Tempelhof in palude,
questa sera per la prima volta. No, non è il vecchio aeroporto di Berlino
teletrasportato qui, ma un duo mantovano di raffinata musica elettronica. Dopo
l’ep You K del 2012, e City Airoport della passata estate, entrambi targati
Hell Yeah Recordings, Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani, hanno continuato il
rapporto con questa buona label, uscendo ora con il lungo Frozen Dancer. Più di
cinque anni di impegno ed esplorazioni confluiti in un disco radicale e magnetico,
dove si incontrano con forza, oltre all’elettronica, elementi di kraut quanto
di dub, melodie ed algide atmosferiche nordiche. Per ascoltarlo liberamente
cliccate qui.
Nati nel 2007 in seguito ad un
viaggio a Berlino, i Tempelhof hanno sviluppato collaborazioni a 360°, a
partire da quella con il videomaker Sorry Boy (sonorizzazioni live di filmati
dei primi del novecento, tra documentarismo ed effetti speciali dei primordi),
apparizioni a festival dentro e fuori l’Italia, remix per il meglio dell’elettronica
(Ajello, Crimea X, Margot e tanti altri), fino all’esordio nel 2009 con l’indipendente
inglese Distraction Records con We Were Not There For The Beginning, We Won’t
Be There For The End. Titolo infinito come la loro musica. Insomma, non si sono
fatti mancare nulla. Mancava solo il passaggio in palude … Pronti?
PERCONOSCERLI MEGLIO
ci siamo
RispondiEliminaBenvenuti in palude...
RispondiEliminaCi siamo tutti e due
RispondiEliminaSento molta elettricità nell'aria questa sera ...
RispondiEliminaho già i reumatismi ;-)
RispondiEliminaCiao Paolo ...collegati da due pc diversi?
RispondiEliminaGrazie dell'invito... noi le paludi le conosciamo bene... abitando a Mantova
RispondiEliminaSi, collegati da due pc... si può fare?
RispondiEliminaCerto, che si può fare ...
RispondiEliminaVedrete che ci coordineremo bene, una volta partiti...
RispondiEliminaE allora, se siete pronti, partiamo ...
RispondiEliminaOk, allora direi che siamo pronti!
RispondiEliminaDisco partito ... e allora vi chiedo: come è nato?
RispondiEliminaCome è nato “Frozen Dancer”?
RispondiEliminaDiciamo che ha avuto una gestazione lunga, da un certo punto di vista. Dopo i due ep pubblicati con hell yeah abbiamo capito che era giunto il momento di pensare all'album. L'idea di partenza era comunque quella di non ripetersi, di realizzare un lavoro che potesse essere "timeless".
RispondiEliminaSentivamo il bisogno di tornare un po' indietro musicalmente parlando, recuperando quell'attitudine downtempo che caratterizzava i nostri primi lavori
RispondiEliminaCosì è nato Frozen Dancers, che è una sorta di viaggio tra quello che eravamo e quello che siamo diventati
RispondiEliminaPerché questo titolo? ... molto esplicito.
RispondiEliminaabbiamo voluto rimetterci in gioco con lo stile iniziale quello dell'ambient, down tempo ..e svuotare l'HD
RispondiEliminaUn nuovo inizio insomma ...
RispondiEliminaIl titolo stesso ha avuto una gestazione lunga... Non è facile racchiudere lo spirito di un lavoro in poche parole, ma è una sfida affascinante. Abbiamo sempre pensato che i brani finiti nell'album richiamassero ad atmosfere nordiche, per la precisione di spiagge nordiche...
RispondiEliminaAnche io sono pronta per il viaggio tra quello che eravate e quello che siete diventati (per questo avete il nome di un aeroporto?). Ciao a tutti :)
RispondiEliminaGrazie Elle,il nome dell'aeroporto ci rappresenta anche per questo motivo
RispondiEliminaAh, ah,ciao Elle (da Berlino, ci tengo a dirlo).
RispondiEliminaQuanta invidia... vorremmo scriverti anche noi da Berlino!
RispondiEliminaTeletrasportiamoci tutti a Berlino allora ;)
RispondiEliminaCi proviamo!
RispondiEliminaUn aeroporto che ha resistito al tempo, rinnovandosi nell'uso, ma mantenendo la sua struttura..
