménure” è nato dalla collaborazione con il “non musicista” elettronico Marco Tuppo, “Bath Salts” dalla volontà mia e di Vincenzo Zitello di incidere e comporre dei brani assieme, è stato lui a presentarmi Raoul Moretti. “L'Enfant et le Ménure” è il disco dell'itai doshin, ossia diversi corpi, un'unica mente. Per spiegare più facilmente il concetto, d'origine buddista, è un disco di networking, che ha visto si diverse session in tempo reale ma principalmente collaborazioni on line attraverso un circuito infinito di e-mail e telefonate/videochiamate su Skype. Nel Giugno del 2011 erano pronti gli scheletri delle canzoni ma ho voluto dar colore a tutto tessendo un mosaico grande 5 continenti, contattando musicisti con i quali avevo scambiato opinioni musicali e con i quali si è creata una stima reciproca grazie ad incontri reali, lunghe discussioni sullo stato dell'arte via Myspace prima, Facebook e Soundcloud dopo. Al progetto dovevano prendere parte anche Carla Bozulich (che doveva essere l'unica voce dell'album, io volevo figurare solo come autore), David Tibet, David Toop, Andrea Chimenti, Miro Sassolini, Chad Wakerman, ma una serie di coincidenze in qualche caso rocambolesche hanno cambiato le carte costantemente come nel gioco di un prestigiditatore, fino a comporre il quadro complessivo che è costato tre anni e mezzo di lavoro nei quali Marco (Tuppo) e la sua pazienza hanno avuto un ruolo determinante.
RispondiElimina“Bath Salts” invece è nato nel peggiore periodo della mia vita. Ho dato voce ai pensieri, andando a pescare nell'inconscio attraverso sedute di ipnosi, ho composto melodie e arrangiamenti come un fiume in piena in una cameretta 1,5 metri per 4, di notte, in cuffia e sono stato supportato da Raoul che per me è stato e rimane più che un collaboratore un angelo custode. Anche Pierangelo PANdiscia, Vincenzo Zitello, Walter Calloni, il poeta Paolo Carelli degli indimenticati Pholas Dactylus, l'attrice Valentina Illuminati, il pittore Effe Luciani, hanno avuto un ruolo determinante. L'album è stato registrato quasi esclusivamente con l'interazione diretta dei musicisti in sala, si è creata atmosfera, tensione emotiva e si è dato fuoco ad idee e spartiti. Intanto c'erano torte salate, ginseng e qualche birra a darci elettricità.
Ciao Elena, benvenuta in palude ...
RispondiEliminaQuanta gente, pure Brecht ;)
RispondiEliminaLe vostre domande Salvatore e Alligatore sono racchiuse nel mio commento precedente che si pone come piccolo viatico di lettura al mio nuovo viaggio in musica
RispondiEliminaBrecht, dunque, un mio antico amore assieme ad Artaud e Beckett, ma quello che oggi mi serviva era ironia mista a profondità e l'Opera da tre Soldi quanto Happy End sono stati un terreno fertile
RispondiEliminaQuante cose in questi lavori ...si sei tutto Claudio.
RispondiElimina(io non sono sicura di aver capito.. Nichelodeon e InSonar sono.. nomi di gruppi? di progetti? di.. cosa?)
RispondiEliminaSì Elle, di gruppi/progetti, con Claudio Milano e la sua voce/energia al centro ...
RispondiEliminaavevo tanto da dire, come prima cosa "giù la maschera", son tempi duri, non si può più giocare a fare gli "altri da sè", il mondo ha bisogno di umanità
RispondiEliminaIo continuo con le mie domande, ma se qualcuno vuole inserirsi, faccia pure ...
RispondiEliminaRisposta più che esaustiva ;-)
RispondiEliminaCi racconti dei tuoi esordi?
Chi sono gli artisti che ti hanno influenzato
Già, umanità, restiamo umani diceva un mio amico di blog ...
RispondiEliminasono progetti Elle, NichelOdeon di cantautorato espressionista e teatrale, InSona, suo fratello gemello, è più votato ad analizzare tutte le possibilità timbriche che voce e strumenti di ogni era e latitudine possono offrire, dal Tendegà del Burkina Faso, al theremin (ben dieci i thereministi coinvolti da tutto il mondo), l'Onde Martenot suonato da Thomas Bloch (Radiohead/Blur)........
RispondiEliminaè vero, il mondo ha bisogno di umanità. Manca assai questa cosa, ma credo che proprio molti non sappiano il vero significato della parola!
RispondiEliminaGrazie :)
RispondiEliminadunque rispondo prima a Salvatore: Nico, Univers Zero, l'ultimo Scott Walker, Peter Hammill, i King Crimson di Red, gli ultimi Kate Bush e David Sylvian, Meredith Monk, Diamanda Galas in Vena Cava, Mark Hollis, Fennesz, Soap & Skin, Carla Bozulich, John Coltrane, Nina Simone, Messiaen, Penderecki, Preisner, Milva
RispondiEliminaConcordo Claudio, mettersi in gioco "senza maschere" è anche il modo migliore di fare arte politica e contemporanea (come in fondo tutta l'arte dovrebbe essere) senza compromettersi e perdersi in facile retorica ed antichi slogans e perseguendo invece un linguaggio proprio ed altro, e proprio in questa ricerca trovo ci sia continuità e coerenza tra il tuo lavoro ed il mio al di là del suono e del (non) genere
RispondiEliminaCi racconti dei tuoi esordi?
RispondiEliminaDecisamente un bel po' di bella gente ...e sì, Fabrizio, non bisogna farsi ingabbiare dai generi ...
RispondiEliminaahaha Salvatore è lanciatissimo!
