Gloria di Sebastian Lelio
Film dell'anno. Inaspettato cult-movie (va forte il cinema
cileno in questo periodo), con in coda la versione spagnola dell'hit
di Tozzi, Gloria appunto (forse per questo non mi aspettavo
un capolavoro così). E invece lo è: per come racconta il Cile di
oggi e la nostra società in generale, per come racconta questa
storia di donna, impiegata vicino ai sessanta. Gloria ama ballare, è
divorziata ma ha un buon rapporto con l'ex e i figli già grandi, le
piace concedersi qualche avventura dopo il ballo, senza malizia ma
con una naturalezza invidiabile. Una sera incontra Rodolfo, uomo
poco più anziano di lei, e inizia a frequentarlo. L'uomo si rivela
un tipo ambiguo e un po' vile, legato ancora alla ex moglie (sarà
veramente ex?), e alle ridicolmente viziate figlie. Due episodi
mostrano la mancanza di libertà ed educazione di lui: una, quando
pianta in asso senza dire nulla Gloria al compleanno del figlio di
lei (si sentiva a disagio, dice), e poi, quando, perdonato, la
pianta in asso durante una vacanza al mare, dopo una notte di
splendido sesso.
Brutto stronzo, subirà una delle più belle vendette
della storia del cinema: scena da antologia, con la donna che spara
pallottole colorate contro la sua casa e contro di lui nelle parti
basse, davanti a moglie e figlie incredule (sapevano della sua
storia?). Poi lascia all'uomo tutte le sue armi giocattolo
(proprietario di un parco giochi particolare, dove si gioca a
spararsi, in una delle battute denota le sue origini di destra "...
agli uomini piace giocare alla guerra" e poi, dopo, quando dice,
quasi timido, che nel paese manca un leader ... e si pensa subito a
Pinochet). Ma il film non è un film noiosamente politico. Lo è indirettamente, quando vedi ballare questa donna anziana e
sovrappeso, quando libera energia sessuale, quando ride, beve, fuma,
fa yoga dalla figlia, ascolta suonare la chitarra dall'amico barbuto
sociologo. Questo, tra l'altro, è forse l'unico uomo (maschio
intendo) che si salva, tutti gli altri non ne escono: l'ex marito di
Gloria, alcolista e depresso, come l'amante Rodolfo, ridicolmente
vile, o l'inquilino del piano sopra Gloria, che grida come un
ossesso di notte in preda a non si capisce quali crisi ... ma tutto
il mondo ne esce a pezzi. Forse solo Gloria lascia qualche speranza.
Sembra un personaggio da film di Almodóvar, con i suoi vestitini
colorati, gli occhialoni, le movenze, lo sguardo, la nudità sua o
del partner senza falsi pudori ... non mi risulta difficile capire perché
l'attrice che la interpreta abbia vinto a Berlino 2013 il premio
come migliore attrice. Brava Paulina Garcia, bravo il giovane
regista Sebastian Lelio.
VOTO
Sacro GRA di Gianfranco Rosi
Sacro GRA è i vincitore del recente Leone d'oro a Venezia, con
una giuria presieduta da Bernardo Bertolucci. Un premio
coraggioso, perché dato ad un film di "non finzione", ad un
documentario. Un doc particolare, con al centro la gente
gravitante attorno al Grande Raccordo Anulare. Personaggi
pittoreschi o meno, chiamati a recitare la propria vita: un
entomologo che cerca di debellare da un insidioso insetto delle
palme enormi, un pescatore di anguille intelligente e dal volto
pasoliniano, un ex principe che affitta la sua sontuosa dimora
per fotoromanzi o come bed and breakfast (meraviglioso come lo
pronuncia), un barbuto intellettuale che vive con la figlia in
un appartamentino con vista sul cupolone (l'appartamento è
inquadrato sempre dall'esterno, e la figlia è sempre al pc come
noi, forse unica nota del tempo), un barelliere di notte, delle
cubiste, delle prostitute, un'allegra famiglia di origini
sudamericane... originale. Veramente originale: senza volere
essere uno spaccato sociologico, un reportage in tempo reale
sulla crisi, su Roma, o altro, racconta la realtà come se la
trovo davanti. Ispirato da Le città invisibili di Italo
Calvino.
