sabato 31 agosto 2013

Blog chiuso per FestaInRosso

Come ogni anno, in questo periodo, c'è la FestaInRosso della mia città, spazio aperto, con concerti, dibattiti, cultura, libri, teatro (tutto il programma cliccando qui). Mi sorprendo sempre a trovare ottima musica giovane, di Verona, ma non solo. Ieri sera i Soqquadro, gruppo giovane con un cantate molto in gamba (da pelle d'oca la loro cover di Alexander Platz), e i Facciascura, gruppo con già un bel disco all'attivo, e con uno, mi dicevano ieri, presto in uscita. I Facciascura hanno suonato pezzi loro più qualche cover infuocata. Salito sul palco a suonare la chitarra anche John Mario, dei Dead Man Watching, passato in palude di recente. In questi giorni mi scuso se sarò poco presente sul mio e vostri blog, essendo impegnato all'Osteria della Valpolicella -BaldoGarda. Se passate magari ci facciamo un bicchiere. 
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giovedì 29 agosto 2013

Un piede da 2000 km

Finalmente raggiunta la quota di 2000 km annui. Questo piede, assieme all'altro, ha fatto, da aprile a ieri, ben 2019 km in bici. Il 19 aprile il contachilometri segnava 580, oggi ne segna 2599. Ne faccio meno in auto tutto l'anno. Bella immagine, che dite? Riuscireste a farne un disegno/dipinto? Provateci. Pubblicherò entro fine anno i migliori sul mio blog.

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martedì 27 agosto 2013

Due parole con The Doormen



Tornano in palude The Doormen, band di Ravenna che con semplicità e determinazione si sta costruendo una solida reputazione. Torna con il nuovo disco, fuori da qualche mese, già rodato in buoni live sempre più numerosi e seguiti. Il disco s’intitola Black Clouds, e come il precedente è stato prodotto da loro come con la fattiva collaborazione di Paolo Mauri (Afterhours, Le luci della centrale elettrica, Massimo volume, tra gi altri), registrato allo Studio 73 di Ravenna da Riccardo Pasini. Squadra che vince non si cambia … hanno fatto bene, perché il disco è veramente ottimo (se volete, sentitelo tutto ciccando qui).
Dieci perle di pop dal sapore decisamente brit (non a caso hanno preso il loro nome da un pezzo degli Stereophonics), con ritmo e calore mediterraneo: pezzi come Silent Suicide, intimo e sofferto sbatticoda da combattimento, l’iniziale ipnotica di gusto eighty, Bright Blue Star, la perfetta pop-song My Wrong World (la manderebbero a palla tutte le radio, se fossero nati a Birmingham o Newscastle). Insomma The Doormen sono le loro canzoni, le loro canzoni sono The Doormen. Sentiamo cosa hanno da dirci. Pronti?  

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domenica 25 agosto 2013

No, un film da vedere assolutamente

Un gran bel film del quale si è scritto poco. Uscito nelle nostre sale a maggio 2013, dopo un anno circa dall'uscita ufficiale e il passaggio trionfale a Cannes 2012, forse per nasconderlo ai più, disabituati alle sale aperte d'estate. Io me lo sono perso alla prima uscita, causa un infortunio al ginocchio, e l'ho recuperato solo ad agosto, in un cinema sotto le stelle bello pieno. Il regista è Pablo Larrain, giovane cileno di talento, autore anche di Tony Manero, che con questo suo quarto film racconta, con un stile documentaristico, i giorni che precedettero il referendum per dire sì o no alla permanenza al potere di Augusto Pinochet, il dittatore sanguinario che aveva eliminato Salvador Allende, uccidendo la democrazia cilena nel 1973. Per rendere perfetto l'incastro tra le immagini di repertorio e quelle filmiche, Larrain usa intelligentemente una fotografia sgranata, la camera un po' traballante, e il risultato è straordinariamente convincente.
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giovedì 22 agosto 2013