RispondiEliminasolo per citare qualche ascolto, ma potrei dire anche il primo Gavin Friday e i Virgin Prunes, i Bauhaus, i Radiohead, i Tool, Sunn O)), Ulver, la musca delle crociate, l'estetica glitch e tanta altra "materia" (Non in ultimo quel Canes Venatici di Modonese Palumbo ed Ernesto Tomasini e Digital Angel di Othon che per me rimangono dei fari)
RispondiEliminasi Fabrizio, trovo un legame assai stretto tra i nostri percorsi perchè nessuno cerca di fare avanguardia legandosi solo alla forma e ai trend, ma alla sostanza e all'autoindagine
RispondiEliminaChissà quanti episodi durante la lavorazione di questi due dischi. Raccontante qualcuno rimasto nella memoria …
RispondiEliminai miei esordi Salvatore... ho iniziato a cantare il Bowie berlinese a 3 anni, poi son partito in tournèé con mio papà cantando musica tra le due guerre e a 13 anni ho iniziato a guadagnarmi qualche soldino in band che suonavano Led Zeppelin, Pink Floyd, Deep Purple, Area, i primi Litfiba, i Velvet Underground
RispondiEliminaepisodi? Eheheheh: La registrazione di “L'Urlo Ritrovato”, una vera e propria festa durata un giorno intero con musicisti che arrivavano in studio da tutto il Nord e Centro Italia per il semplice piacere di divertirsi assieme e così è stato, con Simone Pirovano al mixer emozionato come un bambino, io, Sebastiano de Gennaro e Luca Pissavini a ruota a condurre dinamiche e strutture. Walter Calloni che si presenta nello studio di Corbetta per incidere percussioni e batteria su L'Enfant con in mano una foto autografata di Stratos dicendo, “io son qui per ricordare lui”. Mia mamma con le cuffie che registra da contralto a 80 anni il finale di “Terra”. Una spaventosa lite telefonica con Paul Wertico.... Fabrizio avvinghiato alla sua viola che ruota su sè stesso dicendo Pape Satan Aleppe mentre Paul Beauchamp dà sangue vivo e luminoso alla sua anima
RispondiEliminaDa farci un film ...
RispondiEliminaW il the al cioccolato!!! Ciao Cla!!!
RispondiElimina... con la regia di Alejandro Jodorowsky ;)
RispondiEliminase ti parlassi di tutto quello che ho visto e vissuto dal Novembre 2012 ad oggi, altro che film, ho ripercorso la mia vita passo per passo, fino a tornare in una crisalide/utero materno
RispondiEliminabeh Satana rimane figura centrale nella storia del "rock", mi sembra giusto evocarlo :)
RispondiEliminamanifestati amico del the al cioccolato che tanto amo!!!!!!!!! :)
RispondiEliminaCiao Anonimo... ottimo accostamento.
RispondiEliminanon nego che Il Diavolo Creatore di Nikolaj Rajnov rimane uno delle mie letture più divertite, anche se sono dichiaratamente buddista
RispondiEliminaRitornando ai cd, per entrambi, si può parlare, a ragion veduta, di concept-album, una parolona che profuma di anni ’70 … o no? Dico, sono dei concept-album? Su cosa?...
RispondiEliminapiù che Jodorowsky direi sano "teatro della crudeltà", non trovo "Bath Salts" particolarmente "simbolico" (per fortuna!)
RispondiElimina“L'Enfant et le Ménure” parla del potere dell'immaginazione infantile di trasformare l'orrore in meraviglia, “Bath Salts”, dei segni lasciati sulla nostra coscienza da guerre reali e personali.
RispondiEliminaUn saluto a tutta la redazione...
RispondiEliminaCiao Claudio!
vorrei chiederti quanto Milano
...e non intendo il cognome :)
ti abbia influenzato/condizionato
soprattutto ora che puoi vedere quell'ambiente in modo più distaccato non vivendo più in quella città
che a mio parere è perfetta per un alligatore = stagnante
Certo Fabrizio, pensavo a Jodo per il surreale durante le registrazioni, non per la musica ...
RispondiEliminaCiao Nicola ... mai stato a Milano, ma andrò a vedere se potrebbe andare per me ...bella metafora però.
RispondiEliminaSi vero Fabrizio, da La caduta della città di Mahagonny a Morte a Credito di Celine, Canti del Caos i Moresco, Cinico TV, i bidoni della spazzatura di Beckett e "Per Farla Finita col Giudizio di Dio" c'è tutto. L'inno bi-asessuale di "7 Aziioni musica per la carne" su testo del grande Carelli mi fa ancora venire i brividi
RispondiEliminaAllora io mi riconosco sia in L'Enfant et le Ménure che in Bath Salts - ma direi non solo io.
RispondiEliminaMilano mi ha fatto conoscere Roberto Sanesi e decine di musicisti senza mezzo pelo sullo stomaco, la musicoterapia..... Mi ha rubato la tarda adolescenza non senza farmi violenza, col suo essere stupidamente superficiale, ma mi ha nutrito di cultura. La odio quanto la amo, anche perché lì ho lasciato le anime più belle che ho conosciuto e con cui ho condotto un percorso di vita
RispondiEliminaPresente!!
RispondiEliminaBenvenuto Money ... ora ti sei spostato più a sud Claudio. Influirà anche sul fare musica questo spostamento fisico?
RispondiEliminaCiao ragazzi! Sono Fabrizio (l'amico del the)... Conosco Claudio perchè per un breve periodo sono stato il batterista dei penultimi NichelOdeon e devo dirvi che lavorare con Claudio è stato per me un'esperienza spaziale e un privilegio. Non mi era mai capitato di suonare con un musicista di cosi tanta capacità vocale e una cultura musicale sconfinata. Questa esperienza la porterò sempre con me. Grazie Cla. Purtroppo Claudio per tutto quello che ha passato (l'inferno) e l'impegno che ci ha messo meriterebbe molto di più. Purtroppo siamo in Italia... Va beh... Ricordo quanta neve era caduta nella mia città quel giorno che prima delle prove. E Claudio mi disse: 'Devo comprare del The al cioccolato' e io: 'eh? con tutta sta neve rischiamo di scivolare!!!' Ahahah... Che bei ricordi.
RispondiEliminaoggi non ho energie fisiche a sufficienza per potermi cimentare con buona parte del repertorio di L'Enfant ma è il momento giusto che il mio spirito si nutra di Bath Salts Elle
RispondiEliminaPosso permettermi di dire che nell'underground milanese c'è una miriade di ottimi musicisti orientati al nuovo, alla ricerca, al sentimento e alla passione....che vivono a fatica ma mantenendo sempre la propria dignità?