VOTO
Bling Ring di Sofia Coppola
Ancora una volta il mondo dei giovani, ancora una volta il divismo per la Coppola. La figlia del grande Francis Ford, fa un film fenomenale raccontando la storia vera di un gruppo di adolescenti improvvisatisi ladri nei lussuosi appartamenti/ville dei vip del gossip più patinato: Paris Hilton, per fare un nome decisamente rappresentativo. Sono a Los Angeles, su google trovano gli indirizzi utili, su qualche social-network capiscono se il divo è in casa oppure lontano a girare un video o ad una serata mondana, e così entrano in azione. Rubano di tutto, cose griffate, cose rappresentative di un mondo, poi si fotografano a vicenda e mettono le foto su Facebook. Non ci mettono molto a farsi scoprire, ma incredibilmente riescono a svaligiare diverse case di famosi, diventando a loro volta famosi. Era quello che desideravano. Pellicola appassionante, perfetta a fotografare la nostra epoca di bambini in un mondo di marchi colorati. La Coppola la racconta con il suo stile, senza dare giudizi morali, ma narrando i nudi fatti vestiti di glamour.
Ancora una volta il mondo dei giovani, ancora una volta il divismo per la Coppola. La figlia del grande Francis Ford, fa un film fenomenale raccontando la storia vera di un gruppo di adolescenti improvvisatisi ladri nei lussuosi appartamenti/ville dei vip del gossip più patinato: Paris Hilton, per fare un nome decisamente rappresentativo. Sono a Los Angeles, su google trovano gli indirizzi utili, su qualche social-network capiscono se il divo è in casa oppure lontano a girare un video o ad una serata mondana, e così entrano in azione. Rubano di tutto, cose griffate, cose rappresentative di un mondo, poi si fotografano a vicenda e mettono le foto su Facebook. Non ci mettono molto a farsi scoprire, ma incredibilmente riescono a svaligiare diverse case di famosi, diventando a loro volta famosi. Era quello che desideravano. Pellicola appassionante, perfetta a fotografare la nostra epoca di bambini in un mondo di marchi colorati. La Coppola la racconta con il suo stile, senza dare giudizi morali, ma narrando i nudi fatti vestiti di glamour.
VOTO
Gloria segnato, senza star troppo a girarci attorno (e poi Gloria balla e ha i vestitini colorati).
RispondiEliminaSacro Gra sembra la foto originale di ciò che La grande bellezza non è nemmeno riuscita ad inquadrare.
Bling Ring troppo colorato, ma della Coppola non ho mai visto nulla, però sempre sentito bene.. è particolare, dici..
Anche a me è piaciuto Sacro gra, quello della Coppola forse lo salto e GLoria penso di andare a vederlo, anche se sì, Gloria di Tozzi riesce davvero a momenti a farmi cambiare idea (vuoi mettere Gloria di Van Halen?!)
RispondiElimina@Elle
RispondiEliminaTra i produttore di Gloria c'è pure il regista di No - I giorni dell'arcobaleno film da te consigliatomi (e gran film, tra l'altro). Sacro Gra racconta Roma meglio di Sorrentino, anche se quella periferica. Della Coppola ho visto tutti gli ultimi film, sempre film particolari, di una vera cineasta che ha saputo far dimenticare il gran padre.
@Cri
Confesso che da bambino ero suo ascoltatore (poi sono cresciuto), e tra i dischi-vergogna avrei pure Gloria, diventata un hit della dance internazionale, a quanto dicono...comunque si sente solo alla fine, e il film è da vedere assolutamente. Sacro Gra, un film originalissimo, meritato il premio a Venezia.
Sei uno dei pochi ad avere apprezzato Bling Ring. A me non ispira per niente ma forse non è da buttare.
