lunedì 30 dicembre 2013

Così lontano, così vicino, l'Alligatore sopra Berlino

Tra poco dovrei atterrare a Berlino, dopo averci svolazzato sopra come gli angeli del cinema di Wim Wenders. Ebbene sì, il blog si prende una pausa di qualche giorno. Dopo molto parlarne, dopo interviste a giovani musicanti che spesso vanno a suonare lì, l'Alligatore ha deciso di andarla a vedere la capitale tedesca. Città ricca di Storia, multietnica, tante volte caduta, tante volte ricostruita, set ideale per molti film di autentico culto, vive da sempre tra mito e leggenda. Una città con un sacco di cose da vedere, sentire, mangiare ... alcune spero di riportarle nel blog quando ritornerò. Se riuscirò, durante il mio soggiorno, posterò qualche foto, qualche pensiero o suggestione al massimo tra il ricco programma di viaggio. Se in questi giorni, non mi vedrete commentare nei vostri blog, ora sapete il perché. Ecco, sono atterrato, può iniziare il conto alla rovescia per gli auguri di un favoloso 2014 ... 

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venerdì 27 dicembre 2013

Un anno al cinema ... il 2013

Robert De Niro - C'era una volta in America

Stagione molto bella al cinema, ricca di film che resteranno. Come diceva Rainer Werner Fassbinder, i film liberano la testa. Io quest'anno, al cinema, ne ho visti ben 49, quindi la testa me la sono liberata per bene, pure troppo. Quella che segue non è una classifica, ma semplicemente la lista di pellicole viste in ordine cronologico, da gennaio ad oggi. C'è un voto accanto, un voto dato il giorno dopo la visione, così, come mi ispirava sul momento, quindi senza un gran ragionamento dietro. Oggi, qualcosa magari cambierei, ma lascio così. Vediamo che ne pensate voi (se volete leggere mie note ad alcuni film, cliccate sopra al titolo colorato).

  1. Django Unchained di Quentin Tarantino  8,5
  1.  Lincoln di Steven Spielberg  7,5
  1.  The Impossibile di Juan Antonio Bayona  6,5
  1. Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow  7
  1. Promised Land di Gus Van Sant    8
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mercoledì 25 dicembre 2013

1000 e non più 1000?

Quando ho visto la scritta n.1000, per il post precedente, mi è presa un po' di paura. Da ragazzino mi terrorizzava la frase "1000 e non più 1000", come se, per una premonizione divina, allo scoccare dell'anno 2000, dovesse finire il mondo. In realtà nel 2000 è finito un mondo, in particolare nel pessimo 2001, con le botte fasciste di Genova, l'attacco alle Torri gemelle, e il periodo buio di guerre e recessioni infinite (non ancora finite). Meglio non pensarci, come vedete mi fuma già il cervello. Oggi si festeggia: il post n.1001. Mal che vada, ne ho da scriverne ancora 999 ...

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lunedì 23 dicembre 2013

Dagger Moth - Ghost, video dell'anno ...



Per me è stata una delle più belle novità del 2013, anzi, tra i migliori incontri dell'anno. Ha creato un disco e un personaggio originale, un esordio importante prodotto dalla label di Giorgio Canali, portato in giro da sola, con caparbietà e senza paura o falsa modestia in piccoli centri come in rassegne più grandi. Quando ci siamo visti a Rovereto, dopo il concerto nella cittadina trentina, mi aveva annunciato che stava pensando ad un video. Finalmente è uscito, e Dagger Moth ha deciso di regalarlo in anteprima a chi ha sostenuto il suo progetto. L'ha diretto un giovane regista di talento, Edo Tagliavini. Il pezzo è Ghost, uno dei più intensi e vibranti del disco. Un modo originale per festeggiare il post n.1000 di questo blog e augurarvi buone feste.