RispondiEliminaCiao Fabrizio :) Un abbraccio mega! Uno come te può suonare anche le collanine di spago facendole diventare percussioni
RispondiEliminaPuoi dirlo forte Money ...
RispondiEliminaIl problema non sono i musicisti, che ben venga se sono tanti, ma la cultura e il poco interesse a tutto e non solo alla musica
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di questi lavori? … che ti piace di più fare live?
RispondiEliminasi Money, è proprio quello che ho detto. Qui in Puglia invece (terra del jazz standard, delle cover band e dell'indie più melodico, oltre che dall'abusata "pizzica") i tempi son assai più dilatati. Per il momento ho messo in piedi una formazione con Cinzia Decataldo (pianoforte) e Gianpaolo Saracino (violino elettrico), aspetto presto l'ingresso di Fabio Zurlo alla fisarmonica modificata. Sarà l'orchestra/cantiere NichelOdeon del Sud. A nord avrò Raoul Moretti (arpa elettrificata) ed Erica Scherl (violino). No, il mio mondo musicale non cambierà
RispondiEliminaPoi ognuno potrà dire la sua, anche se è dura scindere questi due dischi in singoli pezzi ... ma si può fare, spaccar legna è più dura ;)
RispondiEliminaSono tempi veramente duri controllati dalle vari lobby...così è pure la musica in tutte le sue forme e stili...ma è così l'arte in generale.
RispondiEliminaAvere dei dischi in cui si esprima la propria sensibilità e la propria anima è roba assai rara!
Infatti Claudio (che tra l'altro è il Claudio Milano più simpatico che conosco) va stimato per la voglia di conoscenza e ricerca che lo anima!
Devo ammettere che una volta gli ho lasciato un messaggio minatorio anonimo in aula di canto...ma vabbè...
La mia risposta precedente è rivolta anche a Fabrizio Carriero e ad Alligatore. Rispondo ora all'altra domanda. Da “Bath Salts” che è il lavoro che preferisco tra i due, “Alla Statua dei Martiri di Gorla”, “Secca in Festa”, “Finale (Ninna nanna)”, “Surabaya Johnny”, “Fuoco Amico (Mai N.A.T.O.)”, “Giulia (Nata in 7 mesi, morta al primo appuntamento)”, sono i pezzi che preferisco eseguire dal vivo assieme a qualche brano da “Il Gioco del Silenzio”, “Malamore e la Luna” e “Fiaba” in particolare. In studio dallo stesso album amo tante altre cose, particolarmente “Portami un Fiore”, “Terra”, “Un Posto Sicuro”, “L'Urlo Ritrovato”, “Desiderio Nascosto”, “Sette Azioni (Musica per la Carne)”, “Bolle”.
RispondiEliminaDa “L'Enfant” eseguo dal vivo volentieri le cover di “Venus in Furs” e “Song to the Siren”, “La Torre più Alta” e adoro cantare a cappella “Dieci Bambini Cacao”. Sarebbe bello poter duettare dal vivo con Ivan (Cattaneo) su “L'Estasi di Santo Nessuno”, non mi piace cantata solo da me e presto inizierò a proporre “Canción del jinete” su testo di Garcia Lorca, magari con fisarmonica e violino. Il disco mi piace tutto, “Medina” di Tuppo e Thomas Grillo in particolare credo sia una gran cosa. Ci sono solo due tracce che trovo lievemente inferiori “Plaisir d'Amour” e “Menura Latham”. Sto avvicinandomi anche al repertorio vocale di Astor Piazzolla ed Edith Piaf.
ah Money è nientemeno che Andrea Quattrini, tabla e batteria su L'Inventasogni da "L'Enfant" e batteria elettronica su "Trittico 50 Mg"....................
RispondiEliminaLa mia era una critica alla Milano che non si ricambia e non a chi si sforza di smuovere le acque per far emergere dai fondali nuove entità
RispondiEliminaPurtroppo noto che è molto meno dinamica rispetto ad altre città
Le mie: La stanza a sonagli, Venus in furs, Plaisir d'Amour, Medina, Ricordo d'infanzia, Desiderio nascosto, Fuoco Amico (mai N.A.T.O.), Trittico 50 mg... giusto per citare un paio di pezzi per cd.
RispondiEliminaIo ad esempio non so scegliere..
RispondiEliminaDio Andrea, se a Milano si parlava di cupole del jazz, qua è mafia allo stato brado. Ho conosciuto però un'anima bella: Vito degli AcomeandromedA, in acustico sono magia pura, ancora più grandi dei Pane con "tutta la dolcezza ai vermi" che ebbe la fortuna di finire su XL di Repubblica. Ma del resto si sa, parlando di un altra band, basta avere uno zio che dirige una multinazionale della musica e vinci per due anni consecutivi il premio della critica a Sanremo (per fortuna a ragione, perchè con una voce come quella si fanno i bigodini anche ad un criceto :)))))))))))
RispondiEliminaSì hai ragione, quello che tu vedi è statico ma nell'underground ci sono una miriade di progetti.
RispondiEliminaIl problema è che chi dovrebbe promuovere la cultura è condizionato da quelli che qui a Milano rappresentano i soliti noti...
Sarò cinico, il problema sono i soldi, realizzare un album dalla registrazione alla stampa alla promozione ha costi di produzione elevati che oggi non trovano riscontro nel mercato e che quindi creano forti limiti alla creatività e visione artistica, nonchè alla possibilità di una continuità produttiva consistente, il risultato è che ci sono sempre meno bands e sempre più solisti o formzioni ridotte e sempre meno ricerca sul suono, in studio, ma registrazioni low-fi "isolate", in questo senso i recenti dischi di Claudio sono decisamente controcorrente, il che è di per se sempre un bel valore aggiunto.
RispondiEliminaGli AcomeandromedA, non a caso graditi ospiti qui in palude, un annetto fa ...
RispondiEliminaGià, affrontiamo anche la questione produttiva, e parliamo della label.
RispondiEliminaMilano rispetto ad altre città europee fa sorridere. In Italia ora al Tenco si dan premi a Baccini (che raccontano sia perseguitato dal fantasma di Luigi) e Niccolò Fabi. Siam ritornati alle canzonette dei '50 e gente come I Cani e i Baustelle ne sono una testimonianza. Meglio la Caselli.......