Due parole con i TUGS



Questa sera in palude è di scena il progressive-rock, perché arrivano, direttamente da Livorno, i TUGS, storica formazione del nostro prog più vero e genuino. Ritornati a suonare insieme quest’anno, dopo molti anni, presentano non un semplice disco, ma una vera e propria opera rock, un concept-album sul concetto di un’altra Europa, Europa Minor. Una cultura millenaria, non può essere ridotta nello spread, l’Europa, dicono i TUGS, è fatta da lotte di emancipazione, idealità, letteratura, cinema, danza, poesia, e musica, non certo grigi mercati finanziari. L’Europa, aggiungono poi, è una cultura in mezzo alle altre, non l’unica… per questo Minor, per questo ho voluto ospitarli sul blog.
I TUGS, con Europa Minor, nato grazie a Todomodo Music – Hall e AMS/BTF, hanno voluto ricreare con l’orchestra di dieci elementi, quella musica che in Italia non si sente più, e che in passato ci ha dato momenti importanti, con formazioni come Area, PFM, Banco, solo per citare la punta dell’iceberg. Formazioni in grado di misurarsi anche con tematiche forti, di impatto storico-politico, come fanno i TUGS: dalla battaglia di Waterloo in apertura, alla splendida ballata partigiana di Nanou in chiusura. E in mezzo storie di re e poeti, l’inondazione di Pietroburgo del 1824, un pezzo dal sapore cantautorale intitolato Nostra Signora Borghesia, violini, flauti, mandolini, violoncelli … Pronti? 
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mercoledì 21 agosto 2013

Junk Love, un fumetto imponente

Tra le buone letture di un'estate ormai alla fine, segnalo questo fumetto imponente, Junk Love, di Chaemin, una delle più talentuose giovani autrici d'oriente. Tradotto dalla sempre impeccabile Coconino Press/Fandango, narra senza enfasi (anzi, con recitazione a togliere, si direbbe di un film), la vita di una giovane aspirante attrice in quel di Seul. 
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lunedì 19 agosto 2013

Due parole con Monsieur Voltaire



La palude è lieta di ospitare per la prima nientemeno che Monsieur Voltaire, il nuovo progetto solista di Marcello Rossi, musicante toscano sulla scena da più di venti anni, con un ventaglio di esperienze da far invidia a Sting. Non farò il nome delle band nelle quali ha militato, sarebbero troppe, ma solo dire che questo uomo è passato, con scioltezza e divertendosi, dal metal al blues, dal garage rock’n’roll al grunge, fino ad arrivare al pop-folk rarefatto, stile Nick Drake (per fare un nome di quelli che ci piacciono tanto) di Monsieur Voltaire. Dalla sua musica senti sgorgare psichedelia giocosa che è un piacere, manco fosse rinato John Lennon.
Il disco d’esordio di questo suo nuovo progetto, 33, è infatti acido e malinconico rock di un cantautorato di matrice folk, a tratti neo-grunge. A produrre due label in sintonia quali Noja Recordings e White Birch Records; Carlo Barbagallo è invece il geniale produttore artistico, che ha saputo dilatare nella mente queste otto tracce per trenta e minuti di musica. Titoli come The Run, The Shine, Emily, Purgatory (ascoltate tutto il disco qui), capaci di disegnare un mondo, con semplicità, conoscenza del mezzo e spirito critico. Parliamone con Marcello. Pronti? 
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sabato 17 agosto 2013

Ad Arco in bici per P.P.Capovilla e P.P.Pasolini

Sono appena tornato dai miei giri in bici culturali, 125 km in due giorni, per andare ad Arco, per la giornata conclusiva dell'Arco Summer Festival. C'era Pier Paolo Capovilla, il cantate de Il Teatro degli Orrori che leggeva Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, accompagnato dall'ottimo Daniele Celona (non un semplice sottofondo, un giovane musicante da seguire). 
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mercoledì 14 agosto 2013

Quattro soli a motore e il senso della vita

Ho dovuto attendere che anche GoodyGoody finisse di leggere il romanzo di Zio Nick, per decidere quale passo di Quattro soli a motore mettere, per celebrarlo quale Libro dell'Estate 2013. Non è stato difficile poi decidere quale parte inserire. Ho trovato il capitolo 25 tra i più belli e significativi del romanzo, e credo pure di averlo già detto e/o scritto; c'è dentro tutto in questo capitolo: risate grasse e pianto, poesia e disincanto, aspettative dalla vita e delusioni, sesso e tenerezza, e poi amore, amore, amore ... quello che penso manchi alla società attuale. L'ho riletto insieme a GoodyGoody, e alla fine abbiamo deciso di metterne un pezzettino, idilliaco, per congelarlo e vivere nella speranza, ingenua e romantica, duri per sempre...
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lunedì 12 agosto 2013