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domenica 22 dicembre 2013

... A Toys Orchestra derubati


Già ospiti un paio di volte sul blog, gli ... A Toys Orchestra sono la punta dell'iceberg del l'underground italico. Apprezzo moltissimo Moretto e band, perché non se la tirano tanto nonostante il meritato successo crescente; sono sempre onesti e corretti, decisamente impegnati. Per questo mi dispiace un sacco dare la notizia del pesante furto di strumenti subito in questi giorni. Lo raccontano sulla loro pagina Facebook, con tanto di foto per cercare di dare massima diffusione alla notizia, e magari riuscire a ritrovare la refurtiva. Nel mio piccolo, segnalo l'accaduto, e vi invito, musicanti o no, a diffondere anche voi quanto potete sut tutti i social network possibili ed immaginabili. Intanto l'Alligatore indaga ...

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venerdì 20 dicembre 2013

Due parole con Luca Poletti Trio

È un grande piacere avere ospite per la prima volta su questi schermi Luca Poletti, giovane jazz-man di Belluno, all’esordio con questo colorato disco. Colorato fin dalla splendida copertina, poi dal titolo, Colors, appunto, e dai contenuto proposti. Un vero e proprio concept ispirato alle varie suggestioni suggerite dai colori. Il pianista veneto ha costruito dei suoni dove vedi il colore uscire dallo stereo. Merito delle sue composizioni originali, delle sue interpretazioni al piano e dei compagni di viaggio scelti: del trio fanno parte, oltre e Luca, anche Stefano Senni (contrabbasso), e Matteo Giordani (batteria). Tra gli ospiti, Matteo Cuzzolin (sax tenore), Christian Stanchina (tromba), Annika Borsetto (voce), Michele Bazzanella (basso).
Ospite di autentico culto, che rende ancora più prezioso un disco già ottimo, Paolo Fresu, con la sua tromba e il suo genio riconosciuto, con contributi anche in fase compositiva. Un disco piacevole da ascoltare Colors, ottima colonna sonora dei nostri giorni invernali, come di un buon film di Woody Allen. Pezzi eterogenei, come sono i riferimenti di Luca: dai Pink Floyd a Charles Mingus, Monteverdi, Charlie Parker, i Led Zeppelin … tanta buona musica, sintetizzata in questi diciassette pezzi intervallati da dei preludi (due dei quali scritti da Fresu), e da un’intensità inesorabile. Un vero piacere ascoltarlo. Sentiamo cosa ha da dirci. Pronti?  
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giovedì 19 dicembre 2013

… è nato, è nato…sei anni fa il blog dell’Alligatore


Come ogni anno il miracolo pagano si compie, quindi ripeto il post politico-programmatico di allora, invitandovi a leggerlo ad alta voce e ad unirvi a noi...

Cultura rock può essere Chaplin come Buster Keaton, Mozart come Dostoevkij, Charlie Brown come Bernardo Bertolucci, i Rolling Stones come Woody Allen, la liberazione di Saigon come La grande guerra …
Il mio blog è nato con questo concetto nella testa. Il Blog dell’Alligatore è Cultura Rock a 360°.

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lunedì 16 dicembre 2013

Due parole con i Rubbish Factory

Stanno per arrivare per la prima volta in palude i Rubbish Factroy, con la loro carica di adrenalina pura e spirito punk-rock dai colori accesi. Arrivano direttamente da Roma, per presentare il loro fresco esordio The Sun, dato le stampe a fine novembre per l’eclettica label capitolina Modern Life. Undici pezzi che mettono a dura prova la mia coda, per la forza iconoclasta, il ritmo e le esplosioni quasi stoner. Undici pezzi per manco mezzora di musica, tiratissima, diversa, divertente; provate ad ascoltare il disco in streaming gratutito cliccando qui, e mi direte se dico balle o no. Poi, se, ritornerete sul blog, potrete pure dirmi la vostra preferita.
Sono in due ma fanno tanto casino: Gabriele Di Pofi e Marco Pellegrino, chitarra uno, batteria l’altro, entrambi voce dei Rubbish Factroy, nati solo due anni fa. Si sono fatti ritrarre in copertina con una faccia poco raccomandabile, colori acidi, e una rotellina in bocca (sembra presa in prestito dagli ingranaggi della macchina del Charlie Chaplin di Temi Moderni). Non per nulla la loro è musica della città, ritmi industriali, con chiari rimandi a QQTSA, Radiohead, Led Zeppelin. Si potrebbe pensare pure ai Fab Four ascoltando il singolo Bamsa (cercate in Rete il video, anche quello un pelo beatlesiano), ma quando i riferimenti sono così tanti, vuol dire che hanno trovato il loro battito animale. Pronti?  
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sabato 14 dicembre 2013