RispondiEliminaLi sto ascoltando adesso sul tubo...moltoo validi!!! Bravi!!
RispondiEliminaAlla fine qui a Milano chi ti da un po' di libertà sono i centri sociali, case autogestiti, associazioni culturali....i jazz club pensano solo agli incassi e vanno sul solito swingone popparolo all'italiana..
Lì c'è qualcosa di simile?
Entrambi i cd sono usciti con Lizard, con la quale avevi già lavorato in passato. Una label che ama uscire con album che altre etichette non farebbero, almeno in Italia, oggi. Come vi siete incontrati? Come lavorate insieme? Che tipi sono? Voglio conoscerli …
RispondiEliminaSuperficialità, provincialismo e nepotismo sono tre brutte bestie che affliggono il panorama musicale italiano (e non solo!) ormai da una vita. Come sei riuscito a mettere in piedi un ambizioso doppio progetto come “Bath Salts”/“L’Enfant et le Menure” e a coinvolgere una così folta schiera di mostri sacri e talenti musicali?
RispondiEliminaeh, prima di parlare della label, dò assoluta ragione a Fabrizio, non se ne può più di questi pipparoli che vanno in giro con una loopstation, suonano e cantano due cagate come si faceva (meglio) alla fine dei '70 (Laurie Anderson docet) e dicono "io sono l'avanguardia", sarebbe il caso di dire, "io sono onanista"
RispondiEliminaRispondo prima ad Alligatore, poi ad Hamelin:
RispondiEliminaLizard (ex Pick Up Records) è Loris Furlan contattalo: lizardopenmind@yahoo.it, sarà felice di risponderti. Conosco Loris dal 1994 ma prima di decidersi a produrmi, ha caldeggiato la partecipazione di NichelOdeon all'Omaggio a Demetrio Stratos nel 2008, quando siamo arrivati terzi. Ascoltandomi ha deciso di produrre “Il Gioco del Silenzio” ed il DVD “Come sta Annie?” con la sonorizzazione live al Bloom di Mezzago dell'ultima puntata di Twin Peaks. Lizard ha prodotto alcuni dei migliori dischi sconosciuti dell'underground italiano dagli anni '90 in poi. Da “Il Chiarore Sorge due Volte” dei Dunwich, a Zoicekardiá degli Areapalea; da “Anima Terra” dei Bondage ai più recenti “L'Uomo Infinito” dei Lamanaif, “Assurdo” dei Garden Wall di Alessandro Seravalle, “Le Roi du Monde” dei Runaway Totem, “Nuotando in un Pesce Bowl” dei Mariposa.....
Qualche disco Lizard è passato pure qui, ed è sempre un grande onore, e si sente una diversità di fondo forte,nei loro dischi...
RispondiEliminacoinvolgere o musicisti che hanno partecipato ai progetti è stato facilissimo per i collaboratori stranieri, in molti casi impossibile con quelli italiani, soggetti a vincoli ridicoli dalle label. Avrei tanto voluto Cristina D'Avena sentir cantare "padre toccami lì giù più infondo, che ho bisogno di sentirmi sporca, fammi sentire schiava e prostituta.......ecc" ma non ha accettato.......... Di norma ho inviato dei demo e la prima cosa che è stata apprezzata è stata la voce, attorno alla quale, ognuno in assoluta libertà ha voluto cucire un abito a misura "avant"
RispondiEliminaForte sta cosa, molto forte ...
RispondiEliminaChe dire, conosco Claudio da un bel pò, ho già commentato, intervistato ed espresso il mio pare si di lui e sulla sua opera...mi piace definirlo ARTISTA, e il suo ultimo lavoro resterà nella storia.
RispondiEliminaAthos
Se Loris lasciasse il suo lavoro per dedicarsi solo al mestiere di produttore, avrebbe tutte le carte in regola per essere il Gianni Sassi di questi anni Alligatore. Ma il suo lascito, così come fa Cinzia di Snowdonia (che dire dell'ultimo Deadburger?) è di fondamentale importanza culturale
RispondiEliminaahaha Cristina D'Avena così l'avrei voluta sentir cantare anche io!
RispondiEliminaeh si ...Cristina D'Avena sarebbe stao un gran bel colpaccio!
RispondiEliminaCiao a tutti, mi aggiungo e mi parcheggio...sono l'angelo custode (vedi sopra...) di Claudio...
RispondiEliminabenvenuto Athos, mi auguro questo quadruplo non sia ricordato solo come il più imponente progetto di collaborazioni pubblicato (82 nel complesso......) ma anche per i contenuti. Devo dire grazie a chi come te mi sta aiutando a darne una chiave di lettura lontana dai fumi dell'emotività
RispondiEliminaI Deadburger sono stati ospiti qui gisuto un mese fa, e preparando questa intervista ho pensato proprio a loro...
RispondiEliminaI tuoi lavori e quello dei Deadburger, da soli, possono farmi dire che è stata una grande annata il 2013.
RispondiEliminaAthos è il critico Athos Enrile (Mat2020/Rockol ecc.), l'angelo custode è il mio papà preferito, la mia orchestra, RAOUL MORETTI :)
RispondiEliminaPalude affollata, rischio di perdermi qualche nome ...
RispondiEliminaCopertina che sembra un disegno di Moebius per L’enfant Et Le Ménure, colori che esplodono per Bath Salts. Il tutto inscatolato in una ghiotta confezione cartonata, blu scuro, con un artigianale spago giallo, grosso, copie autografate… insomma, c’è una cura che dire artigianale è poco. Come è nato tutto e chi ne è l’artefice?
RispondiEliminaSpesso il problema coi musicisti italiani di area "pop" e che proprio non capiscono di cosa si parli.
