Stanno per approdare in
palude per la prima volta The Talking Bugs. Arriveranno a bordo di questa
mongolfiera con il pallone aerostatico a forma di cervello presente sulla
copertina del loro gran esordio: Wiewofanonsense (tutto attaccato), dato alle
stampe per Lobster Art Collective. Ufficialmente fuori lunedì prossimo, il 18
novembre, questo magico disco di nuovo rock contaminato/contaminante, lo potete
ascoltare in anteprima streaming gratuito cliccando qui. Sentirete otto perle
di elettronica sognante, folk ritemprante, pop da fiaba sintetica. Provate e
poi dite pure la vostra.
The Talking Bugs sono
insieme da gennaio 2011, nati dall’incontro tra Alessandro Di Furio (chitarra
classica/voce), Fausto Ghini (chitarra classica/voce), Paolo Andrini
(contrabbasso). Al trio, si è poi aggiunto, nel novembre dello scorso anno,
Youssef Ait Bouazza (batteria/percussioni). Wiewofanonsense rappresenta il loro
primo concreto risultato, un pugno di canzoni d’autentico indie-rock dei nostri
giorni, con testi cantati in inglese da voce sicura e calda. A tratti ricordano
nomi del pop-rock internazionale più malinconico e riuscito, ma dopo qualche
ascolto penserete che questo sound vi ricorda solo The Talking Bugs… e allora
parliamone. Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO
Ci sono!
RispondiEliminaCi sono!
RispondiEliminaCiao, benvenuti in palude The Talking Bugs...
RispondiEliminaGrazie! Non ci mangerete vero?
RispondiEliminaPresente e pronta a salire sulla mongolfiera!
RispondiEliminaCiao a tutti.
No, almeno non prima l'intervista, e manco durante ...
RispondiEliminaAh, ah, ah, ciao Elle, il non era la risposta a "Non ci mangerete?" ... ovviamente sì, tu sei benvenuta sulla mongolfiera. Partiamo insieme...
RispondiEliminaOk...mi sento un po' più rilassato.
RispondiEliminaBene Paolo, allora faccio partire il cd e vado con le domande ... da quello che so, Paolo rappresenterà degnamente la band, questa sera in palude...
RispondiEliminaAh ecco.
RispondiEliminaPer curiosità the talking bugs con quale vino andrebbero annaffiati?
Aha, ah, ah, con quale vino mangeremo il gruppo dopo?
RispondiEliminaSiamo romagnoli...è d'obbligo il sangiovese. Ma non mi piace dare questo tipo di suggerimenti!
RispondiEliminaAh, ah, ah, è vero, lo stavo dicendo io ...
RispondiEliminaDai, adesso assaporiamo il disco, l'unica cosa che mangeremo qui ...
RispondiEliminaParola di alligatore ;)
RispondiEliminaMa Elle ha un profilo carino...non la vedo strafogarsi di bacherozzi
RispondiEliminaGià, è così ...
RispondiEliminaIl disco è partito, e io ti chiedo: come è nato?
RispondiEliminaPerché no? io li accetto volentieri certi suggerimenti, accetto anche se versi tu, io porgo il bicchiere ;)
RispondiElimina(visto che non si mangia almeno beviamo)
Sì sì, andate pure con l'intervista..
Come è nato Viewofanonsense?
RispondiElimina
RispondiEliminaViewOfAnonsense è una tappa di un percorso che abbiamo intrappreso a partire dall’inizio del 2011. Una tappa naturale e una istantanea dei Talking Bugs in un momento della nostra ricerca artistica e stilistica.
Una tappa importante ...
RispondiElimina... il primo disco, non si scorda mai.
RispondiEliminaL’incontro tra me Fausto e Ale ha creato una comunione artistica pressoché immediata. Li ho conosciuti in momenti diversi. Prima Fausto (inizio 2010) poi Ale un anno dopo. Prima di incontrare Fausto avevo conosciuto diversi chitarristi ma nessuno mi aveva lasciato un briciolo di quello che Fausto mi ha trasmesso in 15 minuti di parole e note. E’ stata la stessa cosa con Ale la prima sera che è stato a casa mia. Io e Fausto gli facemmo sentire qualcosa a cui stavamo lavorando. Stessa cosa Ale. Non saprei dire se questo capita spesso per molti gruppi. Nessuno di noi abbia avuto il minimo dubbio sul fatto che avremmo lavorato insieme e fatto delle belle cose.
RispondiEliminaPer citare Ale in una bella intervista per Il Fatto Quotidiano “si parlava dello stesso colore”.
RispondiEliminaPerché questo titolo? … tutto attaccato?
RispondiEliminaPoco tempo fa mia mamma mi ha ricordato che qualche giorno dopo aver incontrato Ale le dissi: “ho conosciuto un chitarrista talentuoso e geniale”. Faremo un gruppo insieme e faremo cose molto belle”. Non è cambiato nulla di quello che ho pensato al primo incontro se non l’impressione di essere andati anche oltre quello che potevo aspettarmi. Le idee e la composizione dei pezzi é molto elaborata ma fluisce in modo naturale. Ad un certo punto c’è stata l’esigenza e la necessità artistica di registrare. Abbiamo selezionato 8 delle nostre composizioni e le abbiamo sezionate in modo maniacale per capire come volevamo che rendessero.