Paolo Zardi scrittore dell'anno


Per me Paolo Zardi è lo scrittore dell'anno. L'ho conosciuto di persona, quando Zio Scriba a febbraio ha presentato il suo Quattro soli a motore a Verona. Siamo stati poi a pranzo assieme, e conversando con lui ho trovato una persona gentile, colta, amabile (non diresti che scrive le cose che scrive a conoscerlo di persona, o forse sì...). Qualche settimana dopo, sono andato in libreria per ordinare i suoi libri: la raccolta di racconti Antropometria uscita nel 2010 con Neo edizioni, e il romanzo La felicità esiste dato alle stampe l'anno dopo con Alet. I libri sono rimasti in attesa di letture qualche settimana, e lo sarebbero rimasti più a lungo se non mi fossi infortunato al ginocchio.
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giovedì 12 dicembre 2013

Due parole con the WOWS

Per la prima volta su questi schermi the Wows, che giungono tra la nebbie della palude senza fare troppi chilometri. Vengono infatti dalla mia città, Verona, per presentare questo loro ottimo esordio autoprodotto, War on Wall Street. Titolo decisamente promettente, e musica altrettanto forte. Un rock chitarristico a tratti noise, molto ben calibrato, come dovrebbe essere un vero disco dell’underground italico. La copertina, con questo ragnetto illuminato sulla sua ragnatela, completa il quadro. Nove pezzi facili, divertenti da ascoltare (provate a sentirli qui), frutto di cinque anni ben spesi tra prove, concerti, sbattimenti vari.
Registrato a Londra con Gigi Piscitelli, Rob McVey, e Giorgio Pona, che ha curato pure il mixaggio, masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà StudioWar on Wall Street è il classico disco che cresce ascolto dopo ascolto. Pezzi originali, tutti scritti dagli stessi the Wows (a parte le parole di Harlot’s House, prese in prestito da Oscar Wilde), che fanno vibrare la mia coda. Libretto interno essenziale, con i testi di tutte le canzoni in inglese, e foto minimaliste, con concerti, divani d’autunno, e un’atmosfera da indie italico vero. Esteticamente si presentano in modo molto originale e diversificato, tra creste punk e capelli lunghi hard-rock, dimostrando anche in questo personalità. Vediamo quanta ne dimostreranno nell’intervista che va ad incominciare. Pronti?  
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mercoledì 11 dicembre 2013

Allora, lo rifacciamo? ...


il maledetto captcha sta sparendo...speriamo bene!

Cirano

Però bello fare gli eventi all togheter :) hanno paura di questooooooooooooooooooooooooooo

Sole

Ricordo quella mobilitazione...ed è da allora che siamo diventati amici
M4ry

Stai già pensando ad una nuova iniziativa per l'anniversario?
Elle
Bravi noi e bravo tu per l'idea e per questo amarcord :)
Cri
se c'è da rifarla una giornata come a febbraio, io ci sono !
YellowCab
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lunedì 9 dicembre 2013