RispondiElimina(però non l'ho mai visto anche se sono a Berlino)
Avete provato molto i nuovi brani nei vari live di questi mesi prima che uscisse il disco? E se si, cosa avete mutato rispetto all'idea originaria che se non sbaglio nasce sempre nel vostro studio?
RispondiEliminaBella domanda dell'anonimo ...ovviamente Elle si riferiva all'aereorto Tempelhof.
RispondiEliminaInizialmente siamo partiti con l'idea di fare un disco Slow,e ritornare alle origini come idea ma con mezzi e esperienze diverse.Frozen Dancers rappresenta quello che siamo come band in questo momento
RispondiEliminaCiao Innominato
RispondiEliminaCiao Anonimo, a dire il vero non abbiamo mai suonato dal vivo i pezzi di Frozen Dancers prima del concerto al mattatoio di Carpi di qualche settimana fa. Stiamo cercando di rendere il più possibile l'idea del disco anche dal vivo... e questa è una sfida interessante
RispondiElimina(anonimo ma ora non più) Ho avuto il piacere di passare varie volte dal "bunker"( chiamano così lo studio) e ritengo sia istruttivo entrare nel procedimento di creazione. Come nascano i vostri brani?
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Frozen Dancer?
RispondiEliminaI brani nascono tutti in modo diverso. Sono frutto di idee che sviluppiamo in studio, attaccati alle macchine, synth, sequencer, computer, chitarre... dipende, non c'è una regola
RispondiEliminaCiao Salvatore...benvenuto in palude.
RispondiEliminaL'episodio che mi fa pensare al disco sono le registrazione d'ambiente che abbiamo fatto nel pezzo Skateboarding at night. Abbiamo messo più microfoni sotto casa mia dove di solito i ragazzi fanno skate
RispondiEliminaAscolto subito Skateboarding at night!
RispondiEliminae poi ci ricorda Gus Van Sant
RispondiEliminaHo adorato qel film di Van Sant.
RispondiEliminaSe questo vostro cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminaSarebbe su lo Zen e l'arte della manutenzione dell'Aeroplano
RispondiEliminaGeniale ... me la segno questa ;)
RispondiEliminaElle, come procede l'ascolto?
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero album? ... che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaIo ora sto ascoltando proprio Skateboarding at night, e dico che è la mia preferita (capolavoro di dolce tecnologia, Van Sant l'avrebbe presa per il suo film).
RispondiEliminaPoi dirò le altre ... e anche Elle ;)
RispondiEliminaI live del primo disco era accompagnati quasi sempre da immagini, pensate di ripetere l'esperienza?
RispondiEliminaDrake è sicuramente un brano al quale siamo molto legati, anche per il video che ha realizzato il "terzo Tempelhof" Sorry Boy. Per quanto riguarda il live, invece, direi che Change è un pezzo che dal vivo ci da forti emozioni
RispondiEliminaSì, mi piacciono entrambe anche a me, e aggiungerei pure Monday Is Black.
RispondiEliminaGrazie Salvatore... tu ci conosci bene e sai che la parte video è sempre stata molto importante. Anche nei prossimi concerti l'atmosfera sarà molto cinematografica
RispondiEliminamaaah...che strumenti avete usato nel vostro album?
RispondiEliminaCiao Rocca... bella domande.
RispondiEliminaCosa ne pensate della vostra accoglienza in "patria"? Io ero rimasto un po' indietro, a quando quasi vi conoscevano più all'estero che da noi. Ora invece ho visto un sacco di recensioni italiane. è dovuto solo al fatto che ora vi produce una etichetta italiana oppure sentite che qualcosa è cambiato in Italia rispetto ai generi che suonate?
RispondiEliminaA me piacciono Running Dog e Drake (ci trovo suoni simili) ma solo se devo scegliere. Se non devo scegliere non scelgo e mi piace tutto.
RispondiEliminaPro one, Juno 106, Dark Energy ,Cs 10,Novation Bass station, Logan ,Sh 101,Virus.. Pianolete Time!!
RispondiElimina... e voce umana usata come uno strumento.
RispondiEliminaGrazie Tempelhof...ma avete usato anche il computer con vst instruments? Se si, quali?
