Pagine

domenica 1 dicembre 2013

AIDS, esiste ancora?

Oggi si celebra la giornata mondiale di lotta all'AIDS, malattia sottovalutata, in particolare negli ultimi anni, in particolare in Italia. Poco se ne parla, rispetto agli anni '80, quando scoppiò in tutta la sua drammaticità. Io ero ragazzino, mi ricordo appelli, film, articoli, programmi tv, spinti anche da morti eccellenti. Ora tutto tace, tanto che pensavo, nella mi ignoranza, questa malattia fosse stata debellata. Se ne parla una volta all'anno, come una ricorrenza da fare per obblighi istituzionali, e la gente continua ad ammalarsi e morire nel silenzio. Sbagliato, perché, per una malattia come questa, l'informazione, la prevenzione, è la prima cosa da fare. E allora, se fate sesso, fatelo protetti ... 
... e per saperene di più: 
QUALCHE DOMANDA SCOMODA ...cliccate qui

33 commenti:

  1. Credo che sia fondamentale usare il preservativo..ogni volta che ci si ritrova ad esplorare "nuovi territori". E' un gesto di amore e di rispetto per se stessi, e anche per chi verrà dopo..e magari per chi già c'era, per chi già c'è, ma era ignaro che il suo compagno/a si fosse concesso una "nuova esplorazione". Credo sia da stupidi fare sesso non protetto. Oltre all'AIDS, esistono tantissime altre malattie...
    Buona domenica Alli ! Qui è una giornata buia e tempestosa..

    RispondiElimina
  2. In realtà in Italia siamo molto avanti: qui il problema è fare sesso, protetto o no. Anzi "sesso protetto" significa spesso che nessuno è venuto a saperlo. Prima l'argomento dovrà smettere di essere tabù, perché parlare delle scappatelle altrui è gossip, non è informazione - e non significa che fare sesso sia considerata parte integrante della vita di ognuno, una parte di cui non si parla perché è una parte normale, e non perché è da nascondere. Avevo un ricordo vago di questa ricorrenza, ma è vero che non se ne sente mai parlare, nonostante gli ultimi scandali siano terreno utile per riaffrontare l'argomento. Sembra che i malati (e i morti) di AIDS siano considerati alla stregua di minoranze - o meno, altrimenti se ne parlerebbe almeno in campagna elettorale.

    RispondiElimina
  3. @M4ry
    Condivido quello che scrivi, provo rabbia e disgusto per chi vuole provare l'ebrezza del farlo senza ... e pure per chi dice che è peccato. Peccato, è farlo senza.
    @Elle
    Sui morti di aids, credo sia calato il silenzio perché sono minoranze, sia a livello etnico, sia a livello economico, e, se non sbaglio, celebrità morte di aids non ne vedo da anno. Normale è quello che uno si sente e vuole fare, in ogni luogo e ogni epoca. Sono sulla tua stessa lunghezza d'onda ... cavalchiamola insieme ;)

    RispondiElimina
  4. Anch'io credevo che fosse stato debellato, almeno nei paesi ricchi, e che lo avessimo regalato tutto agli africani. Invece ce n'è ancora un bel po' anche qui, solo che non se ne parla.

    RispondiElimina
  5. Infatti, è la mia stessa sensazione. In ufficio, parlando con colleghi, io avevo detto quello che dici tu "ormai, chi si vuoi si ammali? Basta stare attenti ... in Africa, dove conoscono poco i condom, è una vera strage, ma da noi..."
    Invece anche da noi, magari con numeri diversi, si muore ancora di aids (magari, facendolo passare per altre malattie da esso legate).

    RispondiElimina
  6. Mai abbassare la guardia e seguire tabù assurdi. Miaoooùùùùù

    RispondiElimina
  7. Sottoscrivo ... vedo che gli amiche che passano in palude sono avanti. Miaoooùùùùù...

    RispondiElimina
  8. Addirittura io credevo di aver sentito da qualche parte che si era trovata una cura definitiva... altro non so perchè in effetti si è smesso di parlarne.