RispondiEliminaarriviamo al titolo...
RispondiEliminaI testi delle canzoni sono molto intimisti. Abbastanza malinconici. Parlano di stati d’animo ma cercano di farlo per immagini. Per questo possono risultare ermetici. Una “panoramica” sui tormentati viaggi che la mente ci porta a fare. La mente spesso ragiona in modi che si discostano dalla razionalità. In modo privi di senso. Questo il motivo del titolo. Tutto attaccato perché ci piaceva l’idea che lo stesso titolo fosse una parola almeno nell’apparenza priva di senso
... alchimia magica.
RispondiEliminadefiniamola così...mi piace
RispondiEliminaabbastanza canonica. Strumenti registrati singolarmente poi editati. Contrabbasso…chitarre. Poi elettronica e voce più o meno contemporaneamente. E’ stato un lavoro durato quasi un anno. Questo perché non era facile coniugare i tempi di persone che lavorano e anche per un certo perfezionismo da cui siamo affetti.
RispondiEliminaIn effetti, si sente una perfetta compenetrazione tra lato acustico/classico e lato elettronico ...un bella alchimia anche qui.
RispondiEliminaci piaceva l’idea di mescolare il suono degli strumenti acustici ad una ritmica realizzata tutta con elettronica. Così è stato e il risultato è molto vicino a quello che avevamo immaginato.
RispondiEliminaIl risultato è perfetto.
RispondiEliminaIo aspetto la domanda sulle canzoni preferite per intervenire ;)
Nessuno in particolare ma scene ricorrenti. Io (Paolo) che mi addormento sul divano di Simone nello studio Excantine. Gli “scazzi” tra me e Ale generati per insofferenza dovuti alla durata dei lavori. Ci sono stati momenti di tensione in cui credevo che non saremmo mai arrivati in fondo e che ci saremmo mandati a quel paese prima di finire…
RispondiEliminaSuccede quando si vive spesso a contatto ... il troppo stroppia ;)
RispondiEliminaAh...pensavo ci avessi abbandonato Elle!
RispondiEliminaLa domanda sulle canzoni arriverà presto Elle ... ma prima chiedo: se questo vostro cd fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaSi....a volte avere un gruppo e un po' come essere fidanzati con gli altri membri
RispondiEliminaNo no.. la musica mi aveva rapita, ma fisicamente sono ancora qui.
RispondiEliminaRiprendendo quanto dicevo sul titolo, il concept sarebbe quello. I pensieri spesso malinconici e a volte rabbiosi da cameretta. Aiuto…penserete che siamo “emo”. Comunque non sono originale dicendo che la musica può essere terapeutica e può significare sfogo del pensiero. E’ normale che, come ogni altra arte, ci serva per portare fuori gli aspetti più intimi e nascosti di noi. Questo è il concept di ViewOfAnonsense… E ce n’è abbastanza per andare in analisi per qualche anno.
RispondiEliminaTi sento Elle ;)
RispondiEliminaQuanto all'analisi, voi l'avete già fatta, facendo il disco, no? Un autoterapia ...
RispondiElimina... e tra poco la domanda sulle canzoni. Ma prima un goccio di Sangiovese ;)
RispondiEliminaSi...per questo non avremo psicoanalisti tra i nostri fans
RispondiEliminaProsit!
RispondiEliminaSe cominci con il sangiovese mi preoccupo! Non sarà per aprire lo stomaco e le fauci?
RispondiEliminaNo, siamo vegan... almeno ora ;)
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Viewofanonsense? ... che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaLa fame vien mangiando, non bevendo.. tranquilli..
RispondiElimina(...)
Noi siamo sinceramente legati ad ogni singolo brano. Era un punto fermo che ci siamo imposti. Niente album se avessimo dovuto inserire dei "riempitivi". Anzi credo che alcuni brani lasciati fuori avrebbero potuto entrarci. Comunque, per rispondere alla tua domanda, siamo particolarmente soddisfatti di come rendono Laika e Broken Sword in questo disco. In live chiudiamo quasi sempre con I Don’t Know Why. E’ un pezzo cche esercita molto fascino sul pubblico. Nella chiusura colgo spesso il trasporto del pubblico che tiene il tempo pur non avendola mai sentita.
RispondiEliminaA me piacciono Laika, Solitude e I Don't Know Why, a parte tutte le altre.
RispondiEliminaThanks! Tu hai gusto Elle!
RispondiEliminaLe mie My Wounds voce mai così intensa, The Lovers, romantica come il titolo promette, Broken Sword, gran cambi di ritmo, pezzo che sale fino alla fine (gran finale).
RispondiElimina... e l'abbiamo dette tutte :)
RispondiEliminaIn effetti, non c'è un riempitivo.