RispondiEliminaGli americani ad esempio hanno Nancy Sinatra, noi potremmo avere Rita Pavone, ma invece Rita Pavone è personaggio da programma televisivo del mattino, un'interprete senza autori ed un'artista che forse non sa neanche di esserlo, e se lo sa peggio ancora (per lei intendo, pensa la frustrazione!) se poi pensi alla fine che ha fatto, anzi è stata fatta fare ad un musicista straordinario come Umberto Bindi. Non ho mai capito se questo sia frutto di masochisimo o un drammatico buco "culturale"
Alligatore, citerei anche Lamanaif, Almagest!, Massimo Volume, AcomeandromedA, Dalila Kayros,il CAPOLAVORO del Babau e i Maledetti Cretini dell'amico Andrea Dicò, i Doubleganger. Grandissima annata italiana di underground VERO e inafferrabile, la migliore da tanti anni a questa parte
RispondiEliminaLe copertine: Il concept è mio e così le confezioni, preparate una ad una, autografate, numerate e baciate con ehm... “adeguato” rossetto fluò :) I disegni di “L'Enfant” sono a cura di Marcello Bellina (aka Berlikete, per gli amici “Marcio”) dei MoRkObot e mettono in primo piano i bambini come se fossero loro a descrivere la realtà attraverso i loro occhi. Con bontà d'analisi il grande critico e artista Vittore Baroni li ha definiti (e con loro ha descritto l'album) “un inneggiare al potere ai bambini come in Roger Vitrac”. I mosaici di Arend Wanderlust parlano dei rapporti interpresonali in un mondo globalizzato. Per lui siamo tutti parte di una “rete globale” come se tra il mondo virtuale di internet e la realtà non ci fosse più differenza, un'evoluzione delle visioni di Cronenberg in chiave hipster. Effe Luciani invece ha rigurgitato percorsi interiori con una veemenza e una poesia sognante che un talento così geniale come il suo poteva partorire.
RispondiEliminaConcordo pienamente con l'analisi, e il collegamento virtuale/reale (quando qualcuno in alto, o che crede di esserlo, se ne accorgerà, forse sarà troppo tardi), per la copertina baciata una a una, allora dovrò scanerizzare la mia e mettere quella online ... domani lo faccio, giuro, per dare un tocco di reale al virtuale, consapevole che è la stessa cosa.
RispondiEliminaFabrizio fosse solo Umberto Bindi, pensa alla fine che ha fatto un talento come quello di Giuni Russo, che per carità tre grandi album li ha fatti: Energie, Signorina Romeo live, A Casa di Ida Rubinstein 2011, ma che sarà ricordata in eterno anche per speculazione discografica della sua memoria (la Sisini l'ha uccisa due volte), come quella delle canzonette estive. E'vergognoso.... e che dire di Faust'O? Dei Deasonika?............
RispondiEliminaGià, se la chiamano industria culturale un perché ci sarà...
RispondiEliminaClaudio, L'estasi di Santo Nessuno è un'amara e irresistibile filastrocca graffiante. Ci racconti e spieghi com'è nata?
RispondiEliminaTutti alla catena ... di montaggio.
RispondiEliminae pensare che esiste il Master di YS del Balletto di Bronzo cantato interamente dalla Russo e ci propinano duetti virtuali suoi con Caparezza e una Lene Lovich che è diventata caricatura di sè stessa (l'ultima cosa migliore l'ha fatta in USHER di Hammill)..... ma come cazzo state messi? Ma che si facciano una doccia fredda per riabilitare qualche sinapsi
RispondiEliminaah! Faust'O! però Faust'O' come in un certo senso anche la Russo fanno parte di una scena più aperta , io pensavo più al collasso della cultura "popolare" alla mancanza di un mercato consapevole e di conseguenza di interpreti, "dive" ed autori all'altezza e consapevoli della propria storia e del proprio ruolo culturale e di "spettacolo" . D'altro canto "l'underground" invece in un modo o nell'altro se la cava sempre.
RispondiEliminaL'Estasi di Santo Nessuno è dedicata a Sara Scazzi. C'è un bimbo/bimba che parla di abusi subiti, cosa che per lui/lei sono norma e dunque il papà carnefice è celebrato dall'occhio infantile come fosse un Dio, che anche quando toglie la vita, tale rimane e il bimbo/bimba dall'oltretomba è fiero/a di aver contribuito a far finire il papà sui giornali
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete il lavoro? …
RispondiEliminadive/i Fabrizio? No, è morta quella cultura in Italia, sostituita dai personaggi della porta accanto e dai loro vezzi che diventano caratteristiche in musica (il birignao di Mengoni, lo sfiato da polipi alle corde della Ferreri)......
RispondiEliminaDove ci accolgono/ci accoglieranno Alligatore, purché ci sia predisposizione a dare ascolto ai silenzi e quel minimo di compenso che un professionista merita.
RispondiEliminaappunto...che tristezza!
RispondiEliminaCrudele...ma è uno dei pezzi più belli e forti prodotti in Italia!!!
RispondiEliminaSu Giuni Russo sono assolutamente d'accordo con te: gli artisti pionieri italiani sono rimasti storditi dal successo popolare raggiunto, non importa la quantità dei numeri ma la popolarità...Ho visto di recente Fausto Rossi dal vivo in concerto (se tale si può chiamare) e non mi è parso l'innovatore dei dischi anni 70-80...Anche la Giuni la sentivo tormentata dal fatto di non essere più supportata da un'industria dalla quale si era sentita messa al bando...insomma...conflitti interiori che spesso portano a fare scelte sbagliate...ho trovato serenità di artista in Garbo ad esempio...
Claudio, ho partecipato come spettatore a moltissime delle tue esibizioni
RispondiEliminase chiudo gli occhi per un attimo e penso a tre luoghi dove ti sei esibito mi vengono in mente situazioni molto diverse fra loro
vorrei sapere cosa succede a te quando lo fai
dove ti rivedi?
quali sono i luoghi che ti porti dentro maggiormente se ci sono
Gran bella domanda nykola ... e benvenuto in palude.
RispondiEliminaSi Salvatore, ma non trovo in Garbo capacità di staccarsi un millimetro da modelli più grandi di lui, così come accade per il suo pupillo Micol Martinez
RispondiEliminaSì...penso sia voluto...nel caso di Renato...e ci vive bene...
RispondiEliminaTu come vivi l'ipotesi di poter/voler/dover arrivare ad un pubblico di massa?