    RispondiElimina
  9. Bel simbolo colorato Iride ... in effetti si parlava di una cura definiva, ma sembra sia stata una truffaldina illusione. Ne parlano nel link che ho messo sotto il post. Prova a leggere qui

    RispondiElimina
  10. Alli, il tabù è legato perchè si tratta di una malattia che si trasmette principalmente sessualmente, e si sa che accade: si nasconde tutto ciò che è sesso e godimento! Se ne potessimo parlare più liberamente il sesso protetto sarebbe una cosa ..."automatica" da dire e fare.

    Ricordiamo anche che un contagio di HIV può avvenire attraverso una trasfusione, un tatoo fatto con aghi infetti, un'operazione "clandestina", un soccorso stradale fatto senza pensarci,una pulizia dentale con strumenti non disinfettati, entrando in contatto con siringhe infette, etc..etc...
    Io sfiderei a domandare cosa sia l'AIDS e ad avere risposte concrete e reali. Si sa per esempio che l'evoluzione porta alla morte, ma si sa meno che la seriopositività può permettere una vita discreta e sociale senza problemi e che i medicinali dati a questo stadio possono permettere dignitosa vita.
    Bacio!

    RispondiElimina
  11. Concordo sul fatto che sia dovuto ad un tabù sessuale (e quante colpe ha la chiesa in questo, specie nei paesi del sud del mondo). Bene fai a ricordare le altre possibili cause del contagio, e anche a chiederti come si vive da sieropositivo (perché in effetti, si può vivere).
    Wow, solo donne in palude per questo argomento. I maschietti, con argomenti così si bloccano ... si sentono responsabili?

    RispondiElimina
  12. mi sa che ai maschietti farlo "con" è imbarazzante, problematico, insinua un possibile problema e non sentono come vorrebbero. Diciamocelo!

    RispondiElimina
  13. Sì ho letto, infatti mi rendo conto che non era vero. Gli argomenti di discussione sono in balia delle mode come tutto il resto, e questo argomento è passato di moda, purtroppo. Non so se c'entri davvero la questione del tabù sessuale, in quanto a suo tempo - tempo passato e quindi più restio a parlare di certe cose - l'informazione c'è stata, l'aids è stata lo spauracchio di un decennio. Credo sia più una mera questione di palinsesto mediatico. Adesso è il tempo del tumore. Sta di fatto che una delle malattie che miete più vittime al mondo è l'influenza.

    RispondiElimina
  14. Grazie per il complimento all'avatar ;)

    RispondiElimina
  15. @Sole
    Certo, c'è poi, a volte, il problema di chi tradisce, si ammala, e poi porta in casa la malattia ... ma metterselo, o meglio, farselo mettere, può essere un bel giochetto.
    @Iride
    Forse anni fa, eravamo più avanti di adesso, in fatto di tabù sessuale... è solo un'ipotesi. Vero che l'AIDS non è più malattia "di moda", non ricordo quale sia stato l'ultimo nome famoso morto così ...

    RispondiElimina
  16. La questione è, come dice Agnoletto, che se nessuno si ammalasse più qualcuno perderebbe qualche cliente...E comunque sì, è scandaloso che bigottamente, nelle scuole, non si faccia nessuna educazione sessuale; così come non si parla di droga, e se lo si fa, lo si fa su piani totalmente avulsi dalla realtà.

    RispondiElimina
  17. Ci sono ancora troppi bigotti schifosi per i quali il vero significato di quelle iniziali è Auspicato Intervento Divino Sanzionatore...
    Preservativo sempre!!!!