Due parole con i Sestomarelli



Per la prima volta in palude i Sestomarelli, che questa sera presenteranno il disco di debutto, un album con un titolo che è tutto un programma: Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk. Dietro a questo titolo si può intuire la direzione della loro musica, la tematica del lavoro (e non lavoro), di chi lavora, e di chi non riesce più a farlo perché il sistema l’ha cancellato. Il tutto trattato con ironia e la forza tipica del combat-rock e del folk-punk, con evidenti rimandi ai grandi del genere dai Pogues a Joe Strummer, o, per rimanere in Italia, Modena City Ramblers. Con questo loro primo disco, i Sestomarelli hanno però trovato una strada personale, che sapranno seguire con altra musica originale, me lo sento.
Le basi del gruppo lombardo sono solide, provenendo da un intenso periodo di cover band (agli inizi si chiamavano Los Desperados ed erano in tre), i riferimenti, anche solo di immagine, sono forti (guardate la copertina), e Acciaierie e Ferriere Lombarde Folk suona decisamente bene: diretto e schietto, fatto quasi tutto da soli, con il sostegno di ABuzzSupreme, da sempre garanzia di ottima musica. Insomma, con queste premesse, non potevano sfuggire alla palude. Sentiamo cosa hanno da dirci. Pronti? 
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sabato 10 agosto 2013

Occupy Wall Street – 99% contro il potere



Un bel libro denso, pesante/pensate, impegnato, ne senti la consistenza a tenerlo in mano e a guardare la sua rossa copertina. Uno di quei libri che dimostrano ancora una volta quanto sia superato il pregiudizio nei confronti dei libri a fumetti. Questo è un signor fumetto, che racconta alla perfezione il movimento di Occupy Wall Street con disegni, storie, passi scritti in modo fitto, documenti, testimonianze in presa diretta come manco un film di Oliver Stone …
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giovedì 8 agosto 2013

Due parole con i Kleinkief


Questa sera, per la prima volta in palude, un gruppo storico dell’underground più vero e vivo, quei Kleinkief ritornati al disco quest’anno dopo undici anni, grazie alla Fosbury records, etichetta di Treviso da sempre gradita ospite su questi schermi. Presentano il nuovo cd, uscito da qualche mese, intitolato Gli infranti, come un romanzo di quelli appassionanti e ben scritti. E pure le canzoni in esso contenute, sono appassionanti e ben scritte. Un pop cantautorale dolce e ipnotico, perfettamente in linea con le produzioni fosburyane, come, del resto, la fascinosa copertina (si capisce al volo che è un prodotto della label col saltatore nel simbolo).
Canzoni con titoli come L’anarcosentimentale (presente nella compilation del decennale, e quando l’avevo festeggiato prevedevo i Kleinkief sarebbero stati ospiti qui, come avessi un  terzo occhio), Le mucche intelligenti, Il fascino dell’assurdità, Margherita e il maestro, cantate con ironia e senza enfasi da Thomas Zane (anche chitarra), che assieme al batterista Samuele Giupponi, è l’unico del gruppo originario. Accanto a loro, la chitarra di Nicolò De Giosa e il basso di Antonio Cioppa. Dei Kleinkief degli inizi, è rimasta anche la leggerezza e la capacità di creare con le parole e i suoni un mondo nuovo, da veri artisti. Davvero una piacevole sorpresa risentili su disco. Una gran cosa averli sul blog. Pronti? 

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mercoledì 7 agosto 2013

In memoria dei miei occhiali

Poco prima dello scoccare dei 1500 km stagionali, sono morti i miei occhiali storici. Avevano 10 anni esatti, comprati a Creta nell'estate del 2003, da un ambulante nordafricano. Da allora sono sempre stati con me in ogni giro in bici, per la loro comodità e resistenza. Per questo dico morti, e non rotti, erano una parte di me. Occhiali da sole resistenti, con delle belle lenti scure, per nulla fighetti, nati per essere indossati in ogni occasione (non necessariamente da bici), di nessuna marchio prestigioso, erano semplicemente i miei occhiali. Li pulivo con la maglietta sudata, e così sono morti, mentre cercavo di tirare via il sudore di questo stupendamente caldo agosto. Tenendo una media di 1500 km all'anno, in dieci anni avranno fatto 15.000 km. Meritano il giusto riposo e questo post di commiato ...