Nykola, amo i posti piccoli, con un bel pianoforte a muro, o i teatri, purché non ci sia troppa luce. Non sopporto i luoghi rumorosi mentre tu sei lì a vomitare l'anima. La strada è un altro bel luogo, lì non hai difese, sta a te conquistare, ma diventa un gioco, c'è poco spazio per il mio espressionismo in voce
RispondiEliminaHo un bellissimo ricordo dell'Arci Pintupi e mando un abbraccio ad Alessandro Manca. Bello anche il Cicco Simonetta, ma son sgarbati come pochi, fantastici Villa Litta e il calore del pubblico romano
RispondiEliminaI posti piccoli piacciono anche a me (spettatrice), poca luce ma sopratutto poche persone (altri spettatori): è come se il concerto fosse tutto per me, assaporo meglio la musica (e la voce, naturalmente) ;)
RispondiEliminail Moonshine Art Pub a Milano, poi non lo scorderò mai. Una sera ho iniziato a cantare da controtenore Lascia ch'io pianga di Handel, il pubblico si è completamente zittito per esplodere in un applauso alla fine. Non è vero che la gente non ha bisogno di "diverso" e di "nuovo", ha solo bisogno di sentirsi dire che il coraggio è qualcosa di possibile ed è una sfida eccitante
RispondiEliminaAllora spero che Claudio venga a suonare a Berlino Elle ... nella via della tomba di Brecht c'è qualche localino interessante.
RispondiEliminaNon è vero che la gente non ha bisogno di "diverso" e di "nuovo", ha solo bisogno di sentirsi dire che il coraggio è qualcosa di possibile ed è una sfida eccitante...
RispondiEliminaFrase che sottoscrivo, da incorniciare.
Non vedo prospettive di arrivarci Salvatore, se dovesse accadere, continuerei a fare quello che faccio, tradire sé stessi e il proprio pubblico prima o poi diventa un boomerang che può fare molto, molto male e di vittime in tal senso ne conosciamo parecchie
RispondiEliminaMi dicevi, Claudio, che questo è il mio ultimo lavoro per un po’ … in realtà, un lavoro appena finito è sempre l’ultimo lavoro, prima del successivo. Questo vuol dire che ti sei imposto un periodo di riposo? Quanto e perché? Intendi riposo dal fare dischi o anche nei live?
RispondiEliminaMi avevi già risposto con la tua frase scottoscritta da Alligatore ;-)
RispondiEliminaBerlino, Alligatore, sto bussando a porte di locali e agenzie lì per andarvi con Raoul presentando Bath Salts e l'Opera da Tre Soldi, ma non ho ancora avuto risposte
RispondiEliminaDunque Alligatore, solo nel fare dischi, l'idea di tornare in studio per un progetto di composizione strutturato, mi fa venire la nausea :) non escludo qualche collaborazione, qualche tributo ad altri autori/interpreti (e qui Salvatore senza sbilanciarsi troppo potrebbe dire qualcosa in materia, qualcosa che coinvolge anche Fabrizio ed Erica Scherl) e soprattutto mi auguro un'intensissima attività live con formazioni tra le più variegate ed improbabili.
RispondiEliminaEcco, appunto! Claudio, tu godi della stima di molti tuoi colleghi che (a ragione!) ti riconoscono autenticità e coraggio. Proprio in questi giorni abbiamo avuto modo di leggere un sincero commento di Alessandro Seravalle (Garden Wall) che ha definito il tuo lavoro vera avanguardia. Domandona!!! :) Quali sono secondo te i canali o gli strumenti utili che possono aiutare e sostenere l’avanguardia?
RispondiEliminaHamelin, ad oggi solo la rete e se i locali non ci vogliono riappropriarci delle strade come luogo di trasmissione di cultura e lotta/culturale
RispondiEliminaContinua a bussare Claudio, così ti sentirò dal vivo! (in prila fila naturalmente)
RispondiEliminaAlli, in mezza giornata al cimitero sei pure riuscito a trovare localisulla via? hai proprio occhio per la musica!
concordiamo e aggiungiamo anche il "fare rete"... potrebbe servire! ;)
RispondiEliminaContinuiamo a bussare Claudio, prima o poi...nel bene o nel male Nichelodeon non lascia indifferenti, e hai numerosi estimatori, si troverà un teatrino scalcinato o un locale consapevole e coraggioso?!
RispondiEliminaTutto merito della mia coda Elle.
RispondiEliminaNegli anni '70 le avanguardie erano considerate cultura ed appoggiate da discografici del calibro di Nanni Ricordi, Gianni Sassi e persino da Ennio Melis, mega direttore della RCA che, pur dovendo battere cassa, lasciava comunque spazio a cantautori atipici, forse non tutti d'avanguardia ma lodevoli per le intenzioni di originalità. Oggi il problema grosso credo sia dovuto alla mancata diffusione di cultura e di assenza di discografici colti e in gamba...Locali alternativi potrebbero contribuire al rilancio dell'avanguardia ma appena il botteghino soffre i gestori ridiventano vili e piatti e propensi verso la banalità!
RispondiEliminaE siamo a due ore e mezza,quasi, d'intervista... di cose ne abbiamo dette. Io vado con la mia ultima domanda, poi, se qualcuno ha da aggiugnere o chiedere altro, lo faccia pure ...
RispondiEliminaSeravalle ha prodotto con Assurdo un disco memorabile, ma prima ancora, come solista un gioiello di classica contemporanea elettronica dal nome LOGOS (Genoma), passato in completa sordina perchè se nessuno ne parla la gente come fa a sapere che QUEL disco ESISTE? Potrei fare un altro esempio AltRock in Italia produce Rock in Opposition a raffica, per carità di buona qualità e talmente codificato da risultare pop. La svolta prog melodico di Zago (ex NichelOdeon) con Not A Good Sign ha prodotto un disco perfetto ma studiato a tavolino e promosso con un investimento massiccio e, ovviamente, ripagato. Eppure il meglio Zago l'ha dato con il FAVOLOSO Kurai, stampato in pochissime copie e con distribuzione nulla. Come a dire "ma si tanto non gliene frega a nessuno" e così gli angioletti diventano piccioni mezzi zoppi
RispondiEliminaIo un posto scalcinato l'ho visto! Si chiama Theater Ackerstadtpalast.