    RispondiElimina
  18. @Cri
    Vero, c'è una tale ipocrisia che è criminale ...
    @Zio Scriba
    Ben detto, non la sapevo questa ... c'è sempre da imparare ;)

    RispondiElimina
  19. La maggior parte dei maschietti la domenica non fa sesso perché va allo stadio, Alli, commenteranno domani, tranquillo ;)

    RispondiElimina
  20. Ah, ah, ah, infatti Zio Scriba è arrivato adesso, dopo il post-partita ;)

    RispondiElimina
  21. Il problema è , al di là delle considerazioni sui tabù, che l'aver trovato terapie relativamente efficaci ha favorito la falsa credenza che la malattia è quasi debellata se non addirittura curabile definitivamente,e di conseguenza ha fatto venir meno tutta la prudenza legata alla paura e riportato a comportamenti superficiali e incoscienti nella convinzione di non correre rischi irrimediabili.
    Bisogna tornare a parlarne molto di più.

    RispondiElimina
  22. Concordo, e sui metodi relativamente efficaci, linko ancora l'articolo di Agnoletto, molto interessante da questo punto di vista. Per chi non l'ha visto è
    qui

    RispondiElimina
  23. Sono "cresciuto" con l'ormai famoso alone viola....
    Ed effettivamente spesso mi son chiesto come mai non si parlasse più tanto di AIDS, passata la "moda"?
    Boh, forse CONVIENE di più parlare di influenze killer varie, li i vaccini ci sono subito, quasi quasi te li portano a casa se vuoi... ed i soldi son più immediati e facili.

    RispondiElimina
  24. Anch'io, nella mia ignoranza, pensavo che la malattia fosse stata sconfitta, e invece, semplicemente, non se ne parla più.
    Ricordo ancora quella pubblicità inquietante, per me piccolina, con l'alone viola intorno alle persone...
    Insomma, come dici tu, la prevenzione è l'unica via!

    RispondiElimina
  25. Il problema sai qual è?
    Che adesso a causa dell'AIDS non si muore più tanto quanto prima. E' una malattia che ora la medicina controlla di più.Non guarisci dall'aids ma non muori più.
    E quindi questo vuol dire che non fa più notizia.
    Che tristezza!

    RispondiElimina
  26. in Italia sono tante le cose di cui non si parla, per l'HIV applicano la legge del menga!

    RispondiElimina
  27. Certo che dal terrorismo psicologico dagli anni '80 al silenzio di adesso c'è una bella differenza!

    RispondiElimina
  28. @Boh
    Sai che mi ero scordato pure dell'alone viola? (la mia vecchiaia avanza eh, eh, eh...), ma sono cresciuto pure io con tale cosa. Probabilmente è una banale/criminale questione di soldi, e chi ci rimette siamo sempre noi poveri c... e le multinazionali del farmaco ci godono.
    @Chiaretta
    Prevenire è meglio che curare, diceva un'altra pubblicità del periodo. Quella sì, diceva bene ... sull'alone viola, ho già detto tutto all'amico prima di te :)
    @MyP
    Sul fatto che non si muoia più, avrei i miei dubbi: nei paesi del sud del mondo si muore, eccome, in alcuni contesti di degrado in Italia/Eu/Usa, si muore eccome ... poi, dicono, certe morti, che apparentemente non sono di AIDS, lo sono... per il resto concordo: che tristezza!
    @Enio
    Oh my god! ... non solo per l'AIDS.
    @Enrico Teodorani
    Credo siano le due facce della stessa medaglia, un misto di falso perbenismo e interessi di bottega.

    RispondiElimina
  29. e invece esiste ancora ed è ancora più diffusa...

    RispondiElimina
  30. C'è ancora ma se ne parla poco.

    Un abbraccio

    RispondiElimina
  31. E' verissimo quello che dici! L'AIDS pare relegata dai media a malattia nota, debellata, di serie B.
    Ricordo ancora lo spot televisivo con i ragazzi circondati dall'alone viola: terrificante ma chiara.
    Perchè è così che questa malattia dev'essere presentata.

    RispondiElimina
  32. @Serena
    Verità nascosta...
    @Kyl
    ... e allora parliamone.
    @Hol
    Bentornato in palude Hol ... è così, ecco un altro che si ricorda dell'alone viola (mi ero dimenticato pure quello).

    RispondiElimina
  33. Grazie Alli! Mi sono preso un periodo di disintossicazione da blog ;P
    Rieccomi attivo in palude.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...