Due parole con Deadburger Factory

Deadburger, anzi, Deadburger Factory questa sera per la prima volta in palude. Lo storico gruppo toscano sarà presto qui per presentare non un semplice album, ma un blocco di tre dischi (si presenta proprio come un blocchetto compatto, con i tre cd più un ghiotto libretto e un poster spaziale), nati come colonne sonore per il teatro. Nonostante questo il lavoro è godibile da solo, in quanto il materiale è stato rielaborato per essere semplicemente ascoltato. C’è un intreccio di arti da far paura, non solo musica e teatro, ma anche fumetto, letteratura, politica, sesso, gioia, rivoluzione e travolgenti passioni …difficili descriverle, molto più semplice sorbirle. Un oggettino di culto a partire dal progetto grafico ad opera di Paolo Bacilieri, fumettista versatile ed originale (vi ricordate Sweet Salgari?), che ha disegnato le copertine, da mettere una accanto all’altra per creare l’immagine del poster. Gulp!
Una confezione ricca, tanto ricca da sfiorare l’incoscienza commerciale. Il primo cd del pacco è Puro Nylon, ed è firmato in tre (Alessandro Casini, Vittorio Nistri e Tony Vivona), dove partiture cameristiche si alternano ad algida elettronica, Satie con Samuel Beckett e Giorgio Saviane. Il secondo cd, Microonde (di Nistri) e Vibroplettri (di Casini) è sperimentalismo puro, tra composizioni nate grazie ad un forno a microonde le prime, e un uso originale di dildos, anelli per la stimolazione sessuale maschile, e rotori per lecca lecca come plettri vibranti le seconde (William Burroghs, ispiratore del testo teatrale per il quale era previsto l’uso, ne sarebbe stato entusiasta). Il terzo, che ha dato il titolo all’intero pacco, La fisica delle nuvole, è firmato Deadburger, ed è acidissimo rock con una formazione che passa da cinque ad otto elementi (ma allungabile fino ad otto). Post Atomic Cafè il titolo della pièce, ispirata da Kurt Vonnegut, con citazioni, tra gli altri, di Nanni Balestrini, Douglas Coupland, Michel Houellebecq, Neil Gaiman e ancora Satie. Troppa roba? … meglio parlarne con i diretti responsabili. Pronti?  
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domenica 8 dicembre 2013

Mandela, un'altra politica è possibile

Per me Nelson Mandela rappresenta la politica. Quando ho letto della sua morte, ho pensato subito ad uno striscione messo all'inizio del paesello dove sono nato, dagli allora ragazzi di Democrazia Proletaria. Mandela Libero, c'era scritto. Erano gli anni Ottanta, Mandela era ancora in carcere, e rappresentava, assieme ad altri leader internazionali (Arafat, Sankara, Bobby Sands, el Che ...), un esempio di pensiero e azione in una persona sola, il classico rivoluzionario idealista, che metteva le proprie idee prima dell'interesse personale. Politica disinteressata, era infatti una delle convinzioni circolanti in quella sinistra. Ecco, Mandela è un uomo, che ha dimostrato il lato bello della politica. C'è ...

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venerdì 6 dicembre 2013

Due parole con gli Alice Tambourine Lover

Alice Tambourine Lover per la prima volta in palude per una serata cosmica. Lo si può intuire dalla misteriosa, acida e stellare copertina, dalla musica che ascolto già da un po’ (se volete ascoltare anche voi cliccate qui), dalla vibra che sento in questo momento attraverso le mie cuffiette rosse. Sì, un gran bel disco questo Star Rovers, dato alle stampe per la Go Down Records, una delle regine tra le label delle indie italiche. Lasciati da parte gli Alix, la coppia formata da Alice Albertazzi e Gianfranco Romanelli, ha messo anima e core in questo progetto di acidissimo blues, e dopo il buon esordio di Naked Songs di due anni fa, ha fatto quasi subito il bis.
Graditissimo bis, Star Rover è un album senza tempo, immediato, diretto, con nove pezzi belli, puliti, trascinati dalla voce calda e sicura di Alice, e da dei momenti di chitarra intensi, sui quali fermarsi e riflettere. Registrato da David Lenci al Sotto Il Mare Recording Studios, mixati da Gregor Marini al Sonorus S.D., conta la presenza di ospiti cult, quali Conny Ochs (Baby Universal, Heavy Kingdom project with Wino) e Patrizia Urbani (Miss Patty Miss & the Magic Circle), voci in due brani insieme ad Alice e Matumaini (Minor Swing) all'ukulele. Atmosfera magica, ottime capacità tecniche, una simpatia che ispira cose buone: Alice Tambourine Lover, se non ci fossero, bisognerebbe inventarli. Pronti?  