RispondiEliminaL'hai visto "Una piccola impresa meridionale" di Papaleo? Sono curiosa di sapere che voto gli dai ^_^
Anche il precedente film della Coppola l'avevo difeso a spada tratta, e, se non ricordo male, era stato attaccato ancora più di questo. La ragazza divide, questo è buono. Il film di Papaleo l'ho visto (sono sempre al cinema, manco ci lavorassi, come te...), ma è decisamente un'altra cosa rispetto a Bling Ring. Probabilmente darei un alligatore per la simpatia e gli occhi stralunati di Rocco.
RispondiEliminaCavolo, avanti di questo passo dovrò prendere la residenza al cinema
RispondiEliminaMa come fai a vedere tutti questi film?
Gloria non l'ho ancora visto, ma spero di farlo presto.
RispondiEliminaSacro Gra, visto da poco, è stata una bellissima visione, una riflessione, una condivisione, un momento quasi mistico, per me, che la città la vivo anche nella sua periferia e la conosco anche nella veste rappresentata nel film. Un film che ha un anima, candida e pulita, un film che non infierisce mai sulla miseria umana, pur evidenziandola e raccontandola. Bello, davvero.
Ah, mi sa che questo cileno non lo becco in aereo, lo devo cercare nei dintorni del paesello.
RispondiEliminaMi dispiace per la Sofia, ma dopo quella schifezza di Somewhere i suoi film non li vado a vedere neanche se mi pagano (be', dipende da quanto mi pagano...).
Per ora posso solo confrontarmi in merito a Bling Ring. Visto e piaciuto, ma ne sono uscita traumatizzata per la verità raccontata e demoralizzata da una casta di giovani che cresce con miti così poco di valore.
RispondiEliminaInteressanti le altre tue proposte, vedo di poter farcela ad andare al cinema! grazie Alli, voto 3 alligator a te ;) (anzi, tre Soli, ok??? :D )
Sacro GRA è l'altra faccia della Grande Bellezza, e comunque a me sono piaciuti entrambi.
RispondiEliminaSei scatenato Ally ...... molto interessanti tutti e tre, spaccati di vite diverse ma uniti da una ricerca di non solitudine che sembra invece dominare constantemente tutti.
RispondiEliminabacissimi con miagolii di contorno
Visto GLORIA venerdì...ti confesso..l'amico sociologo non l'ho sopportato da subito, quella sua uscita sulla rivoluzione spirituale (..) su facebook/twitter mi ha fatto dover resistere ad una crisi di risa isteriche (ero pur sempre in un cinema!!), però come chitarrista non era male, ammetto...
RispondiEliminaa me è piaciuto tanto il gatto nudo, che ti fa senso finchè non scopri che ti somiglia molto...
e poi credo (e forse sbaglio) che la chiave del film sia il vicino di casa..
che da di matto e si strafa di canne, poi perde il gatto, il pacchettino col fumo, sta in astineza e si calma, quando viene a riprendersi il gatto, tra i due (il vicino e Gloria) è avvenuto unos cambio perfetto e torna l'equilibrio..
poi il finale, il modo in cui balla Gloria..?! non faccio che imitarlo! ahahha
@Charlie Brown
RispondiEliminaIl cinema è la mia malattia, ci vado come minimo una volta alla settimana, spesso due, anche tre ... non vado al bar come te, tutto qui ;)
@Linda
Hai trovato le parole giuste per dire cosa è questo film, non aggiungo altro.
@Silvia
Sì, Gloria cerca di vederlo prima possibile, ti piacerà. Somewhere a me era piaciuto, per questo sono ritornato gratis (anzi pagando io il biglietto), a vedere il film di Sofia. Questo suo ultimo, credo ti piacerebbe ... magari lo vedi in aereo, dai ;)
@Redcats
Sì, sento questo paragone, che a me non è venuto ... come è noto non ho amato La grande bellezza.
@Felinità
In realtà vado sempre molto al cinema, ma in questo periodo trovo la concentrazione per scriverne qualche nota, spero buona e utile per chi ci va meno di me, e vuole beccare il film giusto. Già, tre ottimi film da vedere... tre spaccati diversi.