RispondiEliminaPassa il contatto (un indirizzo o una mail) a Claudio, e chissàche non sia il posto giusto per Milano in Berlin.
RispondiEliminaNo Alligatore, è stato un dibattito degno di un programma culturale d'altri tempie e ti dobbiamo un GRAZIE. Dedico il mio lavoro al sostegno che da vent'anni ricevo da Paolo Siconolfi, a tutti i giornalisti musicali che hanno sostenuto controvento il mio lavoro dandogli una chiave di lettura e visibilità. Tutte le persone che hanno diviso almeno una nota, un accordo, un soffio con me:
RispondiEliminaElliott Sharp; Trey Gunn; Pat Mastelotto; Arrington De Dionyso; Paolo Tofani; Ares Tavolazzi; Walter Calloni; Ivan Cattaneo; Nik Turner; Ralph Carney; Dana Colley; Dieter Moebius; Graham Clark; Richard A Ingram; Albert Kuvezin; Othon Mataragas; Ernesto Tomasini; Thomas Bloch; Nate Wooley; Burkhard Stangl; Mattias Gustafsson; Werner Durand; Viviane Houle; Jonathan Mayer; Stephen Flinn; Erica Scherl; Michael Thieke; Angelo Manzotti; Roberto Laneri; Vincenzo Zitello; Elio Martusciello; Pekkanini; Thomas Grillo; Víctor Estrada Mañas; Eric Ross; Takeuchi Masami; Gordon Charlton; Michele Bertoni; Michele Nicoli; Alfonso Santimone; Daniel Erismann; Alex Anthony Faide; Andrés Jankowski; Erna Franssens (Kasjanoova); Attila Faravelli; Carola Caruso; Estibaliz Igea; Davide Riccio; Stefano Ferrian; Simone Zanchini; Stefano Delle Monache; Barbara Eleonora Pozzoli; Luca Pissavini; Elio Marchesini; Beppe Cacciola, Laura Catrani; Giorgio Tiboni; Enzo Lanzo; Alex Stangoni; Andrea Quattrini; Riccardo Di Paola; Francesco Zago; Maurizio Fasoli; Luca Olivieri; Luciano Margorani; Federica Della Janna; Paola Frè; Antonello Raggi; Marco Tuppo; Luca Valisi; Marcello Iaconetti; Lazarus Antonio Cappadona; Andrea Breviglieri; Alfonso Musci; Benedetto Moro; Sebastiano De Gennaro; Fanrizio Modonese Palumbo; Anna Caniglia; Paolo Carelli; Massimo Falascone; Valerio Cosi; Rock Mama; Vito Emanuele Galante; Volo Notturno; Andrea Illuminati; Francesco Chiapperini; Andrea Murada; Lorenzo Sempio; Max Pierini, Alessandro Serravalle & Garden Wall, Cecilia Quinteros, Valerio Vado & Lethe; Fabrizio Carriero, Luca Milano e Nero Moderno, Cinzia Decataldo, Gianpaolo Saracino...
e chi i fumi della febbre non mi fanno ricordare ma che sapendolo o meno ha messo una stellina nei miei occhi.
Buon anno a tutti, che sia un coltivare con costanza sogni ed ideali, accompagnati dalla fortuna.
L " avanguardia" non esiste più come tale, come ricerca, dal momento in cui è diventata genere musicale.
RispondiEliminaNavigando qualche giorno fà ho trovato online un articolo sui 30 punti da seguire per fare musica "sperimentale"...l'ho trovato alquanto surreale...
Si Fabrizio, è paradossale intendere avanguardia qualcosa di codificabile, ho avuto diverse e affascinanti discussioni in materia con Valerio Cosi, Attila Faravelli, Alfonso Santimone, ma non ce n'è bisogna affacciarsi alla latrina e al giardino della propria anima per inventare linguaggi nuovi, non può e non DEVE bastare un laptop
RispondiElimina..è questo qui: ackerstadtpalast.
RispondiEliminaBuonanotte a tutti/e.
RispondiEliminaUn abbraccio a Claudio.
A presto! :-)
Grazie Elle, domani, o meglio, oggi in mattinata partirà una mail con un sorriso che sa e vuole guardare lontano
RispondiEliminaUn abbraccio a te Salvatore :)
RispondiEliminaOttima cosa Elle, magari si riesce ad arrivare a Berlin un'altra volta al seguito di Claudio per Brecht e molto altro ...
RispondiEliminaCiao Salvatore, e grazie...
RispondiEliminaChe aggiungere? Claudio, sei stato strepitoso anche con la febbre ...anzi, questa invasione di bacilli giganti è stata molto feconda. Grazie a te, grazie a tutti i graditissimi ospiti.
RispondiEliminaCosì sia Alligatore :)
RispondiEliminaciao a tutti/e
RispondiEliminaciao a tutti/e
RispondiEliminabellissima esperienza! un saluto a tutti ;)
RispondiEliminaCiao Fabrizio e a presto! ;)
RispondiEliminaUn saluto a te pifferaio magico :)
RispondiEliminabuonanottata a tutti
RispondiEliminaA presto Claudio! ;)
RispondiEliminaDai, che a volte qualche nome me lo ricordo anche io! ;)
RispondiEliminaSperiamo che la musica trionfi (ma a Berlino non è inusuale).
Grazie a tutti, buonanotte!!
Buona notte custode delle arpe Blue dai mille registri!
RispondiElimina'Notte a te Elle :)
RispondiElimina'Notte e grazie a tutti ...troppi per citarvi per nome. Vi abbraccio.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a Claudio Milano...
RispondiEliminaPer concludere, ricordo che NichelOdeon e InSonar regalano due cd collector's item in FREE DOWNLOAD:
RispondiEliminahttp://www.musikreviews.de/news/NICHELODEON-Bath-Salts-Ergaenzung-umsonst-zum-Download/3648/
(Cliccate dove sono scritti in rosso i titoli dei CD!)