RispondiEliminaBene, adesso possiamo brindare!
RispondiEliminaCin!
RispondiEliminae brindiamo!
RispondiEliminaIl cd è uscito con Lobster Art Collective …. Mi dite come vi siete incontrati e come avere lavorato con questa realtà? … altre persone/gruppi importanti per la realizzazione del disco?
RispondiEliminaLobster è una associazione culturale che si occupa di musica indie, illustrazione, grafica, fotografia…organizza eventi in cui queste cose siano presentate insieme tra loro. Semplicemente siamo noi e altri nostri amici, i Tequila Funk Experience…e poi tutta la gente meravigliosa che collabora per tutte queste arti di cui noi e io in particolare sono appassionato oltre alla musica
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/#!/LobsterArtCollective
…se volete curiosare…
Dunque tra insetti, alligatori e aragoste pare di essere in uno strano zoo
RispondiEliminaUno zoo musicale ... poi mi guardo con calma il link, altrimenti mi perdo. Vedo una bella realtà, comuqnue ...
RispondiEliminaCopertina surreale, con questo cervello a viaggiare nello spazio infinito come fosse una mongolfiera … di chi è opera? Come è stata scelta per fare da copertina a Viewofanonsense?
RispondiEliminaArriva sempre da lì?
RispondiEliminaChe bei disegni su Lobster!
RispondiEliminaVeramente da perdersi ...
RispondiEliminaSecondo me sì, viene da lì!
RispondiEliminaGrazie...quella è un'altra storia ma è comunque un altro progetto che ci da belle soddisfazioni
RispondiEliminascusa...torno alla copertina. Ancora una volta ci ricolleghiamo a quanto detto del titolo e del concept. L’artwork è opera di Agnese Baruzzi, cara amica oltre che grafica e illustratrice affermata. Lei ha interpretato in maniera perfetta il concept e l’idea…nulla ci porta a viaggiare più che il nostro cervello.
RispondiEliminaInfatti, quello che dicevi in apertura, si collega perfettamente alla copertina ...
RispondiEliminaCome e dove avete presentato/presenterete l’album? … che deve ancora uscire ufficialmente.
RispondiEliminaBrava Agnese.
RispondiElimina..è vero, tutti abbiamo un cervello mongolfiera!
Nessuna release date ufficiale ma tanti concerti.
RispondiEliminaCominciamo il 22/11 a Radio Città del Capo a Bologna per la trasmessione MAPS.
Poi il 23 alla Brigata 36 a Imola insieme ai Tequila funk Experience.
Il 6/12 siamo a Faenza al Luogo Comune per una rassegna organizzata da Lobster su tre venerdì consecutivi 6 – 13 – 20 dicembre.
Poi a dicembre saremo ancora al Moog a Ravenna e a Livorno per Ungawa! Tiki Bar…
Per l’anno prossimo dovrete rimanere aggiornati seguendoci sulla nostra pagina FB.
Certo, seguiremo l'evolversi del tour nei vostri spazi web...
RispondiElimina@Elle
RispondiEliminaPerfetta per viaggi pindarci ... brava ad interpretare il tutto Agnese Baruzzi.
Riporteremo i complimenti ad Agnese.
RispondiEliminaSarà fatto.
RispondiEliminaIl saluto d’obbligo è per tutto il pubblico che da quando siamo partiti ad oggi ci sta dando un appoggio che mai avremmo immaginato. Ad ognuno di loro che anche solo una volta sia stato ad un nostro concerto e ci abbia apprezzato vorremmo dire quanto sono importanti per noi e per continuare. Sembra retorico ma è la cosa più vera che che posso dire.
RispondiEliminaE poi voi che ci date la possibilità di essere qui a parlare di quello che facciamo!
RispondiEliminaGrazie a te Paolo, di essere venuto qui in palude, coraggiosamente solo....
RispondiElimina... e non ti abbiamo mangiato.
RispondiEliminaPer ora ...prepara i piatti Elle ;)
RispondiEliminaOvviamente si scherza ... appareccchio io ;)
RispondiEliminaGrazie ai The Talking Bugs ... grazie ad Elle, e a tutti coloro che ci hanno letti e ci leggeranno, senza o commentando ...
RispondiEliminaEcco...io lo sapevo. E gli altri buttano sempre avanti me. Comunque dimenticavo...dobbiamo ringraziare anche quel batterista/percussionista geniale che è Youssef...senza di lui non saremmo gli stessi nei concerti live che verrete a sentire. Prezioso. L'ultimo arrivato ma ormai insostituibile
RispondiEliminaGrazie ancora e...a presto! Verremo spesso a rinfrescarci nella costra palude.
RispondiEliminaIhih pauuura!
RispondiEliminaGrazie a voi per la musica, però adesso basta chiacchiere, tutti a tavola!
Buonanotte ;)
Notte!
RispondiEliminaFinalmente si mangia ;)
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a The Talkiing Bugs.
RispondiElimina