@Serena
Sì, il sociologo è uno anziano, che per forza di cose, non capisce la società di oggi e si vede, ma si sforza, suona bene la chitarra, e non è male come uomo rispetto a tutti gli altri. Sì, rimarrà nella Storia del cinema come balla Gloria (e anche come spara pallottole colorate)... mi pare di vederla come la imiti bene ;)
p.s. il gatto nudo è un mito e forse sì, metafora del nostro essere nudi, forse ...
ho preso appunti...
RispondiEliminaBene, bene, poi passerò ad interrogare ;)
RispondiElimina@Sole
RispondiEliminaMi sono accorto solo ora, di averti saltata... sarà stata l'emozione per i 3 soli ricevuti?
Sì, il film della Coppola, racconta bene questi gggiovani (non molto lontani dagli anni '80), dove il marchio, la griffe (si scrive così?), è tutto. Del film Gloria te ne innamorerai, e anche tu, poi ballerai come lei. Sacro GRA, dimmi se lo vedi, e se ti sembra, come dicono in tanti, l'altra faccia di La grande bellezza.
Sono d'accordo con la recensione di Bling Ring. Sono un po' indecisa se andare a vedere Sacro Gra...
RispondiEliminaBaci
Be', io e chi l'ha visto (a leggere i commenti), ti diremmo vai a vederlo. Ovviamente Gloria non puoi mancarlo.
RispondiEliminaEllapeppa! Cosa e chi mi scomodi per l'ispirazione di Sacro GRA!!!!!
RispondiEliminaPero' dai lo stesso voto di BlingRing...BOF! Ho in mente proprio una visione binaria ed un post 'La grande bellezza del Sacro Gran Raccordo Anulare'....vedro'..
Ti riferisci a Pasolini? L'ho riscontrato nel volto del pescatore di anguille, ma nel complesso non definirei il film pasoliniano, ormai, siamo andati oltre (anche se, c'è contiguità con il su mondo e quanto mostrato dal film di Rosi). Io sono un sofiacoppoliano de fero, quindi la mia rece non è imparziale (e quando mai una rece, un giudizio, un voto, un rigore... lo è?). La grande bellezza, è invece un gran brutto film, furbetto e vanesio come la realtà che vuole criticare (anche se, ha avuto un seguito enorme ... e questo conferma la mia tesi). Comunque attendo questa tua doppia visione.
RispondiEliminaNo, mi riferivo al Calvino delle citta' invisibili.Uno dei capisaldi psichedelici della mia infanzia e pre adolescenza. Non commento sulla Coppola,che preferivo acerba e porca nel Padrino III... Sono invece molto d'accordo su'La grande Bellezza',per questo voglio recensirlo in combine con il Sacro GRA.Ea quattro mani con la mia dolcetesso dde Roma
EliminaSu Sacro GRA, l'ho letto da qualche pare che si è ispirato a quel Calvino. Su la dolce Sofia, credo che sotto sotto sia rimasta tale e per il resto, attendo la rece a quattro mani ...
RispondiEliminaGloria, Gloria...che donna Gloria. Sai Alli che ti dico? che mi fa fatto soffrire la solitudine di Gloria, che cerca il contatto e di condividere le sue passioni con "qualcuno". Alla fine rischia tutto, si accetta e si toglie gli occhialoni e si butta in pista a ballare, grande metafora della forza di andare avanti...
RispondiEliminaQuello del piano di sopra secondo te non parlava al gatto che si rifugiava da Gloria ? E condivido, l'uomo salvabile è il sociologo, empatico e veramente uno che ci tiene a Gloria.
Sul discorso solitudine non ci avevo pensato, anzi, mi sembra una che ci sa convivere e non la teme Gloria ... e infatti alla fine, si leva gli occhiali e balla, sbattendosene di tutti (e il sociologo le sta vicino, anche se "vecchio" per certi discorsi, è più avanti di molti altri). Ah, ah, ah, parlava/gridava al gatto? Forse sì, mi sembra che l'unico momento che non grida è quando il gatto nudo è da Gloria...
RispondiEliminaE poi va a riprenderselo, il gatto, quando le chiede del pacchetto ... Ricordi???
RispondiEliminaInfatti, si conferma la tua tesi.
RispondiElimina