2 unreleased album: "Neve Sporca" & "Musica Cruda" printed as 40 copies bonus CDs only, for the first buyers of "Bath Salts" & "L'Enfant et le Ménure" 4 CD BOX, NOW, for YOU, for FREE
SPERO CHE IL REGALO SIA GRADITO
InSonar – Neve Sporca
1. Liberami – Tabernacolo erotico – live (Claudio Milano)
2. Hamelinvoice/Interior Landscape – live (Claudio Milano/Raoul Moretti)
3. 3&2&1 (Marco Tuppo)
4. Red Submarine – alternative version (Claudio Milano/Marco Tuppo)
5. Junio/L'inventasogni – alternative version (Claudio Milano/Andrés G. Jankowski)
6. Canción del Jinete – alternative version (Claudio Milano/Elio Martusciello/Federico García Lorca)
7. Gallia #3 (Jacqueline Darby/Claudio Milano/Richard A Ingram)
8. Medea (Marco Tuppo/Thomas Grillo/Stephen Flinn)
9. L'Estasi di Santo Nessuno – live (Claudio Milano)
Line up:
Marco Tuppo: all sounds
Claudio Milano: vocals
Raoul Moretti: electroacustic harp + harp effects + slides + archetto (2)
Andrés G. Jankowski: piano/laptop (5)
Erica Scherl: violin (6)
Elio Martusciello: electronic ready made composition (6)
Richard A Ingram: guitar drones (7)
Thomas Grillo: theremin (8)
Stephen Flinn: electronic percussion (8)
Andrea Quattrini: drums (1 – 9 )
Alex Stangoni: electric guitar (1 – 9 )
Stefano Ferrian: tenor sax (1)
Francesco Chiapperini: flute (9)
Recorded live and in different studios across America and Europe between December 2010 and June 2013
Tracks 1 – 9 recorded live at Bloom (Mezzago) on December 2, 2011 by Lorenzo Sempio
Track 2 recorded live at Arci Pintupi (Verderio Inferiore) on February 2, 2013 by Paolo Siconolfi
Mixing 1 – 9 by Lorenzo Sempio; 3 – 6 – 8 by Marco Tuppo; 2 – 4 – 5 by Paolo Siconolfi; 7 by Richard A Ingram
Mastering by Paolo Siconolfi
Red Submarine and Junio were originally published in very different versions on 3 Juno by Liir Bu Fer (Zeit Interference/Lizard – 2010) and Lunapark by 1605munro (Avachorda – 2010)
This is a collector's item CD release in limited edition
SCR07CD June, 30 2013
NichelOdeon – Musica Cruda
1. Apnea – live (Claudio Milano)
2. Vedrai, vedrai ? - to Patty Waters (Luigi Tenco) – live in studio
3. Malamore e la Luna – live (Claudio Milano)
4. Fiaba – live (Claudio Milano)
5. Manca una enne – Medley
(including “No More I Love You's” by Joseph Hughes and David Freeman, “Calling You” by Bob Telson, “My Funny Valentine” by Richard Rodgers and Lorenz Hart) – live in studio
6. Il Giardino degli Altri – live (Claudio Milano)
7. Finale – Ninna Nanna – live (Claudio Milano)
Line up:
Claudio Milano: Vocals
Raoul Moretti: Electroacustic Harp + Harp Effects + Slides + Archetto
Recorded live at Arci Puntupi (Verderio Inferiore) on February 2, 2013 (1-3-4-6-7)
Virtual Light Studio (Vedano al Lambro) on June 19, 2013 (5) and June 20, 2013 (2)
Recording and mastering by Paolo Siconolfi
This is not the end, just another beginning, but after this recording for a very long time the only way you'll have to listen to my voice will be LIVE.
An very intimate collector's item CD release in limited edition that talks to you thanks to my soul, Raoul and Paolo Siconolfi's ones.
Claudio Milano
SCR08CD June, 30 2013
Gran finale, degno di tutta l'intervista... grazie ancora Claudio.
RispondiEliminae che qui rete avete il VIDEOCLIP di SECCA IN FESTA, girato tra il Fiume D'Adda (ben noto all'Alligatore - lì quest'estate, in un faro ho cantato a cappella A Plague of Lighthouse Keepers) e il Museo delle Mummie di Guanajuato in Messico
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=mOMkOISrY8w
Felice viaggio A TUTTI, NESSUNO ESCLUSO :)
Dankeschön!
RispondiEliminaLeggo con piacere di InSonar di Claudio Milano. Sono onorato di aver dato un piccolo contributo a questo lavoro e di vedermi in una simile schiera di nomi. Quindi, nessuna polemica. Tuttavia, dato che si fanno nomi e cognomi, alcune precisazioni sono doverose. 1) Dire che Altrock produce musica talmente codificata da risultare “pop” non solo è fuorviante, ma sbagliato. Altrock produce avant-prog di altissimo livello e Rock in Opposition, l’antitesi stessa del pop. Se poi dietro questa parolina s’intende “commerciale”, be’, siamo letteralmente fuori strada. “Codificata”: in che senso? Nell’etichetta ci sono gruppi e stili diversissimi fra loro; il catalogo parla da sé. 2) Non sapevo di aver “svoltato melodicamente” con Not a Good Sign. Questo progetto è uno dei tanti di cui faccio parte; personalmente non ho affatto “svoltato” (Yugen e Zauss esistono sempre, e Empty Days, accostando melodia e sperimentazione, è un contrasto ancora più stridente). Non ho svoltato e non ho nemmeno messo la freccia; semmai, sto attraversando un incrocio molto affollato, e non ho nemmeno visto se il semaforo era verde o rosso. 3) Kurai è stato prodotto e distribuito da Altrock esattamente come tutti gli altri cd dell’etichetta (chi vuole, può acquistarlo come tutti gli altri album in catalogo). Che sia un cd misconosciuto non dipende dal fatto che “non frega a nessuno”, ma che è difficile e ostile a molte orecchie. Ergo, non vende. 4) Per quanto riguarda angioletti e piccioni mezzi zoppi... ogni tanto fa anche bene scendere dalla nuvoletta e zoppicare per piazza Duomo accettando di farsi fotografare e di ricevere una manciata di becchime dai turisti giapponesi. Un abbraccio a Claudio, a cui auguro molta fortuna, per tutto.
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