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martedì 6 agosto 2013

Due parole con i Paul Mad Gang



Questa sera un gruppo giovane per la prima volta in palude, una band di oggi che suona come negli anni ’50, e suona tanto dal vivo dall’aver faticato a trovare una data buona per l’intervista. Rock’n’roll quello degli emiliani Paul Mad Gang, nati solo nel 2011, grazie all’incontro tra Paolo Roberto Pianezza e Damien Rizzo, ai quali si sono aggiunti nel corso degli anni altri musicisti, fino alla formazione stabile con la contrabbassista Francesca Alinovi e Ranieri Scoccia alla batteria. Un gruppo che sa fare alla perfezione, ma non certo con freddezza, cover storiche (sentitele nel loro myspace), e ora anche pezzi originali.
Dopo un sacco di sbattimenti, grandi e piccoli live (uno applauditissimo anche al Chez Maxim’s di Parigi, per la rivista Toilet Paper di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari), è finalmente uscito il loro primo disco con la label SFEM/LEVEL49. Un disco come si facevano i dischi ai vecchi tempi, un vinile 44 giri, con due pezzi originali per lato: Vodka & Gin sul lato A,  Don’t Give Your Heart Away sul lato B. Stupendo, me lo sono ascoltato giù in cantina, dove ho lo stereo, prima di iniziare questa intervista. Ora il profumo del vinile mi riempie le narici, e mi risento, come in un sogno, i due singoli. Ho una gran voglia di riascoltarlo, ma prima sento cosa hanno da dirmi i Paul Mad Gang. Pronti? 
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domenica 4 agosto 2013

Rodotà: "È il momento di unire le forze dei movimenti"

La grazia a Berlusconi? «Inaccettabile. Anche perché sarebbe come fare di Napolitano una sorta di super-Cassazione che elimina tutti gli effetti della condanna». Intervista al giurista Stefano Rodotà che parla di «rischio istituzionale e costituzionale che non va corso». È un momento delicato questo per il Paese, dice Rodotà, che richiederebbe un po’ di «coraggio e lungimiranza politica» da parte dei partiti. «Subito la riforma della legge elettorale, e poi il voto», auspica. E nel frattempo, «insieme ad altri», sta pensando a un modo di «unire le forze di quei soggetti civili, politici e sociali» tornati da tempo protagonisti e che ora «non possono più essere trascurati».
QUI TUTTA L'INTERVISTA

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venerdì 2 agosto 2013

Due parole con le Mad Chickens

Per la prima volta in palude il giovane gruppo dei Mad Chickens, attualmente formato da due ragazze e un ragazzo (Valeria Guagnozzi, voce/chitarra, Laura De Benedictis, chitarre/tastiere/cori, Nicola Santucci, batteria). Un trio forte e determinato, con i piedi piantati negli anni novanta del grunge più radicale, e la testa nel futuro, con un rock contaminato/contaminate. È la freschezza la nota dominante nelle canzoni del loro primo album prodotto in coraggiosa autarchia: Kill, Hermit!, copertina piena di colori vivi, una lingua stonesiana in salsa psichedelica, con citazioni come quelle dei dodici pezzi in essa contenuti. Tutto in linea …
Registrato e mixato in analogico presso lo studio Wax di Roma, masterizzato in analogico presso l’Alphadept di Bologna da Andrea Suriani, Kill, Hermit! mantiene, dalla testa alla coda, ciò che promette: capacità di sperimentare, conoscenza dei classici del rock per farli saltare in aria, spirito dissacrante, la rabbia giovane e colori accesi. Difficile da descrivere, quanto facile da ascoltare. Imprevedibili queste galline pazze, come circa dieci anni fa decisero di chiamarsi. Alcuni parlano di Hole, altri di Sleater Kinney, io preferisco immaginarle come Mad Chickens, un gruppo con molte cose da dire. Alcune le sentiremo qui, tra poco. Pronti? 
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