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giovedì 5 dicembre 2013

Arrivederci, Berlinguer ... un augurio

Bella l'idea di dedicare al segretario più amato del PCI Enrico Berlinguer, una storia a fumetti. Bello perché il fumetto è un mezzo immediato, fruibile anche dai più giovani, di lettura immediata, e la figura del segretario comunista va certamente fatta conoscere ai più. Meritoria quindi, solo l'idea della BeccoGiallo di dare alle stampe questo libro, Arrivederci, Berlinguer, scritto da Elettra Stamboulis e disegnato da Gianluca Costantini (la stessa coppia che aveva realizzato A cena con Gramsci, per la medesima casa editrice). Solo un caso che ne parli oggi, con le primarie del suo ex partito al centro dell'attenzione, partito il quale l'ha dimenticato, lasciando cadere molte sue intuizioni, dalla questione morale all'eurocomunismo, oggi più che mai necessario.
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martedì 3 dicembre 2013

Due parole con gli anhima

Per la prima volta in palude, annuncio con grande piacere, gli anhima. Storica formazione fiorentina, autentico rock italico, attiva fin dall’esplosione grunge (a quei tempi venivano definiti, con tipica semplificazione giornalistica,  “i Pearl Jam italiani”, e allora ci poteva anche stare). Presentano su questi schermi 18 anhima, un grande album, pieno di canzoni, suono, suggestioni, frutto di 18 anni di vita artistica. Nel cartonato sono presenti sei pezzi provenienti da Toccato Dal Fuoco del 1995, cinque da Impossibile Mutazione del 2000, e cinque recenti canzoni. Tutto mescolato, senza confini, a dimostrazioni della compattezza del disco e del progetto anhima.
Dato alle stampe in autarchia, con il supporto della bella realtà toscana di ABuzzSupreme, 18 anhima è un disco diretto e fresco, con chitarre in gran spolvero, una sezione ritmica ben presente, e degli ottimi testi cantati in italiano dalla voce sicura di Daniele Tarchiani. In apertura un pezzo-manifesto, dall’esplicito titolo di Orgoglio Punk. Con questa canzone, recente, gli anhima sembrano gettare un ponte tra quello che sono stati e quello che saranno, congelando il momento. La mia coda non riesce a stare ferma, pezzo dopo pezzo di un best of che è molto più di il meglio degli …anhima, anhima, anhima. Pronti?
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domenica 1 dicembre 2013

AIDS, esiste ancora?

Oggi si celebra la giornata mondiale di lotta all'AIDS, malattia sottovalutata, in particolare negli ultimi anni, in particolare in Italia. Poco se ne parla, rispetto agli anni '80, quando scoppiò in tutta la sua drammaticità. Io ero ragazzino, mi ricordo appelli, film, articoli, programmi tv, spinti anche da morti eccellenti. Ora tutto tace, tanto che pensavo, nella mi ignoranza, questa malattia fosse stata debellata. Se ne parla una volta all'anno, come una ricorrenza da fare per obblighi istituzionali, e la gente continua ad ammalarsi e morire nel silenzio. Sbagliato, perché, per una malattia come questa, l'informazione, la prevenzione, è la prima cosa da fare. E allora, se fate sesso, fatelo protetti ... 
... e per saperene di più: 
QUALCHE DOMANDA SCOMODA ...cliccate qui

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