RispondiEliminaX Salvatore: Certamente è stato fatto un lavoro sull'Italia maggiore rispetto al passato e avere un etichetta italiana, ci ha aiutato a farci conoscere meglio, ma l'estero rimane sempre un nostro obbiettivo, anzi, direi che rappresenta l'obiettivo principale
RispondiEliminaI Vst sono quelli che mi hai dato tu ...Albino,Battery ecc
RispondiEliminaIl cd è uscito con Hell Yeah Recording. Come vi siete incontrati e come avete lavorato insieme?
RispondiElimina…siete partiti con due ep, come dicevo nell’introduzione.
RispondiEliminaUna piccola curiosità sui remix. Qualche artista vi ha detto qualcosa di simpatico o particolare dopo aver sentito la sua canzone passata attraverso le vostri mani?
RispondiEliminaAbbiamo incontrato Marco Peedo Gallerani, il boss di Hell Yeah, grazie un remix che abbiamo fatto proprio per Crimea X (vero Rocca?!) e da quel momento in avanti il nostro rapporto è diventato sempre più stretto. Abbiamo continuato a remixare per Hell yeah, gente come Maxime Dangles, Florian Meindl, Luminodisco, Margot e questo ci ha portato a pubblicare i precedenti due ep, You K e City Airport e, ora, Frozen dancers
RispondiEliminachiediamo a rocca
RispondiEliminaCopertina dai colori elettrici, il linea perfetta con la vostra musica. Chi è l’autore e come è stato scelto? È nata appositamente per questo cd la copertina, oppure era un’opera preesistente?
RispondiEliminaL'artista è Andrea Amaducci,quello che cura molte grafiche di Hell Yeah
RispondiEliminaallora...partiam dal presupposto che Paolo&Luciano sono della "famigghia" più di quanto s'immagini, e quindi sono stato più che felice di fargli remixare sia Ajello con Hard Ton alla voce, sia Crimea X...un paio di bei remix emo-electro-new wave, come io non avrei mai immaginato...bravi guaglioni.
RispondiEliminaPoi, a fare i risotti, tutta n'altra storia...
trovate alcune delle sue opere qui: http://andreaamaducci.blogspot.it/
RispondiEliminaI risotti? ... non possono fare tutto loro ;)
RispondiEliminaAndrò a vedere dopo il blog di Andrea ...grazie del link.
RispondiEliminaè che mi piace sperimentare anche sui risotti
RispondiEliminaParticolati le opere di Andrea, un po' diverse dalla vostra copertina ;)
RispondiEliminaahah, infatti nel prossimo ep o album qualche foto dei tipici risotti di Canedole la dovete mettere. A parte gli scherzi è bello che vicino a noi, forse ancora di più dopo il terremoto, ci siano legami forti tra artisti anche molto diversi fra loro. Penso ai Three lakes, a tutti i gruppi di Modena e dintorni..
RispondiEliminaPassati in palude pure loro...
RispondiEliminaGià Elle (ho sbirciato pure io il blog di Andrea ...), molto originale ed ecclettico.
RispondiEliminaAndrea è piuttosto eclettico. Per Frozen Dancers abbiamo organizzato un ascolto collettivo a casa sua e lui si è lasciato guidare dalle immagini che la musica gli suggeriva...
RispondiEliminaNon abbiamo fissato un vero e proprio release party e non so se ne faremo uno. Però mercoledì 6 novembre suoneremo al Santeria di Milano per la festa di Rumore Magazine... diciamo che quella potrebbe essere considerata una sorta di presentazione dell'album
RispondiEliminaSegnamo la data e seguiremo poi l'evolversi del tour ne vostri spazi web ...
RispondiEliminaSi, troppe! Salutiamo Rocca, Salvatore e Elle che sono stati in chat con noi... salutiamo anche Peedoo e suo fratello Gallo che sono a Berlino... Sorry Boy, Amaducci e tutta la "famigghia", come dice Rocca... e un grazie te Alligatore
RispondiEliminaIo ringrazio voi Luciano e Paolo, e faccio anche mio il vostro saluto a tutti i graditi ospiti di questa sera...
RispondiEliminaGrazie Tempelhof.
RispondiEliminaA presto!
RispondiEliminaGrazie Alligatore Arrr
RispondiEliminaCiao a tutti, grazie a voi, buonanotte in musica!
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Tempelhof.
RispondiElimina... già, buonanotte in musica Elle ;)
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